lunedì, novembre 05, 2018

Il mio rapporto con il confessore










Se non ci ponessimo la domanda di certo diventerebbe impossibile avere la risposta. E' dentro la nostra vita l'errore e il peccato. Per questo io in confessione racconto chi sono, quello che faccio ogni giorno nella speranza che il confessore riesca a trovare quello che io reputo normale e che invece è peccato. E' un lavoro serio, anche se il prete inizia con: "Che peccati ricordi?" Resto perplesso. Uno tiene la colf in nero, ruba allo stato e lo dimentica? Non paga le ferie e la malattie e froda la colf. Se passo con l'automobile con il rosso è un peccato perché metto a rischio la vita mia e degli altri. Eppure mentre aspetto il mio turno vedo i penitenti che finita la confessione hanno sempre il volto atteggiato a una specie di sorriso.
Il nostro libero arbitrio in definitiva si riduce a due semplici scelte: o segui le leggi Divine o non segui le leggi Divine.
Il resto sono due rotaie che ti sei costruito, due rotaie che dove viaggi pensando di guidare.
Si dovrebbe capire che innanzi tutto si esce dal regno del polveroso dell'assurdo se ciascuno di noi riprende su di sé il mestiere di vivere, il mestiere duro di essere un uomo, quella ricerca del vero senza la quale l'uomo è condannato a una parvenza di incidenza, a una vita spezzata, una vita che non ha senso.
Nella complessa struttura del peccato l'uomo non ha il coraggio di entrarci dentro per comprendere, ma ci gira attorno e così facendo pensa che stia realizzando i suoi ideali, invece sta solo sognando.
La domanda da porsi in ogni azione della nostra vita è: "Quello che voglio fare fa bene a me e non fa male al mio prossimo?".
Non solo l'azione attuale ma anche una ripassatina al passato e sanare gli errori.
Il libero arbitrio ci induce allo sbaglio. Ma è fin troppo facile sapere dove sbagliamo e dove no. Quando invece il dubbio attanaglia la nostra volontà, può essere che non ci arriviamo davvero. Allora si può chiedere consiglio, aiuto, pareri, opinioni. Perché ci possono comunque essere modi di fare nei quali sbagli comunque. Tipo: torno a casa presto e preparo la cena per la mogliettina stanca oppure vado a trovare i genitori ai quali avevi promesso una visita?
Quello che ho scritto riguarda anche chi non è credente. Certi insegnamenti relativi ai Comandamenti riguardano tutti gli uomini:

-non desiderare la cosa d'altri
-non fare falsa testimonianza
-non rubare
-non uccidere


55 commenti:

  1. Migliore ipotesi per questa immagine: black swan poster

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  2. Non ho parlato di:

    -non desiderare la donna/l'uomo d'altri

    perché la risposta del non credente dovrebbe essere soggettiva e io cerco sempre la generalizzazione.

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    1. Ma devi specificare, anche, che l'uomo non desideri l'uomo d'altri. Come la donna, anche se questa...deviazione o orientamento pare meno diffusa.

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  3. Parto dal fondo Gus,
    il "non rubare" e "non uccidere" sono due regole universali, che fanno parte dell'etica anche di chi non è credente. Le altre due non so...chiaro che la falsa testimonianza è perseguibile penalmente...
    Trovo comunque che sia un "comandamento" anche "La mia libertà finisce dove inizia quella del prossimo", che è un po' la risposta alla domanda "Quello che voglio fare fa bene a me e non fa male al mio prossimo?".

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  4. Dopo i rapporti fideistici tutti gli altri riconducono a:

    "Ama il prossimo tuo come te stesso".


    Onora il padre e la madre in pratica è un comandamento che riguarda più i genitori che i figli. Cioè significa " Genitori mettetevi con insegnamenti e fatti nella condizione di essere rispettati dai vostri figli"

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  5. Ci sono atti che diventano sbagliati o crudeli a prescindere dall'essere credenti o meno.
    La legge morale che è dentro ciascuno di noi spesso ha la stessa funzione della religione.

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  6. Sara, la legge morale così concepita è soggettiva, non è simile a una religione, ma se tiene conto del rispetto dovuto al prossimo ha grande valore.

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    1. Soprattutto del rispetto. Rispettiamo chi ci rispetta.

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    2. Rispettare chi ti rispetta è troppo comodo.

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    3. No, sarebbe troppo bello. Ma la bellezza, che potrebbe salvare il mondo, in questo mondo, non c è più. Il rispetto si può ottenere anche e soprattutto come sostiene il Papa. Non vedo altri rimedi, ma la vera bellezza non si recupera più

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  7. Gus ci sei o ci fai?

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    1. Sono nel mucchio Silvi.

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    2. Sai benissimo che il post non deve trasformarsi in un dialogo, pure loffio, tra te e me.

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  8. I dieci comandamenti sono inscritti nella carne di ciascuno di noi. In ogni religione e persino in coloro che si dichiarano atei c’è inscritta questa legge nel proprio animo. Il Signore Gesù è venuto a perfezionare l’antica legge con i “nuovi” comandamenti: ama il Signore Dio tuo... e ama il prossimo tuo come ami te stesso, senza dimenticare le Beatitudini, vie da perseguire per raggiungere la pienezza di vita, già da quaggiù. Ciao Gus.
    sinforosa

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    1. Sono scritti ma l'uomo è bravissimo a cancellarli e teorizzare che ci sono molte "cazzate".
      La segretaria è bbona? Perché non dovrei scoparla, tanto voglio bene solo a mia moglie.
      E qui mi rammarico di non riuscire a piangere.
      Ciao.

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    2. Meglio avere i rimorsi, in questo caso.
      Non ho più parole.
      Ciao.

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    1. Facciamo parlare gli altri se ne hanno voglia.
      Ciao.

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  10. non desiderare la cosa d'altri
    -non fare falsa testimonianza
    -non rubare
    -non uccidere
    Ecco, manca solo uccidere.

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  11. Grazie Gus! Ricambio con piacere e sono felice che tu abbia colto.

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  12. Ti ho trovato seguendo Never.

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    1. Con San Pio ti sei incartata. Ogni settimana ricevo santini, e benedizioni personalizzate.

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    2. E' l'intervallo di Pescara-Lecce e vinciamo 2-0
      Non gufare.

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    3. L'immagine di questo post non è quella individuata da Google immagini.
      La ragazza è la bravissima attrice Natalie Portman e il film è "Il cigno nero" del regista Darren Aronofsky.
      Per l'interpretazione del balletto Il lago dei cigni viene scelta Nina, la ragazza del immagine, perfetta per il ruolo del Cigno Bianco, ma troppo poco passionale ed erotica per quello della sua controparte malvagia, il Cigno Nero.
      Nina deve diventare come la sua controparte e per farlo deve scovare dentro di sé le negatività nascoste. Ci riesce e la Nina fragile e delicate viene azzerata.
      Per questo ho scelto l'immagine di Natalie. E' l'esatto contrario del comportamento di purificazione della persona che indaga nel suo profondo per capire i peccati e liberarsene, mentre lei li esalta accogliendoli nel suo io.

      "Nella complessa struttura del peccato l'uomo non ha il coraggio di entrarci dentro per comprendere, ma ci gira attorno e così facendo pensa che stia realizzando i suoi ideali, invece sta solo sognando"

      In questa frase cìè l'aggancio con il post.

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    5. Non sogna ma sopravvive e nemmeno se ne rende conto. Meglio sopravvivere bene o vivere meno bene? Le opzioni sono solo due.
      Buon pomeriggio.
      Attendo altri post.

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  14. Se pensiamo che la religione ebraica ha 613 precceti
    Il Talmud (uno dei è uno dei testi sacri dell’ebraismo)stabilisce che la Torah( insegnamento) contiene 613 comandamenti e obblighi) Noi abbiamo i dieci comandamenti.
    Nel capitolo 22 del Vangelo di Matteo, alla richiesta del dottore della legge, “Maestro, qual è il più grande comandamento della legge?”, Gesù risponde: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo, poi, è simile: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. “Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti” Nel discorso di addio che Gesù fa nel cenacolo dice: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri, come Io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” (Gv 13, 34-35).
    Se confrontiamo la nostra osservanza ai comandamenti di Gesù Cristo, a prima vista diciamo è nulla in confronto alle leggi degli ebrei.
    Il fulcro del nostro essere cristiani, amare Dio e amare il prossimo è il più disatteso,da una moltitudine di uomini che si professano credenti. Questo è motivo di sconvolgimento con tutto ciò che ne consegue.
    La confessione? Chi si accosta al sacramento della riconciliazione, ha già il senso del peccato, quindi ha già fatto un passo importante, anche se non sarà una confessione perfetta.
    A volte davanti al confessore se è il tuo padre spirituale, si può stare in silenzio, che lui già sa.
    Ciao August
    Un abbraccio.
    Dani

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    1. Vero. Il senso del peccato lo conosciamo ed è relativo alla Fede che abbiamo. Per questo la mia è una confessione-racconto del mio modo di vivere. Durante il racconto chiedo perdono dei peccati percepiti e di quelli che il Confessore ha capito.
      Abbraccio Dani.

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  15. Spesso gli atei rispettano molto di più le religioni che i professanti stessi, la Fallaci è un esempio. Credo nella Chiesa, Una, Santa....ma non credo nel confessore. Lo faccio solo davanti a Dio. Sbaglio? Ne darò conto al Signore nel giorno del Giudizio. Davvero hanno reso le religioni l'oppio dei popoli. La Bibbia, saprete meglio di me che è un insieme di libri scelti in un famoso Concilio. Quindi di Divino c'è rimasto poco, anche grazie alle errate traduzioni e alle numerose versioni volute dai vari re nei secoli. Ho letto tutti i vangeli apocrifi e ho capito perché sono stati scartati. Poi la Chiesa è piena di regole da Medioevo assoluto e ha commesso crimini contro l'umanità e solo per una parte di essi ha chiesto scusa. Invidio chi come i miei familiari riescono a confessarsi, io resto della mia idea.
    Bei post Gus complimenti.

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    1. PS Mi sfugge il Comandamento nel quale mi si dice che devo confessare i miei peccati ad un altro peccatore...

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    2. Lo scisma di Lutero è proprio il concetto che il rapporto tra noi e Dio avviene senza intermediari ( Chiesa e confessori) ma attraverso la Bibbia. Lutero introduce anche il concetto innovativo della Predestinazione, cioè Dio ha già deciso e separato i buoni dai cattivi e quindi non esiste il Libero arbitrio. In questa situazione Tu pensa ad amare il tuo prossimo.
      La Chiesa di Cristo veicola il divino servendosi dell'umano e l'umano à gravido di errori. Scandalizzati di meno per le nefandezze di chi ha mal governato la Chiesa.
      Ti ringrazio per la valutazione positiva dei miei post.

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    3. "Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi".
      Queste le parole pronunciate da Cristo agli apostoli il pomeriggio della domenica della sua risurrezione.
      Se pensi che queste parole siano un imbroglio della Chiesa e attribuite a Cristo per convenienza, io non posso aggiungere niente.
      Ciao amico Sotuknang.

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    4. Se resta ancora qualche dubbio sul fatto che questo ministero sia stato dato agli apostoli, San Paolo ce lo ricorda in un modo ancor più esplicito nella sua seconda lettera ai Corinzi: :"Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione".
      Il sacramento è stato così istituito da Gesù Cristo all'interno della Chiesa, perché potessimo avere una vita di grazia e aspirare a una vita eterna.

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  16. Gesù non ha strutturato il rituale per celebrare il pentimento e il perdono dei peccati. Si è limitato ad affermare la necessità del sincero pentimento e della conversione, cioè dell’ emendamento della propria vita. Ma è certo che Gesù ha affidato alla Chiesa, nella persona dei suoi apostoli, la missione di comunicare il perdono e ristabilire la piena riconciliazione con Dio che si rende visibile nella comunione ecclesiale.

    Nel corso dei secoli il rituale ha subito diversi cambiamenti secondo le esigenze del momento, ma fin dall’ inizio mai è mancata la mediazione ministeriale della Chiesa. Il sincero pentimento, cioè l’ autentica conversione, è più importante della confessione...
    Cit Famiglia Cristiana
    Una cosa è la mediazione del celebrante, una cosa è sviscerare i propri peccati (talvolta chiesti anche in modo morboso) ad un altro.
    Non mi scandalizzò per le nefandezze della Chiesa proprio perché sono UOMINI che rappresentano malissimo il Signore.
    Mi scandalizzò piacevolmente per il risultato momentaneo del Liverpool... Speriamo bene.
    Alla prossima

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  17. Che cosa dice la Bibbia riguardo alla confessione dei peccati a un prete?

    Domanda: "Che cosa dice la Bibbia riguardo alla confessione dei peccati a un prete?"

    Risposta: Il concetto di “confessione dei peccati a un sacerdote” non è mai insegnato nella Scrittura. Primo, il Nuovo Testamento non insegna che debbano esserci sacerdoti nel Nuovo Patto. Invece, esso insegna che tutti i credenti sono sacerdoti. 1 Pietro 2:5, 9 descrive i credenti come un “sacerdozio santo” e un “sacerdozio regale”. In Apocalisse 1:6 e 5:10 i credenti sono descritti come “un regno e dei sacerdoti”. Nell’Antico Patto, i fedeli dovevano accostarsi a Dio mediante i sacerdoti. I sacerdoti facevano da mediatori fra il popolo e Dio. I sacerdoti offrivano sacrifici a Dio in favore del popolo. Questo non è più necessario. A motivo del sacrificio di Cristo, ora noi possiamo accostarci al trono di Dio con piena fiducia (Ebrei 4:16). Il velo del tempio che si squarciò in due alla morte di Gesù simboleggiava la distruzione del muro di divisione fra Dio e l’umanità. Noi possiamo accostarci a Dio direttamente, da soli, senza il bisogno di un mediatore umano. Perché? Perché Gesù Cristo è il nostro grande Sommo Sacerdote (Ebrei 4:14-15; 10:21) e l’unico mediatore fra noi e Dio (1 Timoteo 2:15). Il Nuovo Testamento insegna che devono esserci anziani (1 Timoteo 3), diaconi (1 Timoteo 3), vescovi (Tito 1:6-9) e pastori (Efesini 4:11), ma non sacerdoti.

    Rispetto alla confessione dei peccati, in 1 Giovanni 1:9 è detto ai credenti di confessare i loro peccati a Dio. Egli è fedele e giusto da perdonare i nostri peccati quando li confessiamo a Lui. Giacomo 5:16 parla di confessare i nostri peccati “gli uni agli altri”, ma questo non equivale al confessare i peccati a un sacerdote, così come insegna la Chiesa Cattolica Romana. Sacerdoti o conduttori ecclesiali non sono mai menzionati nel contesto di Giacomo 5:16. Inoltre, Giacomo 5:16 non collega il perdono dei peccati alla confessione dei peccati “gli uni agli altri”.

    La Chiesa Cattolica Romana basa la sua pratica della confessione a un sacerdote anzitutto sulla tradizione cattolica. In realtà, i cattolici indicano Giovanni 20:23: “A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi li riterrete, saranno ritenuti". In base a questo versetto, i cattolici affermano che Dio diede agli apostoli l’autorità di perdonare i peccati, e che quell’autorità fu trasmessa ai successori degli apostoli, ossia ai vescovi e ai sacerdoti della Chiesa Cattolica Romana. Ci sono parecchi problemi con questa interpretazione. (1) Giovanni 20:23 non menziona mai la confessione dei peccati. (2) Giovanni 20:23 non promette mai, e nemmeno accenna, che l’autorità di perdonare i peccati sarebbe stata trasmessa ai successori degli apostoli. La promessa di Gesù era diretta specificamente agli apostoli. (3) Il Nuovo Testamento non afferma mai che gli apostoli avrebbero nemmeno avuto dei successori cui trasmettere la loro autorità apostolica. Similmente, i cattolici indicano Matteo 16:19 e 18:18 (legare e sciogliere) come prova dell’autorità della Chiesa Cattolica di perdonare i peccati. Gli stessi tre punti succitati si applicano in eguale misura a queste Scritture.

    Ancora una volta, il concetto di confessione dei peccati a un sacerdote non è mai insegnato nella Scrittura. Noi dobbiamo confessare i nostri peccati a Dio (1 Giovanni 1:9). Come credenti del Nuovo Patto, non abbiamo bisogno di mediatori fra noi e Dio. Possiamo andare a Dio direttamente grazie al sacrificio di Gesù per noi: “Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo” (1 Timoteo 2:5).

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    1. C'è un Catechismo della Chiesa Cattolica da seguire. Non spetta a noi sostituirci ai dottori della Chiesa. Significa non aderire e prendere un pezzettino qua e uno là e fare il proprio comodo.

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  18. B. Notte 🤗 🙏

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  20. Silvi, senza ubbidienza il cattolicesimo diventa una religione tascabile.

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    1. L'ubbidienza è assoluta (con tutti gli sbagli del caso) solo verso Gesù nostro Signore. La confessione portò alla vendita delle indulgenze, che in modo molto elegante continua tutt'oggi.
      In verità, in verità ti dico ( cit.) che il Tempio è ancora strapieno di mercanti. Speriamo in un bis della loro cacciata quanto prima sempre e solo da parte di NS perché se aspettiamo gli uomini....

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    2. Francesco e Caterina hanno accettato una Chiesa peggiore di quella attuale, anche se Santa Caterina scriveva al Papa di Avignone lettere di fuoco: " Faccia l'uomo", e lo invitava a lasciare Avignone e tornare a Roma. La critica alla Chiesa è solo un modo per non aderire mai.
      Del resto Cristo ha fatto papa Pietro che per tre volte lo aveva rinnegato prima che il gallo cantasse.
      La vita di Cristo è la morale perché le regole della Chiesa sono l'applicazione degli insegnamenti di Cristo.

      Per capire l'amore come Cristo lo intende dovremmo essere anche noi Cristo.

      Per esempio i Sacramenti non li ha inventati la Chiesa ma sono istituiti da Cristo.




      Battesimo.

      Confermazione.

      Eucarestia.

      Penitenza.

      Unzione degli infermi.

      L'Ordine.

      Il Matrimonio.




      I sacramenti toccano tutte le tappe della vita del cristiano.




      Il Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana perché apre l'accesso agli altri sacramenti.

      Nei Vangeli è scritto che Gesù stesso che era immune dal peccato originale volle farsi battezzare dal Battista.




      La prima origine del sacramento della Confermazione risale agli Apostoli che attraverso l'imposizione delle mani comunicavano il dono dello Spirito a completare la grazia del Battesimo.




      L'Eucaristia fu istituita nell'ultima cena da Cristo:




      Matteo:




      Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: "Prendete e mangiate; questo è il mio corpo".

      Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: "Bevetene tutti,

      perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.

      Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio".




      Il sacramento della Penitenza:




      E detto questo, soffiò su loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo. A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi; a chi li riterrete, saranno ritenuti" (Gv 20:22-23).




      L'Unzione degli infermi:




      Gesù chiede ai malati di credere. Si serve di segni per guarire: saliva e imposizione delle mani, fango e abluzione.







      Il sacramento dell'Ordine è quello grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa. E' dunque il sacramento del ministero apostolico.




      Il Matrimonio:




      Alle soglie della sua vita pubblica, Gesù compie il suo primo segno, su richiesta di sua Madre, durante una festa nuziale, le nozze di Cana.

      Vi riconosce la conferma della bontà del matrimonio e l'annuncio che ormai esso sarà un segno efficace della presenza di Cristo.

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  21. E va bene dai. Ma a te non ti è dato di vedere.

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  22. Francesco e Caterina erano santi io no.
    Chi ha mai detto che i Sacramenti sono stati inventati dalla Chiesa?
    Pietro l'ha rinnegato tre volte perché era un uomo, poi però si è rifatto con gli interessi se non erro.

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    1. Francesco e Caterina sapevano che senza la Chiesa Gesù sarebbe considerato come un dubbio personaggio storico, meno importante di Napoleone.
      Ma Napoleone può cambiare la vita di un uomo?

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    2. Non vivo senza Chiesa, vivo senza confessore. Come detto ieri se sbaglio ne renderò conto a chi di dovere sperando che sia davvero misericordioso.
      Mi reputo un buon cristiano con i mille difetti possibili, rispettoso dei dogmi ma non bigotto e critico verso alcune regole scritte dagli UOMINI per darsi potere temporale e spirituale.

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    3. Ti risulta che qualche testo sia stato scritto da Dio o da Cristo?

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    4. La tua domanda la vedo come una provocazione. Il Padre nostro insegnato da Gesù e i dieci comandamenti "dati" da Dio a Mosè.
      Sempre stando alle testimonianze dell'epoca. Ma la confusione sull'attendibilità e/o credibilità di fatti, avvenimenti e personaggi può coinvolgere tutti gli scritti. Poi ho parlato di alcune regole che trovo assurde.
      Mi fa piacere che tu viva la fede senza se e senza ma. Qualche domanda me la faccio (logicamente senza trovare risposta) ma questo me la fa vivere in modo più partecipe in quanto non metto in dubbio i pilastri principali.
      La bellezza dell'essere umano sta proprio nella diversità.

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    5. Il Vecchio testamento è simbolico e contiene diverse inesattezze.
      I Vangeli riportano la vita di Gesù e gli insegnamenti.

      Il vecchio testamento e' stato scritto a parte che da Mosè anche dai vari profeti ispirati da Dio, come Daniele, Geremia, Gad, Davide, Salomone, e molti altri!

      il nuovo testamento dai Santi Apostoli Matteo, Marco l'evangelista, Luca il medico, Paolo che ha scritto il maggior numero di lettere, Giovanni, Pietro, Giacomo.

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  23. Va e non peccare più.
    Per vivere tranquilli è sempre bene fare una chiacchierata con il confessore.
    E scelgo il confessore perchè è necessario che mi capisca.
    E' provare dolore. Magari anche piangere.Vivere nella verità vuol dire comprendere il proprio male. Io sono stata creata per il bene,e allora pentiti anche solo per un pensiero che mi toglie la serenità- bacio

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    1. Il peccato va confessato perché è un atto di umiltà concreto che Dio apprezza.
      Bacio Lucia.

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