sabato, febbraio 04, 2023

La morale dentro di noi

 





l'amore per Schopenhauer è uno degli stimoli più potenti dell'umanità. L'amore appare come un istinto feroce. Quando una persona è innamorata è disposta a sacrificare tutto, anche la morale. Secondo Kant, invece, la morale è dentro di noi è universale e libera dagli istinti, non dipende nemmeno dalla ragione. Immaginiamo una legge che imponga di prendere a pietrate le persone con i capelli rossi. Chi non lo fa, viene preso a pietrate. Razionalmente ci adeguiamo a questa legge, ma deviamo dalla morale. Ecco perché la morale è incondizionata.
La morale un imperativo categorico in quanto incondizionata - ha come fondamento l'agire in maniera che ciò che valga per sé valga per tutti (universalità) e trattare gli uomini mai come mezzo, mai strumentalizzarlo per raggiungere un ipotetico fine che è appunto un fine slegato dalla legge morale, ma un fine egoistico-
Emerge un contrasto tra il dovere e la felicità. Per questo l'uomo ipotizza l'esistenza di Dio e dell'aldilà. Qui si è santi e felici allo stesso tempo. Dio non è il fondamento della morale, quindi, ma diciamo che è ciò a cui ci ricollega la morale. Kant non può definirsi un credente, ma spera che Dio esista per supportare la morale. Lo stesso Dostoevskij, nei Fratelli Karamazov fa dire a Ivan che se Dio non esistesse sarebbe permessa ogni cosa.
Il tutto viene confermato da Nietzsche che si augura la morte di Dio per assicurare all'uomo la libertà senza confini.
Senza il sentimento morale la società non esisterebbe. È un’affermazione un po’ estrema ma corrisponde al mio modo di vedere il mondo e la divina spinta che l’ha creato. Del resto, anche nel più orribile assassino e il più turpe delinquente c’è una stilla sia pure infinitesima di morale perché Dio l’ha collocata nella natura dell’uomo. La morale è un sentimento naturale che rende possibile all’individuo di convivere con i suoi simili. Prima la morale naturale e poi la convivenza civile, non viceversa. Credete che un individuo che vivesse perfettamente solo non avrebbe dentro di sé un barlume di moralità? Ce l’ha per il fatto stesso di essere uomo. L’uomo è una creatura morale e questa è opera di Dio, così come gli uccelli volano e i serpenti strisciano perché è quella la loro natura» «L’esistenza della morale naturale è la prova dell’esistenza di Dio, così come il Creato è la prova dell’esistenza del Creatore»
Per come vanno le cose è possibile credere a Kant?
In un certo senso il preoccuparsi dell'anarchico che vuole suicidarsi è un segno di una morale dentro di noi, incondizionata dalla ragione, che suggerisce la morte di un terrorista.

54 commenti:

  1. Immagine:

    V. Van Gogh, Notte stellata (Vincent van Gogh, Public domain, via Wikimedia Commons).

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  2. Ci sono tante persone incapaci di fare del male e vivono in silenzio,
    aiutando gli altri, mentre noi ascoltiamo e leggiamo di chi non si fa scrupoli di uccidere anche la persona che amava.
    I filosofi hanno esprimono valutazioni diverse e, a volte, contrastanti.
    Ciao Valeria.

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  3. Io invece non sono certa che esista una morale naturale che suoni come un imperativo categorico nella nostra anima, altrimenti tutti gli uomini ce l’avrebbero. Basti pensare anche alle tribù isolate , alcune di queste votate alla violenza, dove il più forte è chi più uccide. La morale è davvero naturale ?

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    1. È difficile avere la certezza di un qualcosa quando nel reale viene puntualmente disattesa. L'informazione ci fa conoscere solo il negativo di ogni persona. Una morale naturale potrebbe anche esserci, ma in molte persone si azzera venendo sconfitta dall'egoismo.

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  4. Non credo alla morale innata. Credo ai condizionamenti invece. Carino l'epilogo del post dopo tutto il panegirico moraleggiante.. io comunque all'anarchico in galera gli avrei aperto le lettere spedite fin dal suo ingresso, poi gli proporrei l'ora d'aria facoltativa ..magari avvisandolo che nel cortile potrebbero esserci mine antiuomo messe così a casaccio..

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    1. Probabilmente una madre e il bambino nato danno l'idea dell'amore e non della cattiveria.
      Non c'è niente di mio nelle valutazioni di Kant e assistere alla protesta dell'anarchico, aspettando che il digiuno si trasformi in pena di morte, come l'iniezione letale praticata in qualche stato degli USA, mi mette tristezza profonda.

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    2. Lo possono flebare, quando perde coscienza. Così come trovano oncologi al mafioso senza che faccia file o ticket.

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    3. Giorgia Meloni afferma che lei non tratta con la mafia e con i terroristi, ma i medici di Opera e il Tribunale di sorveglianza di Milano, presieduto da Giovanna Di Rosa, stanno cominciando a valutare l'eventuale trasferimento di Alfredo Cospito dal centro clinico del carcere milanese al reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo.

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  5. La Cicala e la Formica ripropone una storia classica e senza tempo. La morale della favola è che bisogna essere laboriosi e darsi da fare piuttosto che godersi la vita senza far nulla, per poi sperare nell'aiuto di coloro che hanno lavorato duramente

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    1. Pian pianino prende corpo la problematica sulla morale che era in noi e di come noi l'abbiamo data ai porci.

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    2. Tu l' avrai dato ai porci. Non certo io.

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    3. Ogni storia la trascini verso di te. È sbagliato.

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  6. Nella Bibbia non c'è scritto solo occhio per occhio, dente per dente. C'è scritto anche: "Il Signore pose su Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato". Nessuno tocchi Caino vuol dire giustizia senza vendetta.
    Questo comportamento di Dio potrebbe escludere la morale già scritta, e lo stesso Kant spera che l'uomo creda a Dio, quasi a confermare il dubbio di una morale innata.
    In ogni caso quando Dio afferma che l'uomo è a sua immagine e somiglianza è nel giusto. Adamo ed Eva avevano oltre il corpo anche l'anima ed erano destinati alla vita eterna. Sappiamo come finì male questa storia. Così potrebbe esserci una morale innata, ma conservarla dipendeva dal libero arbitrio. Il sì o il no che noi uomini con la nostra vita rispondiamo a Dio, alla prova.

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    1. C'è anche il Nuovo Testamento..

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    2. Il Nuovo Testamento è la raccolta dei 27 libri canonici che costituiscono la seconda parte della Bibbia cristiana e che vennero scritti in seguito alla vita e alla predicazione di Gesù di Nazareth.
      Ma Gesù è una manifestazione di Dio che si incarna nel corpo di Maria. Infatti, Cristo alla richiesta degli apostoli di vedere Dio risponde: “Chi ha visto me, ha visto il Padre!” (Gv 14,1-12).
      Mi fermo qui perché comprendere la Santissima Trinità non è alla portata della conoscenza dell'uomo.

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  7. C'è anche scritto inferno, paradiso, purgatorio.
    Ci sono persone che non possono vivere senza cattiveria e Dio sa scegliere e comprendere bene la differenza.

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    1. Lo so. Tu sei la portavoce di Dio.
      Io non so niente di Dio. Solo una cosa.
      Alla fine, sarò con Lui, o da un'altra parte.

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    2. È la mia coscienza che parla Gus, se ho sbagliato una volta l' ho pagata cara. Sono a posto con il mio essere. Ho imparato bene cos'è il male e il bene e se qualche volta ho sbagliato mira sfido chiunque.... posso aver sbagliato ma la colpa non è mare
      Solo per quello che passo tutti i giorni mi sento molto più vicino a Dio di te. E lo penso davvero.
      Ricordati che le ferventi cattoliche sono le peggiori...sono molto brave a chiacchierare senza aver capito un cappero. Loro si che credono di avere la ragione in tasca.

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    3. Di nuovo un confronto con un altro.

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    4. Se non ti confronti non sai con chi hai a che fare. Io non temo confronti

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    5. Il brutto è che i confronti vedono sempre Lola migliore degli altri.
      Sei affetta da narcisismo?

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    6. No, non sempre, ma è difficile trovare brave persone. Narcisa io? Si, abbastanza. Un po' di autostima ogni tanto ci vuole.

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    7. Sì, l'autostima è importante.

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  8. Quando si nasce dentro di noi esiste il temperamento. Successivamente viene influenzato dall'ambiente in cui la persona vive e nasce la morale.
    Personalmente preferisco comportarmi bene ora e non desidero essere perdonata all'ultimo momento. Per me è anche questione di etica.

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    1. Angela, il problema è proprio la definizione del bene e del male,
      che per essere riconosciuta da tutti deve essere identica in tutti.
      Se il bene è qualcosa di soggettivo un comportamento può essere buono per te e sbagliato per me.
      La religione definisce il bene e il male e diventa un punto di riferimento.

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  9. In ogni essere umano c’è la stilla del bene e del male, per svariati motivi, soggettivi e oggettivi, c’è chi alimenta o cerca di alimentare il bene o il male che ha in sé.
    Per come la vedo io, con le sole proprie forze l’essere umano è più incline ad alimentare il male, che seduce, che finge di non essere male, ma con l’aiuto di Dio, che ci viene offerto e troppo spesso non si riconosce e non si chiede, l’essere umano può alimentare il bene che ha in sé.
    Buona domenica Gus. Grazie.
    sinforosa

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    1. È difficile affermare che in noi c'è la *stilla* del bene e del male.
      Generalmente il male è legato a un piacere, un desiderio. Secondo il cristianesimo il male è sempre un errore e la teologia lo chiama *peccato*.
      La difficoltà di accettare la tua definizione nasce dal fatto che il mondo è nichilista e crede solo a quello che si può toccare.
      Infatti, la stessa filosofia è trascurata in quanto definisce soprattutto quello che non si vede e non si può nemmeno toccare.
      Il nichilismo nega completamente i valori e i significati elaborati dai diversi sistemi religiosi, morali e filosofici.
      Nietzsche è convinto dell'esistenza di un'unica vita terrena, legata alla corporeità fisica; l'uomo è dunque solo corpo e deve lasciarsi guidare dalle proprie pulsioni, lacerando così il "Velo di Maya" introdotto da Schopenhauer, ovvero l'apparenza che cela la Volontà opprimente l'individuo.

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    2. Per Schopenhauer il velo di Maya rappresenta ciò che nasconde la realtà delle cose. Schopenhauer afferma che bisogna strappare via questo velo. Solo in questo modo l'uomo potrà conoscere il mondo. Il velo va strappato tramite le tre vie di redenzione dal dolore. Si tratta delle tre strade che possono sconfiggere il dolore e l'ignoranza dell'uomo. Esse sono l'arte, la pietà e l'ascesi. Secondo Schopenhauer la vita dell'uomo è infatti come un pendolo che oscilla tra la noia e il dolore.

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  10. Io credo che essere che nasce ha dentro di se una determinata anima che crescendo affina ........ o verso il male o verso il bene. Senza toccare Dio o le varie metofere vere o non vere come Adamo ed Eva ........ con Abele e Caino ...............la morale è uomo uccide uomo .......... poco importa la motivazione. il vero senso è questo.
    ho cercato di fare una piccola ricerca su Cospito mi viene solo che è di Pescara ...........altro non si legge che di questo 41 bis per uno che non ha ucciso mai nessuno .......... terrorista, ma non assassino, e non ha buttato nessun bambino nell'acido ..... ed è servito di tutto punto e con i guanti.desidero conoscere l'AMORE, MORALE, EQUITA' e Senso di giusta giustizia.Dello Stato tutto. Morendo in carcere per fame .......... diventerà un idolo per tutti a buon diritto e Ragione.
    Questo è il mio pensiero sul fatto.

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    1. Il concetto di anima non è facile da definire. Costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della volontà, della coscienza morale.
      Il mio post è uno studio su Kant che afferma che la coscienza morale è presente nell'uomo fin dalla nascita.
      I concetti religiosi sono solo appendici dell'argomento trattato.
      Cospito ha commesso reati, ma non ha ucciso nessuno e nemmeno ha sciolto nell'acido bambini.
      La sua destinazione nel carcere, modalità 41 bis, si può tranquillamente definire una *cappellata* commessa dalla procura generale di Torino.

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    2. Che Concordo in pieno.

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  11. Bene e male l'eterna lotta.
    Da bambini non abbiamo idea di cosa siano, poi crescendo incontri gente e capisci ... Capisci tante cose.
    L'importante è non farsi influenzare e ragionare con la propria testa.

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    1. Grazie a questa consapevolezza l'uomo non vive in vista di bisogni naturali o in modo quasi “meccanico” come gli animali, ma al fine di provare emozioni piacevoli e realizzare ciò che ritiene essere fatto maggiormente per lui.
      Si comincia a manifestare fin dai primi mesi dalla nascita.
      Ciao Stefania.

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    2. Freud sosteneva che non era la morale o la ragione che domina l' individuo, bensì un oscuro fluire di energie vitali dirette al proprio piacere ( anche no) attraverso le soddisfazioni dell' istinto. Ma sono le "giuste" coscienze che ci distinguono e che spesso preferiamo accettarle consapevolmente o no.
      E le giuste coscienze si riconoscono

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    3. L'istinto non ha problemi con la coscienza.

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  12. La morale è condizionata da tanti fattori, purtroppo ultimamente la fa da padrone: l'egoismo e la scarsa umanità.

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    1. La morale è pura immaginazione. È morta da tempo.

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  13. Esta entrada es muy reflexiva, la moral es muy subjetiva porque depende de las enseñanzas , de los ejemplos o incluso del sentido común.
    A veces las morales muy fuertes son consideradas de exageradas o pasadas de moda porque lo nuevo es la moral relajada, la aceptación a todo. El mundo es diverso. Te dejo un abrazo.

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    1. El propósito de este post es tratar de definir el concepto de *moral*.
      Te abrazo.

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  15. Il presupporre la morale come elemento imprescindibile per l'esistenza di una comunità di individui o più in grande di una società, per me non è tecnicamente del tutto condivisibile. Io sarei più per dire che affinché esista una società basata sul vivere e convivere civilmente e nel rispetto di e tra tutti i suoi membri, la morale è imprescindibile. Però quella piccola aggiunta "civilmente" è fondamentale in quanto è possibile avere purtroppo anche una società del tutto priva di una morale e di umanità. Immaginiamo per es. una società dove la legge della Giungla e quella del taglione rappresentassero le basi fondanti della stessa.

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    1. Sintetizzando al massimo possiamo dire che la morale definisce il bene e il male e traccia il modo di vivere di una società.
      Il problema è che ognuno di noi indica in modo diverso i concetti di bene e di male.

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  16. Uno degli ultimi valori ahimè in disfacimento. Ed è durissimo il lavoro sulle nuove generazioni. Più difficile rispetto a un decennio fa.

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  17. Concordo Luz. La morale è l'insieme dei valori o principi ideali in base ai quali l'individuo e la collettività sogliono distinguere il bene dal male.
    Poiché la nostra società è sprofondata nel nichilismo, attitudine a liberarsi di vecchie regole sostituendole con altre più aderenti alla persona, era inevitabile che il valore più importante finisse dentro il bidone della spazzatura. Cioè è necessariamente assente una finalità ultima che orienti il corso delle cose e la vita dell'uomo.
    Nietzsche, precursore del nichilismo, pensa che la vita dell'uomo debba ispirarsi a una libertà senza confini; quindi, la morale diventa un intralcio a questo progetto.

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  18. Potevi fare anche un commento, cosa ti costa? La fratellanza in primis gus.
    Buona giornata 🤗

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  19. Concordo con Luz e sul concetto di disfacimento che vedo graduale e sempre più forte in vari settori della vita. E concordo con il tuo commento relativo al nichilismo (che vedo dilagante). La morale ne fa le spese, ma intendo la morale che ci aiuta a vedere e a capire le cose della vita, non certo la morale da quattro soldi che viene usata contro tizio o contro caio.

    Karl Kraus sosteneva che: "La morale è un'arma da scasso con il vantaggio che difficilmente la si ritrova sul luogo del delitto" perché quando si usa la morale contro gli altri allora diventa, appunto, una vera e propria arma letale e chi se ne frega degli eventuali insegnamenti che può dare.

    Schopenhauer lo avevo letto tempo fa e lo trovo molto interessante, molto acuto e grande conoscitore dell'animo umano. Tuttavia a volte mi trovo più vicino a Kant.

    Un salutone e alla prossima

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    1. Dopo la morte di Severino in Italia si è assopita la filosofia.
      Nessuno deve dirmi che Cacciari è un filosofo. Galimberti copia e basta.
      Salutone amico mio.

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  20. Due post sulla morale in un mese... Non deve esser un caso... Qualcosa bolle in pentola, una chiarezza per te ferrea. Ho difficoltà con la parola morale perché per me ha a che fare coi "costumi". "Valori" mi piace già di più, perché ci vedo una scelta personale, anche nella gerarchia in cui li collochiamo, per ognuno diversa. "Diritti" invece può portare a argomenti controversi e troppo facilmente trasformarsi in "doveri". Data la mia dedizione alla comunicazione non violenta adesso ho un attenzione particolare per i "bisogni" universali degli uomini, dietro le nostre azioni c'è sempre un bisogno..ho sviluppato una curiosità di capire, e ho chiaro che empatia non significa sempre condividere con le strategie che gli uomini usano per soddisfare i propri bisogni. Siamo umani, cadiamo, raccogliamo i pezzi, ricombiniamo il puzzle...E quella che tu chiami etica per me è questo conoscersi e soddisfare un bisogno sano di "integrità" che tiene conto dei bisogni degli altri.

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    1. La morale io la collego al cristianesimo. Sono insegnamenti che hanno lo stesso valore da sempre e per sempre.

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