giovedì, novembre 23, 2023

Il vero nemico è il capitalismo


 


Lo slogan del consumismo mi sembra alquanto rozzo come filosofia della vita: "Si lavora per produrre e si vive per consumare".
La più recente sociologia ha dimostrato i pericoli di questa ideologia, un gretto materialismo edonistico, un individualismo sfrenato e, insieme, la promozione del conformismo sociale.
L'acquiescenza ad ogni forma di governo purché garantisca un certo standard di vita, la formazione di una società privata di stimoli intellettuali e caratterizzata da informazioni distorte e superficiali, come il mito del successo, dal conformismo ai modelli della pubblicità.
Nasce così l'alienazione dell'uomo che si lascia trasformare da attivo cittadino in passivo consumatore.
Fenomeno sociale studiato da Hegel, Feuerbach e dal giovane Marx.
Spesso come esempio o addirittura unica causa del Capitalismo è indicata la pubblicità, che ne è invece una delle manifestazioni, forse la più visibile, la facciata più esposta, ma una conseguenza a sua volta della produzione industriale per il consumo di massa.
Marcello Marchesi in *Sancta publicitas* ha colto il significato ideologico, quasi religioso della concezione di vita imposta dal capitalismo.
“Una delle cose fondamentali della vita è la dignità".
"Non bisogna mai perderla. Per non perderla basta non averla.”
Il capitalismo può sopravvivere solo se la gente consuma. Ai tre pensatori il fatto non poteva sfuggire.
Il problema è che si producono cose inutili e i Media ci impongono e spingono al consumo.
È avvilente.
Le industrie che producono beni costosi e superflui contribuiscono all'inquinamento dell'atmosfera a causa dell'anidride carbonica. Lo sviluppo equilibrato cioè produrre di meno, ma meglio non verrà mai applicato.
Questa caratteristica è una degenerazione dell'Occidente. Un'offesa al mondo povero.
L’uomo contemporaneo ha chiuso da tempo le porte alla dignità, al rispetto di sé stesso e della comunità.
Si culla su un guanciale comodo e sicuro, ovvero su una vita che punti esclusivamente al benessere personale, benessere fatto di piaceri materiali destinati ad esaurirsi, con la conseguenza che deve cercarne sempre altri, e in questo modo consuma e consuma, senza rendersi conto che l’anima è diventata flaccida.


63 commenti:

  1. Immagine:

    Ampliare la conoscenza per combattere l’indifferenza


    Per poter migliorare la nostra vita e quella degli altri è fondamentale sia sapere come agire per ottenere il bene, sia rendersi consapevoli che il bene e il vantaggio delle persone si equivalgono. Solo prendendo coscienza delle emozioni altrui e impiegando il dialogo è possibile realizzare la propria volontà, combattendo l’indifferenza e le ingiustizie che affliggono l’umanità – dalla dilagante piaga dello sfruttamento del lavoro minorile alla violenza e alla povertà.



    di Valeria Tusa

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  2. "Produci, consuma, crepa" cantavano i CCCP.. ormai siamo in un circolo vizioso ed ipocrita senza uscita.. Mattarella che si complimenta da un lato con l'AD di Leonardo e poi sul palcoscenico successivo ammonisce severo e preoccupato contro la guerra.
    Eppure prende in giro tutti e si becca pure gli applausi.
    Credo siamo senza speranza.

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    1. Esatto. Mattarella è l'imitazione di un Presidente della Repubblica.

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  3. I media non solo ci spingono a consumare, ma ci tengono anche nell'ignoranza più becera, facendoci perdere tempo con futili esercizi su TikTok (che a volte finiscono in tragedia), e ci distraggono da quello che conta veramente nella vita. Poi, forse per non far provare loro quel senso di privazione che abbiamo provato noi da piccoli, abbiamo dato ai nostri figli tutto quello che volevano, e subito. Si è perso quel senso di valore per le cose che possediamo, quel senso di soddisfazione nell'aver sudato e lavorato duro per ottenere quella cosa. Oggi il figlio schiocca le dita, e tac, cellulare nuovo, schiocca le dita e tac, auto nuova. Perché il consumismo ed il capitalismo ci vogliono così, come giustamente dici tu. Lo si vede puntualmente durante tutte le feste comandate: da San Valentino a Natale, è tutta una febbrile corsa ad avere "roba", più che a curare relazioni sociali. Ci vorranno un paio di generazioni per accorgersi dell'errore che abbiamo fatto, sempre che siamo ancora in tempo per metterci una pezza.

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  4. Incapaci di attendere, incapaci di emozionarci. Siamo lupi affamati.

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  5. Mi hai fatto tornare in mente Terzani.
    "Oggi l'economia è fatta per costringere tanta gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose perlopiù inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter comprare, perché questo è ciò che dà soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità alla gente."
    Io ne sono immune. 😉 Almeno per l'80% delle mie scelte di acquisti e di vita.
    PS stasera pubblico il tuo commento xchè con lo smartphone non so come si fa. Scusami 👋👋👋

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    1. Giusto Farfalla. Fai con comodo.
      Ciao.

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    2. Sai una cosa Gus. Ultimamente tratti argomenti con citazioni che mi invogliano a fare ricerche per aprire il mio piccolo cervello. E questo mi piace molto. Anche se ho 70 anni con tanto di laurea, mi accorgo che ho ancora tanto da imparare, capire. Per questo ti ringrazio e ti auguro un buon fine settimana 👋👋👋

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    3. Grazie Farfalla.
      Ciao.

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  6. Come darti torto? Tuttavia penso che se alla base c'è una buona educazione nulla e nessuno può condizionare la tua vita.
    sinforosa

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    1. Serve una corazza e l'elmetto. Ciao Sinforosa.

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  7. La tutela della dignità nel transumanesimo consiste nel salvare le cose e i pensieri preziosi, custodire la dignità dei valori supremi per i quali si è spesa una vita, tutto questo documenta la maturità umana
    di Margherita Marzario

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  8. Trovo qualche perla d'acqua limpida e sorgiva
    I granelli d'oro di una terra ancora viva
    Poi dei semi di speranza mia
    Prima che qualcuno se li porti via..

    Quando avremo un po' tutti bisogno di metterci mano
    E rifare tutto
    Tutto quanto...tutto quanto
    Eros

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  9. Sto già preparando un po' di cose da salvare: il sorriso di un bambino,
    per incominciare,
    con quella luce morbida che ha.
    poi mi viene in mente, se mi metto lì a pensare,
    il bacio di una madre come solo lei sa dare...
    anche un gesto di fraternità,
    prima che diventi, una rarità...
    Come gioielli li metto in uno scrigno, farò in modo però di tenerli sempre vicino per proteggerli, io lo so già,
    dai pirati di ogni città.
    Prendo la nave e li porto tutti da solo sopra un'isola per seppellirli come un tesoro, in attesa che venga quel giorno, neanche troppo lontano...
    quando avremo un po' tutti bisogno di metterci mano e rifare tutto. tutto quanto.
    Trovo qualche perla d'acqua limpida e sorgiva,
    i granelli d'oro di una terra ancora viva,
    poi dei semi di speranza mia,
    prima che qualcuno, se li porti via..
    Come gioielli li metto in uno scrigno, farò in modo però di tenerli sempre vicino
    e poi prendo la nave e li porto tutti da solo,
    sopra a un'isola per seppellirli come un tesoro
    da dividere insieme a chi,
    sa che poi servirà ripartire da qui. da qui...
    in attesa che venga quel giorno, neanche troppo lontano, quando avremo un po' tutti bisogno di metterci mano e rifare tutto... tutto quanto, tutto quanto.

    Amaro Ramazzotti.
    Lyrics powered by LyricFind
    i

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  10. Leggendo il tuo post pensavo come oggi siamo così obnubilati dall'essere felici se ci regalano per un anno (e poi da quello successivo pagherai) un oggetto simile al telepass solo valido anche per i posteggi. Quello nello spot è contento di avere un oggetto tecnologico utile per pagare prima, quando casomai io sarei contento di un oggetto che, boh non so, producesse euro con piena validità di corso non invece un aggeggio che mi spilla soldi ma solo più rapidamente. Mondo strano...

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    1. Strano per noi, ma non per quelli che hanno studiato bene mettercelo in quel posto.

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  11. A me quel Lollobrigida fa ribrezzo. Peggio di Mussolini.
    E i servi di Trenitalia che gli danno ragione.
    Lo stronzo cerca anche l'etnia italiana.

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  12. E poi non è nemmeno verro che si può consumare.
    Bambole non c'è una lira!

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  13. Luis Bunuel sosteneva: "La necessità di mangiare non giustifica la prostituzione dell'arte" e questo concetto è applicabile non solo all'arte ma anche ad altri aspetti della vita.

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  14. Ultimamente si vive per lavorare ma si guadagna così poco che non si riesce nemmeno più a consumare. Questo fenomeno sta facendo scomparire il ceto medio allargando la fascia della povertà, mentre i pochi ricchi diventano sempre più ricchi.

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  15. La storia è nota è riempie le cronache dei giornali da giorni. Un treno in ritardo, un ministro a bordo e la fermata non prevista a Ciampino, per farlo sfrecciare in auto blu verso il suo appuntamento a Caivano e poi rientrare a Roma, in tempo per una intervista in diretta tv.

    Quello che non si sa è "chi" e "perché" avrebbe accordato la sosta straordinaria. I bene informati a piazza della Croce Rossa non hanno dubbi. Si sussurra nei corridoi, si ammicca, si vocifera un solo nome. È quello di Luigi Corradi, amministratore delegato di Trenitalia, manager di lungo corso nelle Ferrovie, nominato Ad per la prima volta dal governo 5 stelle e oggi in avvicinamento progressivo verso Fratelli d'Italia, per provare a spuntare nella tornata di nomine della prossima primavera un posto da amministratore delegato delle Ferrovie.

    LEGGI ANCHE: Lollobrigida sarebbe arrivato solo un quarto d'ora dopo restando sul treno
    Per questo avrebbe preso in autonomia la decisione di far scendere il ministro. Una decisione avvenuta nel pieno rispetto delle regole ma pure esercitando un margine di autonomia decisionale.

    Il risultato lo abbiamo letto sui giornali, una decisione maldestra, una comunicazione disastrosa, un caos che rischia di appannare l'immagine del ministro, per usare un eufemismo. Insomma, un boomerang che potrebbe ritorcersi contro Corradi e la sua corsa alla poltrona più alta del gruppo ferroviario.

    Che peste li colga!

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  16. Parole chiare e lucide, ma, ahimè, assai scomode e oggi poco di moda. Grazie.

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  17. Me ne frego della fermata del treno, favoritismi o quant' altro. La Meloni è stata l' unica presidente del consiglio che è scesa a Caivano a sistemare qualcosa. Ovviamente l' italia non può dividersi in "zone franche" . Non ha ricevuto De Luca ma il parroco che ora gira armato.
    Cosa hanno mai fatto i suoi predecessori?
    La verità è anche un' altra : LEI È UNA DONNA!!
    le donne hanno più coraggio.

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    1. Chi?
      Claretta Petacci.

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    2. Non è morta per il suo uomo, ma Giorgia l' ha lasciato.
      Sono le vere donne. La petacci era un' esaltata.

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    3. Preferisco la Petacci alla Meloni.

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    4. So bene che sei un fervente maschilista.
      Gus stasera non è serata. Non vorrei andare oltre le offese.
      L' italia non va male per la Meloni, apprezza l' atto di coraggio che ha avuto questa donna.
      Nessuno l' ha mai fatto prima!
      La tua sinistra non esiste più e non si può nemmeno guardare, non è neppure in grado di proporre. I confronti tra la Schlein e Giorgia sono evidenti
      E l' italia non può dividersi in due: o di qua o di là.

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    5. Elena Ethel Schlein, detta Elly (IPA: /ˈɛlli ˈʃlain/; Lugano, 4 maggio 1985), è una politica italiana con cittadinanza statunitense naturalizzata svizzera, segretaria del Partito Democratico dal 12 marzo 2023.
      La dice tutta, cos' ha di italiano è solo la "chiacchiera".
      Vi presento la futura presidente del consiglio, vincerà perché la chiesa la guarda di traverso, poi ci sarà chi non la guarderà ma la voterà soprattutto perché riproporrà a gran voce il reddito di cittadinanza.
      L' italia fa pena e io ci soffro.
      Devo sistemate tre persone che perderanno l' appartamento è non c'è posto nemmeno da Don Giusto: lui prende solo... minorenni.
      Notte Gus.

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    6. Elena Ethel Schlein è limitata. Non scalza la Meloni.

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  18. Magari qualche commento tuo non farebbe male. Sei in vacanza Gus?
    Ieri non hai visto la Davis? 🤣😂

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    1. Dove sono stato e se ho visto la Davis non c'entra un tubo con il capitalismo.

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    2. Sinner è o potrebbe diventare un capitalista.
      Ho trovato strano il fatto che mentre commentavi qui non guardavi la Davis, o meglio, Sinner.
      Non mi ricordo a che ora ha giocato il doppio e il singolo:)

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    3. Vai controllando inutilmente.

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  19. Una società consumistica, che ha perso i veri valori della vita.

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  20. Il capitalismo è un tarlo, un cancro tremendo capace di cambiare tutto nelle nostre vite e gli esempi che hai fatto sono perfetti. E condivido il commento che oggi come oggi non riusciamo neanche più a consumare per come vorremmo. Conoscevo l'aforisma di Bunuel, mi piace molto e rende bene l'idea che deve dare.

    È una difesa continua della nostra autonomia...o per meglio dire alcune cose che possiamo fare. Lo si vede da tante cose...basta andare in un supermercato e osservare cosa viene venduto e a chi.

    Un salutone e buon fine settimana

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  21. Un cancro. Giusto.
    Salutone.

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  22. Quando vedo dei guerrieri africani con le magliette nike, quando vedo bambini del marocco che parlano di Iphone, quando vedo cinesi bere Coca Cola,... Mi passa la voglia di vedere il mondo perchè il capitalismo ha reso tutti schiavi di certi marchi e le ttadizioni culturali in tanti paesi sono del tutto sparite. Io sono contro capitalismo e consumismo. Supporto il riciclo creativo e credo che sia importante accorgersi anche di tutti gli sprechi di questa civiltá, specialmente di cibo. Il capitalismo ha distrutto molte menti e adesso i bambini sono pure schiavi giá e vengono uniformati agli altri e obbligati ad usare certe cose e consumare.

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  23. Il capitalismo, oltre ad essere una dittatura economica, si ingegna a fare proseliti attraverso una nuova etica fatta di consumi insensati, di cambiamento del modo di vivere. Un po' alla volta ti gira la testa dall'altra parte, quella che una volta disprezzavi e bevi l'intruglio schifoso chiamato Coca Cola e indossi la maglietta Nike.
    Il capitalismo nella sua ricerca assillante del consumo ha convogliato tutti noi verso l'acquisto appagante e per farlo ha provveduto a distruggere ogni valore che non sia collegato al denaro. È una tragedia. Non si vuol cambiare e tentare una forma umana di un nuovo sistema economico.
    La famosa terza via tra capitalismo e comunismo suggerita da Enrico Berlinguer dopo lo sfascio dell'esperienza del socialismo reale nell'Unione Sovietica.
    “Continuiamo a bere del pessimo vino preoccupati che i calici siano di cristallo”.
    Questa frase di Mirco Stefanon fa riflettere su quanto l’apparire, in questo momento storico, abbia una valenza di gran lunga maggiore rispetto all’essere.

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  24. Scusa Gus, non ho capito la citazione di Margherita Marzario. Attribuisce forse un significato positivo al Transumanesimo? Ma si parla del termine coniato da Huxley (Padre) ?

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    1. Nell'originaria accezione di Huxley, transumanesimo indica «l'uomo che rimane umano, ma che trascende sé stesso, realizzando le nuove potenzialità.

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    2. Sì, per l'appunto. A mio avviso la definizione di Huxley padre è ingannevole. Secondo questa definizione il transumanesimo sembra cominciare con le innovazioni della tecnologia, le prime adottate dall' homo sapiens. Allora non si tratta di migliorare la natura umana, in qualche misura l'umanità l'ha sempre fatto, ma di andare oltre l'uomo biologico, e quindi cercare di farne altro rispetto a ciò che è. Andare 'oltre l'uomo' apre la strada a due sole possibilità (presenti in potenza): diventare dio o animale.
      Con il transumanesimo la riduzione dell’essere umano a pura materia viene compiuto, l’essere umano viene adeguato all’antropologia liberista rendendo quest’ultima vera. Tutti puntano il dito contro il capitalismo, ma nessuno si dichiara anti-liberista, mentre è proprio sulle ambizioni del liberismo e sul significato della sua prospettiva del mondo e dell'essere che occorrerebbe soffermarsi meglio. Ricordo che J. Huxley era un darwinista convinto e non a caso, lo stesso Darwin elaborò
      - per sua stessa ammissione - la teoria dell’evoluzione per elezione naturale, sul modello della teoria di Malthus , ma che indubitabilmente incorpora anche quelle di Adam Smith e Thomas Hobbes. Il liberismo , insomma, facendo leva su alcuni autori (PIù che altro sui paradossi del loro pensiero), promuove le realizzazione di un nuovo modello antropologico, nel quale ho riscontrato le fondamenta e l'origine di molti di quei problemi menzionati dai gentili commentatori e dall'attento Gus. Ma è sulla concezione liberista che andrebbe sviluppata l' analisi perché è sul solco del liberismo più sfrenato che la globalità ha puntato tutto.

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    3. L'uomo deve restare biologico. l'unico cambiamento dovrebbe essere la somiglianza a Dio.

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    4. L'uomo non può somigliare a Dio perché egli è perfetto e l'uomo non lo è

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    5. Avere l’“immagine” o la “somiglianza” di Dio significa, semplificando al massimo, che siamo stati fatti per assomigliare a Dio. Adamo non assomigliava a Dio nel senso che Dio avesse carne e sangue. La Scrittura dice che “Dio è Spirito” (Giovanni 4:24) e, pertanto, che esiste senza un corpo. Tuttavia, il corpo di Adamo rispecchiava davvero la vita di Dio, tanto che fu creato in perfetta salute e non era soggetto alla morte.
      L’immagine di Dio si riferisce alla parte immateriale dell’uomo. Separa l’uomo dal mondo animale, rendendolo idoneo al “dominio” voluto da Dio (Genesi 1:28) e dandogli la capacità di avere comunione col suo Creatore. È una somiglianza a livello mentale, morale e sociale.
      A livello mentale, l’uomo fu creato come un agente razionale e volitivo — in altri termini, l’uomo può ragionare e può scegliere. Questo è un riflesso dell’intelletto e della libertà di Dio. Ogniqualvolta qualcuno inventi un macchinario, scriva un libro, dipinga un paesaggio, goda di una sinfonia, calcoli una somma o dia il nome a un animale, sta dichiarando il fatto che siamo stati creati a immagine di Dio.
      A livello morale, l’uomo fu creato nella giustizia e nella perfetta innocenza: un riflesso della santità di Dio. Dio vide tutto quello che aveva fatto (l’umanità inclusa) e disse che era “molto buono” (Genesi 1:31). La nostra coscienza o “bussola morale” appartiene alle vestigia di quello stato originario. Ogniqualvolta qualcuno emani una legge, rifugga dal male, lodi il buon comportamento o si senta colpevole, sta confermando il fatto che siamo stati creati alla stessa immagine di Dio.

      Paola, il concetto è complesso.
      Dalla rete ho trovato qualcosa che ritengo esatta.

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    6. Provo a completare. Affinché fosse ben chiaro che lo Spirito/vicinanza con l'ideale, si possa raggiungere anche dalla prospettiva materiale (attraverso condotte adeguate), fermo restando che somigliare non significa eguagliare - cosa non possibile - ecco che Dio si fa carne, fornisce un valido esempio da seguire per coloro che son fatti di carne e spirito e lo fa con un solo precetto e con quello indica come raggiungere ed entrare in comunione con l'Altissimo. E' scritto che Dio sta nei più umili degli umili, nei diseredati e in quelli relegati ai margini della società. Amare loro (e tutti gli altri, nemici compresi) significa amare ed entrare in contatto 'fisico' con Dio. Non c'è modo di fraintendere. Somigliare a Dio non significa eguagliarLo, poiché la carne, benché creata a immagine e somiglianza divina, non è solo Spirito, ma 'anche Sirito'. Per il momento almeno. La vicinanza col prossimo implica dunque il raggiungimento del massimo grado di Conoscenza/Spiritualità, ma per arrivare a ciò non basta il procedimento gnostico della meditazione (Cogliere la conoscenza in se stessi, in una prospettiva ascetica che può fare a meno del contesto sociale - Gnosticismo) occorre entrare in contatto/comunione col prossimo, meglio se emarginato, diverso o sofferente.

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    7. Dio ha creato Adamo per essere somigliante a Lui nell'immortalità.
      Adamo ha sbagliato, ma anche Dio ha commesso qualche errore.
      Ha creato Adamo imperfetto.

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    8. Tornando al transumanesimo nell'accezione attuale (cioè che va oltre l'umano) , vediamo quale direzione stanno prendendo le società moderne:
      Solo quando tutto avrà un prezzo, la società basata sulla competizione e la selezione (darwiniana) potrà essere completata in modo che tutto debba avere un prezzo: la vita umana nascente e la vita da curare e salvare; tutto deve essere quantificato e misurato (Ricordate i biblici patriarchi? Uno - qui citato - era il nomoteta, creatore dei nomi e delle leggi, l'altro suo diretto discendente, era il portatore delle misure: era la 'canna' che serve per misurare e che fornì il cubito. Egli si chiamava 'Canna' , per l'appunto); misurare quindi, anche quel che non è quantificabile come la giustizia, il bene e il male, la bellezza, diventa l'imperativo corrente ed ecco perciò intervenire l’invenzione dell’Intelligenza Artificiale i cui algoritmi forniscono risposte su tutti questi argomenti. l’AI non è altro che rendere computabile quello che non lo è (L'intelligenza infatti è un prodotto divino), fornire risposte a questioni umane in base a criteri statistici e ottimizzazioni, quindi fornire misure anche per la giustizia, la bellezza, i gusti personali. Perfino le questioni etiche vengono ridotte a calcolo.

      L’ultimo passaggio è quello in cui i deliranti quanto costosi programmi di ricerca promettono: l’immortalità, ma per farlo è necessario inserire la ‘coscienza’ entro supporti informatici. L’impresa è palesemente impossibile, ma il vero risultato è quello di far pensare che sia possibile, che quella cosa indefinibile che chiamiamo autocoscienza, sia trattabile con supporti materiali informatici e quindi anche essa in definitiva computabile. Questo, per me, significa volersi sostituire a Dio, molto più che eguagliarlo, quindi. In un certo senso, rimuoverlo dal suo posto, diventare autosufficienti, poter fare a meno di Lui

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    9. Io direi che, per essere somigliante a Lui, Dio non gli aveva dato propriamente l'immortalità, ma la possibilità di guadagnarsela. In altri termini, la somiglianza, in tutto e per tutto, sta nella caratteristica divina del poter scegliere la perfezione, non di ottenerla come un qualsiasi animale che è perfetto così come è, così come è stato creato. Questi uccide per vivere o sopravvivere, non per scelta . L'animale non è perfettibile, ma già completo, qualunque cosa fa, comunque agisca. L'animale è competitivo per definizione, l'uomo per scelta. Il liberismo darwinista invece, pretende che la competizione sia una determinazione non mutuabile e in ciò sta il suo più grande errore . Il modello liberista non specifica l'uomo, lo comprende. E' dunque la scelta 'giusta' che garantisce/avrebbe garantito ad Adam la perfezione e la conseguente immortalità. L'imperfezione di Adam non è dunque un errore, ma una scelta divina, anch'essa. La sua 'imperfezione' - che poi è potenziale perfezione - è ereditata dalla sua discendenza, così come è da noi ereditata anche la possibilità divina di scelta e decisione, l'autodeterminazione dunque, tanto cara ai teologi.
      Insomma, fra divinità si usa scegliere, guadagnarsi le cose, sennò che gusto ci sarebbe a essere dio se un Altro decidesse al tuo posto?

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    10. Questa tua interpretazione in quale libro è scritto?
      Tu sai benissimo che la volontà di Dio è imperscrutabile.

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    11. Sì Gus, dovremmo alfine scegliere anche noi se credere a un Dio fallibile, o a un Dio che svela la sua volontà e le sue intenzioni.

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    12. Fabio, Dio è sicuramente infallibile e Adamo alla prima occasione ha sciupato il dono del libero arbitrio.

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    13. Però le riflessioni/conclusioni sono del tutto personali, frutto di letture non di citazioni virgolettate, ergo difficile trovarle da qualche parte, se non nel prossimo post che mi ha ispirato questa chiacchierata.

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    14. Solo una grande fede potrà darci risposte adeguate.

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    15. Lo credo anch'io: le Risposte della Fede non sono le nostre risposte circoscritte in uno spazio-tempo inesorabile.

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  25. Fairy Qu33n, vanamente ho cercato di commentare qualche poesia che hai scritto. Sono bellissime.
    Ciao.

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  26. Condivido in pieno il tuo post

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  27. Gus, a volte mi chiedo dove viviate.
    I "nuovi italiani" (a voi a sinistra piace tanto cambiare le etichette, mettere quella di fave sulle lenticchie, etc.) che penetrano Italia ed Europa in massa hanno una fantastica voglia di consumismo, non sono affatto offesi di partecipare alla ingozzatura.
    Peraltro voi siete alleati "dei padroni" e del grande capitale che vuole sostituire gli indigeni meno inclini al consumismo più becero e intenzionati ad ampliare il corpo della piramide sotto di essi e ad avere forza lavoro a basso costo.

    A me non piacciono coloro che si lamentano o strepitano e fanno di tutto per aumentare e aggravare il problema.

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    1. Tu sei amico di quelli che storicamente sfruttano i poveri per aumentare il reddito dei ricchi. Assisti compiaciuto a tanti bambini africani che muoiono per una banale diarrea causata dal fatto che non avendo l'acqua bevono quella inquinata delle pozzanghere.
      Non hanno antibiotici.
      Ci pensi a queste cose?
      La notte come fai a dormire?

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    2. No, Gus.
      Io non so dove abbiate preso le stupidaggini scritte qui sopra.
      C'è persino una categoria GAS in cui ho registrato alcune cose.
      Per quanto mi riguarda io cerco di spendere il mio reddito con PICCOLI artigiani, agricoltori, allevatori locali e italiani e boicotti il più possibile cinesi, Amazon, Benetton, imprese di invasori, etc. .
      Quando si hanno poche risorse i figli non li si deve procreare.
      Invece i Vs amici fascioislamici ci conquisteranno coi ventri delle loro fattrici e hanno nazioni al collasso per la demografia tumorale.
      A me non piace il loro antibiotico sì e pillola no.
      A sx avete anche l'abitudine di inventarvi assurdità e menzogne.

      I sinistranti sono complici del medio e grande capitale nell'importare il.maggior numero di lavoratori a basso prezzo nonché consumisti formidabili nel minor tempo possibile.

      È tutto storto.

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    3. Su questo ti do ragione. Non esiste una vera sinistra schierata in favore dei poveri. Ormai destra e sinistra sono solo mere etichette.
      Esiste solo l'uomo indifferente.

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