Il vedere non vuol dire entrare in profondità alle cose, ma coinvolgere direttamente la nostra affettività (cuore) senza il filtro della ragione. Per esempio, il sole che nasce dal mare con i suoi colori ci emoziona immediatamente superando la barriera della ragione. Guardare è un accurato lavoro dell'anima che comprende cosa c'è nel fondo di tutto quello che attira la nostra attenzione e se corrisponde a quello che stiamo cercando.
Quindi il vedere è qualcosa di automatico, ciò che vedo mi procura emozioni, positive o negative, ma immediate. Mentre mi soffermo a “guardare”, o meglio contemplo, ciò che entra in relazione con il mio vedere e il mio sentire, e rifletto su ciò che è, e ciò mi rimanda come messaggio.
L'osservazione è sicuramente un metodo. Dall'osservazioni scaturiscono giudizi di valore, ragionamenti, e conclusioni.
Disse una volta il premio Nobel per la medicina Alexis Carrel: "Poca osservazione e molto ragionamento conducono all'errore. Molta osservazione e poco ragionamento conducono alla verità". Osservo le vie, le persone, le chiese, i bar, le osterie, le ormai fatiscenti sezioni di partito... Ma dopo l'osservazione, appunto, viene il ragionamento, il giudizio, la sintesi. Carrel (in Riflessioni sulla condotta della vita): "Nello snervante comodo della vita moderna la massima delle regole che danno consistenza alla vita si è spappolata...La maggior parte delle fatiche che imponeva il mondo cosmico sono scomparse e con esse è scomparso anche lo sforzo creativo della personalità.
Per quanto a qualcuno possa sembrare paradossale, guardare ha un suo significato, vedere ha tutt’altro significato.
Infatti, il ‘vedere’ non presuppone che si riesca anche a ‘guardare’! Il guardare si pone come significato la percezione della realtà attraverso l’uso della vista. Quindi vuol dire capire, scoprire ed interpretare ciò che ci circonda; molte volte chi vede non guarda, perché vedere è un’azione riflessiva come fare attenzione a qualcosa o qualcuno, ma non si va oltre! Se la gente guardasse e non si limitasse a vedere, probabilmente vivremmo in un mondo migliore.
Osserviamo poco perché andiamo di fretta e siamo assorti nei nostri pensieri e preoccupazioni. A volte bisognerebbe fermarsi appena un istante a scrutare il cielo ed aspirare i profumi dell'aria, a volte bisognerebbe ascoltare e conoscere, mentre spesso esprimiamo solo luoghi comuni e pregiudizi. Deleghiamo agli altri anche il nostro pensiero ed invece una vera crescita ha bisogno del pensiero di tutti, un pensiero attivo, non passivo.
Immagine.
RispondiEliminaVan Gogh * Guardarsi in silenzio*
Gli occhi sono lo specchio dell'anima.
RispondiEliminaGli occhi costituiscono uno dei più importanti mezzi di comunicazione: possono esprimere amore, odio, gelosia, curiosità, paura; persino meglio delle parole.
Io guardo fino a fare abbassare le palpebre.
RispondiEliminaSono tremendo.
Nulla è un caso. Nulla è scontato. A volte capita (spesso) di osservare qualcosa, chiudo gli occhi e lo faccio mio ne percepisco l'essenza. Con lo studio dello yoga invece ho imparato a tenere gli occhi chiusi questo ti permette di osservare te stesso. Ho imparato anche ad ascoltare anziché sentire. La percezione dei suoni arriva all'anima. Perdiamo molto nella vita. Peccato
RispondiEliminaTi emozioni gus? o sei in difficoltà? Io guardo sempre le persone negli occhi.
RispondiEliminaBuona giornata
No.
EliminaA volte bisognerebbe fermarsi appena un istante a scrutare il cielo ed aspirare i profumi dell'aria, a volte bisognerebbe ascoltare e conoscere, mentre spesso esprimiamo solo luoghi comuni e pregiudizi. Deleghiamo agli altri anche il nostro pensiero ed invece una vera crescita ha bisogno del pensiero di tutti, un pensiero attivo, non passivo.
EliminaNon capisci una cosa. L'omosessuale non è un malato, ma solo una persona che per qualche pasticcio ormonale è attirato affettivamente e sessualmente dalle persone con il suo identico sesso. Moralmente ha gli stessi diritti del soggetto eterosessuale.
EliminaSe gli va deve sposarsi, adottare un figlio, dare vita a una famiglia.
L'accanimento verso l'omosessuale è bigottismo idiota.
La Schlein vuole che questo diritto morale diventi anche giuridico.
Perché devo scervellarmi per farti capire qualcosa essenzialmente semplice?
EliminaLe orge appartengono a certi eterosessuali del bunga-bunga, pronti a mandare un camion di *troie* ai calciatori della sua squadra che hanno battuto la Juve.
Con l’avvento dei cellulari stiamo formando una generazione che non sa più guardare la realtà con i propri occhi. I ragazzi, oggi, appaiono sempre di più affetti da bulimia fotografica acuta, che li costringe a riprendere qualsiasi cosa si trovi nei loro paraggi. Quindi, non vedono e non guardano, ma fotografano
RispondiEliminaAggiungo che le fotografie sono anche pessime.
EliminaNon sono solo le foto pessime, ma soprattutto i soggetti. Puoi mettere e trasformare tutte le foto che vuoi ma se uno è un cesso
Eliminarimane cesso. 🤣😂
Il vedere è la componente affettiva del fenomeno osservato che diventa conoscenza grazie al guardare che è un lavoro della ragione.
RispondiEliminaTu vedi un ragazzo che bacia la ragazza che ama e dirai: "GUARDATE come si vogliono bene!".
Vedendo un tramonto sul mare che sembra di fuoco ti emozioni e lo sguardo ti fa capire il significato astronomico di quello che hai visto e ammirato.
Alba, tramonto, aurora e crepuscolo sembrano termini semplici e ovvi. Eppure, non tutti hanno in mente con chiarezza il loro esatto significato.
Lo penso da sempre. Non bisogna limitarsi a vedere ma bisogna guardare per entrare nel cuore delle cose, per analizzarle e comprenderle. Ultimamente il mondo dell'apparire predilige solo il vedere che dà origine a false illusioni o giudizi superficiali.
RispondiEliminaC'è la tendenza verso la valutazione frettolosa.
EliminaRagionare è troppo faticoso.
Uhm...Capita infatti che qualche volta che ci si soffermi rapidamente su situazioni più evidenti e molto facili da rilevare... e comprendere. Per raccogliere i segnali giusti ci vuole intuizione e prendere rapidamente le giuste misure allontanandosi.
RispondiEliminaQualche volte si può sbagliare, ma sfido chiunque. 😚
Notte Gussino
E' pessima davvero la foto che ti ho mandato? Io l' ho trovata divertente.🤩
Buonanotte Chiara.
RispondiEliminaBuonanotte un cappero e non parlare mai più di bisessualita'. Sai cosa diceva un mio parente? " c'è chi vuole il latte della gallina perché non c'è. Gus LA MORALE DEL BISESSUALE NON ESISTE PROPRIO.
RispondiEliminaSi definisce bisessualità in psicologia l’orientamento ( sti cazzi) sessuale di una persona che trae piacere nell’avere rapporti sessuali e/o affettivi con persone sia dello stesso che dell’altro sesso. Non si tratta di un’attrazione di natura solo fisica, ma anche emotiva e sentimentale.GUS, NON CONFONDIAMO I RAGAZZINI.
Uno studio, pubblicato su «Science» nel 2019, del Dna di quasi mezzo milione di persone dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, dimostra che i geni contribuiscono tra l’8 e il 25% al comportamento omosessuale. Non esiste un gene «gay». Il comportamento sessuale è un tratto complesso, non prevedibile leggendo una sequenza di Dna. Sono stati identificati diversi geni e descritte condizioni biochimiche (a livello di sviluppo endocrino) controllate da geni, insieme a morfologie regolari in omosessuali, o che producono in modelli sperimentali cambiamenti a livello di specifiche strutture del cervello che controllano il rilascio di ormoni, come il testosterone, o l’olfatto. L’orientamento sessuale è programmato nel cervello prima della nascita da un insieme di condizioni prenatali, genetiche ed epigenetiche, nessuna delle quali viene scelta dal feto.
EliminaForse Papa Francesco ha capito che insistere con la tesi che l’omosessualità sia contro natura, equivale a dire che l’epilessia sia causata dalla possessione demoniaca: un’idea incendiaria oltre che sbagliata. Se agli integralisti religiosi dà fastidio che persone dello stesso sesso si sentano tra loro attratte eroticamente e sentimentalmente, sapere che le preferenze sessuali e le risposte culturali o psicologiche nei riguardi di questi comportamenti non sono libere scelte, può aiutarli a governare meglio i pregiudizi? Uno dei libri migliori sull’argomento fu pubblicato nel 2010 da Jacques Balthazar. La sua traduzione, dopo dieci anni, ne fa apprezzare la qualità divulgativa, ma il lettore non vi troverà le novità scientifiche più recenti.
EliminaChi ha problemi di salute non può governare. Sarebbe un cattivo esempio per tutti.
RispondiEliminaSchemi mentali meno rigidi
RispondiEliminaRispetto a quello degli omo, quello dei bisessuali è infatti tutto un altro pianeta. Assai meno esplorato e forse in crescita – ne parlo fra poco – certamente un po’ più alla luce del sole rispetto a non molto tempo fa. È il mondo dei militanti della rinuncia al binarismo omo/etero. Sono persone che, se fossi il grande sociologo Zygmunt Bauman, definirei rappresentanti perfetti della società postmoderna. Quella che certamente si dipana nel vagone di metropolitana dove stiamo viaggiando, oltre le finestre della nostra stanza o nella palestra dove ci alleniamo e quindi, sempre più di frequente, molto vicino a noi. Bauman la chiama società liquida. Fluida perché interessata sempre di meno – penso soprattutto ai giovani – a essere vincolata a schemi mentali e comportamentali rigidi. Appunto, non basta oggi vedere i ragazzini con i fuseaux e la borsetta a tracolla con gli occhi smarriti...ma avranno quasi tutti problemi ormonali ? Li vedremo con parrucche e tacchi ...mezzo uomo e mezza donna. Stilisti sbizzarritevi.
L’orientamento sessuale è una scelta?
EliminaNo. Gli esseri umani non scelgono se essere gay o etero. L’orientamento sessuale emerge per la maggior parte delle persone nella prima adolescenza senza nessuna precedente esperienza sessuale.
Sebbene si possa scegliere se agire sui propri sentimenti, gli psicologi non considerano l’orientamento sessuale una scelta cosciente che può essere volontariamente cambiata.
Ormai ci giriamo proprio dall'altra parte, altro che guardare o vedere..lo sport preferito è tapparsi gli occhi evitando i fastidi ma anche i tramonti, e le persone, fastidiose.
RispondiEliminaLiberarsi dalle persone fastidiose è molto complicato.
EliminaI fondamentalismi vanno contrastati perché avvelenano il mondo
e la vita delle persone che hanno un cervello per ragionare.
Dal nichilismo il passaggio all'individualismo e poi all'egoismo è inevitabile.
RispondiEliminaGuardati allo specchio e prova a capire che fine hai fatto. Guardati bene. Da te non berrei nemmeno un caffè. Curati.
RispondiEliminaStai nelle tue langhe e medita quante persone non ti sopportano ma ti sfruttano Comunque. E non puoi fare altro che dare fastidio.
Vero gli occhi sono il riflesso dell' anima.
Chiara in un post con un argomento che riguarda il vedere e il guardare come è possibile l'offesa verso chi esprime una propria opinione?
EliminaAppunto tra il vedere e il guardare c'è una grande differenza soggettiva. E appunto dipende dal soggetto. Non è l' offesa ai commenti del tuo blog. Sai bene il problema che persiste da più di dieci anni. Solo che io " denuncio" il personaggio, a te fa comodo.
EliminaHo letto e riletto il tuo post ed ovviamente ne condivido il pensiero. Riflettevo sulla distinzione tra vedere e guardare e io pensavo che a me tra le due versioni, piaceva più una terza: osservare con l'anima. Non cambia però di una virgola il pensiero da te espresso in questo post e da me totalmente condiviso.
RispondiEliminaLa verità non può manipolarsi, ma bisogna evitare l'accanimento
Eliminaverso chi sbaglia.
Sono 10 anni che sbaglia. Che cazzo vuole da me? Mi segue ovunque.
EliminaIn questa vita si va troppo in fretta. Non ci si sofferma e si è spesso indifferenti rispetto a situazioni che invece dovrebbero attrarre la nostra attenzione e suscitare reazioni e sentimenti. La voglia e il coraggio di guardare (e non solo vedere) possono aiutarci un po' tutti a crescere e migliorare. Un salutone a te da Fabio che, più di qualche tempo fa scriveva su "Passeggiando con Voltaire" e che da oggi, se vorrai potrai trovare su https://elzeviroblog.blogspot.com/
RispondiEliminaL'indifferenza è il male più grave di questa società.
RispondiEliminaHo piacere di ritrovarti.
Ciao.
Ok ora il commento si vede. Un salutone
RispondiEliminasi può anche invertire: molte volte chi guarda non vede.
RispondiEliminapiù che l'osservazione vale la predisposizione e la preparazione.
io vedo meglio davanti a un muro, per esempio.
preferibilmente screpolato :)
ciao
Questo commento era tra gli spam.
EliminaBisogna vedere bene, aspettare un attimo e poi passare allo sguardo per riflettere.
sparito il commento :)
RispondiElimina..e dovrebbe sparire altra roba invece.. ahah
EliminaEra un commento invisibile come i caccia di Putin😎
EliminaFranco, io direi di far sparire i tank. È facile. Un decreto non impedisce che i bambini non affoghino, ma può bloccare la produzione degli armamenti.
EliminaFranco mezzafaccia controlla il tuo nick. Il commento non l' hai scritto tu.
EliminaUn giorno dirai di ver visto volare un asino.
EliminaPotresti essere solo tu l' asino, il problema è che pesi troppo. 🤣😂
EliminaCominci a farci un pensiero.
EliminaNon hai guardato le mail ? 🤣😂
Eliminabuona notte.
EliminaHai paura eh?
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Eliminasono un asino che vola :)
Eliminalieto giorno a tutti
Ciao antonypoe.
Eliminaciao
Eliminaciao.
EliminaSono sicura che hai scritto questo post perché hai notato che le persone quando parli non ti "guardano" più negli occhi. Lo sguardo, la luce o la tristezza che si legge negli occhi altrui, ci parla dell'intimo di quel essere umano. Mia figlia appena mi guarda sa con certezza come sto. Quando entrava un cliente e mi chiedeva informazioni, se indossava gli occhiali da sole, chiedevo di levarli perché non riuscivo a dialogare se non lo vedevo negli occhi. La differenza tra vedere e guardare è enorme e tu sei in grado di guardare con attenzione. Buona domenica
RispondiEliminaConoscere la persona che ti sta davanti aiuta a guardare ancora meglio.
RispondiEliminaA me il blog mi ha trasformato. Ho capito le sciocchezze che scrivevo.
Ora va meglio e il merito è soprattutto degli utenti che si relazionano con me.
Ti ringrazio per questo post. Sei una persona sincere e affettuosa.
Ciao.
Non sono una persona "visiva", se così si può dire: la mia vista và oltre il fisico.
RispondiEliminaPerò sono una persona uditiva e infatti posso fare il tuo paragone a modo mio: sentire non è come ascoltare.
Ti abbraccio.
Con l'ascolto si riesca a cogliere il messaggio relazionale ed emozionale della comunicazione.
EliminaSentire senza elaborare è poca cosa, ma c'è di peggio perché qualcuno nemmeno sente l'interlocutore e si concentra solo su quello che lui deve dire.
Un abbraccio Francesca.
Guardo la TV. E se il programma m'intriga, ci vedo anche i particolari. Questo vale un po per tutto.
RispondiEliminaBene.
EliminaVedere non vuol dire guardare.
RispondiEliminaA volte si può scorgere di più su una persona ascoltando il semplice tono della sua voce
Il tono inganna. Una persona quando ha torto comincia a urlare per intimorire l'interlocutore.
EliminaNon è sempre facile guardare, così si preferisce vedere
RispondiEliminaBuona domenica
Forse si ha timore di guardare.
EliminaGreat blog
RispondiEliminaGrazie.
EliminaPlease read my post
RispondiEliminaNo.
EliminaGuardano in buio e non lo vedono, se pensano lo guadano.
RispondiEliminaSì.
RispondiEliminaCiao Francesco.
Tu sei pagato a commento e mail. Lo scriverò tutti i giorni
RispondiEliminaAsina, quando si parla di te nelle mail di da fastidio vero? Pensa a quanto rompi le palle quando a loro insaputa guardi le mail di altri.
RispondiEliminaSei una curiosona vecchia bavosa. Una strega
Chi è questa A che è venuta nel mio blog ad offendermi?
RispondiEliminaIo sono pacifica, cara A non voglio scontri. Non la conosco e la prego mi lasci in pace.
RispondiEliminaAngela, chi disturba dovrebbe essere cacciata da Blogger.
RispondiEliminaNon farci caso.
Va bene.
EliminaGrazie Angela.
EliminaUno sente dirsi che viene pagato dagli utenti per i commenti dati e ora anche per le mail, inizialmente si incazza, poi comincia a capire la faccenda e ricorda che in certi luoghi, prima della legge Basaglia, si poteva leggere: " Non tutti sono qui".