venerdì, novembre 10, 2023

La patologia della modernità

 


Un velo che maschera la sostanza del reale o addirittura una patologia della modernità, l’alienazione implicita nella società dello spettacolo in cui la manipolazione e la menzogna oscurano la realtà autentica dei soggetti. Ecco il nodo da cui prende le mosse l’indagine di Barbara Carnevali, storica della filosofia, ricercatrice invitata all’ "Institut d’Etudes Avancées" di Parigi, in un saggio pubblicato da Il Mulino, intitolato *Le apparenze sociali*. Una filosofia del prestigio.
Un progetto di filosofia dell’apparire sociale a partire proprio dall’analisi delle vanità, di quel mondo effimero in cui rientrano le mode, la fama, il successo, il prestigio, le buone maniere, lo snobismo, i pettegolezzi, e che non è una forma minore di realtà ma l’assetto sensibile della società dove si giocano come uno spettacolo le immagini che le persone hanno reciprocamente di sé stesse.
Bauman ha dedicato la vita a questi problemi.
Non puoi liquidare il suo pensiero come un'opinione. "Lui ha la sua e io la mia" Intanto non è giusto che la donna venga vista come un'immensa vagina a disposizione dei maschi.
Perché il Potere non si limita a questo. Non sono tanti anni che la donna può recarsi alle urne per eleggere il Parlamento del suo paese.
Quando una ragazza vuol fare l'indossatrice deve essere in carne come uno stuzzicadenti e qualche squallido personaggio obbliga l'impiego delle anfetamine che tolgono l'appetito.
Il fatto che l'uomo percepisce che l'apparenza conta più della sostanza porta a una caduta della cultura, dei valori e dell'etica.
La conseguenza è la fine del desiderio in senso esistenziale.
Per te donna con gli attributi ben fatti ti chiedono di allungarti sopra un'automobile, oppure di fare l'ombrellina.
Questa è la maschera e il ruolo che la società (il Potere) ti dà, e se la togli appare un volto terrificante.
C'è una canzone di Springsteen*Brilliant disguise*, dove l'io viene soffocato dalle soventi maschere che si indossano per apparire ciò che agli altri piace, per essere poi accettati per quello che in realtà non si è.
Paura di mostrare la vera natura, paura di essere considerati e giudicati da altri e quindi non piacere?
Con il tempo, con determinati avvenimenti, tutto viene scoperto e la maschera si sgretola.


65 commenti:

  1. Immagine:

    Egon Schiele: gli eredi di un collezionista ebreo fanno causa al MoMa
    La causa è stata intentata contro il museo di New York e la galleria d’arte moderna di Santa Barbara rispettivamente per un dipinto del 1912 e un disegno a matita del 1915, entrambi ritratti di una donna

    EMANUELA MINUCCI

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  2. Egon Leon Adolf Schiele, meglio conosciuto come Egon Schiele, è stato un pittore e incisore austriaco. Pupillo di Gustav Klimt, Schiele è stato uno dei maggiori artisti figurativi del primo Novecento, nonché esponente assoluto del primo espressionismo viennese assieme ad Oskar Kokoschka. Wikipedia

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  3. Il dipinto, Prostitute (1912), è ora nella collezione del MoMA. Il museo sostiene che provenga dalla vendita di una casa d’aste svizzera nel 1956, ma la mancanza della documentazione successiva a quel passaggio di proprietà, avvolto dunque nel mistero, rende incerta la buona fede del museo, ora accusata di scarsa diligenza nell’acquisto.

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  4. L'altra sera Gus ascoltavo la tv, non la guardavo l'ascoltavo solo mentre mi preparavo cena... in una nota trasmissione, dove spesso si parla di politica, in quel momento intervistavano tre ragazze tutte lore che come lavoro dicevano di essere influencer...
    Ascoltavo come dal niente sono cresciute e hanno pure appartamenti in attici arredati da sponsor basta che inquadrino il mobile dove sono appoggiate, il letto o aprano uno sportello della cucina...non parliamo di trucchi e vestiti regalati sempre dagli sponsor per pubblicità....
    Ora ci sono ragazzi che fanno anche i tre turni in fabbrica o che si svegliano l mattina alle 5 e finiscono tardi per fare i corrieri ecc...
    Eppure i giovani seguono queste influencer per copiarle e più le seguono più loro guadagnano.... Gus ti pare giusto? Ti pare che queste "pubblicità" perchè per me il lavoro è altro stiano crescendo così in fretta soldi facili a palate e a differenza contratti di sei mesi scarsamente pagati .... questa cosa mi ha dato fastidio e ho girato canale Ciao Gus

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  5. I ragazzi sono stupidi e pendono dalle labbra, o meglio dai culi delle influencer. È qualcosa di ingiusto e schifoso.

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  6. Vero. Tu in una donna, in genere, cosa guardi subito gus?

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  7. Quando ero un ragazzino le donne cercavano di nascondere le curve e ci riuscivano bene. Comunque, erano le ragazze che guardavano me.

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    1. Ma se guardavano te anche tu guardavi loro.
      Io in un uomo o una donna guardo gli occhi. Pensavo anche tu.

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    2. Certo. Gli occhi sono lo specchio dell'anima.

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    3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    4. Hai scritto un commento che si risponde da solo.
      Ciao.

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    5. È una constatazione della differenza della visione della realtà tra te e me.

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    6. Cribbio è meglio che nessuna donna venga in spiaggia con te.

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    7. non comprendo quello che vorresti dire.

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    8. E' la vecchiaia 🤣😂

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    9. Bene. A te piacciono i vecchi?

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    10. Se invecchiano male come il mitico Delon proprio no.
      Un bacio dal lago più bello del mondo

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    11. Parlo di anziani e non di rincoglioniti.

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  8. La donna è ancora maltrattatissima e considerata accessorio in infinite attività sociali e di merchandising. Pensiamo solo alla Chiesa che offre chances a gay e trans ma continua a subordinare le suore a ruoli che non si possono definire neanche secondari, ma giusto di superficiale complemento.. :( di strada da fare ce n'è ancora tantissima..

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  9. Sarebbe ora di chiudere conventi con donne poco amate.
    Francesco è un ipocrita.

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  10. Ma davvero, sono rimasta male anche io. Purtroppo Francesco ha capito che il mondo sta cambiando, nelle scuole vogliono eliminare le insegnanti di religione. Le chiese sono quasi vuote.
    Ora si accetta di tutto senza valorizzare le suore e le tante figure femminili che lavorano tanto per la chiesa e sono meno..." rumorose " dei preti.
    Franco ha scritto un' ottimo commento.

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    1. Francesco non può concedere quello che è già un diritto di ogni persona.

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  11. Lancio una provocazione. E se la donna fosse contenta di essere trattata come oggetto?

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  12. Non credo. Nessuna donna è masochista.

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    1. A me sembra invece il contrario, a quanto vedo e non solo in tv. Però prendo per buona la tua affermazione. 👋👋👋

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    2. I media pubblicano solo il negativo di quello che accade.
      I tuoi contatti umani potrebbero aiutarti a comprendere la realtà.

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    3. Tante donne sono educate a essere maltrattate.. guarda le suore..

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    4. In verità io non so quale sia il compito delle suore.
      In ogni caso sono un'invenzione della Chiesa perché nei Vangeli non si parla di suore.
      Forse fanno il lavoro di una colf o di una badante.

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  13. Sul tema oggettificazione della donna, che è molto attuale, penso che ci sia di base un assunzione sbagliata. Oggettificare il corpo di una donna (ma anche di un uomo) non è per forza un male.
    Rimaniamo alle donne, se volete.
    E prendiamo il femminismo.
    Una parte di questa corrente critica la società perché oggettifica le donne e le sessualizza. Un'altra invece, supporta le donne che per esempio fanno lavori come le creator su Only Fans o addirittura le sex works (le prostitute, per dirla terra terra).
    Spesso mi chiedo come sia possibile che uno stesso movimento abbia queste due visione completamente opposte.
    La risposta che mi do è che (e qui mi collego a quanto dicevo all'inizio) non è un male in sé oggettificare, anche sessualmente, una persona. La cosa importante è che ci sia il consenso alla base. Rendersi un oggetto sessuale, in determinati contesti, non è solo utile, ma anche piacevole. In altri invece, è svilente. Dipende da cosa vuole fare la persona oggettificata o dal contesto e dagli attori che "godono" di questa oggettificazione.
    Quindi Gus, quando dici che la donna è masochista e che nessuna donna è contenta di essere trattata come oggetto, non mi trovi d'accordo. Mi pare che molte sex workers lo facciano più che volentieri, con ritorni economici importanti e senza alcuna costrizione di sorta.

    Fammi sapere che ne pensi.

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  14. Davide, certe persone hanno comportamenti avvilenti. Si tratta di minoranze che hanno svenduto la loro dignità femminile e perso il desiderio di esprimere pensieri e opinioni.

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    1. Non sono d'accordo per niente. Cioè penso che tu sia poco obiettivo nel descriverle dicendo che "hanno svenduto la dignità femminile...".
      Dai una valutazione morale (seguendo la tua personale sensibilità) a una scelta di altri che in molti casi è consapevole e ragionata. Di certo una persona non può farsi portavoce assoluta di cosa sia la "dignità femminile" poi. E di sicuro un uomo ha meno voce in capitolo delle donne.
      Però, anche questo è un mio personalissimo pensiero ;)

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    2. Mi sa che Davide abbia centrato il punto.

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    3. Davide pensa alle donne che si fanno ammazzare pur di lasciare un uomo sbagliato.
      La perdita della propria identità è un suicidio etico e morale.
      Guarda la ribellione delle donne iraniane.

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    4. Farfalla, nel primo commento hai parlato di *provocazione*.
      Cerca di essere coerente.

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    5. @gus - infatti ho lanciato una provocazione e vedo che solo Davide risponde a dovere. Uomo oltretutto. Donne manco una, se non per condiscendenza ma non per confrontarsi. E poi ci lamentiamo che i blogger stanno sparendo per andare sui socials. Mah, pazienza, buona serata.

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    6. Farfalla, io rispetto il tuo pensiero e anche quello di Davide, ma anche voi dovete rispettare quello mio.
      È un post. Nessuno è obbligato a dare risposte a una tua convinzione.

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    7. Mmm sai che non riesco a seguire il filo?
      Cosa c'entrano, con il discorso dell'oggettificazione consapevole, "le donne che si fanno ammazzare pur di lasciare un uomo sbagliato"?
      E la ribellione delle donne iraniane? Non ho capito la tua risposta, scusami.

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    8. Contento tu, contenti tutti.

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    9. La condizione della donna è disastrosa.
      Perché dovrei essere contento?

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    10. Davide, la donna che resta con uomo che non ama diventa un oggetto nelle man di un prepotente. Tutte le donne che si ribellano è per conservare la propria identità.
      Le donne iraniane sfidano i fondamentalisti islamici vestendosi come desiderano. E per questo vengono ammazzate dopo aver subito lo stupro nelle carceri.

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    11. E questa è un oggettificazione della donna che va palesemente contro i suoi interessi e che sicuramente non ha il suo consenso. Ma, come scrivevo nel primo commento, ci sono anche altre situazioni e altri contesti in cui invece oggettificarsi è sia conveniente che piacevole. E parlo di donne, ma è un discorso valido per qualunque persona.
      Insomma, non colgo lo scopo di questo spaccato di realtà che mi vuoi presentare. Se serve a sostenere la tesi secondo cui l'oggettificazione è sbagliata a prescindere, non funziona.

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    12. Il problema della donna nel mondo è catastrofico e tu vieni a parlarmi di una minoranza alienata che per soldi diventa un oggetto nelle mani dei papponi.
      Il mio post parla dell'indagine di Barbara Carnevali, che certamente hai letto.

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  15. C'è chi vive per l'apparenza e compra vestiti costosi per apparire alla moda.
    Non è vero che le chiese sono vuote : nel mio paese è l'unico passatempo che hanno certe donne. E ci vanno vestite per bene proprio per farsi guardare.

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    1. Un conto è la scelta dell'apparenza, un altro compiacersi di essere un oggetto, come una pietra che tutti possono calpestare.
      La diminuzione delle persone che frequentano le parrocchie è una realtà statistica.

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    2. Davide non afferma cose poi così errate.. molte donne si adeguano, qualcuna forse anche volentieri.. e torno all'esempio suora, ma giustamente quelle che fanno carriera e soldi sfruttandolo, il proprio corpo e la propria condizione femminile, esistono eccome.. poi certo ci sono quelle che tengono gli ombrellini ai motociclisti e quelle che si sdraiano sui cofani delle GT, per non parlare semplicemente di quelle che subiscono angherie senza alternativa se non finire sotto un ponte.. comunque sempre l'uomo maschio c'è a capo di tutto, e il suo istinto becero e animale.

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    3. Quello che ha scritto Davide corrisponde alla realtà di minoranze di donne che sbagliano e non affronta la terribile situazione
      delle donne nel mondo.
      Icona Web globale
      Sky TG24
      https://tg24.sky.it/mondo/2022/11/25/femminicidi-mondo-2021
      Femminicidi nel mondo, Onu: nel 2021 uccise 5 donne ogni ora.

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  16. Io oggi vedo donne che vestono da uomini e che si atteggiano e parlano come un uomo sboccato. E' sparita la Donna Femminile, quasi rara da incontrare.

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    1. Nostalgia della minigonna?

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    2. Gus
      La femminilità a cui faccio riferimento non ha nulla a che fare con la minigonna.

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    3. Scherzavo. Giovanni, per me le donne di oggi hanno grande femminilità. Sono sensazioni soggettive.

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  17. Il campanile non chiama più come accadeva fino a pochi anni fa. Invece di un popolo intorno alla mensa eucaristica, c’è un “gregge disperso” che frequenta sempre meno le Messe nelle parrocchie italiane. E qualcuno parla di «chiese vuote». Sintesi semplicistica, a dire il vero, per raccontare il calo della partecipazione alle celebrazioni. Come ha mostrato di recente la testata online dei dehoniani Settimana News.it. Chi prende parte a un rito religioso almeno una volta alla settimana è circa il 19% della popolazione. Una cifra che si è ridotta di un terzo in diciotto anni. «È evidente la diminuzione della pratica della fede. Ma occorre ricordare che l’esperienza ecclesiale non si esaurisce entro i confini del rito. Come narra il Vangelo, Cristo è passato beneficando e risanando tutti quelli che incontrava nei contesti ordinari della vita. Ecco, la Chiesa intercetta non soltanto coloro che si siedono sulle panche ma l’intero popolo di Dio che comprende anche chi si interroga sulla verità e sul bene. Del resto non dobbiamo disconoscere che c’è una diffusa ricerca di spiritualità nel nostro Paese, di cui la Chiesa è chiamata a farsi interprete», spiega il vescovo di Mantova, Gianmarco Busca, presidente della Commissione episcopale Cei per la liturgia. E subito propone una domanda: «Dovremmo chiederci: chi si è allontanato da chi? È la gente che si è allontanata dalla Chiesa o da determinate ritualità; oppure è la Chiesa che si è allontanata dalle persone perdendo in parte la sua capacità di incontro nel nome del Vangelo? Comunque spesso siamo di fronte a comunità con legami fragili, con appartenenze deboli e talvolta anche con uno stile di fraternità a velocità variabile».

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  18. La crescita della donna dipende dall'etica diversa della società.
    Divorzio, diritto al voto, consapevolezza del bello e battaglie per la pari dignità.
    Tutto ciò ha portato l'uomo reagire, non sentendosi più padrone della donna, attraverso la violenza, in tutte le sue modalità.
    Dalle attenzioni particolari, lo stupro di gruppo e il femminicidio.
    La famiglia seguita ad essere maschilista trascinandosi dietro retaggi primordiali.
    Bisogna aggiungere che I lavori meno graditi sono svolti quasi sempre da donne costrette a lavori precari e di basso livello retributivo, molte volte non tutelate dalle reti di protezione sociale. In questo quadro si rilevano alcuni dati:
    - la partecipazione femminile è del 54 per cento, contro l'80 per cento degli uomini;

    - il 70 per cento dei più poveri nel mondo sono donne;

    - le donne guadagnano il 20-30 per cento meno degli uomini.

    La donna non è tutelata nemmeno dalle leggi.
    Ieri ho letto che una ragazza americana è stata stuprata 8 anni fa da tre *stronzi*. Sette anni di carcere, che poi evaporano nel nulla, per gli stupratori.
    Sì, la querela sistematica potrebbe contrastare i calori maschili.
    E' un problema culturale. Ci vuole un cambio di rotta, un cambiamento radicale della nostra cultura. Grandi passi sono stati fatti, grazie anche alla scuola, ma la strada è ancora tutta in salita perché in alcune famiglie i concetti maschilisti sono ancora ben radicati. Ogni forma di discriminazione è sempre figlia dell'ignoranza. I tempi attuali mi preoccupano perché non mi sembrano predisporre bene per la condizione della donna, dal momento che alcune idee maschiliste e patriarcali stanno ritornando di moda e la perdita dei valori ha reso quasi una normalità la violenza.

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  19. Giocando con le parole la modernità di patologie ne ha parecchie e da ciò che hai scritto qui sopra le donne sono fra quelle persone che pagano di più, insieme ai bambini e ai vecchi aggiungo.

    A volte mi chiedo: ma cosa è veramente la modernità? Quella che vediamo? Perché in alcuni casi senza dubbio ci aiuta. Molte pratiche ormai le faccio tutte online senza dover fare neanche un minuto di coda (giusto per fare un esempio)...ma il resto? Mah...
    Un salutone Amico Gus
    e passa un buon fine settimana

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    1. Io apprezzo le donne. Sono splendide creature.
      Ciao amico.
      Un salutone.

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    2. Anch'io le apprezzo e le considero splendide creature.
      Buon notte Amico Gus

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    3. Bene.
      Salutone amico.

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  20. Il tuo blog è... particolare Gus.
    Buona serata

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  21. In psichiatria questo atteggiamento viene chiamato sovrastruttura.
    La società, o meglio, il potere le conosce fin troppo bene e spinge a costruirne sempre di più.
    Essere se stessi è una sfida, ma vale la pena di combattere.
    Ti abbraccio.

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    1. Sì.
      Conservare la propria identità.
      Ti abbraccio.

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  22. Oggi ho camminato per quasi 4 km, faceva un freddo bestia.
    'Notte ❣️

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  23. Bellissimo il brano del Boss. A volte ho la sensazione che questa società ami particolarmente i trasformisti infatti non li definisce ipocriti, bugiardi, infidi, ma camaleontici, brillanti, attenti a leggere e captare le esigenze ed i bisogni altrui (spesso voluttuari e non reali ed interiori della persona) per rigirarli a proprio vantaggio trasformarli in debolezze dell'oro avversario.

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  24. Manipolazioni sgradevoli.

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