Nelle nozze di Cana, quando il vino è finito e avrebbe guastato la festa, Maria chiede al Figlio il miracolo. Gesù risponde che non è ancora il tempo, ma la Madonna dice "Fate quello che vi ordina". Ecco, noi non possiamo immaginare lo sguardo del Figlio che si incrocia con quello della Madre che legge il sì. Capite, ora, di che sguardo parlo? Tanto per comprendere quello che sto scrivendo: tra i cinque sensi che permettono all'uomo l'accesso alla realtà, il senso della vista è quello più oggettivo e più personale. Lo sguardo si rivela al mondo delle cose e degli uomini e, nello sguardo questo mondo viene accolto. E' antichissima, la si ritrova già in Platone ed è sepolta nella coscienza collettiva, l'osservazione che la pupilla ( l'intimo del nostro occhio) ha questo nome ( piccola fanciulla) in quasi tutte le lingue perché chi ci guarda vede riflessa in questa nostra intimità la sua propria immagine. L'essere umano è dunque per l'altro uomo lo specchio più naturale, più rivelatorio, più intimo e vivo. Abbracciare con lo sguardo è un vero atto dell'uomo-Dio, appartiene alla reciprocità dello sguardo, a guardarsi a vicenda come avviene nelle scene di chiamate al Giordano: "Egli vide che lo seguivano...Venite e vedete, ed essi andarono insieme e videro, "Gesù fissò lo sguardo su di lui e disse: "Tu sei Simone".
Quando Gesù vide venire Natanaele disse: "Guarda, ti ho visto sotto il fico....vedrai qualcosa di ancora più grande".
L'espressione " Vedere Dio", dunque mantiene tutto il suo valore nel Vecchio Testamento, ma acquista certamente maggior rilevanza nel Nuovo Testamento.
Sembra quasi che Maria non lo abbia sentito parlare. Va diritta dai servi e gli dice: "Fate quello che Egli vi dirà". Gesù nulla nega alla Madre. Non lo fa, perché non può, proprio Lui, disobbedire al quarto Comandamento: "Onora il padre e la madre", non lo fa perché immenso è l'amore che lo lega alla Mamma. Lo fa perché Maria ha detto sì all'Angelo, accettando tutte le conseguenze di quel "Sì", a quando lo accompagnerà fin sotto la croce, a quando, con Giovanni, Le verrà affidata l'intera umanità!
Immagine:
RispondiEliminaLe nozze di Cana è un dipinto di Paolo Caliari detto il Veronese del 1563, custodito al Louvre di Parigi.
non nega nulla ma tiene a chiarire: "che c'è tra te e me?"
RispondiEliminatutto sottilmente e molto ben legato, come nel tuo post. ciao
Cristo deve fare la volontà del Padre e non quella che suggerisce una persona, anche se si tratta di sua madre.
EliminaIl sì a Maria è una conseguenza del sì che ha ricevuto dal Padre.
sì, tutto sottilmente legato. io questa corrispondenza la chiamo spirito. ciao
EliminaCiao Gus! Come stai?
RispondiEliminaIrina, sei molto gentile ad occuparti della mia salute.
EliminaCi vorrebbe qualche altro miracolo, dicono tanti. Io stamattina ho scorto l'alba, ad esempio, e voi?
RispondiEliminaI miracoli hanno un riferimento specifico:
Eliminale resurrezioni da morte simboleggiano che la salvezza vuol essere restituzione allo stato anteriore al peccato, e quindi sono segno della vittoria su di esso e su tutte le sue conseguenze;
il vino buono di Cana prepara il dono della nuova alleanza;
la moltiplicazione dei pani annunzia l'Eucarestia;
la pesca miracolosa è simbolo della fecondità del ministero apostolico;
il camminare sulle acque ricorda il passaggio del Mar Rosso e preannuncia il cammino onnipotente dell'opera liberatrice;
la tempesta sedata significa il potere di Cristo su tutte le tempeste che minacciano la Chiesa.
Il miracolo non è scorgere l'alba, ma la riflessione istintiva che senti osservando il giorno che nasce.
Buona giornata Gus.
RispondiEliminaGrazie OLga.
RispondiEliminaLo sguardo ci permette di entrare in contatto con l'anima dell'altro. Attraverso i suoi occhi possiamo vedere, con uno sguardo più attento, la sua dimensione interiore. Attraverso lo sguardo si entra in sintonia con l'altro e si può trovare l'intesa senza parlarsi. Però il senso della vista secondo me ha un limite: ci illude che possiamo avere un controllo su tutto ciò che il nostro sgaurdo abbraccia, ci dà un senso di falsa stabilità. L'uomo ha sempre sentito il bisogno di cercare questa stabilità, di essere ancorato al mondo, al posto in cui si trova, alle cose e alle persone che ama e per questo che da sempre predilige la vista a discapito dell'udito, perchè quest'ultimo dà spazio al suono, a ciò che è effimero e che ci ricorda che la realtà che ci sta intorno è in continuo mutamento e che non è imperitura. L'udito ci rammenta la finitudine della vita, perchè un suono nel momento in cui nasce è già finito oppure si trasforma. Credo che sia l'udito il senso che rispecchia meglio la nostra realtà. Comunque il miracolo delle nozze di Cana mi ha sempre commosso per il grande rapporto di amore materno che univa Gesù a Maria.
RispondiEliminaIn un vangelo apocrifo leggo:
Elimina*Giusto e Simeone, i due figli più vecchi di Giuseppe, si sposarono e andarono ad abitare a casa loro. Anche le due figlie si sposarono e si ritirarono a casa loro.
Nella casa di Giuseppe restavano Giuda e Giangiacomo il Minore, nonché mia madre, vergine.
Io poi rimasi con loro, proprio come se fossi uno dei suoi figli. Chiamai Maria, mia madre, e Giuseppe, mio padre...è con amore immenso che li ho seguiti, come la pupilla degli occhi.*
La nostra realtà viene rispecchiata dallo sguardo e dall'udito.
Quello che decide è la sincerità di questi due sensi.
"Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un pò brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono». Questa è la frase che più mi ha colpito di quel passo del Vangelo. Proprio perciò (e non per il semplice fatto che si trattasse di un contesto nuziale) con mia moglie chiedemmo al celebrante di inserirla come lettura principale nella celebrazione del nostro matrimonio.
RispondiEliminaFabio, era il vino creato da Gesù e per forza doveva essere il più buono.
RispondiEliminaMa il significato di questa frase è di molto più profondo.
A me, da subito, mi ha colpito lo sguardo di Gesù percepito dalla Madonna e l'importanza di Maria nel cristianesimo.
Non bisogna essere solo credenti, ma credibili.
EliminaLui è Santo. Uno dei pochi
Solo non peccando si è credibili. Per questo Cristo è credibile.
EliminaUn episodio ben conosciuto anche dagli agnostici come me ;) Ma credo un po' da tutti.
RispondiEliminaSullo sguardo tra una madre e un figlio, ci sarebbe tanto da dire, non soltanto in odore di santità :)
Quello che è scritto nei vangeli ci appartiene, è per l'uomo senza cercare etichette.
EliminaIn effetti di fronte ad un maschilismo imperante nella Chiesa questa immagine dello sguardo di Maria che si incrocia con quello del figlio che però non è un figlio qualunque . Eppure in quegli sguardi c'è tutto l'affetto ed il rispetto che Gesù ha per Maria. Due sguardi da prendere come esempio del rispetto e dell'amore che i figli dovrebbero avere verso i loro genitori, certo sempre che non siano genitori biologicamente ma anche nell'amore e negli insegnamenti.
RispondiEliminaIl Vangelo di Giovanni non parla mai di miracoli, ma di ‘segni’. Le guarigioni, o i gesti prodigiosi di Gesù, questo evangelista li chiama ‘segni’ e in questo modo vuole sottolineare qualcosa di forte e bello.
RispondiEliminaDall'incontro di sguardi tra la madre e il figlio alle nozze di Cana a quello sul Calvario: intrecci d'amore puro.
RispondiEliminasinforosa
Gesù era nato grazie al miracolo dello Spirito Santo. Cristo metà Dio e metà uomo.
EliminaMaria è una donna scelta dal Signore e la sua grandezza è sempre più evidente.
Ciao Gus, buon fine settimana.
RispondiEliminaGrazie per il post di oggi che ci permette tante riflessioni.
http://www.culturamariana.com/Attivita/DENIS.pdf
EliminaQuesto link contiene molti appunti sul brano del vangelo di Giovanni.
Ciao.
Bellissimo post e molto interessante quanto scrivi sul "vedere" sia nell'episodio delle Nozze di Cana che negli altri riferimenti. Per me è una delle pagine più incoraggianti di tutto il Vangelo. E se lo sguardo di Maria in fondo esortasse il Figlio a compiere il miracolo per iniziare la vita pubblica come a dire: "Forza, dai...è ora di incominciare!!" ?
RispondiEliminaGrazie Gus e buona serata!
Grazie Annamaria.
EliminaIl vangelo di Giovanni con ampi cerchi, come una spirale si addentra verso la profondità del mistero.
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RispondiEliminaBello anche questo
E' un aggregatore che tramite un feed segue il mio blog.
EliminaCi sono vecchi post del 2014.