lunedì, aprile 22, 2019

Mio nonno, G.D'Annunzio







Prima del viaggio si scrutano gli orari,
le coincidenze, le soste, le pernottazioni
e le prenotazioni ( di camere con bagno
o doccia, a un letto o due o addirittura un flat);
si consultano
le guide Hachette e quelle dei musei,
si scambiano valute, si dividono
franchi da escudos, rubli da copechi;
prima del viaggio si informa
qualche amico o parente,si controllano
valigie e passaporti, si completa
il corredo, si acquista un supplemento
di lamette da barba, eventualmente
si dà un’occhiata al testamento, pura
scaramanzia perché i disastri aerei
in percentuale sono nulla;
prima
del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che
il saggio non si muova e che il piacere
di ritornare costi uno sproposito.
E poi si parte e tutto è OK e tutto
è per il meglio e inutile.

E ora che ne sarà
del mio viaggio?
Troppo accuratamente l’ho studiato
senza saperne nulla. Un imprevisto
è la sola speranza. Ma mi dicono
che è una stoltezza dirselo.


Eugenio Montale

18 commenti:

  1. Possible ricerca correlata: Vittoriale degli Italiani

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  2. Niente è meglio di un clima influenzato dal lago. La sera come d'incanto cessa il caldo afoso e devi indossare la giacca. Sì, i luoghi sono pieni di un fascino misterioso.

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  3. La poesia mette in evidenza i riti dell'uomo d'oggi. La burocratizzazióne del desiderio.
    Allora che fare? Risponde che servirebbe un imprevisto, ma non in senso negativo ma come Speranza di un cambiamento.

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  4. Montale tenta di recepire di decifrare il Mistero che è insito in ogni vicenda umana, in ogni individuo e nella sua storia: "Qualche uccello di mare se ne va; | né sosta mai: perché tutte le immagini | portano scritto: più in là".

    Questa sorta di – più in là – montaliano non è altro che l'altrove.

    Montale si muove ora verso una direzione che dall'interpretazione nichilista si connota come affermazione di una ricerca del senso della vita, ossia del Mistero che la orienta e la macera, tentando di dare un significato al tutto.

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  5. Non amo D'Annunzio, né condivido il suo modo di concepire l'arte, ma condivido il tuo modo di concepire le vacanze, anche se... qualche volta credo sia bene inventarsi qualcosa che ci distragga dalle nostre rassicuranti abitudini e ci obblighi a ristrutturare la mente, calandoci in dimensioni prospettiche del tutto sconosciute alla nostra abitudine. Buona vacanza Gus.

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    1. Nemmeno io amo D'Annunzio. Di bello c'è solo la poesia "La pioggia nel pineto" e anche "Le novelle della Pescara"

      "Il viatico uscì dalla porta della chiesa a mezzogiorno. Su tutte le strade era la primizia della neve, su tutte le case la neve. Ma in alto grandi isole azzurre apparivano tra le nuvole nevose, si dilatavano sul palazzo di Brina lentamente, s'illuminavano verso la Bandiera. E nell'aria bianca, sul paese bianco appariva ora subitamente il miracolo del sole.
      L'istinto della fame si ridestava vivissimo quando dal forno di Flaiano saliva nell'aria l'odore caldo del pane. Orsola divorava rapid amente, con un godimento brutale di tutto l'essere, guardando d'intorno se qualcuno tentasse strapparle tra le mani il cibo.

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  6. Prima del viaggio si scrutano gli orari,
    le coincidenze, le soste, le pernottazioni
    e le prenotazioni ( di camere con bagno
    o doccia, a un letto o due o addirittura un flat);
    si consultano
    le guide Hachette e quelle dei musei,
    si scambiano valute, si dividono
    franchi da escudos, rubli da copechi;
    prima del viaggio si informa
    qualche amico o parente,si controllano
    valigie e passaporti, si completa
    il corredo, si acquista un supplemento
    di lamette da barba, eventualmente
    si dà un’occhiata al testamento, pura
    scaramanzia perché i disastri aerei
    in percentuale sono nulla;
    prima
    del viaggio si è tranquilli ma si sospetta che
    il saggio non si muova e che il piacere
    di ritornare costi uno sproposito.
    E poi si parte e tutto è OK e tutto
    è per il meglio e inutile.

    E ora che ne sarà
    del mio viaggio?
    Troppo accuratamente l’ho studiato
    senza saperne nulla. Un imprevisto
    è la sola speranza. Ma mi dicono
    che è una stoltezza dirselo.


    Eugenio Montale

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  7. Prima della malattia che l'avrebbe portata alla morte, risultata da analisi del sangue fatte appena tornati a Pescara, un'estate, io e Bruna abbiamo trascorso un mese a Gardone Riviera. L'albergo era un vecchio castello adattato all'ospitalità. Il giorno a Gardone fa molto caldo, ma la sera, sulla terrazza si può mangiare anche un coregone, e devi indossare maglia e giacca. Nei tavoli solo qualche candela e tante ombre. Ho visitato anche Desenzano, Salò e Limone su Garda. C'è sempre l'attesa della pioggia scrosciante, che arriva e se ne va altera e strafottente. Ma lei non voleva uscire con l'ombrello e di pioggia ne abbiamo presa tanta. Ora anche io lascio l'ombrello a casa anche se c'è minaccia di pioggia.
    Appena abbandoni la Padania sei abbracciato dal verde degli uliveti e dal giallo dei limoni e l'impressione è di essere in un posto che somiglia al paradiso terrestre è molto forte.

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    1. Tante volte anche io esco senza ombrello pur con la minaccia della pioggia. E dire che la detesto profondamente, ma forse di più detesto portare l'impiccio dell'ombrello.
      E un po' mi piace quella sensazione di positività, di pensare che tanto non pioverà, e che se pure pioverà...chissene frega, a volte fa piacere anche bagnarsi.
      Spero tu abbia trascorso delle buone feste. Buona serata.

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    2. Il pizzico di follia di Sara.
      Le feste mi innervosiscono.
      C'è troppa falsità.

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  8. Vado un po' controcorrente, a me D'Annunzio non dispiace.
    Anni fa lessi "Il piacere" e lo trovai noiosissimo, ma qui e lì, fra le sue opere, riscontro pensieri che ho covato spesso anche io.

    Per quanto riguarda il tema delle vacanze, non ho sempre voglia di fare le stesse cose, ma per lo più mi piace vedere cose nuove, rilassarmi, divertirmi un po'. Cambiare facce, soprattutto.

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    1. D'Annunzio è troppo grande per una piccola Italia.
      E' un innovatore e questo dà fastidio a tanti.

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  9. È molto bella la tua riflessione sulla scelta e il modo di vivere la vacanza, in effetti da come uno la sceglie e la vive si può capire molto di come è.
    Il lago di Garda è molto bello e solare, in alcuni momenti, però, preferisco quello di Iseo, argentato e un po’ nostalgico.
    Dolcissimo il ricordo di tua moglie. Buona giornata.
    sinforosa

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    1. Grazie per aver capito Gardone Riviera e la presenza di Bruna.
      Ciao.

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  10. Col passare del tempo le vacanze mutano. Adesso preferisco passarle con poche persone, massimo 2-3, per pochi giorni e intensi. Mi rilasso anche con poco: uscire da casa senza meta a scatola chiusa per scoprire luoghi nascosti leggendo semplicemente le indicazioni stradali. Ciao Gus

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    1. L'importante è dimenticare la quotidianità con cose nuove.
      Ciao Innassia.

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  11. La vacanza è gran parte nel "prima", io sarò a New York appena sette giorni, ma sono mesi che assaporo questo viaggio...
    Amo il Vittoriale, le sua atmosfere cupe inquietano e mettono a disagio mia moglie, io ci abiterei invece, arrederei parte della mia casa così, potendo.. ma non sempre le sensazioni tra coniugi possono essere condivise e apprezzate; è anche qua il bello di una costruttiva e palpitante vita di coppia ;)

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    1. Mia moglie definiva lugubre il Vittoriale. Detestava D'Annunzio uomo fino a coinvolgere il D'Annunzio poeta.

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