venerdì, maggio 07, 2021

La donna è cresciuta

 


L'intelligenza è qualcosa di molto diversa dalla scaltrezza, dall'astuzia, dalla malizia e ha una definizione dettata dai vocabolari che tu non puoi cambiare.
La capacità di risolvere situazioni complesse non si chiama furbizia, ma intelligenza.
Per intelligenza, in senso psicologico generale, si intende quel processo mentale che permette di acquisire nuove idee e capacità che consentono di elaborare concetti e i dati dell'esperienza per risolvere in modo efficace diversi tipi di problemi.
E' soggettiva e interessa sia l'uomo che la donna.


58 commenti:

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    Possible ricerca correlata: Artemisia Gentileschi: Susanna und die ältesten

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    1. Artemisia Gentileschi: Susanna e gli anziani.

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  2. La donna è cresciuta ma soprattutto ha preso coscienza di sé nel senso che secondo me le qualità che tu nel tuo post attribuisci loro le hanno sempre avute solo che non potevano esprimerle liberamente né tantomeno mostrarsi orgogliose. Ora l'emancipazione femminile ha permesso alla donna di estrinsecare queste emozioni e questi comportamenti. Ancora oggi invece il maschio è rimasto quello di un tempo, che a seconda del sesso del figlio ragiona in modi differenti. Io posso comprendere un filo di ansia in più se si ha una figlia perchè di violenti e psicopatici e maniaci il mondo è pieno, ma questo non può portare ad incatanarae una ragazza in camera sua. E poi cmq oggigiorno la società è pericolosa per i giovani che siano maschi o femmine. Ci sono cmq per fortuna padri moderni che non ragionano in modo retrogrado e quindi forse qualcosa lentamente sta cambiando.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. L'uomo non è meno intelligente. Non ha la sensibilità e l'intuito della donna. I lavori meno graditi sono svolti quasi sempre da donne costrette a lavori precari e di basso livello retributivo, molte volte non tutelate dalle reti di protezione sociale. In questo quadro si rilevano alcuni dati:

      - la partecipazione femminile è del 54 per cento, contro l'80 per cento degli uomini;
      - il 70 per cento dei più poveri nel mondo sono donne;
      - le donne guadagnano il 20-30 per cento meno degli uomini.

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    2. Apprezzo l'impegno di noi tutte, ma è già molto difficile ottenere risultati positivi con certi uomini. Accontentiamoci dei grandi progressi che abbiamo fatto. Comunque ci sono donne, oggi, che ricoprono, soprattutto in politica, o come dirigenti ruoli di primissimo piano...mentre non ho mai visto, almeno in Italia, donne muratori, elettriciste e nemmeno donne che si attrezzando per gli...spurghi ecc... questi lavori lasciamoli a loro.
      Sono convinta che non arriveremo mai ad avere una (più o meno) parità perché l'uomo è meno intelligente. Io però faccio la mia parte, a me non mi ha mai infastidito, in tutti i sensi, "l'autorità" dell'uomo, nemmeno nel campo lavorativo, e ne ho cambiati tanti di lavori. Anche in svizzera ero molto apprezzata. E con le sciocche "avance" dell'uomo a me basta solo lo sguardo, mentre non ho mai capito perché alcune amiche hanno subito.
      Probabilmente prevale in me una forte personalità maschile.

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    3. Vedo che insisti sull'intelligenza dell'uomo, sbagliando.

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    4. Ho già spiegato la faccenda *intelligenza*

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    5. Sei distratto gus, ho riscritto solo il commento. Non insistere.
      Ha ragione Sinfo:"la donna è molto più poliedrica, in positivo e in negativo, sia chiaro. L'uomo rimane sempre un po' ingenuo e "bambino", la donna si fa grande in fretta, già da bambina." e tanto altro... é più scaltra, ossia: sempre ponta e abile nel valutare situazioni nel loro aspetto vantaggioso o dannoso, e nel comportarsi di conseguenza; è accorta, esperta, astuta e smaliziata
      Ciò vuol dire avere una marcia in più. Io la chiamo intelligenza...
      Ha vinto anche diversi nobel.
      Gli manca solo la forza dell'uomo. È questo, purtroppo, l'errore umano che ci danneggia

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    6. Newton, attraverso l'osservazione di una mela che cade dall'albero, arriva a definire un principio della dinamica, cioè la Legge di gravitazione universale.
      Questa è l'intelligenza.

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  4. Fanno anche i becchini. Noi no

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    1. La cassa da morto da alzare è troppo pesante per la donna.
      La donna è grazia, occhi, sguardo, sorriso, seni, bacino, gambe affusolate. Meno alta e non robusta come l'uomo.

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    2. Non esagerare gus, grazie, ma la donna non è un oggetto.
      😘

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    3. L'immagine della bellezza e un attributo della donna. Ho specificato per spiegarti la storia del becchino.

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  5. Scusami se non ho scritto correttamente.
    Era solo per consolare un poco le donne che sono vittime di mostri.
    Anche se la ex badante Ucraina di mia madre, al suo paese, lavorava come muratore, sapeva fare quasi tutto. Gli uomini ucrani bevono troppo e picchiano forte le donne e soprattutto non vogliono lavorare.
    Io, per scherzo, un giorno ho preso una cariola... Oh, lo sai che non sono riuscita a spostarla? 👀 Nemmeno a remare in barchetta sul lago. 😳

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    1. Ricondurre una problematica generale su un'esperienza particolare è un errore grave che rallenta la conoscenza.

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    2. Parli dell'Ucraina dove la donna sposandosi perde il proprio cognome acquisendo quello del marito.

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    3. Non mi risulta. Fa caldo a Pescara? 😅
      Gus sei ancora in barca?

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    4. Il mio tempo verrà quando farò la nuotata dal molo nord al molo sud, con il mare molto mosso.

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    5. Quando due persone si sposano e' necessario presentare una serie di documenti e seguire un iter (pubblicazioni ecc.).
      Tra questi documenti c'e' certamente il documento di riconoscimento (passaporto per gli ucraini).
      Il matrimonio, una volta celebrato, verra' trascritto nei registri dello stato civile seguendo le generalità' riportate sul passaporto ucraino.

      Esempio: dai documenti prodotti risulta che Luca Rossi si sposa con Natalia Ivanovna. Punto!!!!!!
      Se in patria Natalia prima si chiamava Luschenko, non ha influenza perché' non c'e' nessuna attivita' istruttoria da parte di nessun ente (diversamente da quanto avviene per la cittadinanza, dove prefettura ed ufficio immigrazione investigano e scoprono il cognome da nubile).

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    6. Nella carta d'identità della colf ucraina che viene a casa mia appare il suo nome e il cognome del marito.

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    7. Forse ti ha fatto credere di essere sposata per difendersi da te.
      Forse non ti conosce bene...

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    8. Mi raccomando quando torni in barca vai ad accogliere i clandestini. Ci sono tante piantagioni da voi in meridione, ma con il reddito di cittadinanza dove trovano i "rossi" le persone che raccolgono frutta e verdura a tre euro all'ora per 10 ore al giorno?

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    9. Gus...mio padre era tenente degli alpini in guerra. È stato via per 5 anni. Non è più ritornato quello di prima, era molto, troppo severo. Ma non è scappato, ha combattuto la battaglia come tutti e l'hanno vinta. In molti stati hanno fatto così.
      Ma qui vengono più clandestini che rifugiati politici. Odio chi li sfrutta.

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    10. Gloria, Zoryana è assunta regolarmente e registrata all'INPS. Ha esibito documenti e non carta igienica. Sono dati inequivocabili.
      Zoryana è una grande donna. Fa tutto benissimo. Il marito lavora in una officina per automobili con regolare contratto.
      Zoryana ha trentasette anni ed è nonna. Proprio l'anno scorso il figlio Taras si è spostato e pochi giorni fa è nato un bambino.
      Lavorava come colf anche quando viveva Bruna. Sono diciotto anni che viene nella mia abitazione.

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    11. I clandestini non hanno alternative per sfuggire dalla morte.

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  6. Sai che hai ragione, la donna, senza nulla togliere all'importanza del ruolo maschile, è molto più poliedrica, in positivo e in negativo, sia chiaro. L'uomo rimane sempre un po' ingenuo e "bambino", la donna si fa grande in fretta, già da bambina.
    sinforosa

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    1. Sì. La ragazzina assennata diventa grande in fretta, cosa molto difficile per i maschietti.

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  7. La donna deve ancora lottare contro i mulini a vento. Bastoni tra le ruote. Ignoranza elevata a convenzione. Quando un uomo che pretende un rapporto riceverà invece una querela, forse le cose inizieranno a cambiare davvero.

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  8. Ora farò un discorso che può sembrare sessista, ma non lo è.
    La femmina è la datrice di vita, a lei è consegnata dalla natura non solo la procreazione, ma anche la cura della nuova creatura. Per questo le femmine sanno e fanno cose che ai maschi non vengono immediate (potremmo dire istintive, non credo all'istinto materno, ma conosco l'istinto di protezione). Le femmine hanno tutti i sensi rivolti alla loro creatura, tutte le loro energie sono proiettate alla protezione e preservazione dei piccoli. Per questo le femmine sono più complete, a loro è consegnata la vita.
    E poi arriviamo agli uomini e alle donne, per i quali essere maschi o femmine diventa un motivo di prevaricazione culturale.
    Le donne sono migliori degli uomini? No, sono più complete, come la natura ha predisposto per loro, ma non sono migliori. Amare è da donne e da uomini, come anche non amare. Credo che la nostra difficoltà a trovare dei nuovi modelli culturali derivi dalla fatica di riconoscere il nostro essere femmina o maschio, il bisogno di definire uno meglio dell'altro, il praticare il potere sull'altro, insomma il non praticare l'amore, ma il suo contrario. Una delle difficoltà dei nostri tempi è quella di non lasciare che la femminilità o la mascolinità si manifestino in maniera spontanea, dobbiamo sempre codificarle: fisico perfetto, seno, sedere, muscoli, rughe, etc. Ci dimentichiamo che ognuno di noi è femmina o maschio, ognuno di noi ha già in sè la propria identità, da lì può partire per scolpire la propria vita, senza condizionamenti culturali. E invece ce ne infarciamo, cerchiamo di fare una classifica, di determinare chi è migliore di chi e chi non sa "perdere la sfida", sfoga la sua frustrazione esacrabile con la violenza (fisica o morale che sia) e la prevaricazione.
    Dovremmo ritornare all'origine e considerare che tutti abbiamo uguale dignità in quanto individui, che siamo diversi e per questo tutti preziosi e chi merita più di altri è perchè lo dimostra. Insomma la parità è per me, per assurdo, il riconoscimento della differenza e la sua valorizzazione.
    Ciao Gus, buon fine settimana.

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  9. Ciao Ninin.
    Sul rischio educativo concordo con Nietzsche.

    L'uomo è un essere strutturalmente aperto, definito dal compito inesauribile di "divenire ciò che è", come diceva Nietzsche.
    Rispetto a tutti gli altri essere viventi ha una caratteristica del tutto particolare: ha bisogno per la propria formazione di una "educazione" eccezionalmente lunga. Mentre gli animali, in tempo breve, sono in grado di attuare autonomamente tutti i comportamenti di cui geneticamente dispongono, per l'uomo vi è la necessità di una lunga traiettoria educativa.
    La stabilità della relazione generativo-educativa è richiesta dalle caratteristiche stesse dell'itinerario di sviluppo della vita umana personale.
    Tale processo non implica solo la diade madre-bambino, bensì anche la figura maschile-paterna.
    L'emergenza dell'identità del soggetto umano ha un essenziale bisogno di avvalersi di differenza, complementarietà e chiarezza delle figure e dei ruoli rappresentati dall'uomo e dalla donna.

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  10. Le diversità caratteriali e psicologiche tra l'uomo e la donna vanno riconosciute senza fare classifiche. Due che si amano, un uomo e una donna, se non lo capiscono finiscono per distruggere un matrimonio.
    Buona giornata Ninin.

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  11. Per forza di cose la donna è diventata più forte. Si è sempre dovuta confrontare con i pregiudizi e con un maschilismo dilagante, davvero difficile da estirpare, ahimè.

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    1. Anche il pregiudizio ha contribuito a schiacciare la donna.

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  12. Gloria, evitiamo gli O.T. e atteniamoci all'argomento del post.

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  13. "Rosso", considerato che parlavi di stupri ci sarebbe un buon motivo per diminuire le violenze.
    Pubblicarlo perché altrimenti lo commento su tutti i tuoi blogger. Sai che non scherzo e che lo faccio davvero. Qui non vuol dire aiutare i clandestini, vuol dire essere complici delle violenze che subiscono le donne.


    Il 42% delle violenze sessuali in Italia avviene per mano straniera
    27 Novembre 2020 - 15:17
    I dati Istat hanno certificato come quasi la metà dei reati contro le donne avvengono da cittadini di origine straniera, soprattutto extracomunitaria

    Avatar di Mauro Indelicato
    Mauro Indelicato
    23

    Il 42% delle violenze sessuali in Italia avviene per mano straniera
    Le violenze contro una donna è uno degli atti più deprecabili che possano esistere. L'aggressione e l'abuso fisico sono piaghe terribili, che da sole certamente le leggi non sono in grado di sconfiggere. Occorre, se davvero si vuole inaugurare una nuova stagione volta ad estirpare questi mali, avere un quadro di insieme.

    Conoscere quindi fino in fondo la situazione, al netto di giudizi e pregiudizi di natura prettamente ideologica. E, da questo punto di vista, c'è un dato che risalta più di tutti: a perpetuare in Italia questo tipo di crimini, sono soprattutto cittadini di origine extra comunitaria.

    I dati Istat
    A sottolinearlo è un articolo di Gianluca Veneziani su Libero. In esso vengono presi in esame i numeri, tanto freddi quanto però esplicativi, sulle violenze contro le donne. Nel 2018, ultimo anno per il quale l'Istat ha al momento reso noti i dati, sono stati denunciati alle autorità giudiziarie 4.802 episodi di violenza. Di questi, 2.009 sono stati commessi da stranieri. In termini percentuali, il dato corrisponde al 41.8%.

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  14. Adesso non pubblicare cazzate che dicono il contrario.
    Come mai franco non ci mette più la faccia?

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    1. Franco ha scritto. Non tutti su un post commentano inserendo argomentazioni O.T.
      Il problema degli immigrati è serio e la nostra accoglienza deve dare risposte ai loro problemi.

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    2. Gloria vuole chiudere le frontiere perché un nero su due violenta una donna? Li metti dentro o li ricacci a casa. Insieme alla redazione di Libero e dei suoi lettori dove risiede l'altro 60%

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    3. La scoperta dell'acqua calda.
      Importare milioni di (in sinistrese) fasciomachisti (ritorno alla realtà) islamici afroasiatici ipertestosteronici comporta qualche problemino per quelle pu**tane (parola di una madre maghrebina sulla sessualitå in Europa) di europee.
      Cosa vi aspettate, nei vs. salotti? Efebici che vi portino psticcini e te verde?!

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    4. Uomo, gli uomini sono tutti uguali quando nascono. Il problema è dopo, quando trovano gli intolleranti che hanno fatto le classifiche in base al colore della pelle, alla ricchezza e al modo di vivere.

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    5. Non sono uguali e non lo diventano.
      Il dogma dell'uguaglianza più è falso e più viene ripetuto.
      Non ci sono due bulloni uguali neppure nello stesso lotto, secle misure sono più precise, figuriamoci le persone.
      Ugualizzare invasori e invasi, uomini rispettosi e stupratori, mamme e mammi, etc. .
      Questa adulterazione della realtà è il primo problema.

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    6. Nemmeno due bianchi che vivono nello stesso luogo, identica cultura, sicuramente, hanno il viso diverso, quindi non sono uguali. La disuguaglianza fondata sul colore della pelle è razzismo.

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    7. Il razzismo è il demone nella testa di razzisti e razzisti anti, i secondi peggio dei primi in quanto 1.
      razzisti formidabili e 2. dissimulati.
      Faccio notare che la (menata su quelli di) razza bianca l'avete tirata fuori voi, Gus.
      Solo dei razzisti puri potrebbero inventarsi una frase razzista come "*Black* lives matter", il corollario logico della quale è che le vite dei rossi, gialli, bianchi, bruni non contano (il ", too!" finale è stato accuratamente rimosso).
      Razzisti al 100% che si beano di antirazzismo.
      Sono quelli che dagli attici di Nuova York apologizzano le immigrazioni di massa poi applicate con stupro e violenze a quelle pu**ane di europee.
      Come fai? Ugualizzi i carnefici alle vittime e li inserisci a forza nelle seconde, tenendole più mansuete possibile col lavaggio del cervello arcobalengo. Prego osservare i dati riportati da Zara sopra.

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    8. Uomo, la gente nasce e i bambini sono tutti uguali. Poi crescono e questa società schifosa li cataloga.

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  15. Il mio post è dedicato al problema maschilismo e riguarda gli autoctoni e gli stranieri.
    Sai che non sono ricattabile e puoi benissimo scrivere nei blog che preferisci.
    Il mio post non riguarda, come fanno i maschietti, chi ce l'ha più grosso (ovvero chi è più intelligente tra maschio e femmina), le colf ucraine o polacche.

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  16. Ciao Gus! Buona domenica! Oggi il 9 maggio Russia celebra il Giorno della Vittoria sulla Germania nazista.

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    1. Il contributo della Russia per sconfiggere i nazisti è di 20milioni di vittime.
      Ciao Irina.
      P.S.
      Nel tuo elenco di lettura vedi il mio ultimo post: Intolleranza sociale?

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  17. La donna non sa né può fare il padre e l'uomo non sa fare né può fare la mamma.
    Un secolo di scienza (psicologia) con tonnellate di letteratura sulla mancanza della figura paterna o materna messi sul rogo di questo fondamentalismo prima ugualista poi LGBTxyz_transKlm.kyVegAnimalFluidCAPperian..
    Progresso oscurantista? No grazie!

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    1. Uomo, sono d'accordo. Massimo rispetto per i diversi che subiscono cambiamenti e scelte sessuali, ma esistono archetipi che costituiscono modelli elementari di comportamento, padre e madre.

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    2. Uomo, un saluto a te, a Rosa Canina, al Tango e alla Milonga.

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    3. Gus, la sensazione è che vogliate dare un colpo al cerchio e uno alla botte.
      Come disse la Cirinnà, è tutto in ottica di normalizzare le robe omogenitoriali, un abominio disumanizzante che va oltre le psicopatie e le ingegnerizzazione commesse dai comunisti più fanatici. Pol Pot e Stalin erano dilettanti, si limitavano ad apologzzare la proprietà statale della prole. Comunque Bibbiano è già (stata) realtà.

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    4. Io non sono responsabile delle bestialità che dice la gente.

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    5. Le bestialità, la lotta psicopatica a pensieri ed emozioni, la disumanizzazione dei bambini e delle schiave fattrici per i capricci di cososessuali ad ego ipertrofico che credono di essere uguali a un padre e una madre è la prospettiva di questo abominio arcobalengo Zan, solo una tappa in un viaggio verso la distopia.

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    6. Parli di distopia e non ti accorgi che è realtà che stiamo vivendo.

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  18. E' giusto. Una compagnia sbagliata può rovinare una persona.
    Ciao Valeria.

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