venerdì, novembre 03, 2023

Il libro non è una presenza




C'è un brano del suo "Les contemplations" intitolato l'Eremita (Victor Hugo). L'eremita che si alza al mattino presto e, alla luce di una candela, inizia la nuova giornata nell'oscurità ancora invadente della notte. Man mano che il sole appare all'orizzonte l'arco del cielo si incendia di luce, analogamente come nel suo cuore si fa luce appena inizia a meditare. Meditare significa situare le cose al loro posto. Ecco allora la grandezza ultima dell'uomo profilarsi all'orizzonte: essa risiede nel riconoscere alle cose il loro posto, cioè il loro significato. La dignità dell'uomo sta infatti nella percezione, nel riconoscimento e nell'affermazione dell'esistenza del significato ultimo della realtà. Nella percezione della realtà determinata dal "cuore" sorge un iniziale giudizio; quindi, un uomo vede se e quanto la realtà in cui si imbatte gli corrisponde e lo soddisfa. Nella percezione determinata dal cuore il punto o il luogo dove l'io non è più l'oggetto o la determinazione particolare che lo fa reagire, non è il potere, ma una realtà dentro di sé, come strumento di paragone nell'impatto con ogni realtà, che assicura la sua unità nell'incontro e nel confronto con tutto.
Un punto microscopico brilla, poi un altro, poi un altro: è l'impercettibile, è l'enorme.
Questo lumicino è un focolare, una stella, un sole, un universo, ma questo universo è niente.
Ogni numero è zero di fronte all'infinito.
L'inaccessibile unito all'impenetrabile, l'impenetrabile unito all'inesplicabile, l'inesplicabile unito all'incommensurabile: questo è il cielo.
Ho conosciuto un buddista che incarnava nel modo più classico l'esoterismo proprio della setta. Di lui conservo un ricordo che ancora mi commuove. Quando ci siamo salutati mi ha abbracciato, ma senza poter dire nulla. Nessun contenuto che la sua dedizione a qualcosa di ultimo che avevamo in comune. Io ho letto il vecchio testamento ma non trovato un'attrazione particolare. Un libro non è una Presenza. Per me la fede non è un insieme di regole, dogmi, precetti. La fede è un modo di vivere che corrisponde alle esigenze del mio io. Quindi un fatto molto razionale. Quando scrivo "modo di vivere" parlo di una particolare tensione verso una meta. La fede compiuta si ha quando Cristo manifesta la sua azione servendosi di un uomo.

58 commenti:

  1. La base razionale forte è che l'Universo è intelligente oltre i confini dell'umana comprensione. Anche la flora è magnifica e l'uomo attraverso i suoi organi è un meccanismo assolutamente non casuale.
    Quindi questo Mistero viene chiamato Dio, colui che ha creato. Si è fatto uomo e le pergamene parlano di eventi straordinari compiuti da Cristo e riportati sui vangeli scritti pochi anni dopo la morte e la resurrezione del Figlio dell'uomo.
    Ci sono altre religioni, ma l'unica dove Dio scende sulla Terra è il cristianesimo.

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  2. In un discorso tenuto a Berlino Einstein diede di se stesso questa immagine: «Sebbene io sia un tipico solitario nella vita quotidiana la mia consapevolezza di appartenere alla comunità invisibile di coloro che lottano per la verità, la bellezza e la giustizia, mi ha impedito di sentirmi isolato. L'esperienza più bella e profonda che un uomo possa avere è il senso del mistero: è il principio sottostante alla religiosità così come a tutti i tentativi seri nell'arte e nella scienza. Chi non ha mai avuto questa esperienza mi sembra che sia, se non morto, allora almeno cieco. L'emozione è sentire che dietro qualsiasi cosa che può essere sperimentata c'è qualcosa che la nostra mente non può cogliere del tutto e la cui bellezza e sublimità ci raggiunge solo indirettamente, come un debole riflesso. Questa è la religiosità, in questo senso sono religioso. A me basta la meraviglia di questi segreti e tentare umilmente di cogliere con la mia mente una semplice immagine della sublime struttura di tutto ciò che è lì presente» (Brian, 1995, p. 234).

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  3. La fede è una ricerca molto personale .......ogni cosa ti aiuta a fare passi avanti, nella propia ricerca.

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    1. La fede è un modo di vivere la vita e essere certi che Cristo ha vinto la morte.

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    2. La fede ha una partenza fuori di noi: è un fatto, è una oggettività che sfida la soggettività dell'uomo. Niente di astratto, nessuna deduzione, nessuna proiezione. Già dall'origine è l'incontro con qualcosa fuori dell'uomo. Un incontro che suscita una speranza. Per questo la fede è un gesto umano e deve nascere in modo umano, perché non sarebbe umano se nascesse senza ragione, sarebbe irragionevole, cioè non umano. All'inizio dell'essere cristiano non c'è una decisione etica o una grande idea, bensì l'incontro con un avvenimento, con una Persona. La fede è il massimo del razionale perché tu decidi di vivere secondo le esigenze del tuo io. Ti accorgi che il cammino che ti offre Cristo è quello che tu stavi cercando. Tutto l'io è calamitato da Lui.

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  4. Il senso del mistero dovrebbe salvaguardarci da ogni cattiva scelta. Inutile sfogliare un Dizionario Teologico.. in quelle pagine ne hanno perso qualsiasi minima traccia.. un pensiero che accomuna Einstein a Voltaire..

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    1. La teologia impedisce che un cristiano possa scegliere il bigottismo, oppure il fondamentalismo religioso.
      La cristologia è l'unica guida da seguire perché il catechismo è solo l'insieme di regole e dogmi inutili, anzi dannosi.

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  5. Molto bello questo post, veramente molto bello. Come altri che hai postato mi è piaciuta la disamina che hai fatto iniziando da V. Hugo con le contemplazione e l'eremita sino all'esperienza con il buddista.

    Come ti avevo detto in un altro post non sono di quelli che la domenica vanno alla messa, ma credo in Dio. Anche per me la fede non è l'insieme di dogmi o altro. Mi attengo ad alcune linee guida: non fare ad altri ciò che non vuoi che sia fatto a te stesso, ad esempio. Il rispetto e la stima e altri concetti che ai giorni nostri sono diventati "mercanzia" comprabile, certo non per tutti per fortuna!

    È sempre un piacere leggere i tuoi post amico Gus.
    Un salutone e buon fine settimana

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  6. Ho letto più volte la Bibbia (continuo a farlo con costanza)e ho dei limiti insormontabili quando mi approccio al Vecchio Testamento, per tutta una serie di ragioni che sono evidenti a chi conosce il suo contenuto; nel Nuovo Testamento tutto diventa arrivabile e comprensibile, perché la figura di Cristo è nitida e i suoi insegnamenti sono solidi, pieni di luce. Lui è presenza viva e io credo che la fede si poggi sulla convinzione ferma di avere un maestro di vita che possiamo riconoscere, se guardiamo con gli occhi giusti.

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    1. Il vecchio testamento è rivolto alle persone di quel tempo, mente i Vangeli riguardano presente e futuro

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  7. Ti sembra razionale credere nella resurrezione di un uomo? Mai nessun uomo o animale è risorto però la nostra mente ci può portare delle allucinazioni.
    Il messaggio di Gesù è senz'altro condivisibile ma egli era un uomo, un grande uomo che voleva migliorare la religione ebraica, la sua religione.
    È stato Paolo di Tarso a farlo diventare un dio perché riconobbe in quel messaggio qualcosa che poteva migliorare l'umanità.
    (ho letto il libro di Augias e mi ha convinto)

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    1. Cristo è uomo e divino. Quello che ha detto corrisponde alla Verità.

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    2. Paolo ha solo organizzato la struttura *Chiesa*
      Dio è sempre esistito.

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    3. Il merito di San Paolo è quello di aver compreso e spiegato l'universalizzazione del messaggio del Cristo. Gesù parla a tutti i popoli e non ai soli ebrei.

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  8. Personalmente credo che Cristo ci abbia fornito di un'anima con un potere enorme. Potere di scelta, di vita, di decisioni. Purtroppo la maggior parte degli esseri umani sono legati a seguire, come scrivi giustamente tu, a seguire dogmi inutili.
    PS perché scrivi che il buddismo è una setta? Secondo me è una filosofia di vita a prescindere che uno la segua o meno. L'eremita di cui parli all'inizio del post è un buddista. Almeno io lo vedo così. Abbraccio siempre 👋👋👋

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    1. Il buddismo non è una religione, ma l'insegnamento per la vita terrena.

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    2. Cosa credono i buddisti riguardo a Dio?
      I buddisti non credono in un Dio onnipotente, come credono i seguaci della tradizione religiosa abramitica. Invece, i buddisti credono che le origini della fede in un Dio onnipotente siano emerse dalla paura. I buddisti aderiscono agli insegnamenti del Buddha per assicurarsi che stiano vivendo consapevolmente e seguendo il sentiero del bene.

      Il Buddha, o "l'illuminato", non è un Dio nella tradizione buddista. Era un vero uomo di nome Siddartha Gautama. Gautama nacque nel 563 aEV in quello che oggi è il Nepal. All'età di 29 anni, si è reso conto che ricchezza e potere non manifestano la felicità da soli.

      Preso dalla rete.

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    3. Grazie per i commenti e le spiegazioni. Ho solo posto una domanda perché leggo "setta" definizione che a me non sembra corretta. Buona domenica

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    4. Ho usato il lemma *setta* nella sua origine, cioè sectus (latino) che significa seguire.
      Grazie per l'augurio di buona domenica.

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    5. Farfalla, io rispetto i buddisti.

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    6. Lo so, mai pensato il contrario. Buongiorno per tutto il giorno a te ❤️👋

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  9. Dio ci parla attraverso i sentimenti sommessi dello Spirito Santo, come il calore, la pace o la gioia.
    È proprio una "preghiera" di questi tempi.
    Buona notte.

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    1. L'umanità intera difficilmente comprende il linguaggio di Cristo.
      Buon giorno.

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  10. Dio ci parla attraverso i sentimenti sommessi dello Spirito Santo, come il calore, la pace o la gioia.
    È la " preghiera" di questi tempi.
    Buona notte

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    1. Molte volte dimentichiamo lo Spirito Santo.

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  11. Lui stesso ci ha detto che Lui è la via, la verità e la vita. Il V.T. ha pagine bellissime. Io ho tempo e poca vista ma rileggo spesso la vita delle donne di quel tempo. Appartengo a una famiglia, quella di mio marito, molto numerosa e due nipoti (Roma) sono buddisti. Specialmente Guido, viene abbastanza spesso a Novara. Quando ci fa visita è bellissimo stare con lui, pacato, gentile e molto molto istruito. Un pomeriggio ogni tanto si allontanava, entrava in una stanza per "praticare".poi tornava e tutti riprendevamo da quando lui era stato assente.Zia tu continua a pregare.fai bene. Caro Guido ...

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    1. È molto bello che venga a trovarti. noi abbiamo bisogno di tenerezze.
      Bacio Lucia.

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    2. Valeria abita in un posto straordinario, certamente più bello del nostro.

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  12. La fede cristiana è semplicemente una persona da incontrare, amare e seguire, nonostante le nostre piccolezze e fragilità. È la mano tesa di un Risorto per farci vivere, già da ora, in un paradiso che conosceremo appieno in quel Paradiso promesso. Siamo assolutamente liberi di vivere in questa speranza o meno, Lui, come una madre, non potrà che amarci ugualmente, sempre e comunque.

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  13. Bisogna essere equilibrati per restare sereni e non scivolare nel bigottismo, o peggio nel fondamentalismo.
    Non siamo in grado di spiegare cosa ci circonda. Certamente un'Intelligenza che chiamiamo dio, mentre sarebbe più corretto definire *Mistero*. Ci sono i Comandamenti e Cristo che ci indicano un percorso di vita. A questo punto dobbiamo fermarci e non andare oltre l'amore per il prossimo. La simbologia dell'Eterno, cioè del dopo la morte, non va indagata per evitare di affondare nelle sabbie mobili dell'idiozia.

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  14. Da una parte ci sono i Comandamenti e i Vangeli e dall'altra la Chiesa che ha commesso molti errori, ma non può essere eliminata perché trasmette il cristianesimo. Senza la Chiesa, dopo 10/20 anni la gente non saprebbe nemmeno chi è Cristo.
    Io ho già scritto che la fede è la base di un modo di vivere. Il fatto che la Chiesa dica che la Madonna, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo o che il Papa è infallibile, a me interessa poco.

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  15. Quanti dubbi ho avuto ed ho in merito !! Un pò come tutti , probabilmente!! Però mi rivolgo spesso alla Madonna, come mi ha insegnato la mia mamma, quando ero piccola. Io cerco , comunque, di rispettare il famoso detto "non fare agli altri quello che non vorresti che fosse fatto a te" e cerco di aiutare e rispettare uomini e animali e piante. Credo che la parola "rispetto" sia fondamentale. Se manca il rispetto, manca tutto !! Trovo giusti i valori cristiani , che ho sempre cercato di seguire. Però ho tanti dubbi, riguardo alla fede, anche se, entro spesso in chiesa a dire una preghierina e ad accendere una candelina, come mi hanno insegnato i miei genitori. Saluti. Buona domenica sera.

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  16. Molto interessante
    Un caro saluto

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  17. Scusa ma non ho capito il titolo di questo post. Me lo puoi spiegare?

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    1. Quasi tutte le religioni si basano su testi e che parlano di un'ipotetica divinità.
      Il cristianesimo oltre ai libri fa scendere Dio sulla terra attraverso una ragazza di circa 14 anni che si chiama Maria.

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  18. un libro è pure una presenza. anche più di una.
    e le varie "presenze" possono coesistere e concorrere.
    sto meditando da diverse ore :)
    lieto giorno

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    1. Un libro non è una presenza carnale. Si limita a raccontarla.

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    2. certamente resta un oggetto. seppur particolare.
      ciao

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  19. Buongiorno Gus. Riflessioni stimolanti alle quali non mi è facile interagire in modo sintetico con un commento. Mi limito a dire che la religione non è sicuramente un insieme di regole e precetti e che tutti i testi sacri (Bibbia, Corano, Torah, Bhagavad Gita) dovrebbero passare al vaglio di una onesta analisi storico-critica comparata.

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  20. Concordo. Per me la religione è un modo di vivere.
    Israele si affida a un dio unico negando la Trinità.
    Un dio strano che appoggia il genocidio del popolo palestinese.

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  21. Spiegati meglio: un Dio strano che appoggia il genocidio? Non capisco.
    Anche il nostro Dio appoggiava l' inquisizione durata due secoli? La guerra santa è l' uomo che la vuole.

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  22. L'Inquisizione è roba antica. Siamo nel 2000 e il genocidio dei palestinesi
    è praticato da un Governo.
    I capi delle Sinagoghe che posizione hanno assunto in questa guerra?

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  23. I capi delle sinagoghe non sono Dio. Sinceramente non posso più guardare certe situazioni e non sono aggiornata

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    1. Gli ebrei religiosi hanno buttato nell'immondizia i Vangeli e amano un dio astratto del vecchio testamento. Quello del diluvio universale. Un dio che non porge l'altra guancia ma è contento per la morte di civili solo perché erano palestinesi.

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    2. Porgere l' altra guancia proprio no. L' insegnamento, per me, sarebbe di non porgere nessuna guancia perché si permette alla violenza di andare avanti. Oggi dobbiamo difenderci, il peccato è aggredire, aggredite fisicamente intendo.
      Ci vorrebbe una via di mezzo.
      Buona notte Gus

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    3. *Porgi l'altra guancia*significa che quando sei nella condizione di non poterti difendere non devi mostrare paura, ma sfidarlo mostrando grande dignità.

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    4. Chiedendoci di porgere l'altra guancia, Gesù ci suggerisce di concentrarci sul perdono e sull'amore per gli altri, piuttosto che solo
      sulle cose che vogliamo.
      Va bene, ma poteva esprimersi in modo più comprensibile. Come sempre ci sono centinaia di interpretazioni poi.

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    5. È giusto difendersi?

      Per il cristiano porgere l’altra guancia non vuol dire non potersi difendere da un aggressore. Gesù non stava dicendo che non dovremmo mai difenderci, ma che non dovremmo mai essere noi ad aggredire e che non dovremmo lasciarci provocare. È vero che, laddove è possibile, è saggio allontanarsi per evitare una lite, ma quando si è vittime di un reato è giusto fare il necessario per proteggersi e chiedere aiuto alla polizia.


      Ti manca la teologia per capire i Vangeli.

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  24. Puntualizziamo: le crociate (et al.) sono un prodotto del libero arbitrio concesso all'uomo, i Testi Sacri cristiani difatti, lungi dall'incoraggiare atti di violenza, narrano di Amore per il 'prossimo', non di guerra santa. Non si può dire lo stesso per la Bibbia, nella quale Giosuè e le famigerate dodici, praticano un massacro senza superstiti nella cd 'terra promessa' con beneplacito (e il supporto logistico) di Yahweh. Il genocidio è ben raccontato nei testi sacri, che - siamo d'accordo - non sono cronaca ma sono, per l'appunto, 'sacri' agli occhi di coloro che li venerano come tali. In quest'ultimo caso l'idea del massacro (si dirà 'mito' e 'rappresentazione' , si dirà 'metafora', ma di fatto non lo si nega) non è perciò imputabile alla volontà umana che si affranca da quella divina , che compie un atto sacrilego in perfetta autonomia ma, viceversa, è il risultato del particolare rapporto di fede fra la divinità e il suo popolo eletto.

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    1. Il figlio dell'uomo dimostrerà che il cristianesimo riguarda tutti gli uomini e non è un'esclusiva degli ebrei.

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  25. Peraltro è la stessa parola del Nazzareno che ammonisce sui rischi della corruzione che colpirà perfino la Chiesa; parole e monito ripresi nell'Apocalisse di Gv. L'inquisizione non che è uno dei mille volti di questa corruzione. Inevitabile corruzione .

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  26. La Chiesa veicola il divino servendosi dell'uomo. L'uomo è debole, pecca continuamente.

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