lunedì, febbraio 14, 2022

Essere protagonisti

 



Essere protagonisti e spettatori della propria vita vuol dire, anche, e soprattutto, accettare gli eventi in modo sereno. Sarebbe opportuno non interessarsi sempre al senso e al significato di ogni situazione. Di solito i pensieri si accompagnano in vittimismo, tipo: Ma guarda quante cose mi sono capitate! Il mondo ce l’ha proprio con me! Sfido chiunque

Ma i veri *protagonisti* che sono sul palco della vita, cosa fanno? O cosa cercano di fare?

Spesso mi capita di pensare che tante situazioni avvengono indipendentemente dalla nostra volontà, anzi ne sono certo.

Certo che se non vado da un medico (spettatore che non capisce poco o nulla) non sarei una "protagonista"...inconsapevole in questo caso. Mi conoscono. Dire sempre quello che si crede e si pensa è importante, anche perché poi i riscontri arrivano sempre, nero su bianco.

15 commenti:

  1. Immagine:

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  2. Essere protagonisti può significare far parte del sistema senza per forza uscire dagli schemi. Schemi spesso necessari se si vuole convivere. Altrimenti, come dico spesso, c'è sempre la possibilità dell'isola deserta, sfogando il proprio ego protagonismo in santa pace. L'equilibrio, il buon senso, la quiete, sono necessari e fondamentali. In una società di protagonisti vige l'anarchia, testimoniare sempre agli altri punti di vista diversi, crea disordine, invidia, caos. Non si tratta di vivere da amebe, essere comprimari. Si tratta di amalgamarsi, identificarsi, fare fronte, collaborare; imparare anche e proporre anche, senza arrivare a sopraffare. Ma ci si può realizzare ad infiniti livelli, senza per forza dover scalare montagne, diventare presidenti, invadere l'Ucraina. La nostra identità si forma - come hai giustamente sottolineato - specchiandosi nelle altre. Siamo spugne che assorbono, non per forza scogli dove gli altri devono schiantarsi.
    Insomma, questo il mio elogio dello spettatore ;)

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    1. Putin ha idee di dominio e riguardano l'esperienza URSS che ha fallito sperimentando il socialismo reale. In tutte le nazioni che rientravano nell'URSS ci sono state rivoluzioni e questi Paesi hanno ottenuto l'autonomia dalla Russia. L'idea d Putin di tornare impero e rifare la Guerra fredda resuscitando l'Unione Sovietica è pericolosa e folle.
      L'Ucraina ha il diritto di scegliere il proprio destino.

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  3. Essere protagonisti e spettatori della propria vita vuol dire, anche, e soprattutto, accettare gli eventi in modo sereno. Sarebbe opportuno non interessarsi sempre al senso e al significato di ogni situazione. Di solito i pensieri si accompagnano in vittimismo, tipo: Ma guarda quante cose mi sono capitate! Il mondo ce l’ha proprio con me! Sfido chiunque
    Ma i veri *protagonisti* che sono sul palco della vita, cosa fanno? O cosa cercano di fare?
    Spesso mi capita di pensare che tante situazioni avvengono indipendentemente dalla nostra volontà, anzi ne sono certa.
    Certo che se non vado da un medico (spettatore che non capisce poco o nulla) non sarei una "protagonista"...inconsapevole in questo caso. Mi conoscono. Dire sempre quello che si crede e si pensa è importante, anche perché poi i riscontri arrivano sempre,nero su bianco.

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    1. Quando ho dovuto affrontare situazioni terribili è uscito fuori il gus che mi aspettavo. Nella vita è impossibile che tutto vada liscio ma non deve mai mancare il coraggio. Io sono gus e non uno, nessuno, centomila. Forse così era Pirandello che aderì al fascismo per poi negarlo. infatti la sua frase più celebre è: «Di ciò che posso essere io per me, non solo non potete saper nulla voi, ma nulla neppure io stesso.»

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  4. Tempo fa una cara persona mi disse: fai come me anche quando sto male dico che sto bene...???
    Quindi dovrei bleffare per chi? E perché. Anche Gesù Cristo si è lamentato sulla croce e c'è stato soli tre giorni.
    Chi è il protagonista è chi lo spettatore? Quello che non dice nulla?

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    1. Il protagonista della propria vita è quello che sa prendere le decisione giuste. Lo spettatore si limita a subire e fare quello che gli impongono.

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    2. Gesù, nell'orto degli Ulivi, solo, dinanzi al Padre, ha rinnovato l'adesione alla sua volontà. Non si è lamentato.

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    3. Il protagonista prende decisioni, che siano giuste poi è un altra partita.

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  5. Come per tutti gli atteggiamenti anche il "protagonismo" assume una valenza positiva o negativa in base al "come" lo si esercita.
    sinforosa

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    1. Il protagonismo buono è quello della condivisione di un'idea o anche di un lavoro.
      Il protagonismo cattivo è sopraffazione. Putin, per esempio.

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  6. Credo che il protagonismo sia buono, credo che quando degenera diventando "cattivo" si trasformi attraverso una involuzione diventando narcisismo e quindi assenza di empatia, di umanità e desiderio feroce di imporsi ed imporre la propria visione delle cose. Protagonisti si diventa, il narcisismo lo si impone.

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    1. Il narcisismo ha distrutto la politica attraverso un protagonismo persecutorio.

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