mercoledì, aprile 27, 2016

E' così, anche se spiacevole









Metafisico, surreale, inquietante, onirico, fantastico, magico. Sono le tessere di un puzzle suggestivo che, una volta composto, rivela la poetica di Max Ernst, in mostra al Metropolitan Museum di New York fino al 10 Luglio. Fugge dalla Germania e sfugge alle convenzioni e alle regole, troppo restrittive, troppo razionali, troppo lucide, per una creatività’ esplosiva ed una genialità’ senza limiti.

14 commenti:

  1. Ho una bellissima nipote sedicenne. Oltretutto è anche studiosissima. Ma, pochi baci, poche smancerie mentre io vorrei "strapazzarla di coccole" La mia mente ha chiesto aiuto al Prof. 2.0 Alessandro Davenia, insegna italiano e ha scritto tre libri, uno più bello dell'altro: libri per quindicenni e oltre. "I ragazzi si aspettano sempre gioia dalla vita, non sanno che è la vita ad aspettarsi gioia da loro." Li ho letti.
    "Un giorno, all’ombra di un albero immenso, mi hai chiesto per cosa spendo la mia vita. E io ti ho risposto porgendoti un fiore di campo: Per difendere la bellezza delle cose fragili.
    E perché?
    Perché ciò che è sacro al principio è sempre fragile, come il seme che nascondeva i rami forti e ampi all’ombra dei quali parliamo"
    E' molto poetico. E' sinceramente poetico. I compagni di classe di Elena l'aveva invitato per una lezione e lui aveva accettato che non ha dato il suo benestare è stata la preside. Anche gli adulti a volte non capiscono!!! Ciao Gus. Bacio.

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  2. Grazie per il racconto poetico.
    Abbasso la Preside.
    Bacio Lucia.

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  3. Si diventa insegnanti come sbocco occupazionale e non per una vocazione. Manca una struttura di supporto per l'aggiornamento. Insomma, i ragazzi si annoiano.
    Ciao.

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    2. Grazie a te Cetty per il tuo intelligente commento.
      Ciao.

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  4. Sono molto vere le tue riflessioni e belli anche i commenti dei tuoi followers...da genitore anch'io ho visto tante cose che non andavano tra maestri o professori quando mio figlio studiava ....ma anche tanti ragazzi che non vedevano l'ora di alzarsi da quei banchi ... che non trovavano alcun interesse ...ma altrettanti molto volenterosi ...mio figlio non ha mai avuto problemi nello studio e ha avuto capacità e anche fortuna nel saper cogliere cose giuste per lui ... ma che peccato per tutti quei ragazzi che si perdono per strada ...quanto tempo sciupato ...Servirebbero più persone come Te....per chi vuole ascoltare però ... Io non ho potuto studiare .... ma cerco di assorbire qua e là ...è un po tardi ...ma farò quel che posso ....buona giornata e un sorriso Gus !!!

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  6. Mi spiace, ma non sono d'accordo con questa analisi, Gus. Non perchè non rifletta alcuni difetti verissimi della scuola di oggi che sono stati confermati anche da vari commenti, ma perchè l'analisi è incompleta. Non trovo giusto generalizzare così buttando tutto a mare, perchè la realtà della scuola - grazie al cielo - NON è solo questa!!!
    Ho insegnato per 36 anni in un istituto superiore e parlo per esperienza. Non lo faccio per difendere me o la categoria o per amore di campanile, credimi; se ricominciassi ad insegnare lo farei per certi aspetti diversamente e riconosco le pecche che anch'io ho avuto.
    Ma, accanto ad una scuola che vuole sfornare solo tecnici senza formare prima di tutto persone, che frammenta i contenuti privandoli di senso - e riconosco che è grave! - ti assicuro che ce n'è un'altra dove l'attenzione a trasmettere agli allievi non solo nozioni, ma prima di tutto valori, è grande.
    Potrei citare - come Lucia ha fatto - Alessandro D'Avenia, ma accanto a lui conosco tante altre persone dal nome più oscuro che lavorano con passione ed onestà e che si adoperano per trasmettere con l'esempio certi valori. E che attraverso le discipline insegnate cercano di educare sollecitando una domanda di senso.
    Certo, il panorama è vario e articolato anche fra i ragazzi: ma non tutti sono così delusi e demotivati come si pensa. Accade anche ciò che scrivi: non si sentono valorizzati, vanno a cuola malvolentieri, poi abbandonano e finiscono male. Ma la realtà non è solo questa, ed esistono ancora studenti che nella scuola non trovano solo un'area di parcheggio, ma un luogo dove mettersi in gioco e crescere. Motivo per cui non mi sembra giusto generalizzare come hai fatto nel post.
    Grazie e scusa la lunghezza!

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    1. Grazie Annamaria.
      Io ho parlato della scuola nel suo complesso. So benissimo che ci sono insegnanti preparati e alunni che studiano seriamente. Mia moglie insegnava Ragioneria al Tito Acerbo di Pescara e lo facevo con grande amore per i ragazzi che considerava come suoi figli.
      Ciao.

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  7. Nella mia famiglia di insegnanti ce ne sono....e altrochè se ce ne sono e stranamente leggendo i commenti di cui sopra, posso dire che sono o erano persone di cui vado fiera. Ancora questa mattina ho incontrato una signora che mi chiedeva come stava una delle mie cognate.....Ah una così....me la saluti tanto e le dica che la ricorderò sempre!" Esempio: Elena, timida, vive nell'ansia che possa fare una brutta figura e che venga derisa dai compagni o dai prof. 3°ç liceo. (Il padre non ha sposato mia figlia anzi se n'è proprio andato e lei...) Dicevo di Elena che ha cambiato liceo perchè aveva una pro. di fisica che l'apostrofava così: xxxxx alza il c... e chiudi la porta" (era al primo banco) Quest'anno va a scuola serena...più serena
    Che dire? Tornerò a concludere. Intanto leggerò i vostri commenti. Buonpomeriggio a tutti a Gus un bacio di saluto!!

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  8. E' tardi e non ricordo più di cosa...di cosa...volevoparlare...vorrei precisare, comunque che la cultura di oggi è molto particolare: le ragazze sono capaci di parlare per ore di come sono i jeans che si indossano al momento, di chi sposa chi (attori) e i ragazzi di moto, di auto e di calciatori....
    Come può la loro mente trovare posto per la cultura se sono presi da questi pensieri così intriganti.....anche i prof.... debbono spiegare in fretta non hanno tempo per approfondire, per guardare negli occhi chi hanno davanti e che aspettano di conoscere il mondo in cui vivono o meglio ancora i testi classici che sono fondamentali della nostra civiltà. I prof, parlano credendo di insegnare ah, sono molto capaci ad ammonire. D'altra parte con quello che guadagnano???!!!.....Oh sì certo ci sono le eccezioni.....
    Abbattiamo gli idoli, almeno in casa non diamo corda alle opinioni dominanti!
    Tutti, figli e proff debbono sapere che la religione non è una spina nel fianco, ma la promessa di quietare le nostre e loro soprattutto, coscienze e li richiama ai veri valori.
    Ho straparlato? scusate. Ero passata per salutarvi, augurare a tutti la buonanotte e a Gus il mio bacio!

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    1. Ecco perché ho dormito bene!
      Bacio Lucia.

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