domenica, dicembre 12, 2021

Sharon

 


                      Daniele dice:

La mia idea parte proprio dalla considerazione che spesso tutti facciamo e cioè che di un tema non se ne deve parlare solo il giorno a lui dedicato. Allora ho pensato che per il femminicidio  o la violenza psicologica o cmq ogni forma di violenza ed abuso sulle donne, potremmo fare con altri blogger  ossia altri di voi che mi seguono :-))) e che spero aderiranno alla proposta, un giorno al mese per tutto il 2021, escluso novembre con un post in più nel giorno del 24 del mese, dove ciascuno dei blogger partecipanti, pubblicherà un post su questo tema.

                                            Femminicidio


Violentata e ammazzata di botte dal compagno della madre. Aveva solo 18 mesi la piccola Sharon, ma Gabriel Robert Marincat, operaio romeno di 25 anni, fidanzato di Silvia Barni, 24 anni, non ha avuto nessuna pietà. Silvia, barista in un locale di Cabiate, piccola cittadina comense, è uscita per andare al lavoro affidando Sharon, avuta da una precedente relazione, al suo nuovo compagno. I tre convivono sotto lo stesso tetto da qualche mese ma è la prima volta che Robert e Sharon restano da soli in casa. Durante la breve assenza, Silvia chiama il compagno per sincerarsi che la bimba stia bene. Lui la rassicura mostrandole le foto della piccina che, all'apparenza, sembra stia dormendo. Ma qualcosa non convince la giovane mamma, che chiede a sua madre di andare ad accertarsi delle condizioni della piccina. Marincat manda un'altra foto della bimba, in cui è sporca di vomito e si vedono lividi sul volto. Marincat parla di un «incidente domestico», la bambina sarebbe rimasta schiacciata dal peso di una stufetta elettrica che le sarebbe rovinata addosso. Trasportata in elisoccorso all'ospedale di Bergamo per un gravissimo trauma cranico, i medici non riescono a salvarle la vita: Sharon muore nel giro di poche ore. Ma la verità, raccapricciante, svelata dall'autopsia, è un'altra. Sharon è stata violentata e poi picchiata fino alla morte, come ha confessato il suo assassino: «Sì, ho abusato di lei e poi l'ho picchiata fino a ucciderla». Due ore di percosse e agonia oltre ogni immaginazione. A due settimane dalla tragedia, l'assassino è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale ai danni di una bambina. Il legale di Marincat ha annunciato che chiederà una perizia psichiatrica sul suo assistito tossicodipendente. Ma perché l'ha uccisa? La procura sosterrà che il movente è la violenza sessuale. Ma una bambina di un anno e mezzo, pur volendo, non avrebbe potuto parlare».


Crediti

Testi e ricerche Laura Zangarini

Sviluppo grafico Grafici Corriere Online



La Corte d'Assise di Como ha condannato all'ergastolo Gabriel Robert Marincat, romeno di 26 anni, per l'omicidio della piccola Sharon Barni, di soli 18 mesi, figlia della compagna, uccisa a botte e seviziata l'11 gennaio scorso a Cabiate (Como), nell'appartamento della donna. La corte ha condannato l'imputato a risarcire il danno, fissando una provvisionale di 200 mila euro a favore della mamma della bambina e di 50 mila euro al padre. La pm Antonia Pavan nella sua requisitoria aveva chiesto l'ergastolo.


da Republica it


La serie di storie sul femminicidio, ideata da Daniele Verzetti e che ha visto la partecipazione di altri utenti, per me finisce con il racconto di questo episodio di straordinaria violenza.

Ringrazio Daniele Verzetti che mi ha permesso di vedere da vicino e con il cuore frantumato una realtà orrenda, trascurata dalle Istituzioni e dimenticata dai politici impegnati in qualche colossale pasticcio relativo all'elezione del Presidente della Repubblica


18 commenti:

  1. Da dove vengono questi mostri? Anche i bambini piccoli non vengono risparmiati!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ogni spiegazione sarebbe riduttiva. Ormai ogni evento delittuoso rientra nella logica si una società violenta e disperata.

      Elimina
  2. Ricordo questo fatto, agghiacciante. Grazie a te per essere stato un meraviglioso, attento e sensibile compagno di viaggio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io conoscevo questa barbarie e ho avuto molti dubbi sull'utilità di una sua pubblicazione.

      Elimina
  3. 6 dicembre 2021

    È stato condannato all'ergastolo Gabriel Robert Marincat, operaio romeno di 26 anni, accusato di aver violentato e ucciso Sharon Sapia Barni, bimba di 18 mesi, che la madre - compagna dell'uomo - gli aveva lasciato in cura un pomeriggio, a Cabiate, in provincia di Bergamo, lo scorso 11 gennaio. La Corte d'Assise di Como ha condannato l'uomo al carcere a vita, come conferma l'avvocato Stefano Plenzick, per la morte della bambina. I giudici hanno anche disposto il risarcimento del danno con una provvisionale alla mamma di 200mila euro e al padre di 50mila euro.

    La pena di morte sarebbe stata troppo bella.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io sono contrario alla pena di morte.
      Comunque sarebbe stata una liberazione per l'assassino.
      Quando avrà recuperato la memoria di quello che ha fatto, come potrà seguitare a vivere?

      Elimina
  4. La procura sosterrà che il movente è la violenza sessuale. Ma una bambina di un anno e mezzo, pur volendo, non avrebbe potuto parlare».

    Non era necessario, in tantissimi casi non sarebbe mai necessario.
    Ci sono avvocati dei diavoli che dorrebbero vergognarsi e donne-madri troppo sciocche o disperate.


    RispondiElimina
  5. Ps ho sentito Valeria.Bella voce.

    RispondiElimina
  6. Ormai viviamo in un mondo in cui la violenza dilaga a dismisura. Di questo passo come sarà il nostro domani?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nietzsche sosteneva che la storia del mondo è fatta dal ripetersi di cose già accadute. Ecco, ora la nostra Società sta replicando Sodoma e Gomorra.

      Elimina
  7. Qualcosa di orribile che spaventa nel profondo. Accadono cose assurde. Ma accadono. E forse non potremo mai comprendere il perché. Bisognerebbe lavorare perché non siano neanche concepite come idea.

    RispondiElimina
  8. Nessuno ha voglia e capacità di indagare sulla follia. Le Istituzioni risolvono il problema chiudendo i manicomi. Si risolve il problema della tossicodipendenza, liberalizzando le droghe. Oppure affronta la piaga della prostituzione chiudendo i bordelli. Sentenza choc in Olanda sulla pedofilia. Via libera al club che la promuove. Secondo la Corte d’appello non va vietata la fondazione che propone la liberalizzazione del sesso coi minori.

    RispondiElimina
  9. Che orrore,non avevo sentito questo fatto!

    RispondiElimina
  10. Questa è una storia raccapricciante.. perché l’essere umano commette delitti mostruosi? Homo Sapiens è l’unica specie che commette crimini così efferati, così disumani. Di fronte a certi episodi oltre al dolore, c’è spazio solo per lo sgomento perché è difficile davvero trovare una spiegazione.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giusto Caterina. C'è spazio solo per lo sgomento.

      Elimina
  11. Un fatto orribile, al mondo ci sono troppi mostri.

    RispondiElimina
  12. I mostri si costruiscono in laboratorio. Quello era un uomo che voleva colpire la madre della bambina nel modo più orribile.

    RispondiElimina