venerdì, giugno 15, 2018

Il posto delle caprette








Ieri, se non è stato un sogno, sono andato a trovare le caprette.
Stavo su questa sedia, con il monitor e la tastiera.
E' venuta mia moglie:
"Augù, la parrucchiera è piena di clienti.
Vorrei andare a trovare le caprette.
Vuoi venire?".
Sono rimasto perplesso. Non conosco caprette.
Difficilmente dico di no a mia moglie.
Camicia, jeans, e l'avventura è cominciata.
Lei indossava un abitino grigio e una sciarpa di seta curiosa. Pure grigia, ma enorme.
Un filo di colore sulle labbra, occhi celeste chiaro, i capelli biondi.
Nelle mani qualche foglia di verdura.
Il posto delle caprette non era lontano.
A sud dello Stadio Adriatico. Un prato verde, ai margini della pineta dannunziana, dalle tamerici salmastre.
Tante volte mi era capitato di passare di lì, ma le caprette non le avevo mai viste.
Sì, le caprette ci sono. Anche le galline e un piccolo cinghiale nero.
Le bestioline hanno visto Manu e si sono presentate.
Ha offerto la verdura, le ha chiamate per nome.
Ho l'impressione che le caprette abbiano risposto.
Ho chiesto a Manu: " Ma le conosci da tanto le caprette?"
Mi ha risposto: "Sì, da tanto. Mentre tu eri al lavoro, avevo sempre un attimo di spazio
libero per trovare le mie amiche".



29 commenti:

  1. Ah però, anche tu come sogni strani non scherzi. Ora però vorrei la tua interpretazione :)

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    1. E' un post scritto quando Bruna era viva sulla piattaforma di Splinder.
      Domani è il giorno della sua nascita.
      Mi piace ricordarla così.

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  2. Non ho compreso se questo sia un ricordo oppure un sogno.
    Però mi piace l'idea di una persona che si ritaglia cinque minuti al giorno per andare a trovare le caprette :) ci sono zone di noi che vanno coltivate.

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    1. E' un fatto vero Sara.
      Io ricordo anche con la memoria visiva quando chiamava per nome le caprette.
      Bruna era veramente un esemplare unico, irripetibile.

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    2. ah caspita, io pensavo fosse un sogno. Come non detto.

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    3. Riky, uno ha un'impressione di un fatto ed è giusto che la dica.

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    4. Sono certa che fosse un esemplare unico ed inimitabile :)
      Buona giornata Gus e Riccardo.

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    5. Anche tu lo sei per Fred.
      L'Amore dilata i sentimenti.

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  3. Conosco i posti che citi, ma il sogno è davvero strambo...

    Moz-

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  4. Eppure io andavo sempre allo Stadio, ma quel terreno era a in fondo alla curva sud, cioè degli ospiti cornuti, e il contadino in attesa di vendere aveva messo capre, e io non lo avevo mai notato.
    Bruna era così. fantasticamente imprevedibile. Strano che insisti sul sogno.

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  5. io da piccola andavo a trovare le galline :D
    con questo ricordo mi hai fatto tornare in mente un dettaglio del passato che avevo del tutto dimenticato

    Grazie Gus!

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    1. Contento per l'utilità del post.
      Grazie.
      Ciao Barbara.

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  6. Bruna insegnava Ragioneria nell'Istituto Tecnico Commerciale Manthonè di Pescara, sulla Tiburtina, zona Areoporto. La scuola era per lei una passione. La Presidenza era in una via vicino alla nostra abitazione, zona Stadio. Un giorno, periodo autunnale, il Preside la chiamò per delle comunicazioni. La strada era piena di foglie che cadevano dagli alberi e un tombino dell'acqua senza copertura, coperto dal fogliame, praticamente invisibile era in agguato. La gamba sprofondò nel buco.
    Frattura trimalleolare scomposta. Gesso e un mese di immobilità totale stesa sul letto. Quando si riprese, le non aveva la patente di guida, trovava molto dolore nel salire sul bus e il polpaccio non aveva forza a sufficienza per salire. Con 15 ani, sei mesi e un giorno di contribuzione ( includendo anche gli anni del corso di laurea) si poteva andare in pensione. La forzai, anche per timore di ulteriori danni. La mattina rimaneva sola in casa, forse si annoiava e scovò il posto delle caprette.
    Bene, ora il primo che mi parla di sogno lo mando a quel paese.

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  7. Grazie per averci regalato questa fotografia della tua splendida Bruna.
    Voglio pensare che le caprette le tengano ancora compagnia. <3

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    1. Questa mattina non ancora vedevo qualche post di notizie. Lo sai, il fatto mi preoccupava. Ora sono più tranquillo.
      Grazie.
      Ciao Claudia.

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    2. Ho scelto di pubblicare un racconto a cui tengo molto, sul tema della sterilità.
      Per le notizie ci sarà tempo.. 😉
      Un abbraccio.

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  8. Tua moglie è stata una donna fortunata ad avere un marito come te e insieme avete formato una bella famiglia e il vostro amore non è mai finito, questo non te lo porterà mai via nessuno. Ciao Gus un post davvero tenerissimo.
    sinforosa

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  9. Grazie Annamaria.
    Tante piccole cose fanno diventare grande un amore.

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    1. Grazie Anna.
      Ricorderai che questo post ti è servito per scrivere la storia d'amore tra me e Bruna.

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  11. Immagino che tu e Bruna, abbiate condiviso tanti momenti e questi momenti, che a posteriori chiamiamo ricordi, sono il modo in cui una persona resti sempre dentro di noi. Attraverso i tuoi pensieri, anche solo citando, in maniera giocosa D'Annunzio, lei è immortale e la semplice gioia di quei giorni resterà sempre dentro di te, così come il suo spirito tornerà sempre dalle sue caprette; Conosco il posto ... mi hai ricordato delle cose ... sei premuroso a tutt'oggi con lei e questo è ciò che ti contraddistingue.

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    1. Quello che manca è la mia impossibilità di parlare delle mie emozioni e sensazioni a una persona che non può rispondermi. La compagna della tua vita non può essere sostituita nemmeno dai figli o da un'altra donna.
      Per questo l'amore è immortale. Come hai detto nel tuo blog non è un dovere o c'è o non c'è.
      Il ricordo è qualcosa che è accaduto tanto tempo fa, ma non essendo importante è come un vestito logoro appeso nella gruccia di un armadio. La memoria è qualcosa accaduta nella tua vita ma che seguita ad essere una presenza oggi e fino all'ultimo giorno della tua esistenza.
      Ciao Stefania.

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  12. Algunas emociones se convierten en silencio por miedo a la respuesta de la persona que admiramos. Mi abrazo!!

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  13. Ciao Gus, non sapevo che fossi stato spostato. È molto bello quello che hai scritto di lei, credo che non ci sia un modo migliore di celebrare una persona se non quello di raccontare un ricordo semplice ma importante.
    Ti abbraccio forte

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    1. A volte per descrivere una persona basta un piccolo racconto.
      Grazie Paola.

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  14. Ricordo bene questo post. Hai descritto talmente bene la tua Bruna che ci hai regalato una fotografia. Lei bionda tenera e tu scuro. Vi tenete per mano. Come sempre. Grazie. Bacio Gus.

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