venerdì, settembre 30, 2022

Biden ha sbagliato

 


Dice Ferguson: " Il problema sono gli Stati Uniti perché l’Amministrazione Biden si è imbarcata in una strategia che punta a prolungare  la guerra, nella convinzione che questo porterà a un cambio di regime in Russia".
La cosiddetta gaffe di Biden non era affatto una gaffe: membri dell’Amministrazione hanno più volte indicato quella che chiamo la strategia cinica ma ottimista di prolungare la guerra e aspettare che le sanzioni facciano cadere Putin. Trovo però questa strategia straordinariamente rischiosa e pensata male. Se gli Usa adoperassero la loro influenza sia su Ucraina che Russia per spingere a un cessate il fuoco, allora accadrebbe: e tuttavia l’Amministrazione Biden non sembra coinvolta nella diplomazia. È un grave errore: e i rischi di prolungare la guerra sono molto maggiori di quanto Biden non sembri comprendere. Potrebbe essere fortunato e magari Putin viene davvero rovesciato: ma se scommetti il futuro dell’Ucraina su questo esito, le chance mi sembrano terribili».

Quali sono i rischi più gravi?

«Quello ovvio è che l’Ucraina venga distrutta al punto da non essere è più una nazione sostenibile, magari con dieci milioni di profughi. Inoltre, se minacci Putin con un cambio di regime, le probabilità che ricorra a misure disperate per evitare la sconfitta crescono: e quelle misure disperate includono l’uso di armi nucleari. Lui non è Saddam o Gheddafi: ha un arsenale nucleare più vasto di chiunque al mondo ed è incredibilmente irresponsabile parlare apertamente di cambio di regime in queste circostanze. Putin deve essere portato al tavolo dei negoziati: dobbiamo sfruttare il fatto che è in difficoltà, non incoraggiarlo a prendere misure disperate».

Ma finché Putin è al potere non resta un problema per la stabilità mondiale?

«E cosa otterremmo con un cambio di regime in Russia? Anche assumendo che il risultato fosse di nostro gradimento, a beneficiarne sarebbe la Cina. Tutta la strategia americana è basata su un profondo e strategico errore di calcolo che mi rende molto nervoso per le prossime settimane».

                                         Niall Ferguson

(di Luigi Ippolito corrispondente da Londra del Corsera)


lunedì, settembre 26, 2022

Reddito cittadinanza

 


Anna Paratore la madre di Giorgia Meloni: "La mia Giorgia ha fatto tutto da sola, tolga subito la vergogna del reddito di cittadinanza".

“Mi aspetto che Giorgia tolga il reddito di cittadinanza ai 18enni e dia quei soldi a invalidi e malati”.

Anna Paratore parla dal suo appartamento della Garbatella, il quartiere della trionfatrice delle elezioni.

 "Mia figlia neofascista? Non diciamo baggianate. Pensiamo al bene dell'Italia, ora".

Su Sky TG24.


martedì, settembre 20, 2022

Scrivi che ti passa

 


                                               È una prova

giovedì, settembre 15, 2022

Io sono Io

 



Esempio di ipocrisia:


"Io non voglio abolire la legge 194 sull'aborto, non voglio modificarla, io voglio applicarla, che significa anche" dare spazio alla "prevenzione". Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, risponde alle domande del Tg di La7. "Per esempio vorrei dare un'alternativa a una donna che abortisce per motivi economici: questo non significa diminuire i diritti, ma allargarli".

Chi è veramente comprende la libertà della donna e allargarla dovrebbe battersi per eliminare dalla legge 194 l'assurdità degli obiettori di coscienza.

La percentuale di obiettori tende costantemente ad aumentare, perché è «una scelta facile e indolore» che rende ormai carta straccia «la libera scelta iniziale (diventare ginecologi e lavorare nel pubblico), che vincola l’individuo a doveri e non solo a diritti professionali e privilegi».

Tutto questo in nome dell’obiezione di coscienza e della libertà di religione.

martedì, settembre 13, 2022

La città moderna è relativista

 



Per noi, in questo spazio che abitiamo, il tempo varia col variare dei nostri umori.
Se siamo felici, appagati il “tempo vola”, al contrario se devo rimanere immobile per venti minuti per una risonanza magnetica o una terapia ogni minuto mi appare lungo un’ora.
Il pensiero segue “quel” tempo e se è un tempo buono lo è anche il mio pensiero che pare dilatarsi nell’infinito, se, al contrario, è un tempo negativo, lo diventa anche il mio pensiero che si restringe, si fa corto, breve brevissimo, concentrato solo e soltanto su quel tempo che si sta vivendo.
Alleniamoci, anche in tempi bui, a far diventare il nostro pensiero un pensiero ad ampio respiro, immenso, accogliente, includente, colmo di speranza verso l’infinito a cui siamo incamminati.
"Pensiero corto" sarebbe come dire 'vivere alla giornata'?
Non abbiamo mai avuto granché consapevolezza di quanto determinato sia il tempo che ci si pone davanti. Semmai abbiamo sempre avuto una concezione molto astratta e obsolescente della morte. I filosofi ci hanno rimuginato a lungo, quelli che sono inclini a pensieri depressi e cupi ne hanno fatto il baluardo dell'insensatezza della vita.
Alla fine, l'unico modo per vivere è pensarci il meno possibile.
E' un mondo scristianizzato e senza nemmeno uno straccio di valore etico. Il grande ateismo nasce con Marx e Nietzsche. Un ateismo teoretico, politico e pratico. Il punto d'arrivo è che oggi si ride di chi crede in Dio. A partire dagli anni Settanta con la crisi del gramscismo inizia la dissoluzione dei valori che accompagna il processo della società opulenta. Il marxismo abbandona l'idea di rivoluzione, sostituisce all'idea della lotta contro il capitale quella di lotta contro il clerico-fascismo. Così facendo la sinistra diviene strumento dell'ideologia borghese, neoilluminista, per la quale il progresso risiede nella critica dei valori tradizionali. Il risultato è il nichilismo da un lato e, dall'altro il trionfo di un neocapitalismo per il quale dissacrazione e mercificazione coincidono. L'accaduto è ampiamente previsto da Pier Paolo Pasolini.
La città moderna è relativista: tutto è legittimo, e possiamo cadere nella tentazione di credere che, per non discriminare, per includere tutti, a volte
dobbiamo relativizzare la Verità.
Ma questo non è giusto.
Dobbiamo smettere di nascondere il dolore delle nostre perdite e assumerci la
responsabilità dei nostri crimini, della nostra apatia e delle nostre bugie, perché soltanto attraverso una riconciliazione riparatrice usciremo fuori dal tunnel dell'orrore e, in questo modo,
non avremo più paura di noi stessi.
Dobbiamo essere consapevoli della responsabilità che tutti abbiamo verso questo mondo, verso l’intero creato, che dobbiamo amare e custodire.
Noi possiamo fare molto per il bene di chi è più povero, di chi è debole e di chi soffre per favorire la giustizia.
A volte si tende a credere che sia tutto concesso, che siccome siamo tutti diversi certi fatti possano essere scusati.
Credo anche io che sia necessario prendersi le proprie responsabilità, interrogarsi sulle proprie azioni errate - quando si sbaglia - e in qualche modo evitare di ricaderci o di farsi perdonare qualora abbiano leso gli altri.


domenica, settembre 11, 2022

Un giorno speciale

 


Non posso dimenticare che l'11 settembre è il compleanno di mia figlia. Ho già telefonato a Brescia. 
Quel giorno fatale del 2001 ero in ufficio a lavorare. Improvvisamente ho sentito i colleghi gridare: " E' scoppiata un'altra guerra!" e guardavano la TV nella stanza del Presidente dell'Ente. Ho dato uno sguardo per poi tornare nella mia scrivania. Ho capito che era un attentato agli States che dopo aver flagellato il mondo intero, ora erano loro a pagare.
La dinamica dell'abbattimento delle Torri gemelle è una cosa difficile da credere. Aerei che volano indisturbati sul cielo americano come se fossero a casa loro. Gli americani che fanno fuori anche a un aereo privato che sbaglia rotta erano diventati impotenti e consenzienti. Non voglio addentrarmi nelle solite leggende metropolitane sulla storia e la verità non ce la faranno conoscere. Mi sembra chiaro che tra gli addetti al controllo dello spazio aereo doveva esserci qualche infiltrato di Al-Qaeda che ha bloccato i colleghi permettendo la strage di gente senza colpe.
Furono oltre 2900 le persone che morirono negli attentati dell'11 settembre 2001. Ne rimasero invece ferite più di 6mila in uno degli attentati più scioccanti della storia dell'America. Realizzati attraverso il dirottamento di quattro aerei da un gruppo di terroristi aderenti ad Al Qaeda, contro obiettivi civili e militari nel territorio degli Stati Uniti, a venire colpiti furono le Torri Gemelle e il Pentagono. L'ultimo velivolo, invece, si è schiantato al suolo nella campagna di Washington. 


martedì, settembre 06, 2022

I rivoltosi di cartone

 


Scrive San Paolo: “Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò sé stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò sé stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Filippesi 2:5-8).
Una mia riflessione sul '68, tema peraltro sviscerato dallo stesso de André nel bellissimo disco "Storia di un impiegato".
Credo che la filosofia del grande cantante, nella rivoluzione, sia appunto questo sentirsi uniti e ribellarsi all'ingiustizia del potere (che nella buona Novella è rappresentata appunto da chi uccide in nome di Dio), ma è palese che lo stesso De Andre' nei dischi successivi perda questa concezione sostanzialmente ottimista (basti ascoltare *Coda di Lupo* o *Parlando del naufragio della London Valour*, fino al capolavoro *La domenica delle salme*).
De André comunque in 'storia di un impiegato' mette a nudo anche i vizi di questa rivoluzione sessantottina. Comunque, la rivoluzione di Gesù Cristo è imperniata sull'amore, un concetto che ha riconosciuto lo stesso De André: *Testamento di Tito*, "io nel vedere quest'uomo che 
muore, ho provato dolore. Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l'amore".
Il cavallo di battaglia del movimento studentesco era il sesso libero, contro la Chiesa che faceva nascere ragazze complessate. Dentro le Università occupate la notte era pazzesca.
Invece il sesso libero è la tomba delle rivoluzioni, forse più del reddito di cittadinanza.
In pratica hanno sfasciato la sveglia senza sostituirla con un'altra, sono andati via e nel vuoto di potere si sono infilati quelli delle cosiddette Brigate rosse che hanno ammazzato Moro, l'unico politico onesto in grado di contribuire alla nascita di un'Italia nuova.
Il movimento di contestazione creò i suoi miti e i suoi leader. Tra i più noti ci furono: Mario Capanna, Salvatore Toscano e Luca Cafiero a Milano, Luigi Bobbio e Guido Viale a Torino; Massimo Cacciari, Toni Negri ed Emilio Vesce a Padova; Franco Piperno e Oreste Scalzone a Roma; Gian Mario Cazzaniga e Adriano Sofri a Pisa.
Leggete le loro storie. Borghesi e velleitari.


sabato, settembre 03, 2022

Una doccia alla coscienza

 




Chi non ha scheletri negli armadi o nei cassetti? 
Io di tanto in tanto mi alzo di prima mattina per aprire tutti gli armadi e controllare se ci sono gli spettri. La mia casa è grande. Quando l'ho comprata eravamo in sei. Ognuno con la propria stanza. Nessun divano che diventava giaciglio. E' uno snobismo. Lo so che non posso trovare fantasmi. L'armadio con gli spettri è un luogo comune. Non è quella la loro dimora. Se ci sono stanno dentro di te e quando hai una palpitazione, una tachicardia, un attacco di panico immotivato, eh eh, sono loro che vogliono uscire dall'oscurità dell'inconscio dove li hai spinti con un obiettivo preciso: sputarti in faccia.
Ora le stanze sono vuote, esclusa la mia, ma quelle pronte ad accogliere i viventi stanno solo aspettando. Le altre sono anch'esse abitate perché la memoria è più presenza della realtà. La realtà è un impasto di buono e di cattivo, di bello e di brutto. La memoria taglia i rami secchi, imputriditi, le cattiverie. Resta solo un tronco d'albero con tante foglioline fresche per la brina mattutina. Profumano di pulito.
Nella via dove abito, luogo di periferia, ma dove si transita per arrivare a svincoli strategici per raggiungere la superstrada, e poi autostrade, non c’è silenzio, per lo meno non prima delle tre di notte.
La notte mi piace silenziosa, infatti l'apprezzo più ora con le finestre chiuse di quando, in estate, bisogna tenerle aperte per forza.
L'armadio è l'inconscio. Lì sonnecchiano gli spettri. A volte si svegliano e per difenderti servirebbe casco e armatura.
Quando ti sembra che il silenzio sia totale si comincia a sentire il rumore di fondo del mondo detta anche radiazione di fondo, abbreviata in CMBR (dall'inglese Cosmic Microwave Background Radiation), è la radiazione elettromagnetica che permea l'universo, dopo il Big Bang.
Tutti noi dobbiamo convivere con uno o più fantasmi, che ogni tanto si presentano nella nostra mente. Sono le assenze, le persone che non ci sono più, talvolta persone che sono semplicemente uscite dalla nostra vita, a seguito di nostre scelte. Li sentiamo soprattutto nei momenti di difficoltà e rendono ancora più difficile tenere dritta la barra del timone. Molti scacciano i fantasmi rifugiandosi in cose pericolose come l'alcol.
Scherzo, ma credo sia bene tenerli presenti, per evitare che ne entrino altri.
Nel nostro cammino su questa terra sperimentiamo cose belle e cose meno belle, l’importante è farne tesoro e volere migliorarci.
Riguardo il “silenzio” vi assicuro che fa benissimo al nostro equilibrio. Serve per ascoltarci!
Ho sempre pensato alla vita come a un albero rigoglioso che man mano il tempo procede si spoglia di tutto e rimane solo tronco, tronco forte, essenziale. La vita è questa, man mano che si va avanti rimane solo l’essenziale, tutto il resto non ha più importanza.
C'è una differenza enorme tra memoria e ricordo. La memoria è qualcosa che è accaduta e seguita ad essere presenza, mentre il ricordo è pure qualcosa accaduta nel passato, ma non è presenza.   È come un vestito dismesso che sta appeso nella gruccia di un armadio e condannato a non essere più indossato.
"Fate questo in memoria di me» e la prima Grande memoria, ma anche la persona amata che è morta, se ci pensi ogni giorno, è una presenza, è viva, abita solo in un altro luogo.