lunedì, novembre 26, 2018

Atrocità sui bambini









Stiamo perdendo di vista una generazione di bambini. Li stiamo derubando della loro vita. Se vogliamo offrire loro una nuova opportunità, dobbiamo far fronte comune e impegnarci per porre fine alla schiavitù infantile, la piaga del nostro tempo. Insieme possiamo farcela. Apriamo gli occhi.
Se useremo i mercati come leva virtuosa, dunque, otterremo un cambiamento in tempi assai più rapidi. I governi possono impiegare anni per approvare le leggi, e addirittura di più per farle rispettare, mentre le multinazionali sono in grado di garantire con molta più celerità che i fornitori non commettano violazioni dei diritti umani, con effetti tangibili a livello globale e risvolti positivi sulla vita di milioni di persone.
E’ indispensabile  non comprare prodotti di Paesi che praticano il lavoro minorile.
Mentre leggete questo articolo, 5,5 milioni di bambini in tutto il mondo perdono la loro infanzia nella schiavitù. Vengono picchiati, sottoposti ad abusi, spesso a violenze sessuali. Costretti a lavorare in bordelli, miniere, fabbriche di mattoni, pescherecci, alberghi. O in abitazioni private come domestici. In molti casi diventano soldati, spose-bambine o spacciatori di droga
La schiavitù infantile è all’apice della sua diffusione. Ogni giorno si vendono sul mercato nero bambini di appena cinque anni a prezzi più bassi dei capi di bestiame. Una volta caduti nelle mani dei nuovi padroni, sono costretti a lavorare anche 20 ore al giorno. Le bambine sono particolarmente a rischio, perché più vulnerabili allo sfruttamento sessuale, una delle forme di schiavitù più redditizie.
Secondo l’ultimo rapporto di Ecpat Italia (organizzazione che si batte contro lo sfruttamento sessuale dei bambini) salta fuori che gli italiani sono ai primi posti come clienti di bambini fatti prostituire in Paesi del Terzo Mondo.
Secondo i dati dell'ILO, nel mondo 74 milioni di bambini sono impiegati in varie forme di lavoro pericoloso, come il lavoro in miniera, a contatto con sostanze chimiche e pesticidi agricoli o con macchinari pericolosi.
La solitudine dei bambini è anche l'assenza dei genitori.
Sotto i nostri occhi si consuma ogni giorno la schiavitù dei bambini occidentali (che dovrebbero avere tutto, e non stringono nulla)...dipendono da troppe cose, sono lasciati a loro stessi davanti a schermi che confondono, inducono, creano bisogni inesistenti...
E io mi rammarico quando al ristorante vedo creature assenti, escluse dai discorsi, totalmente immerse in un mondo "altro", messe a tacere dai genitori che non saprebbero altrimenti gestirli.
Mi pare una tragedia. E nessuno fa nulla.


22 commenti:

  1. I Paesi con sfruttamento massiccio dei bambini sono:

    India-Cina-Pakistan-Uzbekistan-Russi-Nigeria-Congo-Indonesia-Bangladesh-Thailandia.

    https://www.greenme.it/vivere/costume-e-societa/14995-schiavitu-classifica-paesi


    Leggete questo link atroce.

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  2. Forse stiamo perdendo più di una generazione di bambini, in riferimento alla schiavitù infantile..questo problema è purtroppo realtà da molto tempo.
    Per ciò che concerne la schiavitù dei bambini occidentali invece non la vedo così drammatica, anzi piuttosto riformulerei il problema. Il problema è quello della perdita di fantasia, che poi è connesso a vari fattori, come lo scarso interesse per la lettura (la lettura non è solo leggere libri, ma anche fumetti).
    I genitori hanno delle responsabilità, ma già ai nostri tempi si parlava di genitori che preferivano lasciare il figlio davanti alla tv. Figuriamoci ora, tra tv, tablet, consolle.
    E' necessario mettere delle regole: tot tempo massimo per la tv, tot tempo massimo per i videogiochi.
    E' importante per i bambini il gioco vecchio stile.
    I giocattoli sono spesso il superfluo e prodotto del consumismo, ma servono al bambino per sviluppare la propria fantasia costruendo storie.
    Poi è bello che il bambino si diverta anche facendo disegni o che magari giochi con delle scatole di cartone opportunatamente modificate e disegnate.
    Così facevo io, così fa anche mio nipote, classe 2007.

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  3. Per i bambini va bene qualsiasi gioco all'aria aperta che possa sviluppare la fantasia.
    La denuncia è un'arma formidabile nei confronti delle imprese, soprattutto di quelle ben conosciute e facilmente identificabili attraverso il loro marchio, le quali devono abbattere i costi di produzione ma anche tener alta la loro immagine - e per questo spendono tanto in pubblicità. Le denunce attraverso i mezzi di informazione e lettere di protesta contro l'impiego del lavoro infantile, collegate ad annunci o minacce di boicottaggio, sono piuttosto efficaci se fatte bene. Ad esempio l'impressione suscitata sui consumatori americani da rivelazioni del sindacato e dello stesso Ministero del lavoro Usa sulle violazioni compiute da una ditta cinese a cui appaltava la famosa Levi's, hanno indotto quest'ultima a dotarsi di un "codice di autoregolamentazione" che prevede fra l'altro il non ricorso al lavoro minorile.

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  4. Il lavoro minorile è collegato alla povertà e le donazioni verso l'Unicef o le adozioni a distanza aiutano i bambini.

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  5. E' un argomento che sembra essere caduto in disuso, come certe parole bellissime che ormai non si pronunciano più, soppiantate da un gergo differente, più "moderno".
    E invece il lavoro minorile esiste ancora ed è ancora una piaga in certe zone del mondo.

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  6. Tutto è collegato allo squilibrio della ricchezza dei Paesi.

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  7. Sono realtà drammatiche che non fanno più notizia, purtroppo. Poveri bambini e bambine.
    sinforosa

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  8. Il lavoro minorile è una piaga sociale da troppo tempo .
    Mi ricordo che sette otto anni fa’ degli amici si rifiutavano di prendersi le cose della Nestle’ perché dicevano che sfruttavano il lavoro dei bambini in Brasile.
    Se ne parla poco purtroppo.
    La schiavitu’ dei bimbi occidentali ?
    Qua invece nutro qualche dubbio.
    I bimbi oggi non sono quelli di 40 anni fa’ e nemmeno quelli di 60 anni fa’ .
    I tempi cambiano , non puoi pretendere che un ragazzino preferisca il gioco dell’oca alla PlayStation ..poi comunque fanno sport e quindi stanno all’aperto o comunque fan attività fisica.
    Bisogna saper dosare le cose e controllare.
    Poi in ristorante ci vanno ogni quanto?
    E sei genitori vogliono star tranquilli e lasciano il ragazzino insofferente a trastullarsi con il telefonino o il videogioco , non vuol dire che facciano la stessa cosa a casa.
    Buona serata

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    1. Il forte aumento del consumo di eroina da parte dei ragazzi è una conseguenza della solitudine che provano nella famiglia. Il disagio giovanile è un dato di fatto.
      Ciao.

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    2. Pur essendo presente in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo si presentano determinate condizioni che favoriscono questo fenomeno. Il lavoro infantile si presenta dunque anche in regioni ricche di risorse e con un'economia florida, in cui però il reddito pro capite è molto basso e vi è un numero consistente di persone in stato di sottosviluppo e di Paesi dove, ad esempio nel settore dell'agricoltura, solo un'élite controlla buona parte dei fondi coltivabili.

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    3. Bisogna parlare anche dei bambini vittime del commercio di organi, di bambine abortite perché femmine, di bambine vendute e fatte sposare a uomini che hanno quattro volte la loro età.

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  9. Nello sfruttamento minorile sono coinvolte anche molte multinazionali, di bevande note, cioccolato e sigarette, basterebbe per dare un contributo personale non comperare questi prodotti, esistono delle liste.
    Nessuno si preoccupa di boicottare questi assassini.

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    1. "Bambini all'inferno", il libro di Cecilia Gentile, ripercorre la tragica realtà del conflitto tra israeliani e palestinesi attraverso undici testimonianze di piccoli che abitano quella striscia di mondo lacerata dalla guerra, stretta tra il blocco israeliano e l'integralismo di Hamas. La realtà cruda e brutale schiaccia ogni sogno, costringendoli a crescere in fretta.
      A Gaza, dal 27 dicembre 2008 al 18 gennaio 2009 l'Operazione Piombo Fuso ha causato la morte di 1419 persone, 318 dei quali erano bambini. E chi vive lì, racconta l'autrice, non può sperare nella costruzione di scuole, "perché Israele vieta ai privati l'importazione di materiali da costruzione, permettendola solo alle organizzazioni internazionali, ma sulla base di progetti presentati e approvati dal governo di Israele". È in questo struggente scenario che Cecilia Gentile ha conosciuto Vittorio Arrigoni, l'attivista per i diritti umani assassinato nel 2011.

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    2. Basta informarsi e si scovano violenze inaudite.
      Il silenzio istituzionalizza la ferocia e lascia impuniti chi ammazza.

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  10. L'omicidio di Arrigoni suscitò sdegno e proteste in tutto il mondo e fu condannato in modo unanime dalle Nazioni Unite e da vari capi di stato. Le autorità della striscia di Gaza tributarono un "saluto solenne" con centinaia di partecipanti alla salma di Arrigoni prima del suo trasferimento verso l'Italia.
    Per rispettare le volontà di Arrigoni, la famiglia dispose che la salma tornasse in Italia passando dall'Egitto e dal valico palestinese di Rafah anziché dal territorio di Israele. I funerali, svoltisi a Bulciago e celebrati da Monsignor Hilarion Capucci, videro la partecipazione di migliaia di persone giunte da tutta Europa. L'assenza di rappresentanti del governo italiano e di un riconoscimento pubblico in memoria di Arrigoni hanno causarono forti polemiche.
    Tra le molte manifestazioni di affetto vi fu anche quella di Moni Ovadia, che definì Arrigoni "un essere umano che conosceva il significato di questa parola".

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  11. I media purtroppo ci mostrano in prevalenza solo i bambini della pubblicita':tutti felici, paffuti, amati e coccolati di una realta' illusoria che non esiste!

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    1. Si crede ai media per convenenza, solo per sfuggire alla realtà. Sognano di realizzare i loro ideali e il risveglio sarà triste.
      Ciao Mari.

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  12. I bambini sono la parte più fragile della società e vanno protetti: non credere che anche i bambini cosiddetti "viziati" non siano anche loro dei piccoli schiavi: sono schiavi del consumismo, assieme ai loro genitori.
    L'infanzia è un momento troppo delicato, in cui si andrà a formare la personalità adulta, e questo determinati burattinai lo sanno bene.

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    1. Che la destinazione di fatto dell'esistenza umana s'avvicini alla destinazione di diritto, quella per cui l'uomo è fatto, quella che rende l'uomo veramente se stesso, oppure si allontani da essa, dipende da una decisione che si rinnova nel tempo, quotidianamente e in molteplici modi. Dipende da una consuetudine, voluta o suggerita o imposta.
      Anche il mutamento delle civiltà è esito di processi complessi riconducibili ad una sola causa.
      Sicché si spiega come si possa considerare la divisione, il particolarismo e il rattrappimento della nostra attuale società come l'esito di un impegno costante di distrazione.
      Impegno, perché non è un caso.
      Costante, cioè non sporadico, se si vuole organizzato.
      Di distrazione, perché trae, poco alla volta e per piccoli passi, da un'altra parte.
      Per i cambiamenti di superficie basta un'inserzione pubblicitaria, o una voce grossa, o un'idea ripetuta ossessivamente, o una convenienza pratica.
      Per i cambiamenti veri, che segnano la storia di un'intera epoca, ci vuole ben altro.
      Una serie di atti che mutano la direzione fino a farci trovare con la faccia che guarda da un'altra parte.

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  13. Non ho mai sopportato questo pluralismo fine a se stesso.
    Stanno non Stiamo.
    Io nel mio piccolo faccio tanto e non mi piace essere assoggettata con chi rovina la terra e la società. Ecco.

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    1. Stanno è come de-responsabilizzarsi. E meglio stiamo perché tutti commettono inadempienze.

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