Daniele scrive:
La mia idea parte proprio dalla considerazione che spesso tutti facciamo e cioè che di un tema non se ne deve parlare solo il giorno a lui dedicato. Allora ho pensato che per il femminicidio o la violenza psicologica o cmq ogni forma di violenza ed abuso sulle donne, potremmo fare con altri blogger ossia altri di voi che mi seguono :-))) e che spero aderiranno alla proposta, un giorno al mese per tutto il 2021 dove ciascuno dei blogger partecipanti, pubblicherà un post su questo tema.
Femminicidio
La mia idea parte proprio dalla considerazione che spesso tutti facciamo e cioè che di un tema non se ne deve parlare solo il giorno a lui dedicato. Allora ho pensato che per il femminicidio o la violenza psicologica o cmq ogni forma di violenza ed abuso sulle donne, potremmo fare con altri blogger ossia altri di voi che mi seguono :-))) e che spero aderiranno alla proposta, un giorno al mese per tutto il 2021 dove ciascuno dei blogger partecipanti, pubblicherà un post su questo tema.
Elena, mamma di una ragazza di 17, operaia all'Iveco in città, è stata uccisa a martellate dall'ex compagno Ezio Galesi, 59 anni, che ha confessato il femminicidio. I due si sono incrociati in un negozio nel tardo pomeriggio. Dopodiché Galesi ha aspettato Elena fuori casa, le ha bloccato ogni via di fuga parcheggiando la sua auto dietro a quella dell'ex compagna. Ha infranto il finestrino, trascinato a forza Elena fuori dalla macchina e poi l'ha colpita, stando agli esiti dell'autopsia, con almeno 16 martellate che le hanno sfondato la teca cranica. Uno dei testimoni del delitto è stato tra i primi a intervenire: «Elena era a terra, Galesi era davanti a lei, fermo, la guardava. Mi ha detto: ho fatto quello che dovevo fare». Elena aveva lasciato Galesi un anno fa e aveva trovato un nuovo compagno. Ma l'ex, già separato e con due figli adulti, la stalkerizzava da mesi. «Mi sentivo preso in giro da lei», ha detto subito dopo l'arresto, facendo riferimento a un credito di mille euro che a suo dire Elena gli doveva per alcuni lavori di giardinaggio da lui effettuati. Il conto, in parte, era già stato saldato, ma Galesi voleva l'intera somma e per sollecitare la ex aveva usato le maniere forti. Prima la scritta sul muro vicino a casa, «Goditela mille euro», e poi «a gennaio le ho bucato le gomme dell'auto». Elena non aveva però mai denunciato Galesi. Pochi minuti dopo la tragedia, sono arrivati in strada anche l'ex marito di Elena e la figlia 17enne. Hanno visto tutto. «Elena era a terra, lui era lì accanto, fermo immobile, fumava una sigaretta. Ho capito che era successo qualcosa di grave, ho pensato solo a portare via mia figlia» ha raccontato l'ex marito di Elena. I colleghi di lavoro all'Iveco di Brescia hanno avviato una raccolta fondi per aiutare la giovane rimasta orfana della madre.
Crediti
Testi e ricerche Laura Zangarini
Sviluppo grafico Grafici Corriere Online
A volte mi chiedo se si riascoltano dopo aver detto certe assurdità? E cosa accade se e quando questi esseri spregevoli si riascoltano? Come fanno a non recepire l'orrore nella follia delle loro spiegazioni, come fanno a non chiedere agli inquirenti di riformulare le risposte dicendo "Colpa mia, sono solo un folle bastardo psicopatico e schifoso, ecco perchè l'ho uccisa". Mi chiedo perché non accada mai...
RispondiEliminaQuesti non credono di essere folli bastardi, credono di essere nel giusto, appunto vanno carcerati a vita. E che gli altri, fuori, lo sappiano, perché è il solo linguaggio che comprendono.
EliminaNon so come si fa ad ammazzare una persona.
EliminaNon posso nemmeno immaginare cosa sentono questi assassini.
EliminaIo non credo che sentono qualcosa, ne prima, ne durante, ne dopo..in un racconto per tentato omicidio, non verso una donna, le parole che ho sentito sono state: "ho visto il diavolo"..queste persone si dissociano completamente dalla realtà..ci sono realtà così diverse e così lontane dalla nostra..
RispondiEliminaBuongiorno Gus, buona giornata
Sì, un trauma forte fa perdere la ragione.Ciao Ges.
EliminaGus, questo è un argomento difficile. Non tutti sono pronti a scrivere un post su questo argomento.
RispondiEliminaSì, questa ricerca del femminicidio mette una tristezza indicibile.
RispondiEliminaCiao Irina.
Mamma mia, rabbrividisco di fronte a tanta ferocia. E ciò che mi turba fortemente è che dopo tutto l'orrore di cui sono stati capaci, rimangono impassibili. Sono lucidi mentre fanno quel che fanno. E' uno strazio vedere tutte queste povere donne ammazzate così brutalmente e non si pone mai fine a questo orrore. Lo Stato è assente.
RispondiEliminaCi sono fatti così brutali che non possono essere spiegati.
EliminaQuante violenze, quanto dolore, quante vite spezzate da esseri a cui non so dare una parola che possa qualificarli.
RispondiEliminasinforosa
Nessuno fa niente per bloccare i femminicidi.
EliminaPurtroppo malgrado tante parole , questa efferatezza è sempre più in aumento. Non ci sono limiti di età, chi lo fa per amore( chiamiamolo così) Chi per denaro, chi per !" onore" e via dicendo, ma poi queste persone fanno metà della loro condanna si inseriscono liberamente nel nostro mondo, e allora? Non c'è giorno che non assistiamo a questo scempio con l'ipotesi che anche la donna venga colpevolizzata per l'atto infame. Un orrore, orrore che continua inesorabile. Parteciperò. Devo dare più informazioni sul fatto e ho solo l'imbarazzo della scelta.
RispondiEliminaGrazie Gus come sempre!
Siamo in tanti a scrivere. Abbiamo conoscenze. Usiamo il passaparola aiutando le donne.
EliminaSuggerimento: un calcio ai coglioni di questi stronzi prepotenti. Subito e senza chiarimenti.