martedì, giugno 29, 2021

La morte della Politica

 


Il punto debole dell'Italia è la politica.
La politica dei partiti, ma anche qualcosa di più esteso.
In Italia c'è una grande differenza tra la percezione individuale e le aspettative collettive.
Se si chiede ai singoli come vedono il loro futuro, spesso si scopre un atteggiamento volitivo e ottimista.
Se uno invece va a chiedere cosa si pensa del futuro dell'Italia e della sua economia c'è un crollo immediato di fiducia.
Questo è un limite enorme della politica.
Se la politica funzionasse dovrebbe ottenere l'effetto opposto.
Al contrario, la realtà dice che questi tessuti sono frenati: se penso che la mia impresa potrà andare meglio ma l'economia andrà peggio, ci penso due volte prima di muovermi.
Ormai il potere è fine a se stesso, e la politica è solo un gioco di poteri, che si allontana dalla realtà concreta del Paese e dei suoi bisogni.
Proviamo a vederla anche così.
C'è un principio d'incendio(un fuocherello) ho un secchio d'acqua accanto a me , e chiamo pure i pompieri.
Intanto io sto fermo, i pompieri per intoppi stradali ritardano e l'incendio divampa e divora tutto. La colpa è dei pompieri.
Intanto quel secchio è rimasto pieno d'acqua.
Oppure: c'è un fuocherello. Sono talmente sfiduciato e convinto che dare delega a chi di competenza sia superfluo che provo a buttare il secchio d'acqua sul fuoco.
Semplicemente se mi fidassi, ma qui manca la effettiva efficienza dei pompieri, attenderei fiducioso senza il fai da te individualistico. Ergo: la divaricazione a forbice tra individuo e politica è sempre più evidente.
Ma più spengo da solo il fuoco e meno i pompieri accorrono.
Le scelte politiche sono compiute da quelle stesse persone che, intervistate singolarmente, sprizzano ottimismo ... a ben pensare.
Che abbiano il cervello annacquato da troppi spot stile mulino bianco?..
Non saprei se è la politica il male maggiore o l' ignoranza delle nostre genti.


domenica, giugno 27, 2021

Emozioni reali

 



L’inclinazione a entrare in contatto con gli altri attraverso l’ascolto e il dialogo, che esprimano accoglimento e intuizione, è irrinunciabile anche nelle psicoterapie dove la parola dovrebbe sostituire l'uso dei farmaci  (Luigi Giussani). Una sofferenza affettiva si rivela all’origine di ogni disagio che va rivisto nel contesto delle relazioni.
I mass media così come i social hanno la colpa di far vivere l’uomo in una dimensione che in realtà non esiste. Oggi la gente si sente felice solo se ottiene un mi piace. Va a mare solo per postare le foto. Una felicità effimera e vuota che dura un secondo. La televisione con tutte quelle pubblicità ci ha illusi che la felicità si nascondesse nel ci consumismo più sfrenato, nella realtà materiale. Le emozioni psicologiche, le emozioni spirituali sono quasi annullate. Oggi si ricerca solo il piacere immediato, materiale e corporeo che è destinato a finire subito. Di conseguenza l’individuo non si sente mai appagato e precipita nella depressione

mercoledì, giugno 23, 2021

Carlo Maria Martini

 


La Chiesa deve riconoscere i propri errori e deve percorrere un cammino radicale di cambiamento, cominciando dal Papa e dai vescovi. Gli scandali della pedofilia ci spingono a intraprendere un cammino di conversione. Le domande sulla sessualità e su tutti i temi che coinvolgono il corpo ne sono un esempio. Questi sono importanti per ognuno e a volte forse sono anche troppo importanti. Dobbiamo chiederci se la gente ascolta ancora i consigli della Chiesa in materia sessuale. La Chiesa è ancora in questo campo un'autorità di riferimento o solo una caricatura nei media? Il secondo la Parola di Dio. Il Concilio Vaticano II ha restituito la Bibbia ai cattolici.  Solo chi percepisce nel suo cuore questa Parola può far parte di coloro che aiuteranno il rinnovamento della Chiesa e sapranno rispondere alle domande personali con una giusta scelta. La Parola di Dio è semplice e cerca come compagno un cuore che ascolti (...). Né il clero né il Diritto ecclesiale possono sostituirsi all'interiorità dell'uomo. Tutte le regole esterne, le leggi, i dogmi ci sono dati per chiarire la voce interna e per il discernimento degli spiriti. Per chi sono i sacramenti? Questi sono il terzo strumento di guarigione. I sacramenti non sono uno strumento per la disciplina, ma un aiuto per gli uomini nei momenti del cammino e nelle debolezze della vita. Portiamo i sacramenti agli uomini che necessitano una nuova forza? Io penso a tutti i divorziati e alle coppie risposate, alle famiglie allargate. Questi hanno bisogno di una protezione speciale. La Chiesa sostiene l'indissolubilità del matrimonio. È una grazia quando un matrimonio e una famiglia riescono (...). L'atteggiamento che teniamo verso le famiglie allargate determinerà l'avvicinamento alla Chiesa della generazione dei figli. Una donna è stata abbandonata dal marito e trova un nuovo compagno che si occupa di lei e dei suoi tre figli. Il secondo amore riesce. Se questa famiglia viene discriminata, viene tagliata fuori non solo la madre ma anche i suoi figli. Se i genitori si sentono esterni alla Chiesa o non ne sentono il sostegno, la Chiesa perderà la generazione futura. Prima della Comunione noi preghiamo: "Signore non sono degno..." Noi sappiamo di non essere degni (...). L'amore è grazia. L'amore è un dono. La domanda se i divorziati possano fare la Comunione dovrebbe essere capovolta. Come può la Chiesa arrivare in aiuto con la forza dei sacramenti a chi ha situazioni familiari complesse?»


giovedì, giugno 17, 2021

Chi ti vuol bene

 


La mia professoressa di diritto era molto gentile con me. Diceva che ero una persona speciale. Ma non è questa la tenerezza. Io indossavo una giacca a tre bottoni e allacciavo il secondo e il terzo. Quando mi interrogava, e lo faceva sempre perché secondo lei io ero un modello da imitare, si alzava dalla cattedra e mi abbottonava il primo e il secondo bottone della giacca. Ecco, questa è la tenerezza. Non insegnava solo il diritto. Tenerezza è tendersi verso l'altro, dal suo etimo tendersi verso. Ma credo che se davvero è percepita e diretta verso l'oggetto amato non è soggetta a inversioni temporali. Amore e tenerezza sono , a priori, sentimenti dell'anima che nutre verso se stessa, riconoscendosi poi in un oggetto esterno che ne esterna la bellezza. La tenerezza e l'amore non sono eterni? No se non li percepiamo e viviamo in primis. Ma i rapporti finiscono, certamente perché esauriscono il loro compito ma la tenerezza rimane ed è pronta a ri-esternarsi. I compagni di scuola mi guardavano storto e poi il voto che segnava sul registro  era sempre 10. E loro domandavano: "Ci dica perché è speciale!", e lei rispondeva che non potevano  capire. Un giorno, dopo l'ennesima richiesta sul fatto dello "speciale", la prof  sbottò: "Speciale anche nei particolari. Per esempio tu e gli altri maschi quando  vi interrogo guardate con insistenza il mio seno, Gus mi guarda solo negli occhi". La prof di matematica ha cambiato un ragazzo da studente negligente a primo della  classe.  Sì, lei mi tirò fuori dall'ultimo banco portandomi al primo. Migliore  visione della lavagna e maggiore attenzione. Capitò tutto quell'anno perché la prof  di lettere , signora De Dominicis, contribuì a farmi diventare uno  studente modello Ci sono le tenerezze che partono da noi e quelle che riceviamo dagli altri. La  nostra reazione è diversa. Quando ricevo una tenerezza mi sento meglio. La tenerezza si esplica anche se non c'è amicizia né amore, ma anche solo con una  conoscenza superficiale, un incontro improvviso. Le tenerezze che ho raccontato, quelle dei prof e delle prof. in effetti  rappresentavano una metodologia d'insegnamento. Ci sono persone magnifiche che sanno leggerti dentro. L'impatto delle tenerezze che ricevi causano una reazione che dipende sicuramente  dal tuo essere, dal tuo vivere, dalle esperienze che hai fatto. Poi ci sono le tenerezze più belle. Quelle che fai senza che uno se ne accorga.  Mio figlio a 18 anni lavorava proponendo prodotti ai centri commerciali. Partiva la  mattina verso le quattro e mi pregava di svegliarlo con una tazza di caffè. In  effetti lui era già pronto. Lo vedevo dall'occhio socchiuso. Mi abbracciava per  minuti. Io una volta gli domandai: "Gius, che faccio di strano per meritare le tue  affettuosità?" Mi rispose con queste parole che per me erano una rivelazione:  "Papà, anche tu mi fai tenerezze, tante, e non te ne accorgi nemmeno, perché sono  atti spontanei e azioni che partono dall'amore che hai verso di me".


lunedì, giugno 14, 2021

Il narcisista dietro l'angolo



 

Si, comunque sia,  penso che  il Sommo Creatore (sia Egli Dio, Allah o Cullù) ogni tanto si distragga e butti sulla Terra qualche individuo a caso, dimenticandosi poi il motivo. Un po' come quando entrate in una stanza e vi mettete a fissare il tappeto pakistano della prozia Pina nel tentativo di ricordare perché siete lì. Ecco.
Queste persone si insinuano nella vostra vita come se nulla fosse, trasformandosi poi, col tempo, in noiose tritasassi.
Tra tutte, c’è una categoria in particolare cui il rogo dovrebbe esser d’obbligo: i narcisisti. Dietro questo termine apparentemente innocuo e infantile, si nasconde un vero e proprio disturbo patologico che porta l’individuo a sviluppare una percezione distorta del proprio sé attribuendogli un’importanza e un’idealizzazione totalmente esagerate. E, nella stragrande maggioranza dei casi, infondate.
Ma noi non siamo psicologi, per cui non ce ne frega una mazza.
Il narcisista è l’amico o l’amica che reputa la Treccani un libretto per bambini e si sente quindi obbligato, dall’alto della sua sconfinata intelligenza, ad apportare correzioni e precisazioni ad ogni vostra singola parola. Nel 97% dei casi è ignorante come un lichene e disinformato quanto "Il Giornale".
Il narcisista è anche colui o colei che cerca sempre il vostro appoggio per qualsiasi cavolata; pretende conforto, ascolto e comprensione. Vi riversa addosso tutti gli avvenimenti della sua inutile giornata, magari mentre siete imbottigliati nel traffico da venti minuti, in ritardo per il prossimo appuntamento e sotto un sole degno di Dubai. Ma il “visualizzato” senza risposta della tamarra o dell'imbroglione di turno è molto, molto più importante. E lo vede spesso chi ignora.
Il narcisista è quell’organismo che si colloca a metà tra il pus e la muffa nera.
Il narcisista ama parlare di se stesso, mostra disprezzo aperto verso gli altri,
mira ad essere oggetto di ammirazione ,mostra un interesse effimero verso le persone, ricerca attenzione attraverso le emozioni negative ,si percepisce come una personalità grandiosa, tende a manipolare gli altri.
I narcisisti “storici”, Oscar Wilde, Gabriele D'Annunzio, Curzio Malaparte, Lord Byron in realtà sono prima di tutto dei dandy, gran lavoratori travestiti da nullafacenti.


sabato, giugno 12, 2021

Aspetto il provocatore

 


I censori, i cloni inesistenti, i manipolatori, i commentatori ossessivi,

i moralizzatori, i provocatori... esistono soprattutto

in virtù di uno schermo che non fa altro che esaltare

all'ennesima potenza la volontà di “disturbo”.

In questo blog, da sempre, ho scritto con impegno

e con spirito di leale approfondimento di “argomenti umani”.

E' un peccato “disturbare“ questo impegno onesto,

a volte anche interessante, “sano”.

Peccato per chi legge e per chi scrive.

Anche se tra “gli argomenti umani” si contempla, ahimè,

la voce di disagio, di vittimismo, protagonismo

che anima questi elementi di disturbo.

Credo che, più della la moderazione dei commenti,

sia utile ignorare, tirare avanti, giacché spesso

l'indifferenza è l'unica arma per distogliere

la voglia di insudiciare che anima la presenza di commenti

non pertinenti, offensivi e inutilmente cattivi.

C'è chi, oltre al lavoro ed al dovere,

investe il proprio tempo in passioni ed approfondimenti

per continuare ad avere contenuti e non "morire" nell'apatia.

C'è anche chi, per conformismo/invidia o repressione di

qualcosa di ben più profondo, ritiene divertente

ostacolare la strada dei sopracitati.



martedì, giugno 08, 2021

Io e gli altri

 



"In effetti succede così. Dopo un po' se ne vanno e lasciano il posto ad altri" Qualcuno direbbe: Bè, ma così stai come prima .. c'è solo fluire, e nulla che rimanga a farti (ri)pensare.

Anche sulla perfetta solitudine, un assiduo tenutario di blog e felice frequentatore di tanti altri, sembrerebbe poterne parlare in chiave somatizzante.

In effetti non fai che ribadire il finale del post: non siamo né compiuti né perfetti. Possiamo solo tentare. Renderci disponibili ai tentativi e alla conoscenza.

Apprezzare quando siamo soli, apprezzare quando siamo in compagnia.

Vivere sereni, sempre con un sorriso da poter restituire.Io e gli altri

domenica, giugno 06, 2021

Duplice femminicidio

 



Daniele scrive: 




La mia idea parte proprio dalla considerazione che spesso tutti facciamo e cioè che di un tema non se ne deve parlare solo il giorno a lui dedicato. Allora ho pensato che per il femminicidio  o la violenza psicologica o cmq ogni forma di violenza ed abuso sulle donne, potremmo fare con altri blogger  ossia altri di voi che mi seguono :-))) e che spero aderiranno alla proposta, un giorno al mese per tutto il 2021 dove ciascuno dei blogger partecipanti, pubblicherà un post su questo tema.


                           Cronaca di un femmincidio 




Lorenza Addolorata Carano e Carolina Bruno


Sgozzata dal genero - Massafra - TA  - Morta: 15/03/2021

Lorenza è stata uccisa da suo genero Antonio Granata, potatore, per motivi economici. Granata ha poi ucciso anche sua moglie Carolina Bruno, figlia di Lorenza, nella cui casa i due coniugi vivevano dopo aver perso all'asta, un anno fa, il loro appartamento. La prima a essere uccisa è stata proprio Lorenza: il suo corpo è stato trovato sul pavimento della cucina, di fianco alla porta d'ingresso. A ucciderla un fendente, probabilmente sferrato con un paio di forbici o di cesoie, gli attrezzi da lavoro di Granata, che ha aperto una vasta e profonda ferita alla gola. L'anziana è crollata sul pavimento in un lago di sangue. In quei terribili istanti, Carolina ha probabilmente tentato di nascondersi nello sgabuzzino provando a chiudere a chiave la porta. Senza riuscirci. L'omicida l'ha raggiunta e le ha assestato un colpo letale, simile a quello che ha ucciso la suocera. A quel punto il killer ha chiamato i carabinieri. Ai militari ha raccontato tutto: un colloquio drammatico, concluso con l'annuncio che si sarebbe suicidato. Al loro arrivo, però, di Carano non c'era traccia. Sono scattate le ricerche. Il giorno dopo, il suo corpo, seminudo e con gli abiti bagnati, il corpo del killer è stato trovato in un agrumeto poco distante dall'abitazione teatro del massacro.


Corsera

24 ORE

a cura di Laura Zangarini



sabato, giugno 05, 2021

cavalieri, draghi e meloni

 

 

Me lo domando spesso anch'io, e questo discorso si allarga anche ad altri settori: l'incuria sui posti di lavoro che causano morti e feriti, il frodare lo stato col lavoro in nero, l'irresponsabilità nello svolgere un mestiere, il vivere da parassiti alle spalle degli altri quando si potrebbe lavorare e tanto, tanto altro ancora. In poche parole, non c'è limite alle male azioni.