lunedì, settembre 27, 2021

Lavorare con il proprio corpo

 



Dire quello che pensi senza avere paura del giudizio degli altri può sembrare alterigia, orgoglio o tracotanza, ma altro non è che sicurezza e fiducia in sé stessi. Quando le parole di chi teorizza ti scivolano addosso senza intaccare la tua corazza di autostima puoi davvero essere te stesso, nel bene e nel male. Allora ti rendi conto che anche tu hai qualcosa da dire e che le tue parole non sono meno importanti di quelle degli altri. Sei pienamente umano, non ti limiti ad essere un ologramma sullo sfondo, e la tua aspirazione non è diventare ciò che i media ti impongono di essere. Conformarti alla massa ti fa arricciare il naso, e lasciarti inquadrare in una tipologia di varietà umana genera in te il disprezzo verso ogni forma di categorizzazione. Le etichette non fanno per te, l’omologazione non ha fatto presa sulla tua persona, ti sei salvato appena in tempo e con occhio attento e vigile guardi la gente per strada e sai riconoscere chi si sta avviando alla fiera dell’apparire, chi cerca di sottrarsi alla piovra della superficialità e chi, come te, ha lottato per essere e non apparire soltanto  (studiopsicoterapiadorotoni.it/ Essere liberi).
Resto fiducioso sul fatto che la donna stia cercando di uscire (o sia già uscita?) da quel ruolo di oggetto imposto dalla società. Le modelle lavorano con il proprio corpo, questo è vero, ma tutto sommato è in genere una loro scelta.
Anche una ballerina di danza classica, in fondo,  "lavora con il proprio corpo" e deve essere abile a programmarsi il futuro. Così chi lavora per la propria bellezza. Bauman ha dedicato la vita a questi problemi. 
Non si può liquidare il suo pensiero come un'opinione. "Lui ha la sua e io la mia" Intanto non è giusto che la donna venga vista come un'immensa vagina a disposizione dei maschi.
Perché il Potere non si limita a questo. Non sono tanti anni che la donna può recarsi alle urne per eleggere il Parlamento del suo paese. Quando una ragazza vuol fare l'indossatrice deve essere in carne come uno stuzzicadenti e qualche squallido personaggio obbliga l'impiego delle anfetamine che tolgono l'appetito. Ora aboliranno le ombrelline nella formula uno e poi toccherà alle moto. Dopo tante proteste delle femministe hanno capito che fare la cortigiana a un maschietto non è per niente "Uno dei tantissimi ruoli possibili"
L'uso delle grid girls e delle ombrelline non sono in linea con i valori e le norme sociali moderne. Questa è la motivazione.

giovedì, settembre 23, 2021

Hannah Arendt

 




Dice la Hannah Arendt: "L'autorità e il Potere sono opposti: dove l'una governa per il bene comune l'altro è assente. La violenza compare dove l'Autorità è scossa e lasciata a se stessa finisce per scomparire. Questo implica che non è corretto pensare all'opposto della violenza in termini di non violenza, parlare di potere non violento è di fatto una ridondanza. Il Potere può distruggere l'Autorità; è assolutamente incapace di ricrearla."
L'Autorità si esprime attraverso la politica che è stata sconfitta proprio per l'abbandono dei giovani delusi dalla corruzione e dal luogo comune: i partiti sono tutti uguali.
Anche se così fosse i partiti si possono cambiare solo partecipando alla loro vita. Tutti sono succubi del Potere ed è questo il problema principale, perché se fossero solo i deboli a cedere non ci sarebbe problema. Aggiunge Hannah: “L'aspetto probabilmente più sorprendente e sconcertante della fuga dalla realtà è l'abitudine a trattare i fatti come se fossero mere opinioni. Tutti i fatti possono essere cambiati e tutte le menzogne rese vere... ciò in cui ci si imbatte non è tanto l'indottrinamento, quanto l'incapacità o l'indisponibilità a distinguere tra fatti e opinioni.”
La politica un mercato di persone , (ma chiamarle poi persone o individui mi sembra generoso) che sceglie la roba migliore, il cittadino che arranca , si lamenta, attende cosa sperando in qualcosa di cambiato che lui stesso non cambia.
per ritornare poi al punto di partenza.
Ha scritto Riky: "La politica peggiora ogni anno di più. Non dico che bisognerebbe mettere da parte le divergenze e lavorare insieme (utopia), in questa delicata fase storica, ma neppure assistere a ciò che vediamo ora.
Bonus dati a pioggia, nessuna progettualità per l'incapacità italica di pianificare.
Giochetti politici per le alleanze salva poltrone, calcoli, campagne elettorali senza contenuti.
Una volta si criticavano i politici di professione perché "nella vita non avevano fatto nulla".
Ora invece rimpiangiamo i politici di professione, perché chi fa politica oggi non ha la minima cognizione di cosa significhi esercitare un'attività politica, figuriamoci un'attività di governo a tutti i livelli (compreso quelli comunali).
Bisognerebbe togliere poi la politica dai social, visto che la politica prima ha inquinato i social, poi le dinamiche della politica sui social ha finito per peggiorare ancora di più la politica.


domenica, settembre 19, 2021

Valorizzare il ruolo della donna

 


La crescita della donna dipende dall'etica diversa della società.
Divorzio, diritto al voto, consapevolezza del bello e battaglie per la pari dignità.
Tutto ciò ha portato l'uomo reagire, non sentendosi più padrone della donna, attraverso la violenza, in tutte le sue modalità.
Dalle attenzioni particolari, lo stupro di gruppo e il femminicidio.
La famiglia seguita ad essere maschilista trascinandosi dietro retaggi primordiali.
Bisogna aggiungere che I lavori meno graditi sono svolti quasi sempre da donne costrette a lavori precari e di basso livello retributivo, molte volte non tutelate dalle reti di protezione sociale. In questo quadro si rilevano alcuni dati:
- la partecipazione femminile è del 54 per cento, contro l'80 per cento degli uomini;

- il 70 per cento dei più poveri nel mondo sono donne;

- le donne guadagnano il 20-30 per cento meno degli uomini.

La donna non è tutelata nemmeno dalle leggi.
Ieri ho letto che una ragazza americana è stata stuprata 8 anni fa da tre *stronzi*. Sette anni di carcere, che poi evaporano nel nulla, per gli stupratori.
Sì, la querela sistematica potrebbe contrastare i calori maschili.
E' un problema culturale. Ci vuole un cambio di rotta, un cambiamento radicale della nostra cultura. Grandi passi sono stati fatti, grazie anche alla scuola, ma la strada è ancora tutta in salita perché in alcune famiglie i concetti maschilisti sono ancora ben radicati. Ogni forma di discriminazione è sempre figlia dell'ignoranza. I tempi attuali mi preoccupano perché non mi sembrano predisporre bene per la condizione della donna, dal momento che alcune idee maschiliste e patriarcali stanno ritornando di moda e la perdita dei valori ha reso quasi una normalità la violenza.

martedì, settembre 14, 2021

Il dubbioso

 



Farsi domande è nella natura dell'uomo, pensate alla nascita della filosofia...
A volte però farsi troppe domande si finisce per perdere contatto con la realtà...dall'eccesso della vita "animalesca" (mangio, mi accoppio ecc.) a una vita un po' troppo distaccata dalla realtà.
Sono d'accordo sul fatto che certi comportamenti imposti dalla società siano da mettere in discussione ,ma a volte la solitudine è uno stato che nasce anche da questa perdita di contatto con una realtà certamente assurda e imperfetta per molti versi, ma per altri no.
Insomma, non perdiamo di vista la morale calviniana che spesso ricordiamo giustamente ("riconoscere ciò che non è inferno nell'inferno...).
Sembrerebbe un paradosso ma le domande nascono nella mente di chi per ogni cosa ha sempre il dubbio. Si chiama libertà imperfetta.
La libertà è perfetta quando non abbiamo bisogno di scegliere. E' tutto scritto nella nostra coscienza.
Nella strada che da Gerusalemme scende a Gerico, appena dopo una curva c'è un uomo ferito che implora l'aiuto.
La strada sembra proprio fatta per le imboscate. Uno si avvicina e il falso ferito prima lo deruba e poi l'ammazza. Per questo il sacerdote e il levita guardano e si pongono la domanda: "E' ferito, oppure è un malfattore", e vanno via.
Il samaritano vede l'uomo ferito e non si pone nessuna domanda. Quello che deve fare è già scritto nella sua coscienza. Si avvicina, aiuta l'uomo, gli fascia le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo porta a una locanda. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: "Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno".

giovedì, settembre 09, 2021

Chiara

 



                                            Daniele dice:


La mia idea parte proprio dalla considerazione che spesso tutti facciamo e cioè che di un tema non se ne deve parlare solo il giorno a lui dedicato. Allora ho pensato che per il femminicidio  o la violenza psicologica o cmq ogni forma di violenza ed abuso sulle donne, potremmo fare con altri blogger  ossia altri di voi che mi seguono :-))) e che spero aderiranno alla proposta, un giorno al mese per tutto il 2021 dove ciascuno dei blogger partecipanti, pubblicherà un post su questo tema.



                                             Femminicidio




Chiara Ugolini aveva 27 anni , era laureata in Scienze politiche , giocava a pallavolo e lavorava come commessa in un negozio di abbigliamento. Lo scorso anno era andata a vivere con Daniel Bongiovanni , il suo fidanzato , in un appartamento a Bardolino, a due passi dalle sponde veronesi del lago di Garda. «Erano due anime gemelle e progettavano di sposarsi alle Maldive, in un giorno non troppo lontano», racconta Alice Arduini, una delle migliori amiche della ragazza. Invece domenica sera tutti quei sogni sono spariti per sempre . A uccidere Chiara è stato il vicino del piano di sotto, Emanuele Impellizzeri, 38 anni, originario di Catania e uscito di galera tre mesi fa, dopo aver scontato una condanna per due rapine commesse il 28 luglio del 2006 a Mantova e a Montichiari.
Da allora, era «in prova»: poteva uscire per andare in officina, dove lavorava come carrozziere, ma doveva trascorrere le notti chiuso in casa, assieme alla moglie e alla figlioletta. Su Facebook postava foto del Duce e di lui a torso nudo, intento a sfoggiare il fisico palestrato. L’ha ammazzata tra le 16 e le 19 di domenica, quando lei è rincasata dopo la mattinata nella boutique in centro a Garda, che è di proprietà del padre di Daniel. Chiara doveva riprendere a lavorare intorno alle 17 ma, non vedendola, il titolare ha avvisato il figlio, che è corso a controllare. «Quando sono entrato saranno state le 19 e la porta era chiusa — ha raccontato il compagno della vittima ai carabinieri — sembrava tutto in ordine: in salotto Chiara non c’era, e allora sono andato in cucina. È lì che l’ho vista, a terra».
Era già morta. Quando sono arrivati i soccorsi, Chiara indossava la biancheria intima e questo fa pensare che sia stata aggredita mentre si cambiava per andare al lavoro. I carabinieri di Verona non hanno impiegato molto a scoprire che il pregiudicato del piano di sotto non era in casa e che dal garage era sparita la sua potente Yamaha R6. Intorno alle 20, Impellizzeri ha fatto tappa in un centro commerciale ad Affi, dove ha prelevato 200 euro. Poi, sempre in sella alla motocicletta, si è diretto verso il Sud Italia, dove probabilmente pensava di nascondersi. La caccia all’uomo è finita a notte fonda: la polizia stradale di Firenze l’ha bloccato vicino al casello di Impruneta, lungo la A1. Era agitato, aveva gli abiti sporchi di sangue e dei graffi sul volto. «Stavo cercando di sparire» ha subito ammesso. Portato in caserma ha confessato il delitto. «L’ho vista sul terrazzo e ho perso la testa: non so cosa mi sia scattato, perché sono andato lì... Non ho resistito...» avrebbe raccontato agli inquirenti.
Il carrozziere ha spiegato di essere uscito da una finestra che si affaccia sulla rampa delle scale e di essersi arrampicato da lì sul terrazzo della vittima. «La vetrata che dà sulla cucina era aperta, ma lei mi ha visto e io ho avuto paura...». Forse Chiara ha urlato e Impellizzeri, a quel punto, ha perso il controllo e l’ha uccisa. «Mi ha graffiato, io l’ho soltanto spinta ed è caduta a terra», ha dichiarato. Impellizzeri è stato in effetti trovato con graffi al volto e al collo, segno che con la ragazza avrebbe ingaggiato una vera colluttazione. In seguito, è emerso che Chiara aveva uno straccio imbevuto di candeggina (o un’altra sostanzia corrosiva) in bocca. Ciò renderebbe meno solida l’ipotesi di una spinta.
Il corpo non presentava ferite evidenti e questo fa pensare che la commessa sia morta per una emorragia interna: i carabinieri non escludono che l’abbia colpita con qualcosa, e sono in corso verifiche su un oggetto da cucina rinvenuto a poca distanza dal cadavere. Che cosa volesse fare alla ragazza, il trentottenne non l’ha detto ma tra gli inquirenti si fa largo l’ipotesi che volesse violentarla.
Di sicuro non c’è riuscito, proprio perché Chiara l’ha scoperto mentre entrava in casa e ha tentato di ribellarsi. Emanuele Impellizzeri ora è in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato. «È un periodo che non sto bene — ha detto — e adesso ho rovinato la mia famiglia. Lo so che queste parole non valgono niente, ma giuro che mi dispiace». Intanto, Daniel lotta con il ricordo della fidanzata senza vita: «Ho perso tutto».


di Annamaria Schiano del Corsera (07/09/2021)