lunedì, giugno 11, 2018

Un pizzico di fiducia aiuta







Generalmente il diffidente è di fatto un insicuro e quindi anche in questo caso entra in campo l’educazione e l’ambiente in cui si è cresciuti. Colui che si fida e che vede sempre il lato buono degli esseri umani è anche colui che sa donare in modo gratuito, senza aspettarsi granché.

24 commenti:

  1. Ottima riflessione. Il punto è, però, che molti non riescono a fidarsi di se stessi, quindi come potrebbero nutrire fiducia verso gli altri?
    In ogni caso, lunga vita ai rapporti solidi, di amore, amicizia, lavoro, ecc.

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    1. Non mi rivolgo a questo tipo di persona ma a chi riesce a non essere diffidente.
      Riconoscere di chi ti puoi fidare è un esercizio che si sperimenta attraverso delusioni ma che ti insegna a leggere dentro una persona.

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  2. Diciamo che bisogna sapersi fidare delle persone giuste, dei veri amici^^
    per il resto, concordo con te :)

    Moz-

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    1. Nel tuo blog è transitata una marea di persona e sicuramente sei esperto nella materia della fiducia, cioè come è fatto il tipo di cui puoi fidarti.

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  3. Condivido la tua riflessione. Fortunatamente più si cresce, più si acquista esperienza. Ed essa è fondamentale per capire al meglio le persone. Di sicuro, per capirle bisogna spesso mettersi nell'ottica più oggettiva possibile, oppure "mettersi le loro scarpe". Le persone che ci circondano possono darci tanto. Anche tra noi stessi blogger, al di là della condivisione di letture e di commenti.

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    1. E' il discorso che ho fatto prima. Inciampando spesso si impara a camminare.

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    2. Tanti bloggers sono fonti inesauribili ;)

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  4. Posso solo umilmente accodarmi al tuo pensiero e a quello di Riccardo. Non avrei saputo dire meglio. Buon Inizio di settimana.

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    1. Grazie Stefania, ma bella come sei io e Riccardo ti facciamo passare avanti.
      Ciao.

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    2. bella ... insomma! ma ogni tanto un complimento me lo prendo volentieri!! Grazie

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    3. S. Tommaso D'Aquino indicava tre requisiti della bellezza: integrità, simmetria e, così traduce Croce, chiarezza. Joyce invece, più intelligentemente, traduce la terza parola con radiosità, indicando la capacità che la bellezza ha di comunicare qualcosa che non si vede, il potere cioè di emanare qualcosa che nell'oggetto si annuncia, ma non si identifica con i suoi aspetti sensibili. Tommaso parla del bello dentro, del bello interiore quando diventa speciale. Il bello fuori diventa inutile, ininfluente. Il bello fuori se non è illuminato dalla bellezza interiore diventa monotono, ripetitivo fino ad annoiare. Bellissima la parola radiosità che esprime infatti una continua speranza di luce nuova e di maggiore bellezza, di una bellezza che non muore mai, ma che si rinnova nel tempo. Infatti, quando vedi che una persona è radiosa, è bella e non ha età.

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    4. Ahh caro Gus! parole che sono un toccasana ... infatti io mi riferivo al mio carattere, anche perchè del mio viso nessuno ha nota ...credo. Comunque esprimere la bellezza interiore è un bene per chi la riceve e fa bene a chi la dona. Grazie. Cordialmente, stefy

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  5. Fidarsi è nel dna. Quindi chi prende una sòla, continuerà a prenderne. Perché l'amicizia è dare, senza stare a segnare quanto ci spetta.

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    1. Il dna è un calderone dove si ficca tutto. E il segnare è pure complicato.
      Quando i genitori affrontano il rischio educativo il primo avvertimento che ti arriva è: "Non ti aspettare riconoscenza". Perché un padre è una madre danno fino all'ultimo respiro. E anche per questo nei Comandamenti trovi : onora il padre e la madre.
      Eppure moltissimi genitori non fanno che rinfacciare ai figli quello che hanno fatto per loro, non sapendo che si tratta di un dovere.

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  6. "Sapersi fidare: questa è genialità"
    Concordo! Nonostante tutte le padellate in faccia che mi sono presa nel reale e nel virtuale, continuo a fidarmi e dare amicizia. Semplicemente perchè ci credo
    Abbraccio siempre Gus

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  7. "Un amico sincero è un balsamo nella vita, è la più sicura protezione" assolutamente vero Gus 😊 Buona serata!👋

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    1. Io ho avuto pochi amici ma sono stati determinanti in situazioni dove non capivo e finivo per ingannare me stesso. Uno, in particolare, mi ha spiegato quello che accadeva intorno a me e io ,conosciuta la realtà ,ho risolto una faccenda che poteva cambiare in modo drammatico la mia vita.

      Ciao Vanessa.

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  8. capiamo l'altro quando ci RICONOSCIAMO in esso..
    un po' come uno specchio..
    specchio che puo' però DEFORMARSI.e deformare.
    o addirittura rompersi.
    questo quando si ha un'IDENTITa'frammentata o incompleta..
    e si cerca forse nell'altro il proprio 'completamento'..
    io non mi fido degli altri.
    non posso.
    sebbene sia di natura fiduciosa.
    non posso 'affidarmi'all'altro.
    troppe brutte esperienze..

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    1. Le diversità non sono un problema ma devono trovarsi valori condivisi. Sincerità, onestà, capacità di donarsi.
      Le esperienze negative servono per riconoscere la persona che va bene per te e quella che opera servendosi della menzogna.
      La tua scelta equivale a un isolamento pieno di dolore.
      Ciao.

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  9. Io mi pongo nel mezzo. Non do a nessuno una fiducia smisurata, ma neanche mi pongo diffidente a priori.
    Osservo, valuto, decido. Caso per caso.

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    1. E' un comportamento costruttivo. La cosa brutta è la diffidenza come preconcetto.

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  10. Io di solito mi fido della gente, almeno quella che mi è vicino e poi succeda quel che succeda1

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