martedì, maggio 30, 2023

L'oblio della mente

 


La memoria è tutto quello che ricordiamo da quando siamo sbroccati dall'utero di nostra madre fino a oggi. Si tratta di fatti, avvenimenti, emozioni, dolori, gioie che resteranno sempre con noi.
Il resto, cioè quello che abbiamo dimenticato è cancellato e irrecuperabile, ed è un bene.
Se non dimenticassimo finiremmo tutti come Seresevskji , il mnemonista di Aleksandr Romanovic Lurija ,in preda ad una memoria talmente affollata di ricordi, da creare un duplicato caleidoscopico e labirintico della realtà, impossibile da governare. Un doppione così intricato, folto, ridondante e linkato, da non permettere più di ricordare, con ordine e pertinenza, i fatti, le persone e gli oggetti della vita reale.
Dobbiamo capire se l’oblio della mente è un vuoto che non è più colmabile nonostante i nostri sforzi di recuperare il tempo perduto o se questi vuoti della memoria sono essenziali all’equilibrio psico-fisiologico della nostra vita cognitiva perché impediscono quella pienezza troppo patologica, strabordante e straripante, di Seresevskij e di altri mnemonisti, che aumenterebbe talmente il potere della nostra memoria da renderlo nemico della memoria stessa, fino a impedirci di parlare della nostra vita con ordine e precisione e addirittura di agire nel mondo da persone normali.
Gli scheletri nell'armadio non mi sono mai piaciuti, io condivido l'idea di Da Vinci per cui tutta la nostra memoria è come una cattedrale dove ricordi, persone che se ne sono andate e luoghi visti si rincorrono per creare qualcosa di unico dove possiamo vivere ogni giorno.
La memoria è sempre viva, è sempre presente. La memoria ci cammina accanto ogni giorno, ci guida e non ci fa mai sentire soli. Il ricordo invece appartiene al passato, a qualcosa di finito che ha comunque lasciato un segno indelebile.
Una volta aprivo e chiudevo spesso in notturna gli armadi, non so se per controllare gli spettri, ma vivendo vicino alla città in una zona verde, quando sentivo un piccolo rumore scendevo dal letto e aprivo un armadio. A volte vedevo le porte che si aprivano da sole (erano mal chiuse?) può anche essere, ma è bello pensare che il nostro inconscio tenti di scoprire o di liberarsi del nostro intimo che ci infastidisce o ci fa pensare anche positivo.
Devo anche dire che mi piace sentire rumori in notturna, non certo traffico di auto nella mia strada, ma chissà rumori di animali o della mia anima?

60 commenti:

  1. Immagine:

    Circe con l'uomo senza memoria
    di

    Charles Hermens

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  2. La memoria mette in moto i ricordi. Certo il nostro cervello è come un hard disk, ce ne sono di potentissimi e di meno. Io devo avere una casella Cestino e Spam piena di roba.. a volte finita là anche senza una precisa volontà. Invidio molto quelli che ricordano tutto della propria infanzia ed adolescenza.. io sono un casino in questo, e infatti tendo a privilegiare quei pochi ricordi, e relegarli in "memoria protetta".
    Di certo dovremo tenere a mente sose belle e cose brutte. Quelle brutte saranno anche spiacevoli ma fortificano, e quando le brutture le facciamo noi magari educano e contribuiscono a renderci migliori per il futuro. Forse. ;)

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    1. Io dimentico facilmente. La mia vita da ragazzo è un mistero. Ricordo solo gli incontri d'amore che rallegravano la mia anima, spesso piena di tristezza.

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  3. Qual è il potere della maga Circe?

    La figura di Circe appare per la prima volta nell'Odissea dove viene chiaramente e ripetutamente indicata come dea. Questa dea figlia di Elio, il dio Sole e della ninfa oceanina, Perseide, ha il potere di preparare dei potenti "pharmaka" con i quali trasforma a sua volontà gli uomini in animali.

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  4. È una situazione difficile. Cerca di essere dolce e non dare l'impressione dello sgomento che provi.

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    1. I tuoi commenti sono pertinenti all'argomento proposto nel mio post.
      Le decisioni devono uniformarsi ai consigli che ti suggerisce il medico che controlla tuo padre.

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  5. È in corso una ricerca a livello mondiale per trovare nuovi metodi di trattamento, prevenzione, e, in ultima analisi, una cura per il morbo di Alzheimer e le altre demenze progressive. Oggi, i trattamenti si rivolgono solamente ai sintomi del morbo di Alzheimer; tuttavia, gli scienziati continuano a studiare modi per fermare o rallentare l’avanzamento della malattia, identificare i fattori di rischio e migliorare la capacità di diagnosticare il morbo di Alzheimer in una fase precoce del processo della malattia

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  6. Pregare per gli altri è il primo modo di amarli e ci spinge alla vicinanza concreta.

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  7. Già oggi, certo di un certo fatto avvenuto, ma si perdono ogni sfumatura che prima arricchiva la memoria di quel fatto. ...... il tempo certe volte cancella ........

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    1. Bisogna valutare l'importanza del fatto avvenuto. In certi casi può trattarsi di qualcosa di grosso e il pensarci ogni giorno lo rende attuale e presente nella tua vita.

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    2. Capisco quello che vuoi dire ...... e confermo, vi sono ricordi molto importanti che non puoi non ricordare anche le "sfumature"

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    3. Ho una spiccata memoria anche visiva.

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    4. Quindi hai anche una spiccata memoria nel dimenticare?
      Io non ricordo i fatti recenti , ma il passato non posso dimenticarlo.
      Non ho una grande memoria visiva, forse ricordo solo ciò che mi interessa. Ecco, non sono curiosa.
      ' Notte

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    5. Ma memoria visiva non dipende dalla curiosità.
      Buona notte.

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    6. Non sono curiosa in generale. Difficilmente che mi soffermo a guardare qualche uomo o donna.
      Ma certe donne sono tremende

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    7. C'è una curiosità positiva per conoscere meglio e una negativa che è fine a sé stessa.

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    8. La sciocca competizione 😘

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  8. La memoria custodisce i nostri ricordi. Io tendo a dimenticare le azioni quotidiane ma ricordo perfettamente il passato che spesso bussa alla porta. Ma ho imparato anche a non aprirgli.

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  9. Tenere lontano dalla nostra percezione avvenimenti sgradevoli è importantissimo, perché possono rovinare la nostra esistenza.

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  10. La memoria è l'ancora di un Io in costante evoluzione.

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    1. L'Io è l'incontro tra la ragione e il cuore. La memoria è fatta da tanti ricordi messi insieme.

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  11. Povera juve. Mi sono vestita bianco e nero per te.

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    1. La nuova maglietta è strana. Forse giallo-nera.

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  12. Credo bianconera con degli accorgimenti gialli.

    Venendo al post invece, trovo molto bella la visione di Leonardo Da Vinci. E concordo con te fino a quando si mantiene, la memoria è viva, anzi è vita e ti spinge a vivere tante altre esperienze vive.

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  13. Per me il giallo azzera i colori aggressivi e forti del bianconero.

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  14. Io possiedo una memoria selettiva, cioè ricordo solo quello che voglio ricordare. Ma penso che tutti quanti siamo così : quando la memoria è troppo piena, una parte va in archivio, proprio come avviene al computer. Quella parte rimossa però viene alla luce quando se ne presenta la necessità.

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  15. Molto si dimentica per fatti di scarsa importanza, altri eventi negativi si scacciano per evitare che causino dolore inutile.

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  16. Ehh...ma che bello questo post! L'ho letto sino all'ultimo con interesse. Per scrivere qualcosa faccio la mia disamina prendendola un po' alla larga e quindi è da leggere con calma.

    Per quanto mi riguarda ho una buona, anzi ottima, memoria. Forse ho preso dalla buonanima di mio padre che per 40 anni e più ha lavorato nei libri e nelle librerie. Lui sapeva e ricordava dove era un libro e in quale scaffale si trovava in una libreria con più 7000 libri in esposizione. Subito dopo la fine della guerra (quando aveva 15 anni) ha avuto un mentore (proprietario di una libreria di testi antichi) che gli ha insegnato il greco e il latino ed è riuscito a diplomarsi in quegli anni difficili dopo la guerra. È da lui che ho imparato che la memoria è fondamentale per tanti aspetti della vita. Detto questo non sempre eravamo d'accordo, abbiamo avuto i nostri problemi di rapporto come tanti altri figli con il proprio padre.

    Tuttavia nei primi anni '80 conobbi uno psicanalista che mi spiegò quale era il gioco del subconscio: nascondere determinati fatti difficili della vita (o anche traumatici) fino a quando la parte conscia di noi stessi ritiene che la persona è pronta per ricevere quel ricordo difficile. In quel momento il subconscio (che proteggeva la persona dall'impatto di un ricordo) si fa da parte e la parte conscia mostra la verità.

    Quindi l'oblio della mente equivale anche ad un oblio interiore ed è un problema, o un dramma, che non auguro a nessuno perché uscirne fuori non è facile. O per meglio dire, non è impossibile ma quanto meno non è per niente facile.

    Bello il riferimento a Circe. Aggiungo, quando Circe incontra Ulisse le sue magie non solo non hanno effetto su di lui (il Dio Ermes dice in anticipo a Ulisse quale sarà la prova da superare e gli consiglia di mangiare una pianta medicinale che bloccherà l'effetto del filtro magico di Circe) ma Circe dopo l'incontro con Ulisse cambia e diventa più umana. Gli dice quale sarà il suo destino, le prove che dovrà superare, gli spiega per filo e per segno che dovrà scendere nell'Ade per conoscere se stesso e il suo cammino. Circe è una figura importante ma anche un po' bistrattata nei secoli ("megera", "incantatrice", "manipolatrice di uomini", ecc.).

    Bello e interessante la parte finale del post quando parli di Da Vinci, degli scheletri nell'armadio e che la memoria è sempre presente e ci cammina accanto. Anch'io la penso così.

    Il guaio che vedo in giro è che ci sono molti italiani che non imparano nulla dal passato e dalla memoria. Vedo il ripetersi di tanti errori del passato e questo mi preoccupa parecchio.

    Grazie per questo post e buona giornata amico Gus
    Un salutone e alla prossima

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    1. Un commento straordinario. È tutto vero quello che hai scritto.
      Complimenti.
      Salutone.

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    2. Grazie ma complimenti anche a te perché i tuoi post aiutano a riflettere

      Un salutone

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  17. Ciao Gus ,mi sono allontanata dal blog ho visto adesso i tuoi messaggi non ho piu pubblicato nuovi post grazie buona serata

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  18. Grazie Roberta.
    Un abbraccio.

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  19. Dove si perde l'interesse, si perde anche la memoria. (Goethe).
    Mi pare sia abbastanza vero!

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  20. Sì.
    È l'interesse per qualcosa che hai vissuto che diventa memoria per tutta la vita.
    Ciao Dani.

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  21. “L’esistenza dell’oblio non è mai stata provata: noi sappiamo solo che alcune cose non ci vengono in mente quando le vogliamo.”
    Nietzsche.

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  22. “La battaglia dell'uomo contro il potere è la battaglia della memoria contro l'oblio della dimenticanza.”
    Milan Kundera.

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  23. Ho conosciuto persone che hanno rivendicato il diritto all'oblio dopo la morte e per questo hanno cancellato tutto.
    Ma vogliamo davvero essere dimenticati?

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  24. Ci pensa il Garante della privacy.

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    1. Mentre ci sono molti blog abbandonati e ripresi da chi sa chi.
      Meglio cancellarli perché poi non si sa ( o si ) chi scriverà al loro posto, ( vedi " canto alla vita" di Lucia Nadal che non riesce più a entrare nel suo blog...inizialmente era molto bello. Non capisco perché in certi blog cambiano i personaggi.
      Il "crauto viola" potrebbe, poteva, essere la tua amica Brunella ( miglior blogger ) oppure Franca V. molto brava pure lei. Sono donne sensibili e scrivono molto bene. Mi ricordo che una era cicciottina e l' altra magra, anche troppo.
      ' Notte 😘
      Ps salutamele entrambi.

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  25. Paola, io non ho nessuna voglia di essere ricordato. La genialità è molto lontana da me.
    Mi ricordo degli altri che vivono.
    "Gironzolando tra i post mi è capitato di leggere qualcosa scritto da una mia amica simpaticissima nella piattaforma di Splinder.
    La ragazza è molto originale e come nick name aveva scelto "crauto viola.
    E' uno spaccato di vita nei centri di recupero crediti e delle colleghe che ha incontrato".



    Le mie colleghe sono tutte donne.
    Le mie colleghe sono quasi tutte madri. Di famiglia. Non in genere.
    Ciò significa che sono condizionate sempre e comunque dagli umori del figlioletto di turno o dalla telefonata della maestra dell’asilo/elementari/medie che le richiama puntualmente all’ordine quando qualche misterioso virus colpisce i loro adorati pargoli.
    Le mie colleghe sono quasi tutte divorziate e/o separate. Chi più chi meno in casa.
    Quindi significa che devono fare tutto da sole. Tutto. Il padre (in senso generico) pensa ovviamente a spupazzarsi i figli comodamente nel fine settimana, piccola oasi di pace al riparo dallo spauracchio delle strutture scolastiche inadeguate, i malesseri occasionali e non, i compagnucci invadenti che si auto-invitano per pantagrueliche merende/pranzi/cene, i corsi della palestra, il catechismo, i compiti a casa, il corso di clarinetto e la ginnastica correttiva.
    Le mie colleghe, messe tutte insieme, hanno un'età media di 45 anni (a gamba).
    Vittime del post-femminismo e dello stile di vita che ti propone come modello da idolatrare una donna vincente, sempre giovane, in carriera e attiva 24 ora su 24, che tradotto vuol dire sgobbare di più, ignorare l’orologio biologico che urla disperato quando è il momento di procreare, barcamenarsi tra un lavoro che poi puntualmente verrà lasciato per un motivo o per un altro, una casa indomabile e un marito altrettanto bisognoso di cure che non esiterà a mollarti per un’altra a causa, dice lui, della tua assenza in famiglia, si ritrovano tutte, o quasi, sole, con figli a carico esageratamente piccoli in proporzione alla loro età.
    Il che potrebbe anche andar bene, se prima hai avuto una vita appagante e soddisfacente.
    Ma nel loro caso so per certo, visti i continui lamenti, che non è così.
    Ergo, quando le nostre madri, ad esempio la mia, erano finalmente ad un passo dalla libertà con i figli quasi adulti e quasi sistemati, loro si ritrovano al principio.
    Le mie colleghe, sempre in globale, hanno un peso medio di 70 chili a persona.
    Questo è un altro grande problema perché aggiunge frustrazione alla disperazione in quanto sono sempre, perennemente a dieta. Chi sul serio e chi un po’ meno. La progressiva perdita di ossigeno nel cervello causata dalla mancanza di zuccheri e nutrimento sano restituisce alla realtà delle persone nervose, con i nervi a fior di pelle e con la vista annebbiata. Il che è un problema molto grave se consideriamo il fatto che una cattiva visione delle cose non porta a nulla di buono.
    Le mie colleghe si ritrovano con la loro età, con il loro peso, con i loro figli e con le loro aspettative di successo ridotte al minino a lavorare dentro un call center.
    I miei capi amano definirla Phone Collection. Fa più figo evidentemente. Ma questo nuova nomenclatura creata ad hoc apposta per gettare fumo sugli occhi, non cambia la realtà ne tanto meno conferisce maggiore prestigio alle loro mansioni.
    Stanno comunque tutto il giorno al telefono.
    A litigare con la gente.
    A combattere con la gente.
    A farsi insultare dalla gente.


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  26. È il destino di molte donne. Ma la parità allora?

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    1. Oggi sul TG di sky hanno parlato di 5 donne ammazzate tra cui l'assassinio di una poliziotta per mano di un collega poliziotto.
      Il fenomeno femminicidio aumenta senza nessuna preoccupazione da parte del governo.
      Poliziotto uccide una donna a colpi di pistola, era una collega e lavorava a Montecitorio.
      Il femminicidio nella periferia romana di San Basilio. L'aggressore ha poi rivolto l'arma contro di sé e ha sparato. La vittima, cinquantottenne, si chiamava Pierpaola Romano. Non escluso il movente passionale

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  27. La mamma di un mio ex collega è affetta da Alzaimer. Pensa che ha avuto le prime crisi in tempo di COViD e il mio collega per non lasciarla sola era andato a stare da lei.
    Ma lei quando lo vedeva chiamava i carabinieri perché non sapeva chi era.
    Che cosa triste deve essere per un figlio 😥

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  28. Commento OT
    Occhi poco dopo la blefaro.
    2400 euro. Ti farà sorridere ma quella palpebra era l' unica cosa che mi dava davvero fastidio esteticamente. Almeno un problema l' ho risolto.
    Gli altri sono impossibili.

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    1. Ora si deve assestare e tu devi accettare il cambiamento.

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  29. Felice cambiamento. Ottimo intervento.
    Nel penultimo mi hanno tolto un surrene e non si sono accorti che era malato anche l' altro. Io sto peggio.

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  30. Lo sto già prendendo con 4 pastiglie della pressione e l'anticoagulante. Nonostante ne è rimasto solo uno secerna ancora troppo aldosterone. Forse era quello piu grave. Alla mattina l' ormone ha il picco e sto malissimo. Verso sera sto meglio.

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    1. Il dosaggio dell'aldosterone è complicatissimo.

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    2. Gli antagonisti non li sopporto: mi provocano effetti collaterali devastanti, non è possibile che non esiste altra cura.

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    3. O se intendi il cateterismo ai surreni otto su dieci non riescono a entrare del surrene destro...è bastato un semplice esame del sangue ( anche un carico salino che non ha avuto la soppressione) per vedere il disastro. Ora tutto è a carico del surrene destro che "scoppierà" di aldosterone. Oltretutto prendendo i sartani e betabloccanti si è alzata notevolmente la renina.
      Era meglio avere l' addison, al San Raffaele è curato molto bene.
      Scusa se ho interferito nel tuo post.

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    4. Conoscendo le reazioni del corpo si può arrivare a miglioramenti notevoli. I medici non lo fanno, cerca di trovare gli orari migliori per la cura.

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    5. C'è un miglioramento?

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    6. No, non è un dormire sano.

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    7. Trova la combinazione ottimale dei farmaci attraverso gli orari e i pasti.

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  31. Considera le altre patologie

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