mercoledì, giugno 27, 2018

Vivere il presente











Lo chef Michael e l'epidemiologa Susan si conoscono per caso mentre il mondo va verso il proprio collasso, lasciando la popolazione privata dei propri sensi. Il primo senso a sparire è l'olfatto, seguito dal gusto, l'udito e la vista. Nonostante il declino e una morsa di pazzia e violenza che attanaglia il mondo, Michael e Susan in qualche modo riescono ad innamorarsi e a passare insieme momenti di tenerezza. Nel frattempo, il mondo cerca di andare avanti nonostante la perdita dei sensi, riadattandosi alla nuova realtà.
I motivi per cui i sensi spariscono non sono spiegati o compresi, ma la perdita dei sensi avviene generalmente dopo una crisi: l'olfatto svanisce dopo un attacco di enorme tristezza; il gusto sparisce dopo una specie di collettivo attacco bulimico; l'udito scompare in seguito a uno scoppio collettivo di ira. Proprio durante lo scatto d'ira che lascerà sordo Michael, l'uomo attacca e oltraggia Susan nel peggiore dei modi. La donna scappa dall'appartamento di Michael, intento a spaccare oggetti e a devastare la sua stessa casa. Tornato in sé, tramite una telefonata Micheal dichiara a Susan di essere innamorato di lei, ma lei scaglia via il telefono, mentre l'udito abbandona anche lei. Il film finisce con la riunione dei due amanti pochi istanti prima che anche il senso della vista sparisca.

24 commenti:

  1. Sono d'accordissimo. Bisogna soprattutto pensare al presente. Ma per pensare al presente bisogna anche pensare "slow", prendersi, se è possibile, dei momenti di pausa, senza farsi divorare dallo stile di vita frenetico odierno.

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    1. Riky, il mio pensiero non è comunque il "carpe diem", tanto per non creare confusioni.

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    2. Cioè, non è un invito ad un divertimento spensierato, perché la meditazione è situare le cose al loro posto.

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    3. Esattamente, non l'ho proprio pensato. Il carpe diem è la filosofia della cicala. Noi dobbiamo essere delle formiche ma ben ancorate al presente.

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  2. Un pò buddista? Qui e ora... Abbraccio siempre

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  3. Una vita consapevole, da augurare ed augurarsi. Perché tutto parte prima da noi. Grazie Gus

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    1. A proposito: Macron dal Papa.. si saranno scambiati qualche immigrato?!?

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    2. La vita è quello che accade nell'attimo e dobbiamo esserne consapevoli.
      Grazie Franco.

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    3. Provo molta sofferenza per il cinismo che l'Europa sta dimostrando verso milioni di persone disperate.

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  4. D'accordissimo. Infatti io sono per vivere il presente, guardando al futuro e tenendo conto del passato. Tanto il presente è anche già passato e già futuro, nello stesso attimo appena precedente e appena successivo^^

    Moz-

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    1. Il passato dovrebbe averci insegnato, il presente va capito e meditato. Sul futuro non mi gioco nemmeno un copeco.

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  5. Se continuassimo a paragonare il presente al passato non saremmo mai felici o soddisfatti.
    Lavorando per costruire un futuro migliore, invece, forse sì.

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    1. Seneca, disse vivi ogni giorno della tua vita come se fosse l'ultimo poiché lui era un stoico, non aveva paura della morte.

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  6. Vivere l’oggi e l’adesso, anche perché il passato è passato, appunto, e il futuro, il domani, non mi appartiene ancora.
    sinforosa

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    1. Il futuro è sempre un punto interrogativo.
      Ciao Annamaria.

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  7. Caro Gus ... grazie "dell'orchidea"... ho letto;
    Ma a questo tuo post, mi permetto di rispondere con parole che non sono mie, ma che sono comunque speculari alle mie:
    Non tenere conto del presente è quasi una malattia, nella nostra cultura, e noi veniamo continuamente condizionati a sacrificarlo al futuro. Con questo sistema, in conclusione, non solo evitiamo, adesso, ogni godimento, ma la facciamo finita per sempre con la felicità.
    (Wayne Dyer). A presto. Ciao Gus.

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    1. Una volta individuata la malattia , è solo questione di tempo, si trova la cura.
      Ciao Stella.


      P.S.



      Ho visto un film strano.
      Una malattia che toglie l'olfatto, e la gente mangia solo farina e grasso per sopravvivere. Poi diventa sorda e scende un buio sul mondo. Ma l'uomo sopravvive grazie all'amore, all'orchidea.

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    2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    3. Wow... Da molto su cui riflettere ... Comunque io non mi sento un'orchidea... Non mi avvicino nemmeno ad un'ortica. Ma grazie. Ciao Gus, a presto

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  8. Ci sono blog come il tuo che meriterebbero una vacanza, solo per essere letti per bene.
    Bhe sappi che se non posso dedicarti ore, ti dedico i miei minuti migliori. Quello in cui il mio momoneurone è ancora attivo ^.*
    (Buonagiornata;)

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  9. Io lo faccio, cerco di vivere il presente. Uno sguardo al passato ogni tanto, senza esagerare. Del futuro non so nulla, forse non ci guardo apposta, per paura.

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    1. Il futuro è lo scorrere del presente attimo dopo attimo.

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