giovedì, giugno 16, 2016

Cerchiamo di essere un terreno buono

 
 
 

 
 
 

Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare.
Si radunò attorno a lui tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla spiaggia.
Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».
Non è tanto il seme che conta ma il terreno.
E il Terreno in teologia è Cristo.

 


6 commenti:

  1. Non ho studiato Esegesi, ne Teologia, ma ho sempre interpretato e presa come insegnamento la parabola del seminatore, in un modo che non ritrovo che il terreno fosse Gesù.
    Il seminatore Dio Padre, il seme la Parola, e il terreno che riceve siamo noi.
    la Parola di Dio può essere parlata a diversi tipi di persone. Comunque, i risultati saranno diversi come è differente la qualità dei cuori che ascoltano la Parola. Cioè, da alcuni sarà rigettata, altri l'accetteranno fino alla prima afflizione, altri la riceveranno ma eventualmente la metteranno in seconda posizione e dando preminenza ad altre cose ( preoccupazioni, ricchezze, altri desideri), ed infine altri la ritengono in un cuore buono ed onesto portando molto frutto. Ecco perché Gesù, finendo l'interpretazione della parabola disse: “Attenti dunque a Come ascoltate.” (Luca 8:18). Non è solo importante che uno ascolta la Parola ma è anche importante come l'ascoltano, poiché ci sono molti che ascoltano la Parola ma solo quelli che la ritengono in un cuore buono ed onesto porteranno frutto.
    Buongiorno August, è un buongiorno? Qui piove a intermittenza, alterna sole e nuvole!
    Un saluto caro!
    Dani

    RispondiElimina
  2. Cristo nel senso che la sua Parola è accettata o respinta.
    Ciao Dani.

    RispondiElimina
  3. Nell'era della comunicazione di massa, l'uomo resta sordo e muto.
    Non sa più ascoltare. Fugge di fronte al disagio del fratello, evita la sua angoscia; e quando l'altro ha bisogno di parole costruttive, esprime solo luoghi comuni, non sa percepire quello che vive il prossimo.
    Oggi non sappiamo più ascoltare anche perché spesso le parole sono vuote, il discorso è muto.
    Gesù, il Verbo fatto carne, può far sì che le parole diventino vita.
    Ripete spesso: "Se uno ha orecchi per intendere intenda, appunto perché istintivamente l'uomo si cautela, non vuole cambiare.
    La Lieta Novella è Parola di Dio.
    Il Vangelo guarisce sordità e mutismo.
    Perché Gesù anziché imporre le mani al sordomuto, lo porta lontano dalla folla?
    Perché gli tocca la lingua con la saliva? Il Signore percepisce il messaggio muto di quell'uomo.
    Sa immaginare quanto il brusio della gente lo spaventerebbe all'inizio, gli parla con gesti per farsi capire. Gli chiede, in qualche modo di entrare in comunicazione con lui, perché il miracolo dipenderà dalla sua fede.
    Guarire la sordità e il mutismo dell'umanità è come compiere una seconda creazione. Buon pomeriggio Gus! Quante partite oggi?
    Bacio.

    RispondiElimina
  4. Sì, è una seconda creazione.
    Bacio Lucia.

    RispondiElimina
  5. Nella tera che contiene la tua mano c'è solo una tenera pianticella....
    Tu sei responsabile di tante pianticelle che si affacciano alla vita della fede o che già pensano di avere un cuore pieno di Dio....(Siamo a servizio) Servi! Bacio del mattino al sapore di caffè....buonagiornata mio caro amico.

    RispondiElimina