martedì, febbraio 08, 2022

Pensiero criticato

 



Il Cristianesimo del XX secolo ha dovuto fare i conti con i fenomeni provocati dalla rivoluzione industriale, e dalle nuove forme di comunicazione che hanno prodotto individualismo, e la mancanza di relazione, impoverisce la sensibilità dell’uomo. Annulla un’etica che regoli i rapporti tra gli essere umani. Tutto ciò ha favorito la secolarizzazione, ha messo in crisi i grandi valori etici, la solidarietà, la fratellanza. La ricerca della relazione con Dio, i laicisti negano Dio, perché negano la dipendenza dal Creatore. Eppure l’esistenza di un Creatore è percepibile dall’intelligenza di ognuno. E quello che proprio non riescono ad accettare è che l’asse portante del Cristianesimo, quello che lo rende inassimilabile a qualunque altra fede o religione, è la Resurrezione di Cristo e quella di tutti noi alla fine dei tempi. Per loro si tratta di una vera alla morte e mettere la parola ”Fine” perché, nessuna fede, nessuna filosofia, nessuna profezia umana ha mai osato parlare di resurrezione dei corpi alla fine dei tempi e il relativismo moderno, che accetta come valide tutte le posizioni speculative (per poi, di fatto per negarle tutte) non può digerire questa fede inaudita che cambia la vita di 360 gradi. Una comunità che smette di inginocchiarsi di fronte alla ricchezza, al successo e al prestigio ed è capace, al contrario, di lavare i piedi degli umili e dei bisognosi, sarà più vicina all'insegnamento di Dio di quanto lo sia l'etica della vittoria a ogni costo che purtroppo abbiamo imparato negli ultimi tempi. A volte qualcuno non ha gradito il mio parlare sul pensiero religioso: "Trovo indelicato e irrispettoso ridere di chi crede, ma altrettanto irrispettoso e indelicato fare proselitismo continuo". Ho risposto così: "Ho la certezza che un ragionamento etico non convinca nessuno. Inviti una persona a casa tua, l'accogli, gli parli e spieghi chi è un cristiano, lo porti al ragionamento. Io parlo di come vivo e lo fai anche tu. Se qualcuno vuole imitarti può farlo benissimo e non mi infastidisce. Non mi turba l'enfatizzazione della scelta dell'ateismo. Non penso che vedere e vivere in un certo modo sia proselitismo fastidioso".


 

46 commenti:

  1. Immagine:

    Possible ricerca correlata: self doubts.

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  2. Credo che ognuno debba essere libero di esprimere il proprio pensiero religioso, o il suo ateismo. Non capisco perchè uno si debba offendere. L'importante è rispettarsie gli uni con gli altri e non essere convinti di avere ragione ad ogni costo, in questo modo è possibile anche confrontarsi e arricchirsi a vicenda.

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  3. Inoltre, ci sono diversi Comandamenti che anche chi non crede è tenuto ad rispettare.
    Non uccidere, non fare falsa testimonianza, non desiderare la cosa d'altri, non rubare, onora il Padre e la Madre.

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  4. Io non sono un prete che è tenuto a fare proselitismo.

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  5. Io credo che tutti e dieci i comandamenti possano riguardare ogni essere di buon senso ed etica. Anche i primi due, quando sia dato per inequivocabile che un qualcosa di superiore abbia dato vita al tutto.

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    1. Si. Se il cosmo è preciso come un orologio, ci sarà anche un Orologiaio.

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  6. «L'universo mi imbarazza, e non posso fare a meno di riflettere / che se esiste un tale orologio debba esistere un orologiaio»

    (Voltaire, Les cabales, 1772)

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    1. Questo post ha lo scopo di cercare una via che unisca l'uomo attraverso l'accettazione di una logica dei fatti. Non è la solita disputa tipo no-si vax.

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    2. Uso la casella di posta elettronica pochissimo. Non controllo la posta in arrivo se il sistema non mi invia una notifica.
      La posta che mi indirizzi arriva eludendo la notifica e per questo la risposta che non ti ricevi dipende da un bug del sistema.

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    3. L'accettazione è un problema, tuo, io sono avanti ☺️... Una logica dei fatti? Posso dire che una via è proprio questa: essere molto consapevoli dell' empatia e generosita' nei tanti confronti che si possono realizzare... Più chiaro di così.
      Ma tu come potresti comprendere?

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    4. Non sono indifferente della tristezza che nasce da quella logica,...ma molto consapevole della mia empatia e generosita' nei tanti confronti che ho realizzato..
      Sono fiera e orgogliosa. E guardo negli occhi le persone

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  8. Tu non sei in grado di giudicarmi.
    Non hai capito nulla del mio commento.

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    1. Se non capisco può anche dipendere dal fatto che non sei riuscita a spiegarti con chiarezza, oppure può dipendere dal fatto che ho limiti nel comprendere.

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    2. A te vogliono bene perché non sei un bravo blogger ma un ottimo hacker.

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    3. hacker è colui che sfrutta le proprie capacità per esplorare, divertirsi, apprendere, senza creare reali danni.
      E' un complimento. La mie conoscenze sono molto al di sotto di quelle di un hacker.

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    4. .....le proprie capacità per esplorare, divertirsi, apprendere, senza creare reali danni. Ma ti rendi conto quanto sei fuori di testa? Ma non vi vergognate?

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    5. Il primo passo è il rispetto, ma pensa.....come si può avere rispetto con gente come voi?
      Ti ricordi quello che mi hanno fatto? Mi ha rovinato la vita.
      NON RISPONDI EH? TI DIVERTI?
      TUTTO RITORNA...FIDATI

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    6. Appunto. Quello che ti hanno fatto è mancanza di rispetto.

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    7. E quello che mi fanno ancora???

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    8. Non pensi a quello che mi fai tu?

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    9. Io abito a Pescara, tu a Como. Non ci conosciamo. Il male posso fartelo solo via internet. Io penso di agire in modo corretto, comunque spiegami questo *male*.

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    13. Non è possibile impedire l'accesso al blog di un utente.
      I blog privati a me non piacciono.
      La moderazione danneggia un mucchio di utenti.
      Cerca di riuscire a non leggere il mio blog.

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  9. I bug più pericolosi di tutti sono i cosiddetti bug di sicurezza, che pregiudicano la sicurezza stessa del programma e rendono i computer (sui quali sono installati i software “bacati”) vulnerabili ad attacchi esterni e agli “hacker“.

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    1. Il bug è un errore di programmazione del sistema operativo.
      La posta elettronica proveniente dai cellulari non viene notificata. Non crea problemi. Io la elimino se non sono sicuro di chi scrive.

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    2. Un bug, in sostanza, è un difetto software di tipo funzionale. Un programma contenente un gran numero di bachi che interferiscono con la sua funzionalità è detto in gergo buggato (in inglese buggy), mentre l'atto di correzione dagli errori è detto debug o bugfixing.

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  10. https://unremarkableness56.rssing.com/chan-26771186/all_p40.html#c26771186a784?zx=813

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    1. https://unremarkableness56.rssing.com/ è un aggregatore che attraverso un feeds copia i miei post. E' inutile consultarlo perché quello che trovi è sicuramente nel blog.
      Riguardo agli aggregatori puoi consultare Google per capire di cosa si tratta.

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  11. L'umiltà è il sentimento più gradito a Dio.
    E' contenuta in questa frase: * Questa sono io, imperfetta verso Dio *

    Ciao Valeria.

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  12. Neanche a me piacciono i funerali, invece faccio lunghe passeggiate per i cimiteri vuoti al crepuscolo, poco prima che chiudano ai vivi. Il silenzio aiuta a pensare e la quiete è palpabile, come le anime che escono finalmente a fare due chiacchiere.

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  13. Risposta impeccabile la tua.
    Buona giornata Gus.

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  14. Forse per "proselitismo continuo" alludeva a chi invece non perde occasione per ricondurre ogni cosa, anche la più insignificante, al disegno di Dio. Non è il tuo caso e non lo dico per piaggeria ma perchè di solito chi è dedito al proselitismo continuo, io preferirei, "costante", ma cambia poco, è anche molto poco aperto al dialogo, è più dogmatico, o talebano ma usare tale vocabolo potrebbe non essere consigliabile perchè sconfineremmo in termini legati ad un'altra fede, ed il soggetto affetto da proselitismo continuo non apprezzerebbe, e quindi non è aperto e disponibile al confronto, cosa che tu invece hai e sei. Non so se non credere in Dio sia sinonimo di negazione di un nostro creatore, o dell'esistenza di un'anima che sopravvive alla morte (almeno non penso sia così per tutti) ma credo che sia solo la convinzione che non sia un Dio di cui noi si conosca così profondamente la sua Storia, non credono cioè nel dio proposto e portato a conoscenza dai fedeli della varie religioni. In sostanza tanto per spaccare il capello in quattro e mostrare ahimè per la prima volta in modo sfacciato un atteggiamento curiale, io distinguerei tra atei radicali (quelli che negano che esista non solo Dio ma una entità superiore all'uomo ed inoltre che ci sia qualcosa dopo la morte) atei attenuati ( loro non credono in un dio ma pensano ci sia qualcosa dopo la morte e che l'anima non sia un'invenzione ma una realtà) e forse gli atei incerti ossia coloro che non avendo prove di qualcosa verso cui però sono attratti, restano convinti del contrario.

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  15. Al tempo di Gesù, l'ostilità fra giudei e Samaritani è ancora viva, i samaritani vengono considerati scismatici, se non veri e propri pagani. Gesù stesso (Matteo 10,5) proibisce ai suoi discepoli di predicare in città samaritane, trattandole come ostili a priori.

    Ma è proprio per questo motivo che Gesù, raccontando la parabola del buon samaritano, sceglie uno di loro come esempio per spiegare l'attenzione che bisogna avere verso il prossimo (Luca 10,25-37), mostrando che è preferibile un "eretico" "senzadio" come un samaritano, ma che si comporta con amore verso il prossimo, di quanto non siano dei sacerdoti e dei leviti, le cui convinzioni siano del tutto ortodosse ma che si comportano senza alcuna carità verso il loro prossimo. Il vero credente, per questa parabola, è chi nelle azioni segue l'esempio di Cristo, e non chi si reca al culto nel tempio più "ortodosso".

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    1. Hai detto una cosa molto interessate. Fammi capire, se un ateo segue gli insegnamenti di Gesù, molti dei quali sono anche laici (penso ai 10 comandamenti e tra questi " non uccidere" " non rubare " "Non dire falsa testimonianza") ma non crede in Dio sarebbe un credente "involontario o a sua insaputa"? Non fraintendermi, io condivido il tuo pensiero ossia che il vero credente è chi mette in pratica quei precetti e. non chi finge di perseguirli ma poi fa solo parole e si fa vedere in Chiesa a pregare Dio solo per sentirsi la coscienza a posto, ma un credente potrebbe risponderti che quelle sono belle persone ma non credenti perchè questi ultimi sono l'insieme dei due aspetti ossia rispetto dei precetti di Gesù ma anche pregarlo e credere in lui ed in Dio.

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    2. Il primo passo è il rispetto per l'altro. Il resto avviene attraverso incontri e testimonianze.

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  16. Interessante il commento che hai scritto sull'orologio e dell'orologiaio e che siano parole di Voltaire le rendono ancora più importanti. Mi ha fatto venire in mente che negli anni '70 (quando ero ragazzo) un parente anziano mi disse: "Non preoccuparti perché c'è un tempo per tutto" come è scritto nell'Antico Testamento ("Per ogni cosa c'è il suo tempo").

    Per il resto sono sempre stato una persona che non va in giro a dire "Io sono Cristiano" oppure "Sono Buddista" o altro. Ho sempre considerato le mie esperienze spirituali come, appunto, mie che vivono in una sfera riservata di me stesso. Insomma, non ne parlo tanto e ne ho una certa riservatezza.

    Al contrario non mi piacciono molto le persone che sbandierano il loro credo, men che mai come fosse qualcosa di cui vantarsi. Quando ho visto Salvini che in pubblico mostrava il rosario o che ostenta la sua fede (ed è chiaro che lo fa per i suoi scopi politici) se fossi un uomo di chiesa mi sentieri offeso...ma ho visto ed ho letto che ci sono alcuni uomini di chiesa (pochi a dire il vero) che lo elogiano.

    Mi viene in mente il discorso di Cristo ai Dottori del Tempio: "Guai a voi Scribi e Farisei ipocriti che chiudete il regno dei cieli davanti alla gente. Di fatto non entrate voi e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrare" (Mt 23, 13-22). Il proselitismo oggi come oggi rischia di diventare deleterio. Magari raccoglie qualche interesse, ma le persone che hanno un minimo di conoscenza e un minimo di rispetto di se stessi se ne stanno alla larga ma è chiaro che i politici (e non solo loro) ne approfittano e bisogna stare molto attenti.

    Interessante anche la parabola del Buon Samaritano che hai citato. Ma anche l'incontro al pozzo dell'acqua fra Gesù e la Samaritana dove egli supera le barriere ideologiche e mentali sui Samaritani. Gesù va oltre tutto questo e riesce a spiegare alla donna chi è veramente.

    Ognuno è quel che è, ma ognuno ha la possibilità dentro di se di cambiare e questo è ancora possibile. Speriamo di non perdere mai questa prerogativa e questo diritto.

    Un salutone e alla prossima

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  17. Mi piace il tuo commento. Da ragazzino detestavo preti, suore e frati.
    Esisteva solo gus e quello che mi piaceva lo prendevo senza curarmi se cosa fosse giusta o sbagliata.
    Si diventa cattolico solo grazie a un incontro.
    La fede nasce da un incontro. A me è accaduto con una ragazza che sarebbe diventata mia moglie. Fondamentalmente sono una persona onesta. Non mi ero mai posto il problema dio. Lei invece era praticante. Una grande occasione per confrontare il tuo agnosticismo con una che crede. Così ho fatto e dal confronto ho capito che lei viveva meglio di me. Un rapporto affettuoso con tutti, una che donava a piene mani. Ho cominciato a seguirla alla Santa Messa e domenica dopo domenica ho conosciuto Dio e il Figlio. Loro avevano una proposta di vita che sconsigliava l'uomo dal commettere errori ( in teologia si chiamano peccati) per evitare di fare male agli altri e a se stessi. E' iniziato il mio grande cammino come scelta ragionevole fino a diventare credente, e seguito a camminare. Solo così l'Amore verso Dio aumenta. Lui lo sa e può fare di me quello che vuole.
    Io aspetto la manna ( dacci oggi il nostro pane quotidiano) e ne sono felice.
    L'osservazione della realtà porta alla certezza che quello che guardiamo è frutto di un'intelligenza che l'uomo ha definito secondo il suo crescere e quindi le epoche storiche in tanti modi. In effetti il cristiano chiama Dio quello che in effetti è solo Mistero impossibile a svelarsi per la differenza di intelligenza tra Lui e l'uomo. Il fatto dirompente ,unico nelle religioni ,è che questa intelligenza si incarna nel corpo di una giovane ebrea e viene ad abitare in mezzo a noi. Dare una risposta certa all'accaduto comporta la presa d'atto dell'impossibilità della risposta. Quando il nostro Io si imbatte in questo incontro può dire sì, oppure no. In effetti il cristianesimo è una proposta di vita che un uomo accetta per ragionamento, cioè che ciò che propone questa religione soddisfa le esigenze del tuo cuore. Si ha la sensazione chiara che ci troviamo di fronte alla Verità.
    Io avevo visto la donna che sarebbe diventata mia moglie in uno stabilimento balneare di Pescara che si chiama "Le quattro vele".
    Una ragazza con i capelli biondi. I nostri sguardi si sono incrociati e lei mi ha sorriso. Poi il vento ha scompigliato i suoi capelli coprendole il viso. E' stato un attimo. E dentro di me ero convinto che non avrei dimenticato quel volto né quel giorno, né il giorno dopo e nemmeno tra centomila anni.

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  18. Ho letto con grande interesse il tuo articolo, non sono una credente praticante, anzi, mi definirei più come agnostica teista ma condivido la tua posizione. Il cristianesimo ha aiutato e aiuta le persone a ritrovarsi, a creare rapporti, aiuta a sviluppare rapporti basati su empatia, generosità. Purtroppo a volte le stesse dinamiche conducono a conflitti semplicemente perché di mezzo c'è la natura umana. L'importante alla fine è ricordarsi il rispetto, un valore a lungo promosso dal cristianesimo e non solo.

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    1. La natura umana è anche nel Figlio dell'Uomo che ci conosce e sa di cosa abbiamo bisogno. L'importante è non far diventare una religione un prodotto ideologico.

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  19. Grazie Valeria. Cerco di pensare sempre positivo e comprendere gli altri, anche quando sbagliano.
    Nella preghiera al Padre c'è tutto quello che dobbiamo fare.

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