giovedì, giugno 09, 2016

Immersi in un grande vuoto relazionale




L'inutile speranza di trovare nei consumi qualcosa che plachi un Desiderio più grande.

13 commenti:

  1. Grazie Lucia.Tutto è compiuto.
    Bacio.

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  2. La solitudine a volte è il prezzo che si paga per affermare se stessi come persona che pensa diversamente dagli altri, ne meglio ne peggio ma che pensa con la propria testa e non come vorrebbe il mondo.( La maschera collettiva) che tu citi nel post.
    Oggi coltivare le proprie passioni è andare controcorrente, perché ogni passione, ogni gesto,ogni affetto,occorre costanza,impegno, pazienza e a volte abnegazione. Non superficialità e dialoghi frettolosi. Il sapere emozionarsi e frutto di osservazione e contemplazione
    Buongiorno August, iniziamo il nuovo giorno con un sorriso di buon auspicio.
    Dani

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  3. Ps. Complimenti per il Pescara, promosso in serie A.
    Dani

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    1. Grazie. Il prossimo campionato toccherà al Novara che è la squadra più forte che il Pescara ha incontrato.
      Ciao.

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  4. E' un CAMPO MINATO!
    POCO comprensibile. Si rischia di PERDERE un OCCHIO e la MANO ... inVECE DELLe pene.

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  5. La verifica che non sono parole, la verifica della fede di chi è stato raggiunto da quella Presenza senza paragoni e che non può barare davanti a essa, la verifica della fede è la libertà. Che cos’è la libertà? Don Giussani, per rispondere a che cosa è la libertà, ci facilita la strada: pensiamo a quando ognuno di noi si sente libero, partiamo dall’aggettivo, dall’esperienza del sentirci liberi. Uno si sente libero quando è soddisfatto un suo desiderio, quando quello che desidera accade. Tanto è vero che se noi troviamo qualcuno che contraddice questo desiderio, che ci impedisce di realizzarlo, diciamo che è un “capo” che non ci lascia essere noi stessi, non consente il compimento del nostro desiderio. Ma che cos’è quello che desideriamo? Che cosa desidera l’uomo? Che cosa desidero io? Che cosa desidera ognuno di noi? Più andiamo avanti nella vita, più riusciamo a ottenere quello che desideriamo, e più ci rendiamo conto che il nostro desiderio è sempre più grande. Lo diceva Pavese: «Ciò che un uomo cerca nei piaceri è un infinito, e nessuno rinuncerebbe mai alla speranza di conseguire questa infinità»7. Allora la libertà è rapporto con questo infinito che è in grado di soddisfare tutto il desiderio dell’io.

    Come questo desiderio si ridesta? Come il Mistero si rende vicino e ci ridesta questo desiderio? Attraverso le creature, attraverso le cose. Quanto più uno si avvicina al compimento di questo desiderio, a questo infinito, tanto più è libero: il fatto cristiano, la presenza di Cristo, è ciò che è in grado di compierlo sempre di più; non lo esaurisce, ma lo ridesta sempre di nuovo, in continuazione. Allora uno capisce che senza la fede, se la fede non è reale, il riconoscimento di qualcosa di reale, non c’è possibilità di libertà. Non si può scherzare con le parole scivolando in un puro nominalismo. Il cristianesimo ha smesso di interessare le persone perché è diventato nominalismo. Se non si fa esperienza di ogni parola che si dice (come, grazie a Dio, grazie a Dio per la nostra vita, ha insegnato a fare a noi, a noi che lo abbiamo conosciuto, don Giussani), la fede diventa sempre meno interessante: la vita diventa sempre meno interessante. Invece, quando uno sperimenta sempre di più il compimento del desiderio, questa è la testimonianza più palese della verità della fede.


    Luigi Giussani

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  6. Un post molto profondo e condivisibile,i miei complimenti.
    Buon w.e.

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  7. Scaccia i pensieri complicati.....Vieni a fare un giro con me? (vedi post di domani). Bacio e buona domenica nel Signore.

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  8. "Dio probabilmente non esiste, quindi smettila di preoccuparti e goditi la vita".Questa scritta apparve due anni or sono prima in Inghilterra e poi in Spagna. Gus tu ne deducevi che venne introdotta per acquietare gli animi dei non credenti,scrivevi: (sono risalita, attraverso gogogle, a un tuo post del 2013) "serviva per"aumentare la consapevolezza tra i cittadini atei, non credenti e liberi, in generale, circa la necessità di rendersi visibili e fieri delle proprie convinzioni e per consentire loro di rivendicare gli stessi diritti e le libertà che sono riconosciuti agli altri cittadini per il semplice fatto di possedere o di esprimere una fede religiosa".
    E' l'equivalente del post di oggi?
    Il Signore entrò nella storia per una pietà nei confronti del Suo popolo, perchè la dialettica, gli slogan non servono a medicare le nostre ferite.Buonpomeriggio Gus. Bacio.
    "Sììì viaggiare, evitando le buche più dure,con un ritmo di vita nel cuore.....E tornare a viaggiare e di notte con i fari illuminare chiaramente la strada per saper dove andare......"

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  9. Quest'autunno è toccato a Londra, dove i bus sono stati tappezzati dagli slogan: "Dio probabilmente non esiste, quindi smettila di preoccuparti e goditi la vita". La campagna, promossa da associazioni atee, aveva ricevuto offerte per un totale di 113mila dollari, superando di sette volte gli obiettivi prefissati.
    Ora lo slogan viene riproposto a Barcellona; dall' Epifania, dei bus riporteranno la scritta 'Probablemente Dios no existe. Deja de preocuparte y goza de la vida' ("Dio probabilmente non esiste, quindi smettila di preoccuparti e goditi la vita", appunto). Gli atei spagnoli stanno raccogliendo fondi per promuovere la loro campagna informativa, che potrebbe anche estendersi a Madrid e altre città. Secondo gli organizzatori, tale campagna serve ad "aumentare la consapevolezza tra i cittadini atei, non credenti e liberi, in generale, circa la necessità di rendersi visibili e fieri delle proprie convinzioni e per consentire loro di rivendicare gli stessi diritti e le libertà che sono riconosciuti agli altri cittadini per il semplice fatto di possedere o di esprimere una fede religiosa".


    Bacio Lucia.

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