Quando il cristianesimo non accade più come avvenimento di una Presenza che invade tutto e la fa ribollire, allora si finisce per teorizzare l'avvenimento accaduto. Si tramanda un discorso corretto e pulito, alcune regole su come essere cristiani e uomini.
Ma senza amore, senza il riconoscimento del Mistero vivificante, il singolo si spegne e muore.
La nostra speranza, la salvezza di Cristo non può essere qualcosa che abbiamo letto e sappiamo ripetere bene.
Un discorso più o meno edificante o moralistico, ecco, a questo viene ridotto spesso l'annuncio.
Questa riduzione, priva dello stupore dell'avvenimento, quindi priva di Gesù causa il fossilizzarsi dell'esperienza originale, la cristallizzazione.
Sono subentrati il formalismo e la stasi.
Qualsiasi nostro tentativo non può colmare l'apatia.
Accade così precisamente l'insoddisfazione del credente, come ha detto il Papa, da questa mancanza di stupore deriva l'insoddisfazione di alcuni che finiscono per essere tristi, trasformati in una sorta di collezionisti di antichità.
È più semplice attaccarsi alle regole, invece che amare Cristo, come nostra scelta di vita. Questo è moralismo; questo è fariseismo.
Lo stupore invece, gli occhi spalancati davanti al miracolo della realtà che ci manifesta l’Essere, ci danno quell’atteggiamento morale originario per cui uno non può non amare l’Autore di tutta la Bellezza che il nostro cuore desidera e, se uno ha fortuna di conoscere chi gli rende visibile, incontrabile, udibile l’Essere, ne nasce un’affezione tale per cui mai vorrebbe essere in disarmonia con la Bellezza assoluta ed amata.
Purtroppo, si sente spesso pronunciare grandi discorsi sterili, discorsi fatti belle parole ma che non hanno la passione che aveva Gesù. Mi è capitato spesso di assistere a delle messe con discorsi essenzialmente vuoti, discorsi che ti fanno distrarre e pensare ad altro.
Un prete deve far nascere l'amore per Gesù.
Immagine:
RispondiEliminaDobbiamo essere noi a creare il nostro destino.
Esatto, noi scegliamo. Il padre di Gesù ci ha dato questa possibilità, e già sapeva a cosa si andava incontro.
RispondiEliminaPerchè il buon Dio sa che l'uomo aveva bisogno di un po di "sale" nella sua vita.
Non si può amare Gesù, se non rispetti le volontà del Padre.
Dove sta il tuo tesoro, lì è il tuo cuore.
RispondiEliminaL'uomo ha scelto la libertà senza confini.
Tra corpo e anima non c’è alcuna divisione, per questo il corpo deve lavorare per garantire la vera vita a sé stesso e all’anima, combattendo per quei beni che né il tempo, né lo spazio, né la forza possono sottrarci e che ci restituiscono alla nostra piena dignità e a una relazione profonda col Padre.
Ci vorrebbe anche un Papa che riattizzi entusiasmo. Io da Macron non ci sarei andato: non possono entrare gli immigrati? Resto fuori anche io.
RispondiEliminaEcco un messaggio che avrebbe entusiasmato.
Invece c'è andato, un buffetto sulla guancia e ostriche a pranzo.
Tipo uno di quei preti che annoia anche te.
Questo Papa è come i politici. Chiacchiere per conservare il potere.
EliminaNon sono d'accordo
EliminaIo penso che questo papa cerchi di applicare veramente il modo di vivere di Gesù. Lo dimostra il fatto che è andato a visitare la salma di Napolitano, pur essendo questi ateo. Io penso che nessun Papa lo abbia mai fatto.
Del resto Gesù non si scandalizzava delle prostitute e delle adultere, infatti diceva "Chi è senza peccato scagli la prima pietra".
Non credo proprio, anzi mi sembra un papa rivoluzionario rispetto ai suoi predecessori.
EliminaIn Italia era lutto nazionale e la sua assenza diventava scorrettezza.
EliminaPaola, Papa Francesco a me dà l'impressione di essere un buon politico.
EliminaIn effetti in passato i papi si sono occupati molto di politica.
EliminaOra è in dovere di intervenire per cercare la pace in Ucraina.
Anche G. Paolo II contribuì al disgelo fra est e ovest.
Francesco ha provato a riavvicinare Russi e Ucraina, ma si è mosso male e praticamente non dà affidamento né a Putin, né a Zelensky.
EliminaDev'essere al di sopra delle parti, ma dubito che riesca a fare qualcosa.
EliminaFrancesco ha già fallito.
EliminaUn Papa rivoluzionario era Papa Luciani.
EliminaInfatti l'hanno fatto fuori subito. :(
Voleva liberarsi della Banca del Vaticano.
EliminaConcordo con il tuo post e con la tua conclusione senza un cuore che ami Gesù non puoi far arrivare il suo messaggio d'amore per l'uomo e la parola di Dio
RispondiEliminaGus
RispondiEliminaTu stesso dici: corpo e anima già involontariamente li hai divisi. Non ti è mai capitato di sentire ....... il tuo discorso è solo mentale, e magari il cuore dicava altro ...... dunque per me l'uomo in vita è fatto di corpo e anima.
Magari sbaglierò, ma l'ho sempre pensata così.
Non può esistere un corpo senza anima.
EliminaGus
EliminaTi sbagli. Quante volte hai sentito dire(dicitur) quell'uomo è senza anima ............ è se fosse vero?. I dicitur del popolino hanno sempre una base di verità.
Senza anima è un'espressione per indicare una persona malvagia.
EliminaL'anima, invece c'è. Purtroppo, è dedicata al male.
L'anima (dal latino anima, connesso col greco ànemos «soffio», «vento»), in molte religioni, tradizioni spirituali e filosofie, è la parte vitale e spirituale di un essere vivente
In fondo in questo secolo l'unica persona che ha trasmesso con le opere l'amore per Gesù è Madre Teresa.
RispondiEliminaMentre leggevo il tuo post pensavo proprio alle messe, che hai citato alla fine. È questo il problema. La messa dà tanta importanza ai rituali ma senza affrontare l’essenza del messaggio di Gesù. Anche le prediche belle, che insegnano tanto ( ho assisto a messe davvero belle) alla fine non insegnano nulla perché manca quell’elemento di attrazione. La chiesa non fa in modo da catturare l’attenzione. Un sacerdote dovrebbe essere carismatico, un po’ come un bravo professore che fa innamorare gli studenti dello studio. Sarebbe bello se le persone partecipassero attivamente e non solo passivamente. Si eviterebbero le distrazioni.
RispondiEliminaLa Chiesa si è macchiata di crimini orrendi come la pedofilia, a volte protetta. Certi comportamenti dimostrano la mancanza di amore verso Cristo.
RispondiEliminaPiù che amore verso Cristo io penso che Gesù abbia raccomandato l'amore verso il prossimo. Gesù era un uomo che ha saputo predicare cose molto condivisibili.
RispondiEliminaPetrus (la Pietra) ha abiurato tre volte il Cristo, ha praticato la violenza (l'episodio di Malco, al Getsemani) , ha agito reiteratamente d'impulso e persino con codardia contro gli insegnamenti impartiti . A ben vedere era il peggiore dei dodici (Ma sì, c'era quell'altro. Facciamo degli undici allora...), perché dunque è stato scelto come primo Papa della cristianità nascente?
RispondiEliminaRisposte non valide:
a) perché si è pentito.
b) perché si è finalmente ravveduto dei suoi errori
c) per mostrare la presenza di Dio anche nei brutti ceffi
motivazioni delle risposte non valide:
a) non risultano testimonianze del suo pentimento (esplicito).
b) molti si sono ravveduti dei loro errori, senza per questo aver ricevuto un'investitura di Grazia.
c) altri episodi riportano conversioni imprevedibili, la vicenda di Pietro non era necessaria nella logica evangelica che, evidentemente, intendeva dire qualc's'altro di molto meno intuitivo (forse)
Il Nuovo Testamento ci testimonia che, “Gesù disse a Simon Pietro: Simon di Giovanni, m’ami tu più di questi? Ei gli rispose: Sì, Signore, tu sai che io t'amo. Gesù gli disse: Pasci i miei agnelli. Gli disse di nuovo una seconda volta: Simon di Giovanni, m’ami tu? Ei gli rispose: Sì, Signore; tu sai che io t'amo. Gesù gli disse: Pastura le mie pecorelle. Gli disse per la terza volta: Simon di Giovanni, mi ami tu? Pietro fu attristato ch'ei gli avesse detto per la terza volta: Mi ami tu? E gli rispose: Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che io t'amo. Gesù gli disse: Pasci le mie pecore” (Giovanni21:15-17).
EliminaSì, questo è l'episodio dell'investitura secondo Giovanni. Ma in Matteo (16 : 13-20) vi è una prima dichiarazione , e subito dopo (Mt 16: 23-24) è scritto : tu mi sei di scandalo, Pietro, perché pensi secondo gli uomini e non secondo Dio.
Eliminai due episodi sono strettamente collegati, come se per scegliere un pontefice fosse necessario rivolgersi a un uomo corruttibile con tutte le sue fragilità terrene, e non a un santo.
La questione diventa dunque la seguente: perché un 'santo' (puro e immacolato, quindi non-corruttibile), ossia una figura integerrima - fra i tanti che aveva incontrato - non andava bene al Cristo?
Gli apostoli discepoli di Cristo erano i migliori e da quel gruppo doveva uscire la nuova Chiesa.
EliminaQuando Gesù risorge Maria di Magdala lo riferisce a Giovanni e Pietro. Pietro arriva per primo al sepolcro, ma si ferma per dare la precedenza a Pietro; quindi nel gruppo già c'era una gerarchia.
Appunto, dato che questa gerarchia rispettava la volontà del Cristo, perché proprio Pietro era stato designato? Per i motivi addotti prima, io vedo Pietro come il più 'umano' e pertanto non esattamente il più pio fra i dodici. Perché proprio su di lui cade la scelta del pontefice primo?
EliminaCorrado Augias ha scritto un libro dedicato a Paolo, Paolo di Tarso, che messosi d'accordo con Pietro, alias Simone, creó e diffuse la religione cattolica come la conosciamo noi ma Gesù non aveva intenzione di fondare una nuova religione, semmai migliorare quella che c'era.
RispondiEliminaQuesto penso, ma non ho ancora letto il libro.
Non credo che sia possibile migliorare una chiesa di scribi e farisei.
EliminaGuai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare.
Il fatto che i cristiani vengano chiamati pecore mi dà da pensare
RispondiEliminaIl buon Pastore protegge le sue pecorelle.
EliminaIl “buon pastore” è colui che è disposto a de-porre (letteralmente) la propria vita per il suo gregge. Per il buon pastore la vita delle pecore è più importante della sua stessa vita.
Mi deludono spesso le prediche durante la Messa e anche Papa Francesco. Ormai i preti recitano banalità, dicono cose scontate, non catturano l'attenzione (come dice Caterina) e non so se manchino di una buona formazione o di una vocazione convincente. Papa Francesco fa politica, purtroppo sono d'accordo. Gesù aveva un carisma che nessuno al mondo potrebbe replicare, ma almeno avvicinarsi alle sue parole per avvicinare gli altri dovrebbe essere la priorità del vero credente e un buon pastore dovrebbe insegnare questo.
RispondiEliminaAnche io sono deluso dal clero, ma bisogna capire che esprimersi come Cristo è impossibile e forse è meglio parlare secondo la propria cultura e fede che fare brutta figura imitando l'inimitabile. In ogni caso il limite è la fede. Per questo ho citato Madre Teresa.
EliminaLa pecora, come l'asino erano considerati al tempo animali nobili (E in fondo lo sarebbero ancora). Non valeva, allora, l'accezione moderna, vincolata ai nostri modelli culturali , alquanto degradati, debbo dire.
RispondiEliminaSi tratta di una simbologia.
RispondiEliminaSenza dubbio. Simbologia più efficace se l'animale in questione è , in una terra di pastori, quello che fornisce la sussistenza.
RispondiEliminaIo credo che ogni cosa detta da Cristo non può essere sbagliata.
RispondiEliminasecondo me, non solo non è sbagliata, ma racchiude pure una spiegazione. Come ci dev'essere anche una spiegazione condivisibile per la scelta di Pietro. Mentre sono i detrattori dei Vangeli a calcare la mano sull' ambiguità della scelta di Pietro come pontefice. Ma non c'è sicuramente ambiguità. Sta ai credenti fornire una spiegazione spirituale e al contempo razionale. Lo Spirito non va contro la Ragione. Mai! Siamo noi che spesso non ragioniamo correttamente e i Vangeli dovrebbero servire a riportarci su un piano di consapevolezza universale. Credo.
RispondiEliminaC'è un'altra considerazione. La Chiesa veicola il divino servendosi dell'umano che è soggetto all'errore. Infatti, dopo la cattura di Gesù
RispondiElimina. Non bisogna scandalizzarsi di un Papa che sbaglia.
Ottimo consiglio! che, se mi consenti, proverei a estremizzare:
RispondiEliminaè proprio di un papato corruttibile che il Cristo aveva bisogno per adempiere al suo Scopo. Il Papa come 'ponte', per l'appunto. E sul ponte mica ci passano solo i buoni e i giusti, altrimenti i paladini del male ci metterebbero un niente a tirarlo giù. Il ponte deve stare lì, ad ammiccare, permettere, a conciliare il passaggio, a sostenere il peso di tutti, affinché a nessuno salti in mente di comprometterne la funzione. Paradossalmente la pietra che sembra indistruttibile si presta a lasciarsi calpestare da tutti, buoni e cattivi, l'importante è lasciar passare il Messaggio e se il ponte viene fatto a pezzi, poi non passa neppure quello. Forse la Scelta di Pietro, in questa veste, ha un forte significato razionale. Sarei rimasto stupito semmai non lo avesse avuto,
Hai delle intuizioni di rara sapienza.
EliminaBontà tua. Se le avessi avute a venticinque anni sarebbero state belle pensate davvero, ma ahimè, sono frutto di scambio con persone e personalità, raccattate nella vita qua e là, anche nel web. Da solo non ci arrivavo mica. Mi ritengo fortunato per aver potuto dialogare con grandi menti spirituali. Qualcuno lo si trova ancora: padre Alberto Maggi, ad esempio; padre Alessandro Maggi (numero due di Rubbia e parroco in una diocesi vicina, oggi ha dismesso gli abiti talari per controversie con la curia arcivescovile). Ma anche 'piccoli' blogger in pensione dall'attività webbica, Mimmo di Caterino (Artista e docente), Lucio Angelini e poi altre figure sconosciute ma, per me, di spirito elevato. Vorrei serbare un ricordo a chi non c'è più - mi perdonino i tuoi lettori per questo tributo alla memoria - al filosofo Valter Binaghi, Marigia Tanda (professoressa affetta da sclerosi multipla), Giorgio Israel, professore della Sapienza al quale ho dedicato di recente qualche post. Come vedi non trattasi di semplice intuizione. Quel che ne è scaturito è però un piccolo racconto, forse non adatto ai deboli di fede, dal titolo 'Il re, il cavaliere e il santo'.
EliminaMi sembra normale, anzi il merito di aver trattato con persone di cultura aumenta la tua bravura.
EliminaNo, no. Nessun merito, ti assicuro. Volevo solo dire che un pensiero, quando valido e condiviso, nasce da un collettivo. Anche se non sempre ne siamo consapevoli.
EliminaIo guardo al risultato. Un collettivo affiatato non è mai casuale.
EliminaAmare Dio e' decidere se esporsi al Sole o no.
RispondiEliminaIl Sole splende costantemente e la sua luce e' inalterata. Possiamo scegliere se esporci a quella luce oppure no...
Ciao
A volte il Sole ci illumina e noi chiudiamo gli occhi.
EliminaCiao.
hola guapo mil abrazos
RispondiEliminaCiao.
Eliminavale anche e propriamente fuori dall'ambito "religione".
RispondiEliminalieto giorno
Anche non scegliere è una scelta.
RispondiEliminaLieto giorno.
oggettivamente indubbiamente.
Eliminama soggettivamente è assai diverso.
lieto giorno
Io penso che seguire Cristo sia una scelta di vita, cioè la tua coscienza è già scritta.
EliminaLa scelta di vita fuori dell'ambito religione viene fatta in base
a principi soggettivi.
la grazia e l'amore hanno parecchio in comune.
Eliminain un certo senso sono sinonimi.
lieto giorno
L'amore senza la grazia è un amo senza l'esca.
EliminaLieto giorno.
bel tropo :)
Eliminalogicamente in effetti concordiamo.
ciao
Thanks for sharing. It was a very nice article. :))
RispondiEliminaGrazie.
EliminaL'apatia, l'indifferenza, il cinismo e il menefreghismo dilagante ha distrutto troppe cose nella società, incluso il fatto di guardarsi dentro, di ascoltare noi stessi. Anche la religione è inclusa in questa tremenda fase di distruzione...a cosa andiamo incontro è molto difficile da dire.
RispondiEliminaUn salutone Amico Gus
e buon fine settimana
Cristo ha detto che gli Inferi non prevarranno sulla Chiesa.
EliminaFidiamoci.
Infatti mi fido. Ma forse anche lì c'è qualche malaerba da togliere alla radice visti gli scandali degli anni passati (compravendita di palazzi ecc.) Ariciao
EliminaPurtroppo, non ci sono più persone come Caterina da Siena.
EliminaAffrontò Papa Gregorio XI che in quel periodo risiedeva ad Avignone e che Caterina esortò energicamente ed efficacemente a fare ritorno a Roma. Gli disse *Faccia l'uomo! *
posso solo dirti che in quei 40 gg in quel cortiletto dal asfalto rovinato c'era una stanzetta adibita a chiesa....ti assicuro che tutti partecipavano e le sedie arrivavano fuori dalla porta....non so il nome di quel sacerdote ma impressa nella mente ho molte sue parole, semplici, ma che ti portavano a riflettere. Finita la messa ognuno in fila prendeva la sua sedia e la accatastava ma ognuno si sentiva qualcosa dentro, una forza, un abbraccio virtuale non so stavamo bene ciao Valeria
RispondiEliminaCosì dovrebbe essere per tutti.
RispondiEliminaUn abbraccio Valeria.
Non è semplice amare Dio quando chi ti spiega la sua storia, da un pulpito parla in maniera talmente complicata da renderti difficile capire cosa ti vuole dire.
RispondiEliminaLa comunicazione è essenziale e a volte non è chiara... tutto qui
La comunicazione se non è chiara significa che non è vera.
EliminaPerfetto!!!
RispondiElimina