Anche i meccanismi della memoria rientrano tra le meraviglie di quel mondo misterioso e in parte inesplorato della nostra mente. Ed è significativo che olfatto, gusto, odorato, tatto oltre che la 'nobile' vista' e il vispo udito concorrano a richiamare frammenti preziosi di ricordi... Buonanotte.
L'Es o l'Id è la componente responsabile dei processi di identificazione e soddisfazione dei bisogni più primitivi della persona, contrapposto al Super Io che rappresenta la coscienza e le sue sotto componenti di etica e morale. E' materia ostica, controversa e variegata. Ciao Maria.
Io di solito non dimentico, però ricordo spesso anche le vicende dolorose. Il passato bussa alla mia porta spesso ed è difficile non aprirgli. Sarebbe bello, come dici tu, avere una cartella in cui mettere tutti i “ file indesiderati”.
Siamo noi a scegliere quello che vogliamo ricordare. Quello che non ci piace sprofonda nel subconscio. Il nostro subconscio invece, è la sede delle nostre cariche emotive, dei nostri impulsi, dei nostri desideri ma anche del nostro immenso potenziale.
La parte conscia di noi rappresenta il 5%, mentre il subconscio rappresenta il 95% di noi. È come un iceberg, dove la punta che emerge dall’acqua è la tua parte cosciente…mentre la quasi totalità che resta sommersa rappresenta il tuo subconscio. Ciao Caterina.
Ho pubblicato questo post soprattutto per le persone depresse che continuamente rivivono la memoria delle cose sbagliate, delle cattiverie ricevute e dalle sconfitte. Alla fine di questo lungo viaggio arrivano alla conclusione assurda di considerarsi dei falliti. Invece bisogna perdonare e perdonarsi con il desiderio di ripartire e iniziare a vivere.
Ho riportato nozioni scientifiche e non personali. In questo post non c'è nulla che sia opinione mia. A livello di conscio restano fatti molto rilevanti mentre quelli insignificanti potrebbero allocarsi in un'altra stanza (inconscio) e se tu li vai a ricordare rientrano nel conscio. C'è una differenza enorme tra memoria e ricordo. La memoria è qualcosa che è accaduta e seguita ad essere presenza, mentre il ricordo è pure qualcosa accaduta nel passato, ma non è più presenza. E' come un vestito dismesso che sta appeso nella gruccia di un armadio e condannato a non essere più indossato.
Non avevo mai pensato alla differenza tra memoria e ricordo. Una volta, su un TEDtalk di non mi ricordo più quale città, ascoltai la storia di una ragazza che si era offerta volontaria per un esperimento in cui si cercava di capire quale parte del cervello sviluppi e conservi le connessioni neurali che ci legano sentimentalmente a qualcuno: in altre parole in quale parte il nostro cervello conserva l'amore. Lei aveva lasciato il suo ex da molto tempo quando aveva iniziato l'esperimento, e non riusciva a darsi pace. Voleva trovare il centro esatto di quel sentimento ed eradicarlo per tornare a vivere. Ecco, forse nella testa di alcune persone non c'è spazio per il ricordo. Ma molta memoria.
Il nostro cervello è un organo davvero prezioso e infinitamente variegato e la memoria è un segmento importantissimo che dobbiamo tenere sempre in allenamento, sebbene ci siano memorie dolorosissime. Ciao Gus. buon pomeriggio. sinforosa
Controlla i pensieri, il linguaggio, la memoria, i movimenti di braccia e gambe e il funzionamento di tutti gli organi che sono presenti nel corpo. Infine – regolando il respiro e il battito cardiaco – determina le reazioni agli eventi stressanti che si possono verificare nella vita quotidiana.
Io mi vanto di avere una buona memoria...ma domandami cosa ho mangiato ieri a pranzo? Mumble...mumble...mah! In compenso ricordo tutte le poesie studiate a memoria alle elementali e alle medie e quasi tutte le canzoncine delle secchino d'oro...di quando ero piccola, ma di quando galleggiavo nella pancia di mamma...no, non ricordo proprio nulla. Allora non ho una buona memoria!!! Acc...per quello non riesco a memorizzare bene le lingue. Ciao Gus. Un abbraccio grande.
Perdonare chi ha fatto del male è difficile, più facile è dimenticare... Soprattutto se il torto subito è grave. D'istinto è quasi normale provare emozioni come rabbia e delusione che servono a proteggerci da chi ha deluso. Nel ricordo non deve vivere la vendetta, ma la memoria della giustizia,che per molti, ancora da farsi.
Per capire come sarà la nostra vita eterna, basterebbe conoscere come abbiamo vissuto su questa terra. Saremo giudicati sull’amore, ripetono i padri della Chiesa. E con loro, lo ribadisce spesso anche papa Francesco. Di sicuro, a fare la differenza, sarà il comportamento che abbiamo tenuto in questa vita, alla luce di quanto indica il Vangelo. Una volta morti, comunque, andremo incontro al "giudizio particolare", una sorta di conseguenza diretta, di retribuzione immediata, per la nostra fede e le nostre opere. L’effetto sarà l’ingresso, diretto o dopo un periodo di purificazione, nella beatitudine del cielo, oppure, Dio non voglia, nella dannazione eterna. Ci sarà poi un "giudizio finale". Consisterà, come recita il Catechismo della Chiesa cattolica, nella sentenza che il Signore Gesù «ritornando come giudice dei vivi e dei morti» emetterà sui giusti e gli ingiusti riuniti davanti a Lui.
Avverrà alla fine del mondo. E a quel punto, il corpo risuscitato si unirà, «parteciperà alla retribuzione» che l’anima ha avuto nel giudizio particolare. «Credo nella risurrezione della carne» si prega durante la Messa.
L'unica consolazione che mi resta come senso di giustizia è che chi ha sbagliato volutamente e continuando a... peccare deve rendere conto. Tutti compresi.
Il cervello come una cattedrale e una innagine molto particolare. Vero, la nostra mente è potenzialmente capace di ricordare tutto peccato che cojnolnpasssare eei secoli questo potere si e affievolito.
L'immagine è un luogo dove sono le stanze del cervello. Meglio non diventare come Seresevskji , il mnemonista di Aleksandr Romanovic Lurija che in preda ad una memoria talmente affollata finisce nel creare un duplicato caleidoscopico e labirintico della realtà, impossibile da governare.
Io non ho grande memoria, ma spesso ci sono agganci, concomitanze, segnali, che portano alla luce ricordi e immagini credute scomparse. Come una miriade di cassetti chiusi, dei quali - senza una scusa che li apra - non ricorderemo mai il contenuto.
La mia memoria è soprattutto sensoriale/sensibile. Evoca immagini, odori, gusto, suoni, ma anche sentimenti, emozioni. Ricordo vivamente tutto ciò che mi ha dato una reazione di qualche tipo. Ho una predisposizione all'osservazione dei dettagli. Queste due cose mi permette di associare i ricordi e di mantenerli sufficientemente a lungo. Non ricordo tutto, ho deciso che quello che mi ha fatto male, può essere lasciato dove sta, nell'hard disk che citi tu. Ciao Gus!
Ciao Gus! La memoria, al di là di come viene definita a livello scientifico, credo proprio sia come la descrisse Leonardo Da Vinci. È una gigantesca costruzione in continua evoluzione, siamo noi a decidere cosa lasciare, togliere, modificare, mettere... Siamo noi, in pratica, perché se ci pensi l'unica dimensione dove viviamo davvero è il passato. Ti abbraccio.
Anche i meccanismi della memoria rientrano tra le meraviglie di quel mondo misterioso e in parte inesplorato della nostra mente. Ed è significativo che olfatto, gusto, odorato, tatto oltre che la 'nobile' vista' e il vispo udito concorrano a richiamare frammenti preziosi di ricordi... Buonanotte.
RispondiEliminaL'Es o l'Id è la componente responsabile dei processi di identificazione e soddisfazione dei bisogni più primitivi della persona, contrapposto al Super Io che rappresenta la coscienza e le sue sotto componenti di etica e morale.
EliminaE' materia ostica, controversa e variegata.
Ciao Maria.
Io di solito non dimentico, però ricordo spesso anche le vicende dolorose. Il passato bussa alla mia porta spesso ed è difficile non aprirgli. Sarebbe bello, come dici tu, avere una cartella in cui mettere tutti i “ file indesiderati”.
RispondiEliminaSiamo noi a scegliere quello che vogliamo ricordare. Quello che non ci piace sprofonda nel subconscio.
EliminaIl nostro subconscio invece, è la sede delle nostre cariche emotive, dei nostri impulsi, dei nostri desideri ma anche del nostro immenso potenziale.
La parte conscia di noi rappresenta il 5%, mentre il subconscio rappresenta il 95% di noi. È come un iceberg, dove la punta che emerge dall’acqua è la tua parte cosciente…mentre la quasi totalità che resta sommersa rappresenta il tuo subconscio.
Ciao Caterina.
Ho pubblicato questo post soprattutto per le persone depresse che continuamente rivivono la memoria delle cose sbagliate, delle cattiverie ricevute e dalle sconfitte. Alla fine di questo lungo viaggio arrivano alla conclusione assurda di considerarsi dei falliti. Invece bisogna perdonare e perdonarsi con il desiderio di ripartire e iniziare a vivere.
RispondiEliminaHo riportato nozioni scientifiche e non personali. In questo post non c'è nulla che sia opinione mia. A livello di conscio restano fatti molto rilevanti mentre quelli insignificanti potrebbero allocarsi in un'altra stanza (inconscio) e se tu li vai a ricordare rientrano nel conscio.
EliminaC'è una differenza enorme tra memoria e ricordo. La memoria è qualcosa che è accaduta e seguita ad essere presenza, mentre il ricordo è pure qualcosa accaduta nel passato, ma non è più presenza. E' come un vestito dismesso che sta appeso nella gruccia di un armadio e condannato a non essere più indossato.
Non avevo mai pensato alla differenza tra memoria e ricordo.
EliminaUna volta, su un TEDtalk di non mi ricordo più quale città, ascoltai la storia di una ragazza che si era offerta volontaria per un esperimento in cui si cercava di capire quale parte del cervello sviluppi e conservi le connessioni neurali che ci legano sentimentalmente a qualcuno: in altre parole in quale parte il nostro cervello conserva l'amore.
Lei aveva lasciato il suo ex da molto tempo quando aveva iniziato l'esperimento, e non riusciva a darsi pace. Voleva trovare il centro esatto di quel sentimento ed eradicarlo per tornare a vivere.
Ecco, forse nella testa di alcune persone non c'è spazio per il ricordo. Ma molta memoria.
Il nostro cervello è un organo davvero prezioso e infinitamente variegato e la memoria è un segmento importantissimo che dobbiamo tenere sempre in allenamento, sebbene ci siano memorie dolorosissime. Ciao Gus. buon pomeriggio.
RispondiEliminasinforosa
Controlla i pensieri, il linguaggio, la memoria, i movimenti di braccia e gambe e il funzionamento di tutti gli organi che sono presenti nel corpo. Infine – regolando il respiro e il battito cardiaco – determina le reazioni agli eventi stressanti che si possono verificare nella vita quotidiana.
EliminaIo mi vanto di avere una buona memoria...ma domandami cosa ho mangiato ieri a pranzo? Mumble...mumble...mah! In compenso ricordo tutte le poesie studiate a memoria alle elementali e alle medie e quasi tutte le canzoncine delle secchino d'oro...di quando ero piccola, ma di quando galleggiavo nella pancia di mamma...no, non ricordo proprio nulla. Allora non ho una buona memoria!!! Acc...per quello non riesco a memorizzare bene le lingue. Ciao Gus. Un abbraccio grande.
RispondiEliminaIl cervello trattiene gli eventi importanti per tutta la vita. Il resto viene cancellato.
EliminaCiao Vivì.
Perdonare chi ha fatto del male è difficile, più facile è dimenticare... Soprattutto se il torto subito è grave. D'istinto è quasi normale provare emozioni come rabbia e delusione che servono a proteggerci da chi ha deluso.
RispondiEliminaNel ricordo non deve vivere la vendetta, ma la memoria della giustizia,che per molti, ancora da farsi.
Tranquilla, chi dimentica ha già perdonato.
EliminaDimenticare quando viene a mancare la memoria. ☺️
EliminaRicordiamoci che proprio Dio perdona ma non dimentica. E ricorda che ha una memoria infinita.
RispondiEliminaIl perdono di Dio è senza condizioni.
RispondiEliminaCiao S.
Inferno purgatorio paradiso.
EliminaBuon weekend
Inferno, Purgatorio e Paradiso sono illustri sconosciuti e tutto quello che potremmo ipotizzare sarebbe solo frutto della nostra fantasia.
EliminaPer capire come sarà la nostra vita eterna, basterebbe conoscere come abbiamo vissuto su questa terra. Saremo giudicati sull’amore, ripetono i padri della Chiesa. E con loro, lo ribadisce spesso anche papa Francesco. Di sicuro, a fare la differenza, sarà il comportamento che abbiamo tenuto in questa vita, alla luce di quanto indica il Vangelo. Una volta morti, comunque, andremo incontro al "giudizio particolare", una sorta di conseguenza diretta, di retribuzione immediata, per la nostra fede e le nostre opere. L’effetto sarà l’ingresso, diretto o dopo un periodo di purificazione, nella beatitudine del cielo, oppure, Dio non voglia, nella dannazione eterna. Ci sarà poi un "giudizio finale". Consisterà, come recita il Catechismo della Chiesa cattolica, nella sentenza che il Signore Gesù «ritornando come giudice dei vivi e dei morti» emetterà sui giusti e gli ingiusti riuniti davanti a Lui.
EliminaAvverrà alla fine del mondo. E a quel punto, il corpo risuscitato si unirà, «parteciperà alla retribuzione» che l’anima ha avuto nel giudizio particolare. «Credo nella risurrezione della carne» si prega durante la Messa.
"Di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo Regno non avrà fine"
EliminaChi si azzarda a spiegare questa frase non può essere credibile.
S. l'argomento è la memoria, non possiamo conoscere la volontà del Mistero. Perché seguitare a parlarne.
Mi chiamo Maria. Chi è S?
EliminaL'unica consolazione che mi resta come senso di giustizia è che chi ha sbagliato volutamente e continuando a... peccare deve rendere conto. Tutti compresi.
EliminaIl cervello come una cattedrale e una innagine molto particolare. Vero, la nostra mente è potenzialmente capace di ricordare tutto peccato che cojnolnpasssare eei secoli questo potere si e affievolito.
RispondiEliminaL'immagine è un luogo dove sono le stanze del cervello.
RispondiEliminaMeglio non diventare come Seresevskji , il mnemonista di Aleksandr Romanovic Lurija che in preda ad una memoria talmente affollata finisce nel creare un duplicato caleidoscopico e labirintico della realtà, impossibile da governare.
Io non ho grande memoria, ma spesso ci sono agganci, concomitanze, segnali, che portano alla luce ricordi e immagini credute scomparse. Come una miriade di cassetti chiusi, dei quali - senza una scusa che li apra - non ricorderemo mai il contenuto.
RispondiEliminaIo della mia vita da ragazzino ricordo pochissimo. Da quando ho iniziato a lavorare, fino a oggi, le cose importanti le ricordo anche visivamente.
EliminaInZomma
RispondiEliminaÈ un peccato che più invecchio, peggiore diventa la mia memoria.
RispondiEliminaResta solo quello che nella tua vita è più importante.
EliminaCiao Irina.
La mia memoria è soprattutto sensoriale/sensibile. Evoca immagini, odori, gusto, suoni, ma anche sentimenti, emozioni. Ricordo vivamente tutto ciò che mi ha dato una reazione di qualche tipo. Ho una predisposizione all'osservazione dei dettagli. Queste due cose mi permette di associare i ricordi e di mantenerli sufficientemente a lungo. Non ricordo tutto, ho deciso che quello che mi ha fatto male, può essere lasciato dove sta, nell'hard disk che citi tu. Ciao Gus!
RispondiEliminaHai un buon rapporto con la memoria.
EliminaQuello che mi fatto male è stato valutato negativamente e il problema è risolto.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaCiao Gus!
RispondiEliminaLa memoria, al di là di come viene definita a livello scientifico, credo proprio sia come la descrisse Leonardo Da Vinci.
È una gigantesca costruzione in continua evoluzione, siamo noi a decidere cosa lasciare, togliere, modificare, mettere...
Siamo noi, in pratica, perché se ci pensi l'unica dimensione dove viviamo davvero è il passato.
Ti abbraccio.
Leonardo è geniale. Ricordare le cose negative accadute è masochismo.
EliminaAbbraccio Francesca.
Bom dia meu querido amigo italiano. Infelizmente nem todas as nossas memórias sempre são muito boas, as vezes queremos esquece-las.
RispondiEliminaCiao Luiz.
EliminaFijn weekend Gus.
RispondiEliminaFiao Caroline.
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