lunedì, aprile 26, 2021

Il Peccato

 




Racconta Luigi Giussani che conosceva un medico che gli parlava spesso di una sua vocazione missionaria. Per seguire questa sua dedizione si è fatto frate per andare nel Mozambico. Un giorno mentre faceva il suo lavoro, con i voti già definitivi, incontrando una bella bionda disse: "La bionda mi attira di più che fare il frate. Allora, se la bionda mi soddisfa di più, ho il diritto di andare con la bionda. Come il marito di quella donna: se lo attirava di più la segretaria, perché non doveva andare con la segretaria. Nel dinamismo della libertà è implicita la possibilità dell'errore. Scegliere ciò che immediatamente soddisfa di più, invece che tendere a ciò che è il destino per cui si è fatti. La libertà di scelta non è la libertà: è una libertà imperfetta. La libertà sarà compiuta, piena, quando sarà di fronte al suo oggetto che la soddisfa totalmente: allora sarà totalmente libera, totalmente libertà. Il problema è perché si vive. Il concetto teologico del missionario è questo: "Nel disegno della vita, il mistero di Dio gli ha chiesto questo compito, gli ha dato questa vocazione, anche se gli ha fatto incontrare una donna piacente. Se uno cede all'emozione perde la strada. Questo è il concetto di peccato. Il peccato è debordare, uscire dalla strada del destino per soffermarsi su qualcosa che interessa di più al momento. Lo stesso ragionamento vale per il marito che si invaghisce della segretaria. Quando il cammino di fede sarà compiuto l'uomo non ha più bisogno di scegliere perché conosce il suo destino. La libertà è ora perfetta.
Uno è missionario, l'altro è sposato. Sono momenti importanti per un uomo. E' necessario permanere nella scelta e non assecondare piaceri effimeri.
La parola destino sta ad indicare il significato della vita. Infatti la parola greca indica il significato ultimo, il destino come significato.
L'uomo «sta bene come non mai» quando gli diventa familiare la coscienza del suo destino. Vale a dire: quando gli è diventato familiare lo scopo positivo di tutto quello che fa e ha la prospettiva della permanenza di quello che lui è.
Hanno scelto tutti e due la strada più facile, in fondo il peccato fa star bene al momento. Poi, le conseguenze cambiano il proprio destino e quello di altri. Il peccato quindi non è fine a stesso, ma si allarga come una macchia d'olio attorno a chi lo compie. Il cristiano ha le armi per difendersi se vuole, sono la preghiera e i Sacramenti. 
Già da qui inizia la nostra libera scelta.



27 commenti:

  1. Immagine:

    Possible ricerca correlata: Eva e il serpente.

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  2. «Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?» (C. Pavese, Il mestiere di vivere, Einaudi, Torino 1952, p. 276). Don Giussani ha sempre citato questo interrogativo del poeta italiano Cesare Pavese per indicarci la struttura dell’uomo: l’attesa. Ognuno di noi può riconoscere nella propria esperienza fino a che punto la sua vita è piena d’attesa, qualunque sia poi la forma in cui ciascuno se la rappresenta. Possiamo, quindi, dire che l’attesa è la struttura stessa della nostra natura, l’essenza della nostra anima. Dice don Giussani ne Il senso religioso: «Essa non è un calcolo: è data. La promessa è all’origine, dall’origine stessa della nostra fattura. Chi ha fatto l’uomo, lo ha fatto “promessa”. Strutturalmente l’uomo attende; strutturalmente è mendicante: strutturalmente la vita è promessa» (Il senso religioso, Rizzoli, Milano 1997, p. 71).

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  3. Gus non mi rispondi? Ti sei spaventato??? Coraggio...

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    1. Devi smettere con quella storia.
      Non la leggo. o meglio Windows 10 non me la fa leggere.

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    2. Semmai ascoltare

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  4. Quindi ho capito che hai ascoltato...

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  5. Rispondimi, grazie.
    Ciao.

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  6. Ah non ti ho detto che da un anno circa mi controlla il mio cellulare e p.c. C'è tanta roba, e lui archivia. E'un po' geloso di te e io, nel frattempo, mi diverto. L'amicizia va rafforzata. Io so il tuo nome e cognome vero, ma non solo, purtroppo. Hai fatto diversi casini anche tu.
    Ora posso dirlo. Abbiamo materiale sufficiente, e poi ti avevo detto di controllare le tue mail perché ci sono intrusioni. 😘

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    1. Non suggerirmi di cosa debba fare.
      Attenta *anonimo* vale per gli utenti. Blogger sa chi sei.
      Vuoi finire negli schedari della Polizia Postale?

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    2. Il mio comportamento è esemplare. Mai commessi casini. Non ho niente da temere.
      Quando arriva una mail Windows 10 notifica immediatamente. Se è attendibile la apro, altrimenti elimino.

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  7. Bella questa storia,buon pomeriggio!

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  8. Ci sono scelte che segnano la nostra vita e in queste scelte non possiamo e non dobbiamo tornare indietro. Il marito che tradisce la moglie con la segretaria cade nella tentazione, soprattutto cade nel capriccio e in quella bramosia dell'uomo di volere tutto ciò che desidera. L'errore (e il peccato vedendola dal punto di vista religioso) sono purtroppo nella nostra natura. Qui parlo di errore, perché si tratta appunto di un 'capriccio' che si è voluto soddisfare; in genere la scelta è una scelta, non un errore.

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  9. Sia ben chiaro l'errore riguarda tutti gli uomini, credenti e atei.
    E gli atei a volte ascoltano Dio più dei credenti:


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    1. Possiamo ripartire dalla parabola del samaritano.
      Sulla strada impervia che da Gerusalemme scende a Gerico, a volte i malviventi si buttavano per terra fingendo di essere feriti per poi derubare e ammazzare il soccorritore. Per questo il sacerdote non si è fermato per soccorrere l'uomo ferito e lo stesso ha fatto il levita. Eppure i due erano cristiani e dovevano farlo.
      Il samaritano che era un non credente aveva scritto dentro la sua coscienza che c'era un uomo ferito e bisognava soccorrerlo. Non si è posto nessuna domanda. Questa è la libertà perfetta, mentre la libertà imperfetta è quella che ti pone la scelta, tu la fai e puoi sbagliare. Chi crede dovrebbe essere ispirato dalla Parola, sapere cosa fare e non porsi alternative morali o comportamentali.
      L'importanza di questa parabola è notevole perché:
      *E' la risposta data da Cristo Cristo a chi gli aveva domandato il significato del prossimo, chi era il nostro prossimo*.
      La fede non è un insieme di leggi e regole. La fede l'insegnamento di Cristo in azione.

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  10. Più che imperfetta direi che spesso è equivocata, in genere in mala fede.
    Scusa, perchè non la denunci la ricattatrice?

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    1. Certo, la libertà non significa cambiare una scelta, specialmente quando si tratta di un vero impegno verso gli altri.
      Non voglio fare il presuntuoso, ma io non sono ricattabile.

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  11. La scelta, o in certi casi il cadere in errore, sono di fatto due possibilità che per le circostanze della vita, riguardano indistintamente sia l'ateo che il credente.Il primo segue la sua educazione, il suo istinto, il suo animo e il considerare la buona fede del soggetto. Il credente fa più o meno lo stesso ma in più segue i precetti della sua religione, la parola di Dio. A volte l'uomo può cadere in errore perchè, come nel tuo post, cade letteralmente in tentazione o perchè può essersi convinto che la sua vita è breve ed il carpe diem vale anche per la segretaria nonostante abbia una moglie magari bellissima ed in gamba, perdendo invece, magari, scegliendo l'avventura con la sua segretaria, chissà quali meravigliosi momenti con la donna che ha sposato

    Quanto alle "vere" scelte, quelle si prendono riflettendo molto, chiedendo eventualmente un parere a chi si ama, o rivolgendosi a Dio se si è credenti, ma poi la scelta deve essere fatta e si tratta di quelle decisioni che non sono facili da prendere perchè in teoria, sulla carta, nessuna di esse è teoricamente sbagliata, o pericolosa o ancora lesiva dell'anima di un'altra persona, e quindi in questo caso non esiste una possibile "risposta esatta": In questa circostanza, sarà poi il corso della vita a darti quella risposta.

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    1. A volte mi piace entrare nel cuore della teologia.
      Errore/peccato, libertà, tentazione, scelta/assunzione responsabilità.
      A me piace che chi legge comprenda che nella vita non bisogna
      farsi schiavizzare dai bigottismi e dal fondamentalismo.

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  12. Ogni persona sceglie il proprio destino.

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  13. Sì. Si chiama libero arbitrio.
    Ciao Irina.

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  14. "La libertà sarà compiuta, piena, quando sarà di fronte al suo oggetto che la soddisfa totalmente" Ho fatto errori anche io, ma non si tratta neanche di non sbagliare più perché la tua passione ti soddisfa totalmente: non sbagli più quando spariscono le tentazioni attorno a te.
    Il famoso "non aver più nulla da dover perdonare" ;)

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  15. Sì, ma la passione nasce da una tentazione.
    La bionda che incontra il missionario, la segretaria bbona.

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