Quando piangiamo, il nostro corpo produce un ormone chiamato adrenocorticotropo (ACTH), che regola la gestione dello stress, e le encefaline, un antidolorifico naturale. Anche per questo motivo spesso dopo aver pianto ci sentiamo meglio.
Il pianto diminuisce crescendo in età. I bambini piangono e piangono e piangono: beati loro.
Non tutti i bambini però piangono e purtroppo sono quei bambini che in un certo qual modo sono cresciuti come adulti in miniatura o per vicissitudini personali/ambientali o a causa di genitori che li hanno troppo responsabilizzati e così trattengono il pianto e con lui tutte quelle emozioni che lo coinvolgono, sì, perché col pianto si sprigionano un'infinità di emozioni.
Ci sono un'infinità di pianti. C'è il pianto disperato a causa di un malessere fisico, psicologico o morale, c'è il pianto stizzoso del capriccio, c'è il pianto sommesso di colui che teme di non essere accettato o amato, c'è il pianto di chi ha quella paura che sfocia in angoscia, c'è il pianto di chi è consapevole di aver perso una persona cara, c'è il pianto senza lacrime di chi non ha più lacrime da versare.
Quante tipologie di pianto.
Meccanismo fisiologico del pianto:
È una conseguenza diretta dell'aumentata produzione di adrenalina che accompagna i forti stress e che determina anche aumento della frequenza e forza di contrazione cardiaca, sudorazione, midriasi (allargamento della pupilla), aumento della frequenza respiratoria.
Nel caso mio sono certo che non aumenta l'adrenalina.
Io non blocco il processo fisiologico perché non si sviluppa.
Non so niente degli altri che piangono e non conosco i motivi per cui lo fanno. Poi non tutti affrontano le situazioni nello stesso modo, cioè piangendo, ci sono anche coloro che di piangere proprio non sono capaci, ma potrebbero provare un dolore interno che gli altri non hanno perché lo scaricano con le lacrime.
Io sono fatto così. Non piango.
Come padre e marito ho affrontato situazioni molto difficili.
Mia moglie e i miei figli non mi hanno visto piangere su fatti gravi che accadevano ma si sono appoggiati alla mia spalla.
Nel frattempo, io sono cresciuto tanto e i miei figli vedono in me una persona forte che sa ascoltare, perdonare, abbracciare.
Il pianto è naturale, tanti non piangono ma ci sono anche quelli che si vergognano, gente che deve ancora crescere. Io piango spesso, soprattutto quando mi commuovo, in svariate occasioni, anche quando leggo. Lo trovo naturale ed è un processo che non ho mai ostacolato, anzi, lo trovo liberatorio. Tuttavia, come nel tuo caso, non è affatto indispensabile.
RispondiEliminaSarebbe più preoccupante che non sanguinassi quando ti tagli. ;)
È una reazione istintiva. Non c'è nessun motivo per vergognarsi.
EliminaGus Per qualsiasi motivo che ti porta a piangere, fa bene alla mente e poi al corpo. Credo che certe volte sentiamo il bisogno di piangere, senza un motivo ben preciso.
RispondiEliminaLo so che il mio non piangere è una cosa strana. Nel post ho cercato di spiegarlo.
EliminaMa pensa, non si finisce mai d'imparare.. anch'io a volte mi commuovo, e sebbene non pianga, mi si inumidiscono gli occhi ed in effetti dopo mi sento un po' meglio...
RispondiEliminaQuale lacrima per la gioia capita anche a me. Mai per il dolore.
RispondiEliminaSe io ti dicessi che da ragazzina mi piaceva piangere perchè sentivo il gusto salato delle lacrime, che diresti?
RispondiEliminaOggi che sono cresciuta 😏 piango meno... Anche se le lacrime le considero un po' una valvola di sfogo. Almeno io mi sento meglio, dopo. Abbraccio siempre. 👋👋👋
Sapore di sale che hai sulle labbra.....
Elimina🤣🤣🤣
EliminaLa canzone è molto bella.
EliminaAnche a me piace. Grazie per aver sbloccato il segui. Però una domandina: come faccio a mettere te sul mio. Il segui in pratica? Aiutino. Grazie.
EliminaFatto. Sei nel mio blog Roll.
EliminaAh ho capito! Il gadget dei lettori fissi si chiama follower. Poverammia. Grazie Gus per la pazienza. Non mi ricordo più tante cose ahimè.
EliminaCapita.
EliminaCiao.
L' ACTH è "patologico" solo se non rientra nei limiti di laboratorio.
RispondiEliminaHo pianto troppo per mia madre, ora mi sono imposta di non soffrire più, soffro già troppo per me, ma non voglio più soffrire per altri. È un meccanismo di autodifesa...non posso più permettermelo.
Tutte le funtanelle si so' seccate.........
EliminaIn altri casi si parla di "appiattimento emotivo" proprio perché normalmente tale disconnessione non avviene su base volontaria, ( anche no) ma su base inconscia e in persone molto sensibili
RispondiEliminaemotivamente, diversamente è quando l' egoismo annienta il dolore ma è consapevole della gioia
Ho spiegato tutto nel post.
EliminaNon lo hai letto?
E' una risposta molto complessa.
EliminaCiao.
Gus vai a mangiare. E' tardi. 😅
RispondiEliminaEh, Lu Sjögren o' pazzo. 😂🤣
RispondiEliminaÈ il lupus.
EliminaBuongiorno 🦋
RispondiEliminaCiao.
EliminaIo piango, ma non sono una fontana questo non vuol dire che chi tiene tutto dentro sia un insensibile, ognuno è fatto a modo suo.
RispondiEliminaIl mio dolore è visibile anche senza lacrime.
EliminaIo, ora, piango raramente e di nascosto. Una volta piangevo , soprattutto per manifestare un mio disagio e chiedere aiuto. Saluti
RispondiEliminaAnche Cristo pianse per la morte di Lazzaro.
EliminaMi piacciono le parole che hai usato, il pianto analgesico naturale. Lo penso anch'io. Di lacrime ne ho versato nella vita. A volte di felicità altre volte di tristezza, dipende.
EliminaRecentemente dopo l'operazione quando mi hanno riportato in reparto ero da solo in stanza e un po' di lacrime liberatorie sono uscite in modo naturale. Sentivo che la paura è la tensione erano finite. In questi giorni di convalescenza mi sento anche un po' cambiato in meglio.
Ciao amico Gus un salutone
A me piace informare in modo corretto.
EliminaA volte certe definizioni sono prese dalla rete.
L'utente che legge dovrebbe capirlo.
Per te la guarigione è importante.
Un salutone.
Se sono prese dalla rete dovresti scriverlo. Ma di tuo poi cosa resta? Niente!!!
EliminaNon venire a leggere il niente.
EliminaE ora farai meno l' imbecille.
RispondiEliminaGus O.30/10/23, 12:55
Tutte le funtanelle si so' seccate.........
A tia si è seccata la prostata. 😁.....
Vai dalla " fontana" che ti spiega lei come fare. 😂🤣😅
Fai molto male a usare il lemma *imbecille*
EliminaIo non ho mai pianto ma ora mi commuovo per una bella canzone o musica
RispondiEliminaAnche io sono affezionato a qualche canzone.
RispondiEliminaho la lacrima facile, mi commuovo per un abbraccio, per un messaggio dei miei figli o un loro traguardo, mi commuovo a sentire le storie di anziani soli, mi commuovo a leggere certi messaggi, mi commuovo a vedere due anziani per mano, mi commuovo a vedere un bacio dato al improvviso da mio papà a mia mamma, mi commuovo spesso non me ne vergogno e non lo ritengo un difetto. Ciao Gus
RispondiEliminaSuccede anche a me, ma senza piangere.
RispondiEliminaCiao Valeria.
anche gli occhi lucidi senza che scenda una lacrima per chi li osserva capisce
EliminaSi piange anche senza lacrime.
EliminaI maschi vengono educati a non piangere. Il pianto per secoli è stato visto come una debolezza è invece un segno di forza. Piangere permette di liberarsi del dolore, è una vera liberazione.
RispondiEliminaHo fatto l'elogio del piangere. Si tratta di una risposta fisiologica relativa a un'emozione forte.
EliminaNon credo che gente sprovveduta possa educare a non piangere.
Non per niente si dice che il pianto sia liberatorio.
RispondiEliminaPeccato che da adulti si pianga poco
L'adulto è ormai abituato al dolore e le gioie non ce ne sono tante.
RispondiEliminaNon sapevo molto del meccanismo fisiologico del pianto e del fatto che funziona come un analgesico, ma ho sempre notato che dopo mi sentivo un po' meglio, è in parte uno sfogo. Io piango, non dico spesso, però mi succede e le situazioni che me lo provocano sono diverse, ma sempre alla base ci sono forti emozioni. A volte, raramente, sono pianti a dirotto, a volte "solo" commozione, può essere anche a sentire una certa musica o a vedere un film che tocca certe corde. Sono pudica però e le lacrime davanti a persone estranee le trattengo, ma a fatica. Mi sono piaciute molto le ultime frasi che hai scritto riguardo al rapporto coi tuoi figli e con tua moglie. Lacrime o meno, è molto importante potersi fidare, appoggiare e sentirsi ascoltati e amati.
RispondiEliminaTutto rientra nella normalità.
RispondiEliminaCiao Ninfa.
Muy interesante tu tema pero no puedo traducirlo
RispondiEliminaGrazie Recomenzar.
EliminaIo non piango praticamente mai: mi dicono che non so esprimere i sentimenti, ma non è vero.
RispondiEliminaSoffro ma non lo do a vedere, ritengo sia qualcosa di intimo e privato.
Ti abbraccio.
Chi dice che non sai esprimere i tuoi sentimenti, sono sicuro, non ti conosce minimamente.
RispondiEliminaAbbraccio Francesca.
Difficilmente piango, ma sono una persona abbastanza empatica. Spesso prendo a cuore, anche problemi non miei.
RispondiEliminaStai camminando sulla via giusta.
EliminaPrima ero più resistente: per esempio, i film drammatici non mi hanno mai commosso. Ora sono diventata ipersensibile e ho il pianto facile, che poi più che pianto è la sensazione di avere gli occhi ingolfati di lacrime. Credo che essere diventata mamma, a suo tempo, mi abbia cambiata!
RispondiEliminaIl pianto è una delle tante modalità per esprimere un'emozione.
RispondiEliminaEcco il mio ritratto: nn piango più. Il cuore a pezzi, ma niente lacrime.E' comunque il dolore che trafigge. Mi dicono "sei forte!" Sono le persone a me vicine, tranne mio figlio, e sinceramente non sanno e non mi ch iedono cosa q
RispondiEliminaÈ una vita che piangi. Ora basta!
EliminaBacio.
Oh Gus, cosa ne pensi del fatto che non piango se non da sola e in situazioni molto particolari. Ma il mio cuore è a pezzi...
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