mercoledì, gennaio 06, 2021

Si chiamava Italia Donati

 


Le persone che commettono gravi errori, ma fanno tesoro di essi e cambiano in meglio, sono da applaudire.
Alcuni miei concittadini sono stati indagati per un giro di spaccio, hanno fatto giorni di carcere, ora sono ai domiciliari e hanno l'obbligo di firma. Commercianti e persone conosciute. Mi piacerebbe che si riscattassero, facendo qualcosa di importante per gli altri. Per me è colpa di questa società basata sulla competizione e sull'esaltazione del successo. Per questo si genera l'invidia. Per questo guardiamo alle mancanze altrui, perché tiriamo un sospiro di sollievo sulle mancanze nostre. La società invece dovrebbe incoraggiare il rispetto delle regole della convivenza e incoraggiare le persone a trovare il proprio appagamento e il proprio equilibrio. Se io non posso raggiungere il 100 come gli altri, devo essere contento del 70 che ottengo. Invece la società competitiva e aggressiva mi costringe a dire: "Per fortuna che c'è quello che prende 50".Ci sono errori per i quali non esiste redenzione. Penso all'assassinio, ovviamente. Ma gli altri...beh, io mi auguro che il mondo e le persone offrano la possibilità di scontarli. Chi si pente e cambia vita ma apprezzato, non si può pensare solo al male commesso.
Si guardano i difetti degli altri perché si è perso il senso di appartenenza alla comunità. Non più tanti singoli che operano insieme, ma una molteplicità di egoismi. E comunque è bene che ognuno di noi comunichi cose belle e parli di cose belle, se si persevera nelle scemenze e cattiverie non ne usciamo. Positività, insomma!
Gesù disse loro anche questa parabola:

“Un cieco può forse pretendere di fare da guida a un altro cieco? Se lo facesse, cadrebbero tutti e due in una buca! Nessun discepolo è più grande del suo maestro; tutt'al più, se si lascia istruire bene, sarà come il suo maestro. E tu perché stai a guardare la pagliuzza che è nell'occhio di un tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come osi dirgli: fratello, lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio, allora vedrai chiaramente e potrai togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello”.
Direi che possiamo cominciare da qui!
Ricordo di aver ascoltato la storia di una maestra su un programma televisivo, forse la “5 storia” ed è, ad ogni modo, documentato. L'insegnante si chiamava Italia Donati.
Arrivata in un paesino del meridione, iniziò a insegnare e affittò una stanza nella casa del sindaco, non essendoci molta scelta. Il problema nacque dal fatto che lei era molto bella ed il sindaco, benché sposato, noto come “sciupafemmine”.
Inutile dire che a quei tempi un’insegnante doveva essere al di sopra di ogni sospetto, dare il buon esempio, ed essere di comprovata moralità. Insomma, passare per amante di un uomo sposato, cosa terribile, diventava una tragedia. Per evitare le continue maldicenze e la fuga degli alunni, si sottopose a visita ginecologica che la confermò vergine. Già questa era, a quei tempi, un’esperienza traumatica. Chiese ed ottenne il trasferimento in un altro paese ma non le fu permesso neppure l’accesso con la scusante che non volevano i rifiuti dell’altro paese. Obbligata quindi a ritornare nel primo, angariata ulteriormente dalle tue amate “chiacchiere”, si tolse la vita. Pensavo a tutte le lamentele di essere umani calpestati dal cinismo di questa società, pensavo al bisogno di rispetto e verità nelle storie personali. E pensavo ai bollini che la gente ti lascia addosso, e nonostante il bene compiuto continua a vedere quello che ha nella propria testa, pensavo a quanti incontrano finalmente persone giuste e buone, ma accorgendosi che forse sono migliori di loro, iniziano competizioni senza fine per sminuire il ‘buono’, e se proprio non ci riescono, partono con le calunnie e la divulgazione di cose false difficilmente recuperabili, pensavo che il primo rispetto che si deve a sé e agli altri è la verità, quella verità che solo il silenzio nel cuore del Mistero può svelarti impedendoti di arrenderti alla logica della menzogna.
Da rimarcare che Italia Donati non era una donna pentita, ma una bella persona e la maldicenza l'ha ammazzata. Pensate se la gente può credere a chi è cambiato.





48 commenti:

  1. Immagine:

    Possible ricerca correlata: dumas alexandre la signora delle camelie

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  2. Questo è un post che ritrai in grossa parte il mio pensiero di sempre. Tendiamoci a giudicarci troppo tra di noi e spesso lo fanno anche le "brave" persone che inconsapevolmente si sono fatte risucchiare dal vortice del malcostume. I pregiudizi e le cattiverie possono essere pericolosissime e tu hai riportato un esempio con la storia della maestra.

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    1. A volte per sentito ti ritrovi una calunnia e le persone deboli possono passare brutti momenti.
      I pregiudizi tantissimi, le cattiverie anche.

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  3. Decisamente una storia triste e che fa rabbia. Oggi forse non si ripeterebbe in questi termini ma cmq ci potrebbe essere il rischio di voci, maldicenze e calunnie oltre a possibili azioni sia web. Siamo ancora oggi un mondo in gran parte bigotto ed ipocrita.

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  4. Grazie per avermi fatto conoscere la storia di questa insegnante.

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  5. "Pensate se la gente può credere a chi è cambiato".
    Hai ragione Gus, purtroppo nell'uomo c'è scarsa fiducia nel prossimo, nel suo cambiamento, e chi sbaglia viene "marchiato" a vita (certo che ovviamente ci sono anche persone che continueranno ad avere un'indole criminale, ma questo è un altro discorso).
    La storia di Italia Donati mi fa pensare a quella della maestra che aveva fatto le foto nuda per il fidanzato, e lui ha diffuso le foto, così la donna è passata lei per colpevole e ha perso il lavoro. Anche oggi la maldicenza e l'ignoranza esistono come allora, e anche oggi possono portare potenzialmente a gesti inconsueti e drammatici da parte delle vittime.

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    1. C'è un disprezzo verso l'altro che fa paura.
      Ecco. Non bisogna fare le cose sciocche, come farsi fotografare nudi.

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    2. Vedi.. predichi bene...poi ti fai fregare dalla tipa che si è fatta fotografare nuda, che è sbagliato, sia chiaro, ma non può diventare il centro focale della vicenda.
      " Non bisogna fare le cose sciocche, come farsi fotografare nudi."
      Da evidenziare, soprattutto, è il bastardo che ha reso pubbliche le foto. E non l'hai fatto. Hai guardato la pagliuzza.
      Un po' come tutti noi, sia chiaro.. io sono mesi che mi acceco con una pagliuzza... sbagliamo tutti...

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    3. E' un errore non capire che uno è bastardo, e ancora più grave è assecondarlo. Non conosco le tue pagliuzze, ma penso che ognuno di noi su un evento fa considerazioni e su un personaggio che divulga, forse vende, le immagini nude della fidanzata, il fatto si commenta da solo.

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    4. Si è aperto il processo a carico della direttrice per diffamazione e violenza privata nei confronti della maestra, 22 anni, che in un momento di debolezza ha spedito delle foto hot al suo fidanzato il quale vigliaccamente le ha diffuse, fino a quando hanno raggiunto pure alcune famiglie dei suoi alunni, compresa la direttrice della scuola che avrebbe costretto la donna a licenziarsi: “La direttrice mi apostrofò con frasi irripetibili e mi disse che era meglio me ne andassi spontaneamente, altrimenti avrebbe dovuto scrivere sulla lettera di licenziamento il motivo. E aggiunse che non avrei trovato più lavoro, che non mi avrebbero assunta neanche per pulire i cessi della stazione. Che su di me ci sarebbe stato un marchio indelebile”. Queste le parole della maestra raccontate nel corso di una intervista al Corriere della Sera.

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    5. Carissimo Franco, ti sembra normale che una ragazza spedisca al fidanzato foto hot?

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    6. Maestra licenziata per il video hard su Whatsapp al fidanzato | a Torino
      „Tutto comincia quando la ragazza conosce un calciatore dilettante e intreccia con lui una storia che dura pochissimo, ma dopo due settimane che si frequentano gli invia un video hot e 18 foto. Il calciatore posta quasi tutto in una chat su Whatsapp frequentata dai suoi amici della squadra di calcetto, anche se lei nei filmati e negli scatti è perfettamente riconoscibile. "È stato lui a chiedermi di mandargli le foto", è la ricostruzione della giovane che aveva conosciuto il fidanzato a dicembre del 2017 secondo Repubblica Torino.“

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    7. Come al solito parli in ragione del torto/ragione.
      La direttrice di quella scuola alla maestra ha rivolto l'invito di dimettersi per evitare di essere licenziata indicando le motivazioni. Ora c'è un procedimento giudiziario per stabilire se
      la direttrice ha rispettato le leggi.
      A questo punto è nata la mia riflessione: non mandare video e foto hot a un presunto fidanzato che non è una persona affidabile.
      Non sempre chi legge comprende.

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    8. La frase:

      "Tu sei sicuro di non averlo mai fatto? O magari tua figlia? Chi volevi colpire? Te stesso o la pedofila francesca?", mostra il tuo limite nel relazionarti e si giudica da sola.

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    9. Io non ho giudicato. Ho solo scritto "Ti sembra normale".
      Riguardo a Francesca c'è un post e stranamente l'azione pedofila l'ha commessa Francesca che aveva 30 anni e non io che ero minorenne.

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    10. La prima adolescenza, cioè quella che arriva a quindici anni, l'ho vissuta in un paesino della costa Adriatica. L'estate era una grande festa per noi maschietti. Arrivavano famiglie dalle città per passare le vacanze al mare. I più grandi rincorrevano le signore e i ragazzini le governanti. La spiaggia era molto bella. Un solo stabilimento balneare e una ventina di cabine. L'ultima della serie presentava un piccolo forellino fatto con il trapano da mani abili. E da quel buco la nostra immaginazione diventava realtà. Ormai avevo 15 anni, alto, ben messo, e non curiosavo più nei forellini per spiare le donne nella loro intimità. L'ennesima estate si apprestava a lasciarci. Monotona e identica alle altre. Invece accadde qualcosa di eccitante e diverso. Un pomeriggio dopo il cambio d'abito una signora uscì e invece di tornare a casa venne verso il nostro piccolo gruppo. Dal suo sguardo di ghiaccio caldo non impiegai molto a comprendere che cercava me. Mi prese per mano e mi portò nella sua villa. Mi disse:" Ora puoi vedermi con tutta tranquillità". La storia durò una quindicina di giorni. Poi partì per tornare a Milano. Si chiamava Francesca, sposata. Aveva trent'anni.

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    11. Mi sembra che ci sia un'enorme differenza tra un minorenne e un uomo spostato con figli.

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    12. I tuoi interventi non riguardano mai l'argomento del post e servono solo a creare confusione.

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    13. "Che schifo. Vergognati. Volevi colpirmi ancora? Beh ci sei riuscito, ma non sarà per molto".

      Una menzogna sul *colpire*, una promessa o una minaccia nel *non sarà per molto*

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  6. Ciò che mi fa più orrore è la falsità di certe persone, quelle che si mostrano amiche e pugnalano alle spalle e in senso lato quelle che reputi serie e poi si scopre che sono violente, o con vizi spaventosi nascosti.

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    1. Ti fanno orrore perché sei incapace di commettere quelle cattiverie.

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    2. Okkei, pagami stu commento!

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    3. Ripeto... La moralità dell'intelligente è ciò che, pur senza essere osceno, offende grossolanamente il senso del pudore." non potresti mai capire, tantomemo comprendere.
      Ps non dimenticare il boomerang... Se non ti è già ritornato. -:)

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  7. La società moderna ci ha portato ad una competizione spietata, non solo da adulti ma anche da bambini.
    In questi giorni di festa mi è capitato di rivedere con piacere, qualche episodio della serie televisiva: la casa nella prateria.
    Bè, devo dire che mi è capitato di commentare che all'epoca nonostante la povertà, dal punto di vista dei valori umani la società era migliore.

    Molto, molto triste la storia di Italia Donati, non la conoscevo.

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    1. I valori morali sono scomparsi. Quello che conta è la ricchezza, la villa, la piscina.
      Italia Donati è rimasta sola e non creduta.
      Ciao Stefania.

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    2. La giovane insegnante reagì alle accuse con veemenza, offrendosi anche alla pubblica curiosità proponendo che su di lei fossero effettuati accertamenti medici comprovanti la sua castità. Niente da fare. Le dicerie aumentavano e neppure un suo trasferimento ad altra sede servì ad abbuiare quest'assurda situazione degna di un' opera di Kafka.



      Ferita nell'animo cadde in depressione. Iniziò a deperire fisicamente, a tremare ed a sudare all'improvviso. Tutti segnali che le malelingue di paese interpretarono come la spia di una nuova gravidanza... Italia non ce la fece più e si uccise gettandosi in un canale che alimentava un mulino ad acqua. Mise dei sassi nell'orlo della sua gonna, per far sì che la morte vincesse implacabile.



      La sua vicenda divenne un caso di cronaca nazionale appena si stabilì con l'autopsia che era morta vergine, come del resto lei stesso attestava nell'ultima lettera spedita al fratello. Il Corriere della Sera, già allora organo della borghesia colta e avanzata, inviò in loco Matilde Serao, un autentico pezzo da novanta del giornalismo italiano. Già fondatore del Mattino di Napoli, la Serao era approdata al Corriere con l'incarico di inviata speciale. Sui tragici fatti di Porciano scrisse pagine di un'intensità mai vista, ancor oggi lette nella principali scuole per redattori. Il Corriere della Sera si offrì anche di provvedere alla tomba della maestrina al cimitero di Cintolese. Monumento perpetuo ad una donna uccisa dai pregiudizi.

      http://www.valdinievoleoggi.it/a53694-italia-donati-la-maestra-uccisa-dai-pregiudizi-della-gente.html

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  8. Oggi in Russia festeggiamo il Natale! Buon Natale!

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  9. Ciao Gus, i tempi vecchi e nuovi. Tanta gioia!

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  10. "La moralità dell'intelligente è ciò che, pur senza essere osceno, offende grossolanamente il senso del pudore." non potresti mai capire, tantomemo comprendere.
    Ps non dimenticare il boomerang... Se non ti è già ritornato.

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    1. Il senso del pudore appartiene solo alla maestra dalle foto e video hot, ma il boomerang ha completato la sua corsa con il ritorno.

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  11. Ciao Gus...non credo che i tempi siano molto cambiati, o meglio, credo che le persone siano più o meno quelle che erano un secolo fa, forse solo più istruiti e comunque un dubbio è lecito: servono l'emancipazione, la cultura e l'educazione a rendere più umano l'essere umano? Non credo. I difetti caratteriali tipici dell'uomo rimangono sempre gli stessi. Cattiveria, falsità e prepotenza non credo proprio siano difetti moderni. Grazie per questo altro spunto riflessivo. Ciao Gus. Buona serata.

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    1. L'uomo di oggi socializza pochissimo e questo rende le cattiverie più acide.
      Ciao Vivì.

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  12. Ma nemmeno tanto tornando al post di prima. La maestra ha commesso un grave peccato, un doppio peccato perché era pure insegnante, togliendosi la vita invece di combatterla a testa alta tutti i giorni, evidentemente non si è più riconosciuta. È stata troppo fragile. Chi si conosce bene mantiene più pudore di lei. Lotta ogni giorno. Lei non ha scontato la sua pena. Pena perché è triste quello che è successo a lei.
    Certo,qualcuno sostiene che è anche questione di decenza, (ma anche no), solo esteriore. Anche in qualche caso, con la scusa di superare complessi, malattie, inibizioni, si è arrivati a sciocchezze imprudenti. Si sostiene che c"è soprattutto la perdita della dignità interiore che però non si sente. Non tutte le nudità sono sconvenienti e inutili nell"anima come nel corpo, perché non si muore ma si cresce e ci vuole coraggio.
    Esiste comunque una trasformazione che ti porta in alto.
    Tuttavia altre... nudità sono talmente oscene soprattutto nell"ostentazione della propria stupidità, della brutalità, della vanagloria, della miseria morale e della perdita di decoro e onore
    ...nell'ignoranza perché il vero pudore della verginità non è certo la rottura dell'imene.

    commento di S. spostato da un altro post.

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  13. Condivido le tue osservazioni. Il problema è che non tutti hanno la forza di combattere contro la menzogna, e crollano psicologicamente e arrivano anche al suicidio.

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  14. Si porta per tutta la vita il peso dei propri errori forse perché un riscatto vero e proprio non lo otteniamo mai..neanche dopo aver pagato..quanta sofferenza strozzata e troppo spesso non ascoltata si nasconde nel cuore dei tanti che hanno sbagliato..la nostra società soffoca la possibilità di riscatto..per chi riesce a sopravvivere non sarà mai più semplice

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    1. La società è competitiva. Chi sbaglia va in carcere e attorno a queste strutture girano molti soldi. Giudici, avvocati, banche.
      Ecco l'etica. Tutti insieme per cambiare le regole senza badare alle etichette. Così si riempie il nostro vuoto. Con l'impegno.

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    2. Chi sbaglia "muore" in carcere..una realtà che non conoscevo, da poco tempo sto prendendo coscienza di ciò che sono le carceri in Italia..ci sarebbe veramente tanto da cambiare, così com'è concepito adesso il carcere soprattutto piccoli reati serve a poco..

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    3. Non c'è da cambiare, ma da rispettare la legge:

      «Il trattamento penitenziario deve essere conforme ad umanità e deve assicurare il rispetto della dignità della persona.
      Il trattamento è improntato ad assoluta imparzialità, senza discriminazioni in ordine a nazionalità, razza e condizioni economiche e sociali, a opinioni politiche e a credenze religiose.
      Negli istituti devono essere mantenuti l'ordine e la disciplina. Non possono essere adottate restrizioni non giustificabili con le esigenze predette o, nei confronti degli imputati, non indispensabili ai fini giudiziari.
      I detenuti e gli internati sono chiamati o indicati con il loro nome.
      Il trattamento degli imputati deve essere rigorosamente informato al principio che essi non sono considerati colpevoli sino alla condanna definitiva.
      Nei confronti dei condannati e degli internati deve essere attuato un trattamento rieducativo che tenda, anche attraverso i contatti con l'ambiente esterno, al reinserimento sociale degli stessi. Il trattamento è attuato secondo un criterio di individualizzazione in rapporto alle specifiche condizioni dei soggetti. »

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    4. Cambiare le "teste" le leggi spesso sono anche troppo perfette

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    5. Abbiamo già parlato della difficoltà dei cambiamenti.
      In carcere vanno i piccoli spacciatori di droghe e in quel posto subiscono tanti maltrattamenti e quando escono sono delinquenti veri.

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    6. La società ha sempre un preconcetto per chi ha sbagliato. E' difficile ricevere l'aiuto per ricominciare a vivere.

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  15. "Per me è colpa di questa società basata sulla competizione e sull'esaltazione del successo. Per questo si genera l'invidia.": qui sta tutto il succo del discorso.
    La società di oggi è gretta, meschina e la maggior parte delle persone sono ipocrite, crudeli e menefreghiste.
    Ecco perché succedono tragedie come quelle della signora Donati.
    Ti abbraccio.

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    1. C'è una cattiveria di fondo che il nichilismo ha portato in superfice.
      Abbraccio Francesca.

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