martedì, giugno 05, 2018

Merel Kindt






La memoria è fatta di ricordi belli e brutti. Molti sono insignificanti e si cancellano subito dal nostro cervello. Un ricordo bruttissimo potrebbe condizionare la vita di un essere umano. Gli scienziati ci hanno pensato e con grande entusiasmo sono riusciti a scovare sostanze in grado di eliminare dalla memoria i fatti  spiacevoli.
Il nuovo farmaco, che è ancora in via di sperimentazione ma che ha già dato i primi risultati positivi sui topi, è stato testato da un gruppo di studiosi olandesi guidati da Merel Kindt. La ricerca è stata pubblicata su Nature Neuroscience.
Quando si subisce un trauma, si legge sulla rivista specializzata, il ricordo della paura si intrufola nella memoria a breve termine: è a questo punto che agisce la “pillola dell`oblio”. Il farmaco - il cui principio attivo è il propranololo, un betabloccante che garantisce l`effetto amnesia - intercetta i ricordi sgradevoli impedendo loro di fissarsi nella nostra memoria definitiva, quella a lungo termine.
I ricercatori hanno iniziato la sperimentazione anche sugli uomini. Merel Kindt e colleghi hanno allora coinvolto 60 studenti dell`Università di Amsterdam , la paura è scomparsa, mentre lo stesso non è accaduto agli studenti a cui era stato somministrato il placebo. “Potrebbe essere il primo passo - dicono i ricercatori – per il trattamento di ansia patologica e disordini dovuti a traumi psicologici”. Saremo quindi in grado di selezionare i ricordi e scartare quelli indesiderati? coinvolge solo la memoria a breve termine, mentre non si conoscono ancora i suoi effetti nel lungo periodo, né l`influenza del propranololo sui ricordi lontani nel tempo, come i traumi infantili che persistono da adulti.


24 commenti:

  1. L'immagine è di Merel Kindt.

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  2. Avrei il terrore di assumere una pillola di questo genere.

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    1. La penso come te, ma probabilmente le nostre vite non sono state distrutte da eventi traumatici.
      Ciao Sara.

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  3. I ricordi spiacevoli però fanno parte di una persona, come quelli piacevoli

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    1. C'è qualche donna che ha subito uno stupro e l'evento ha distrutto la sua vita.
      Per non parlare delle violenze in famiglia da parte di nonni o qualche zio porco.
      Quando la scienza va alla ricerca di qualcosa da dimenticare conosce tante situazioni che tu non sai.

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  4. Fantascientifico, non c'è che dire. Di queste cose tempo solo gli effetti collaterali a lungo termine.

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  5. In nessun farmaco possono escludersi effetti collaterali.

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  6. Un farmaco utilizzato per trattare la malattia di Parkinson potrebbe aiutare anche le persone che soffrono di fobie o di disturbi da stress post traumatico. È l'ipotesi di alcuni scienziati tedeschi, che stanno esplorando gli effetti della psicoterapia per combattere la memoria di eventi spaventosi in combinazione con un farmaco chiamato levodopa, o L-Dopa. Si tratta di un tipico rimedio contro i disordini del movimento, ma che potrebbe anche essere utile per superare i cattivi ricordi.

    Raffael Kalisch dell'University Medical Center Mainz ha presentato i primi risultati oggi a Milano, durante la più grande conferenza europea sulle neuroscienze Fens 2014. Lo scienziato e i suoi collaboratori dell'Università di Innsbruck stanno conducendo esperimenti su topi e umani per esplorare i meccanismi psicologici e neurobiologici di ansia e paura. «La paura è una reazione essenziale per la salute e la sopravvivenza, ma i ricordi legati a quelle situazioni possono causare ansie a lungo termine e fobie» dice il ricercatore. La cosiddetta estinzione della paura, utilizzata in psicoterapia, espone le persone a un trattamento di cui però non si possono prevedere le conseguenze.

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  7. Un farmaco per cancellare la memoria: scienza o fantascienza?

    "da Marcello Celito"
    in Farmaci.
    Un gruppo di ricercatori americani è riuscito a identificare, nel corso di una serie di ricerche sulle basi genetiche della memoria, una serie di composti farmacologici in grado di cancellare la memoria e i ricordi spiacevoli delle persone.
    La scoperta: cancellare la memoria per scopi terapeutici con un farmaco.
    Una scoperta che se dovesse essere confermata da ulteriori studi aprirebbe scenari nuovi e inesplorati per la psicologia e per la medicina in generale.

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  8. Ora capisco il riferimento alla pilloletta. Non avevo ancora avuto il tempo di leggerti, oggi.
    Comunque, in alcuni casi, più che una pillola occorrerebbe una flebo. Di almeno sei ore...

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    1. Non deve mai mancare il tempo di leggere gus :XD

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  9. Io sono fortunato: non avrei bisogno affatto di prendere pillole, perché non ho avuto niente nella vita di così terribile da doverlo cancellare. Cose spiacevoli sì, ma tutte ben metabolizzate :)

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    1. Stai attento Ricky..
      Le pillolette potranno tornarti utili quando meno te l'aspetti.
      Non quelle per la memoria. Ahahah

      Perdonami Gus, ma me l'ha tirata e ci stava tutta. 🤣🤣

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    2. Certo, la pillola del giorno dopo. Metterla sempre nella borZetta.

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    3. Meglio così Riky.

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    4. Claudia 3 Riky 0, posso andare a casa XD

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  10. Mi farebbe un po' paura ma forse se avessi un ricordo terribile che non mi fa più vivere perché no? Prima, però, vorrei essere a conoscenza degli effetti collaterali. Buona serata.
    sinforosa

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  11. Per ora il farmaco oscura memoria negativa non è in commercio.
    Speriamo non debba servirci.
    Ciao Annamaria.

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  12. Buongiorno Gus.
    Sul mio blog c'è un tag per te.
    Se non ami questo genere di post, ti chiedo scusa, ma ho scelto i miei lettori più fidati.
    Nrl caso in cui non ti interessi, ignoralo semplicemente.
    Altrimenti raccontami.
    Anzi, raccontati..
    Eccolo qui. Un bacio.

    https://chiscrivenonmuoremai.blogspot.com/2018/06/riesumiamo-le-mie-estati-grazie.html?m=1

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  13. La prima adolescenza, cioè quella che arriva a quindici anni, l'ho vissuta in un paesino della costa Adriatica. L'estate era una grande festa per noi maschietti. Arrivavano famiglie dalle città per passare le vacanze al mare. I più grandi rincorrevano le signore e i ragazzini le governanti. La spiaggia era molto bella. Un solo stabilimento balneare e una ventina di cabine. L'ultima della serie presentava un piccolo forellino fatto con il trapano da mani abili. E da quel buco la nostra immaginazione diventava realtà. Ormai avevo 16 anni, alto, sfacciato, e non curiosavo più nei forellini per spiare le donne nella loro intimità. L'ennesima estate si apprestava a lasciarci. Monotona e identica alle altre. Invece accadde qualcosa di eccitante e diverso. Un pomeriggio dopo il cambio d'abito una signora uscì e invece di tornare a casa venne verso il nostro piccolo gruppo. Dal suo sguardo di ghiaccio caldo non impiegai molto a comprendere che cercava me. Mi prese per mano e mi portò nella sua villa. Mi disse:" Ora puoi vedermi con tutta tranquillità". E così fu. La storia durò una quindicina di giorni. Poi partì per tornare a Milano. Si chiamava Francesca, sposata. Aveva trent'anni.

    Non sono orgoglioso di questa storia, ma quando mi chiedono dell'estate da ragazzo nella mente c'è solo questo tag.
    Dovrò farmi aiutare da Merel Kindt.

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    1. Però!!
      Ne hai da raccontare. E immagino che gli adolescenti di oggi ti invidierebbero, rimbambiti come sono sugli smartphone o i pc.
      Peccato che tu non abbia scritto la tua esperienza sotto al mio post.
      Mi sarebbe piaciuto condividerla con i miei lettori.
      Se ti fa piacere, fai copia incolla.
      Altrimenti va benissimo così.
      Grazie pe averci regalato questa pagina di te e buona giornata.

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  14. Chissà cosa ne penserebbe Jung.... abbraccio siempre

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    1. Abbraccio Farfalla.
      Jung ascoltando queste storie si sarà annoiato.

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