lunedì, settembre 04, 2017

Il posto del ristoro






Non ho voglia di parlare di teologia e filosofia.

L'oggetto dei miei pensieri è una poltrona di legno e velluto.

C'è un luogo tra i chiodi che fissano il tessuto al legno

che è più largo dell'ovvio.

Là, io infilo l'unghia del pollice della mia mano sinistra e

trovo ristoro ai miei affanni.

Non è tanto semplice perché quel punto cercato e amato

non è facilmente individuabile.

Sarà che sono stanco, oppure che sto sognando,

ma la fessura accogliente non è mai la stessa.

Si sposta e devo ricercarla con pazienza, sicuro di trovarla

per il fatto che non sono stato mai tradito.

Intanto una nuvoletta di fumo sale verso il soffitto.

E' una fortuna rara. Chi è stressato, annoiato, oppure deluso dal

quotidiano fa sempre fatica a trovare un angolo che dà sicurezza.

Voi avete un luogo dove riposarvi, oppure fantasticare?





27 commenti:

  1. La doccia è il mio luogo di ristoro. Tiepida in estate, bollente in inverno. Lì sembra che tutto quanto scivoli via, che riesca a lasciar andare qualunque cosa. Sensazione effimera e poco duratura, ma meglio di niente suvvia.

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    1. Interessante.
      Le sensazioni e le emozioni positive che l’elemento acqua provoca sono piuttosto forti.

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  2. Migliore ipotesi per questa immagine: neck.

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  3. Un buen descanso, da para pensar. Un abrazo, feliz semana!!

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  4. Ho due "cucce" il tinello e lo studio dove sono ora col PC. L'angolo del lavoro e quello della memoria, peccato non poterti mandare le fotografie, come invece a parole hai fatto tu.
    Bacio amico caro.

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    1. Bene. Ci vogliono due cucce.
      Bacio Lucia.

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  5. La mia immaginazione generalmente prende il volo quando sono un puntino in mezzo alla folla di una città in corsa, è lì che che mi sento veramente viva. Bel post.
    Ciao Gus e buon pomeriggio.
    sinforosa

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  6. Io non ho un angolo o una fessura dove ritrovare chi amo e non è più. Perché nel mio cuore li ho “tutti”, non ho bisogno di estraniare gli altri che amo, siamo tutt’uno. Per rivolgermi a loro guardo il cielo, e “canto” il mio amore per loro. Riportano sulle mie labbra il sorriso, e dolcemente riprendo la mia quotidianità, fatta di piccole cose che ognuno di loro mi ha insegnato. La mia mamma la fede, e la costanza. Il mio caro papà l’allegria, l’ottimismo, le mie sorelle il romanticismo, e la tenerezza, la mamma e il papà di Lucio, la pazienza, la semplicità e la condivisione. Cosa volere di più?
    Sono tutti qui nel mio cuore, sempre!
    Ciao August, oggi giorno di nostalgia? Lo sai che è contagiosa?
    Buon pomeriggio grande!
    Dani

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  7. Ho dimenticati di sottolineare che per riposare, rilassarmi veramente, ho anche bisogno di armoniosa armonia intorno a me. E adesso a cucire! Buon pomeriggio con un nuovo bacio.

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  8. Bene. Non hai bisogno di mettere il pollice tra i chiodi che fissano il velluto sulla poltrona.
    Grazie.
    Ciao.

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  9. La mia poltrona di ikea, con un libro tra le mani o il pc sulle ginocchia. Quello il mio angolo.

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  10. Per me, d'estate è il mio giardino che tu hai già visto in foto. D'inverno direi la sedia a dondolo vicino all'angolo del camino.
    Abbraccio

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    1. E' il giardino del ristoro.

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    2. Ciao Gus un abbraccio e un bellissimo pomeriggio a te (✿◠‿◠)

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    3. Grazie Farfalla.
      Ciao.

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  11. Finalmente ho potuto rileggere con calma questo post. Sai? Il solo leggerlo dona un po' del ristoro regalato da quella poltrona. Hai reso perfettamente la sensazione di conoscere profondamente e intimamente un luogo che diventa il porto sicuro della nostra anima. Il mio posto è la finestra della mia camera a Catania. Ogni sera, prima di andare a dormire, mi affaccio e guardo la luna: è il mio rito che mi dona la pace. Ciao Gus, a presto:-)

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    1. Ho anche un'alternativa alla poltrona.
      Appena cenato quattro passi sulla riva del mare.
      Grazie.
      Ciao.

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  12. Mmmmm. L'angolo a ovest del mio divano direi. Fondamentale un raccoglimento massimo: gambe ripiegate sotto il sedere, cuscino fra le braccia.

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    1. Già ti vedo Gioia.
      E' una posizione vincente.

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    2. Io sono un personaggio virtuale nel senso che non conosco nemmeno un utente dei blog, anche chi è di Pescara come Pippa e Brunella. E' una mia scelta. Attraverso la lettura di chi scrive o commenta ho acquisito una sensibilità particolare.
      Leggendoti vedo in te una persona che profuma di pulito. Resta così, non scadere nei sentimenti ostili e di vendetta.

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