sabato, maggio 21, 2022

Dice Kant

 



Due cose riempiono l’animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me.
Anche se il cielo stellato è un dato di fatto, una meraviglia inamovibile, la morale che ci anima è soggetta a - chiamiamoli - sbalzi d'umore.
Riuscire a tener fede all'intenzione immune da dubbi, tentazioni ed eventi e molto difficile.
Sempre più spesso la vita ci sottopone a prove di ogni genere senza dimenticare che dietro ogni angolo c'è sempre una sorpresa più o meno gradita ma ogni essere umano deve necessariamente superarla per continuare il proprio percorso.
Bisogna scegliere la porta stretta dove si entra facilmente. Invece la porta larga è affollatissima e la gente si accalca e sentiranno una voce: " Chi siete? Io non vi conosco".
Io a questo discorso kantiano contrappongo e propongo la visione delle cose di un altro filosofo che apprezzo molto, Gadamer.
Se Kant metteva l'ordine morale come unicum, Gadamer usa invece l'ermeneutica e il giudizio invitandoci a osservare il mondo cercando di liberare la mente dai pregiudizi storici e soggettivi fino a ottenere una fusione totale dell'orizzonte interiore con quello universale.
Penso che questi due filosofi, in epoche distinte e con parole diverse, abbiano comunque espresso lo stesso messaggio.
"Relazioni falsate, basate sull'invalidamento alla fonte del senso originario; dinamiche pregiudiziali compromettenti l'autenticità di ogni rapporto."
Ecco, sono i pregiudizi e soprattutto i giudizi che falsano i rapporti e l'impossibilità di comprensione.
La Critica della ragion pratica risponde all'interrogativo sulle possibilità della conoscenza e ne stabilisce l'ambito. Ma l'uomo non solo conosce, ma anche agisce, ed è sul suo comportamento che si rende necessaria un'altra sfera di indagine filosofica che stabilisca delle norme di comportamento: questa è la critica della ragion pratica (CRP). Ne deriva che il sapere filosofico kantiano si articola attorno a due punti fondamentali: il fatto della scienza e quello della morale. Le dottrine etiche tradizionali stabilivano il fondamento delle norme etiche sulla conoscenza, sulla volontà di Dio, sul sentimento, ecc.; in Kant, invece, la norma morale è frutto della decisione immediata dell'uomo. La morale, infatti, nonostante derivi dalla conoscenza, nasce dalla condizione dell'uomo che produce le norme di comportamento al di fuori della causalità deterministica del mondo sensibile.


29 commenti:

  1. Immagine:


    L'arte secondo Kant.

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  2. Ma esiste davvero una causalità deterministica? Dopo la notte viene il giorno, e mi sembra buon esempio di causalità deterministica. Tutto il resto è fuffa filosofica. Buona a riempire pagine, tipo un Dizionario Teologico. Credo solo che siamo in grado di determinare il bene e il male, con un ambivalenza casuale molto ben distribuita, dipende solo da quante tracce di etica siano rimaste in noi. Meno ancora di ermeneutica, che ci costringe a fare i conti con un passato spesso indecifrabile. Se consideri che appena 80 anni fa nessuno avrebbe più voluto sentir parlare di guerra.. come le vuoi interpretare oggi quelle sensazioni, quei bisogni?
    L'uomo è quello che è: una bestia genialmente schizzata. Capace di tutto. Puoi analizzare tutta la filosofia del mondo, riempire volumi, ma ci ritroveremo poi qua, comunque su un piacevole blog, in bilico tra un'opera d'arte e una bomba atomica.

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  3. Nella critica della ragion pratica Kant ci dice come deve agire l’uomo, ovvero seguendo un imperativo categorico che ti impone di agire sempre per fare la volontà del bene, secondo un sistema di valori morali universali. In poche parole dobbiamo agire sempre realizzando ciò che è giusto e non quello che piace o conviene a noi. E qui sta il problema, perché l’uomo fa sempre valere l’interesse personale e soprattutto c’è da dire che ci sono uomini che non hanno la legge morale in loro, non hanno interiorizzato la legge, molti fanno quel che è giusto non perché lo ritengano veramente tale, ma solo perché non vogliono subire le conseguenze negative delle azioni che commettono: non vogliono ricevere sanzioni, hanno paura del carcere e temono i giudizi della società. Poi ci sono quelli che se ne fregano e fanno prevalere solo i loro interessi. In poche parole tutto quello che Kant dice in teoria è bellissimo, ma in pratica dimentica che l’uomo per sua natura risponde anche a degli istinti di ordine non razionale.

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    1. Kant, un grandissimo, dice anche cose strane, cioè che la Natura deve adattarsi all'uomo e che Dio dipendeva dalla nostra morale. Insomma, una rivoluzione copernicana.
      Tu sei intelligente e sensibile e questo ti aiuta a dare anche risposte su cose complicatissime. La conoscenza del bene e del male è alla portata di tutti, escluso quelli che cercano di adattarla alle loro esigenze. (In poche parole tutto quello che Kant dice in teoria è bellissimo, ma in pratica dimentica che l’uomo per sua natura risponde anche a degli istinti di ordine non razionale).

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  4. A volte la morale ha significati difficili da comprendere e la ricerca della giusta interpretazione è importantissima.
    La morale del sabato , il giorno del riposo di Dio, venne contestata a Cristo che miracolava anche nel sabato.
    Ma la morale del matrimonio non potrà diventare mai qualcosa che possa assomigliare al divorzio breve. Ma in certi casi anche la Chiesa reputa necessario l'annullamento di un matrimonio.

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    1. Kant è l'esponente più importante dell'Illuminismo tedesco caratterizzato verso una ricerca critica sulla conoscenza. E' stato censurato sull'aspetto della logica, ma rimane un pilastro della filosofia critica.
      Il suo concetto di spazio e tempo non è stato accettato dagli esponenti della fisica contemporanea (Einstein).

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    2. Kant mette l'uomo al centro del processo conoscitivo e quindi dà vita alla norma morale sulla decisione immediata dell'uomo anche se poi spesso l'uomo fonda le norme morali su principi talvolta anche religiosi.
      In realtà la norma morale, a differenza del principio etico, non può cambiare col tempo, o modificarsi o estendersi e questo è il risultato di una decisione dell'uomo.

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  5. Io viaggio da sola. E
    Mi sono chiesta spesse volte se è giusto intromettermi nelle vite altrui cercando di migliorarle o se, viceversa, è fatale perché forse alcune vite devono essere vissute disperatamente così.

    Con coscienza ( non conoscenza) ho imparato ad ascoltare il mio silenzio riconoscendo la strada giusta per insegnare a loro ad essere padroni del proprio destino.
    Ho scoperto che quando vuoi veramente il giusto, il fare davvero del bene non puoi sbagliare mai.
    Questa è la mia filosofia.

    E sai perché?

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  6. Non sono amicizie, di più,.... Intromettermi perché a volte devo fortemente insistere perché non sono capita e sento resistenza perche' nemmeno loro si capiscono.
    Non puoi sbagliare mai perché hai fatto tutto quello che umanamente, e forse di più, potevi fare.
    Renderli padroni del proprio destino è la comprensione, che comunque vada, devono capire altrimenti nulla avrebbe senso. Immedesimarsi è il modo migliore per migliorare diverse situazioni. Ma costa caro e lo so.

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    1. Non è che non ti capiscono, è che loro hanno fatto delle scelte e non vogliono rinunciarti, anche se sanno che stanno sbagliando.

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    2. Hanno paura, sono diffenti perché nessuno ,o ben pochi, hanno fatto nulla per loro e sono meravigliati, sospettosi, bisognosi di tenerezze.
      Tutti hanno capito la strada giusta, meno uno, ma era un delinquente, ma io avevo creduto in lui. Tendenzialmente io sono così.

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    3. Tenerezza ma anche polso duro.

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  7. Non è facile capire quello che voglio dire

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    1. Ti capisco benissimo, anche perché quello che ti succede l'ho sperimentato diverse volte.
      La svolta avviene quando comprendono che stanno sbagliando e
      vedono i tuo impegno, l'apprezzano e cominciano a volerti bene.
      Non avere paura dei tanti no iniziali.

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  8. Buona notte Gus.
    W Maldini ❤

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    1. Una vittoria meritata. Complimenti e baci ai tifosi del Milan.
      'notte Maddalena.

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  9. 😍💞 Mio fratello sarebbe stato felice. 🙏

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  10. "PAROLE AL VENTO"

    Bene,
    Oggi sono davvero contento
    Quasi entusiasta di dove mi trovo.

    Oramai quando parlano a me o di me
    Io, Kant, il filosofo
    Vengo scambiato per la compagna di Diabolik
    E sono così ignoranti
    E così superbamente convinti di chi io
    Erroneamente sia
    Che insistono nel farmi togliere la maschera
    Ma io non posso farlo
    Io sono Kant il filosofo e quindi non ho che una faccia
    La mia.

    Oggi invece
    C'è un bel consesso
    E mi ritrovo ovviamente in molte cose che dite.

    Oggi
    Instradare la società verso valori di amore e rispetto
    È un'impresa disperata
    Far comprendere i miei pensieri di allora
    Una missione impossibile
    Ricostruire una società civile più a misura d'uomo
    Dove tutti subiranno molto meno
    L'ingombrante presenza della tecnologia
    E si apriranno ad un respiro più ampio e misurato
    Più lento e più giusto
    È temo una romantica utopia.

    Sono Immanuel Kant
    Leggetemi
    E non solo per prendere
    Il buon voto a scuola
    Ma per vostro interesse e/o
    Utilità futura.

    Insomma giovani
    Siate maturi
    Ma anche ribelli
    Ed isolate violenti ed attaccabrighe
    Costruitevi a qualsiasi costo
    Una società diversa da questa
    E non sprecate mai le parole
    Non gettatele al vento
    Esse vi forniscono il grimaldello
    Per entrare nelle menti altrui
    E far loro provare a comprendere il vostro
    Punto di vista
    Senza volerle manipolare
    O avere lo scopo unico
    Di imporre la vostra visione di vita.

    Voi parlate della nuova società
    Che vorrete creare
    Fatelo
    E non gettate mai
    Nemmeno una singola parola al vento
    Avrete altrimenti con essa
    Gettato un prezioso attimo della vostra esistenza
    Attimo che non tornerà mai più.

    Sono Immanuel Kant
    Mi studiate a scuola e nelle università
    E quando vi interrogano
    Di me vi chiedono tutto quanto si possa
    Umanamente pensare di aver studiato
    Ma non vi pongono la domanda più importante
    Quella che allora vi farò io adesso:
    Avete voglia di cambiare il mondo?

    DANIELE VERZETTI ROCKPOETA ®







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  11. Mi dicono che Kant dalla sua tomba abbia applaudito la tua poesia e mi sembra anche giusta.

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  12. Sei una stupenda combattente.

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  13. Nella mia vita(fra qualche mese 70 anni) ho sempre pensato di comportarmi con etica. Ho insegnato a mia figlia e poi a mio nipote che il comportamento morale deve essere per se stessi non perché ti osserva il padrone, il professore, il poliziotto o per chi crede Dio. Ho sempre pensato che l'amore che mi circonda non doveva essere messo in discussione per provare delle nuove sensazioni. Quando mi guardo allo specchio sono fiera di me per aver saputo vivere con consapevolezza, umiltà e decoro. Sono sposata da 53 anni e innamorata come il primo giorno!
    Buona e serena serata.

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    1. Io mi guardo allo specchio tutti i giorni e mi vedo bella fuori e dentro.
      Ho visto l' innocenza, l'ingenuità, un candore che non sapevo di avere, un candore commovente, disarmante che ragionevolmente, e spesso, non hanno le donne.. accompagnate.
      Io sono sola da sempre.
      Un abbraccio Gus

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    2. Non vedi in me un candore disarmante? Gus?

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    3. Oh maratonetagio' non saprai mai cosa ti sei persa...ora che sei al tramonto io vedrò l' alba...

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  14. L'amore, quando il sentimento è genuino, non porta la data della scadenza. E' per sempre.

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  15. Il decoro è il sentimento della propria dignità, la coscienza di ciò che si addice e che è dovuto al proprio grado, alla propria funzione o condizione.

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  16. Valeria, l'organizzazione delle formiche è perfetta.
    Tutte le formiche sono dedite all'arte della guerra,
    ma alcuni generi spiccano per combattività.
    Cominciamo con le formiche schiaviste che assalgono
    i nidi di altre formiche per procurarsi gli schiavi, poi le
    nostre Tetramorium caespitum
    che spiccano per la combattività e
    la capacità di agire in gruppo,
    le formiche combattenti : formiche legionarie.

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