domenica, gennaio 31, 2021

Narcisismo e Potere

 


Il potere cambia l'uomo in modo irreversibile! È quello del potere purtroppo uno dei temi più scritti, da Platone a Marx, dibattuti, controversi e complessi! Chi detiene il potere alla fine si impone su chi lo subisce! Il potere è violento! Costrittivo! E viola ogni forma di libertà! Il potere sovrasta in tutti (nessuno escluso) i settori della vita. Siamo sempre stati coinvolti indirettamente, inconsapevolmente, in rapporti di potere, solo una chiara consapevolezza può "salvarci" dall'influenza che potrebbe avere ed allontanarci dal pensiero di esercitarlo.

31 commenti:

  1. Il potere può dare alla testa.
    Buona domenica.

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    1. Di esempi come questo ne abbiamo tantissimi sia nel nostro paese che nel mondo.

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    2. Vincenzo, non a tutti.
      Tu sei comprensivo. Una persona buona e non dispettosa.

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    3. OLga, senza esempi non avrei scritto questo post.

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  2. Tendi a separare il potere di chi lo esercita dal potere di chi lo subisce. L'ideale sarebbe che chi esercita il potere, lo utilizzasse per scopi benefici, e non per arricchirsi o per ridurre i sottoposti in schiavitù. Sarebbe un uso illuminato del potere. Questo oggi non succede da nessuna parte, ne' tra chi governa, ne' tra chi è solo capofamiglia, e neanche a chi è a capo di un'istituzione che non sembra aver imparato nulla da chi l'ha istituita, duemila anni fa.

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    1. No, non li separo, ma li unisco. Chi subisce il potere è incudine. Quando avrà l'opportunità di essere martello, diventerà più feroce di quello che l'aveva oppresso.
      Torniamo di nuovo alla ragione. Guai a chi l'ha dimenticata.

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    2. Ci sono due modi di subire il potere. I governati subiscono il potere. Ma ci sono anche persone che arrivano a un ruolo di potere, ma finiscono per subire determinate dinamiche. O cambiano in peggio oppure si dimettono.
      Ovviamente parlo della politica, in questo caso.

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    3. Solo un politico onesto, con carattere forte e senso dello Stato, può dire la sua nella melma dell'impreparazione e disonestà.

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  3. Il potere ti cambia, inevitabilmente. O meglio... io credo che alcune persone non sono tagliate per gestirlo. Insomma, una volta arrivati lassù, bisogna comportarsi in una certa maniera, accettare e proporre compromessi. Io non ci riuscirei, quindi mi ritengo una di quelle persone non adatte a quello status. Sì, più che un cambiamento, il potere richiede persone adatte; naturalmente.

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    1. Guido, ognuno di noi deve conoscere il proprio carattere. E' già tanto quando una persona evita situazioni a rischio. L'identità è il bene più importante di una persona. Non può frantumarlo con compromessi indegni.

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  4. Il potere dà una grande responsabilità e se chi lo possiede ha una coscienza retta lo mette al servizio degli altri, ma purtroppo molti, troppi, forse quasi tutti che lo possiedono si lasciano invece tentare dall'effetto che dà il possederlo.
    sinforosa

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    1. Il Potere difficilmente è al servizio degli altri e pensa solo a se stesso, al proprio tornaconto.

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  5. Non c'è nulla da fare, il potere cambia le persone, volenti o nolenti.
    Si parte sempre con delle buone intenzioni ma poi alla fine il potere da alla testa 3 non si pensa più al prossimo ma solo a se stessi.

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    1. In psicologia ci sono dei personaggi, detti 'enablers', senza i quali i Narcisi non riuscirebbero ad esercitare alcun potere sulle loro vittime. Gli enablers in genere sono dei co-dipendenti che necessitano della malattia del Narciso per rivestire il ruolo di 'salvatori', di 'giusti', di 'belli e bravi', di 'sani', e dunque ci tengono a fomentarla.

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  6. Il potere può cambiare l'uomo debole che si lascia sopraffare da quel volgare ma per lui inebriante senso di onnipotenza e di controllo assoluto. L'uomo può cambiare per il potere se è già marcio dentro e vuole il potere per esercitare questo marciume e quindi dominare. Il Potere può però non rovinare per forza di cose gli esseri umani, dipende tutto dalla loro forza interiore e dal loro senso di giustizia e di altruismo con cui esercitano detto potere. Chi ha potere tenta oggigiorno poi più che mai, di omologare le menti, ed ora più che mai cerca di ingabbiarle nella paura. Forse il problema può essere anche semantico, ossia usiamo la parola "potere" quando dovremmo forse usare "amministrazione della cosa pubblica, controllo e decisione della stessa". Lo so, sarebbe il caso di trovare una sintesi o un termine per il tutto, e mi rendo conto che l'alternativa a "Potere" sembra un esame di diritto amministrativo comparato. Però se è vero che a volte un termine può influenzare le nostre menti in senso negativo, leggasi anche "Giochi di potere", una soluzione per un termine o insieme i termini che allontanasse dalla nostra mente che si ha in mano non un potere ma una responsabilità, forse, col tempo, se ancora ne abbiamo, potrebbe cambiare le cose.

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  7. Il Potere non è solo la gestione di uno Stato attraverso un Governo e la Magistratura. Il Potere è un'espressione del capitalismo finalizzato al consumo di beni prodotti dalle industrie che ha guadagni enormi grazie ai salari bassi percepiti dai lavoratori. E poi le Banche e anche la delinquenza organizzata.

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    1. Quello è potere nel senso più negativo del termine, potere allo stato puro e nella sua connotazione più nefasta, perchè non ha minimamente alcun elemento di altruismo e solidarietà.

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    2. La Arendt dice che noi non distinguiamo fra parole chiave come "potere", " potenza" ," forza", " autorità", e "violenza".
      Le quali invece rispondono a proprietà diverse ed usarle come sinonimi ( a proposito) falsa la prospettiva storica e determina una sorta di cecità rispetto alla realtà a cui fanno riferimento.
      In sostanza tutti i termini enumerati sopra finiscono per identificare un'unica cosa e cioè "i mezzi attraverso i quali l'uomo domina sull'uomo".
      La Arendt fa una distinzione sostanziale tra tutti quei termini:
      potere = alla capacità umana di agire di concerto.
      Non è mai una proprietà individuale, ma di un gruppo e continua ad esistere finché il gruppo resta unito;
      potenza: indica invece una proprietà al singolare, che può essere relativa ad un oggetto o ad una persona e appartiene alle sue caratteristiche individuali. Si può realizzare in rapporto ad altre cose o persone, ma non dipende da loro;
      forza: che viene usato spesso come sinonimo di violenza deve essere riservata solo alle "forze della natura" o " la forza delle circostanze", cioè per indicare forze sprigionate da fenomeni naturali o sociali;
      autorità: è un termine secondo la Arendt che viene più spesso usato a sproposito e la sua specificità è "il riconoscimento indiscusso da parte di coloro cui si chiede di obbedire" in assenza di qualsiasi coercizione o persuasione;
      violenza: si distingue per il suo carattere strumentale ed è quella che più si avvicina alla forza individuale poiché " gli strumenti di violenza sono creati allo scopo di moltiplicare la forza naturale finché, nell'ultimo stadio del loro sviluppo, possano prenderne il suo posto.
      Il potere dunque è caratterizzato dall'agire insieme ed ha quindi a che fare con la politica.
      Si può legittimamente parlare di politica e di potere soltanto in presenza di una pluralità di individui che agiscono insieme.
      Dove non esiste la pluralità e l'agire comune in uno spazio pubblico e libero ( in assenza di questi due presupposti si riduce alla pura naturalità) si configurano regimi autoritari in cui impera la violenza e non si può parlare né di potere né di politica.

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    3. Vero, ma adesso in Italia per esempio tecnicamente abbiamo più individui che agiscono insieme, almeno apparentemente, e che hanno il potere e quindi esisterebbe la politica, eppure non so perchè ma mentre faccio questa considerazione qualcosa stride, è. come se avessi appena scritto un falso sillogismo.

      Concordo con la Arendt sul concetto di Autorità che dovrebbe essere più vicino a quello di autorevole e non invece interpretato dall'uomo spesso come autoritarismo.

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    4. Purtroppo fanno politica scadente.
      Pe l'Arendt l'Autorità è un punto di riferimento importante. L'Autorità è democratica e agisce per il bene della collettività.
      Quando l'Autorità lascia dei buchi si inserisce la Violenza che è fine a se stessa. L'Italia è l'esempio classico. La Sicilia abbandonata dal Governo centrale diventa schiava della Violenza (Cosa Nostra)

      Dice la Hannah Arendt: "L'autorità e il Potere sono opposti: dove l'una governa per il bene comune l'altro è assente. La violenza compare dove l'Autorità è scossa e lasciata a se stessa finisce per scomparire. Questo implica che non è corretto pensare all'opposto della violenza in termini di non violenza, parlare di potere non violento è di fatto una ridondanza. Il Potere può distruggere l'Autorità; è assolutamente incapace di ricrearla."
      L'Autorità si esprime attraverso la politica che è stata sconfitta proprio per l'abbandono dei giovani delusi dalla corruzione e dal luogo comune: i partiti sono tutti uguali.
      Anche se così fosse i partiti si possono cambiare solo partecipando alla loro vita. Tutti sono succubi del Potere ed è questo il problema principale, perché se fossero solo i deboli a cedere non ci sarebbe problema.

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  8. Anche un po 'di potere cambia una persona! In peggio! Ciao Gus!

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  9. Non ci sono più uomini in grado di gestire il potere....ad esempio Winston Churchill
    Buona serata

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    1. E' un big. Noi avevamo De Gasperi.
      Ciao Roberta.

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  10. Boa noite Gus. Acho que esse texto pode se aplicar a muitos políticos brasileiros.

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  11. A mio parere, il potere va dato solo a chi non lo vuole.
    Ci sono persone così, sono quelle che sanno quanto sia pesante portare il "fardello", quanto bene possa fare usarlo con saggezza e quanto male se usato senza. Sono persone che se ne stanno un po' nascoste, ma che hanno grandi capacità, sono quelle che in pochi notano e il risultato è quello che vediamo nella storia umana, ahimè! Buona giornata

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  12. Chi è soggetto a gestire il Potere ha una grossa responsabilità e c'è sempre il timore dell'errore. Chi ha quest'atteggiamento è sicuramente affidabile, chi, invece, cerca il Potere senza porsi problemi è sicuramente un uomo inaffidabile.
    Ninin, la tua riflessione mi sembra indovinata.

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  13. Mah...in politica penso che lo scopo principale è arrivare al potere e vincere sugli altri ed è totalmente sbagliato

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  14. Questa utilma frase è incantevole. Ricorda la bellezza di altre sofferenze.

    Questa è ancora più bella:

    Non recidere, forbice, quel volto,
    solo nella memoria che si sfolla,
    non far del grande suo viso in ascolto
    la mia nebbia di sempre.

    Un freddo cala… Duro il colpo svetta.
    E l’acacia ferita da sé scrolla
    il guscio di cicala
    nella prima belletta di Novembre.

    Anche questa poesia è bellissima. 🙂

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  15. Sì, è veramente bella e piena di significati.
    Ciao.

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