Ci sono diverse situazioni che portano alla noia. Moravia ne parla ampiamente.
«Mi farebbe molto più piacere sapere che sei mia non soltanto sotto e sopra, ma anche dentro.» «Dentro dove?» «Dentro.»
La vidi ridere, con quel suo riso un po’ infantile che le sollevava le labbra sui canini aguzzi: «Dentro non sono di nessuno. Dentro ci sono i polmoni, il cuore, il fegato, gli intestini. Che te ne faresti?
La frase della conoscenza sopra sotto e non dentro svela il disagio del protagonista Dino, trentacinquenne che si è annoiato anche del sesso per quel dentro insipido della bellissima Cecilia che ha 17 anni.
Dino era ricco. Abitava in via Margutta. Cecilia aveva un viso dalla carnagione pallida, incorniciato da una folta chioma mora e crespa, una bocca infantile, due piccole rughe e due grandi occhi scuri, che tradivano l’infantilità nascosta invece dal suo corpo.
Dino vince la noia, attraverso la gelosia.
Io non mi annoio, cerco però momenti di ozio..sono la parte migliore di me perché sono i miei spazi, quelli in cui inventi tutto oppure fissi un punto nel vuoto..adoro lo sbadiglio è come una pennellata che cancella tutto e ti senti subito meglio.
La noia è, a mio avviso, sinonimo di pigrizia mentale e fisica.
La noia è una sensazione di vuoto momentaneo, provocato dal fatto che la nostra mente è alla continua ricerca di stimoli.
Più siamo allenati a tenere attiva la nostra mente, più raccogliamo informazioni, più siamo propensi all'azione, alla progettazione del nostro presente e futuro, più siamo ricchi di idee, interessi, voglia di conoscere imparare o e voglia di vivere in tutti i sensi, meno saranno le probabilità che la noia ci faccia precipitare nel senso di vuoto, d'impotenza, di tempo perso.
La noia è collegata al tempo, pensiamo quando siamo in coda ad un semaforo, o in un ufficio postale, diventiamo subito impazienti, perché annoiandoci pensiamo sia tempo perso. Ma si possono combattere anche i momenti più stupidi di noia, guardandoci intorno, a volte basta guardare i movimenti di una formica. Si possono annoiare i giovani, per carenza di idee e di stimoli e si possono annoiare gli anziani, ai quali tutto può sembrare un film già visto.
In realtà la vita offre a qualsiasi età un numero enorme di stimoli e di occasioni d'interesse. Sta solo a noi saperli cogliere per superare brillantemente i brevi o lunghi periodi in cui siamo costretti a lasciar scorrere il tempo inutilmente.
Per allontanare la noia basta fare una passeggiata, camminare fa bene alla salute e distrae la mente, leggere un libro, lasciare internet.
Chi è “noioso”? Chi replica copioni invariati, inamovibile dalle sue idee da aggiornare, chi non distingue ciò che è importante, e infarcisce un racconto con particolari superflui o svianti, ignora l'ironia e l'umorismo, non abbandona un argomento trito e senza proporre visioni alternative. Non conosce lo stile comunicativo modulato secondo le circostanze e duttile. Potrà possedere altre doti, ma non la sensibilità per accorgersi che sta tediando
Immagine:
RispondiEliminaGenerazione noia sulla scia di Blaise Pascal.
Avrei scelto Quasimodo.
RispondiEliminaOttima scelta, ma non lo conosco bene.
EliminaQuello che è strano che un governo tutto patriota, dio e Famiglia proponga uno scrittore che chiaramente vede la famiglia in disfacimento.
RispondiEliminaGià, è strano
EliminaLa noia è sinonimo di vuoto assoluto e perdurante. Molto diversa dall'ozio nel quale la creatività può esprimersi senza limiti.
RispondiEliminaLa noia nasconde sempre un malessere esistenziale.
EliminaMoravia è sempre stato uno dei miei scrittori preferiti, forse tra gli italiani il mio preferito in assoluto assieme a Grazia Deledda. "La noia", "Gli indifferenti" e "La ciociara" sono capolavori, uno spaccato di vita scomoda di cui è difficile parlare senza cadere nelle volgarità e nel pressapochismo.
RispondiEliminaMi interessa il neorealismo. Ho letto anche Cesare Pavese, Ignazio Silone, Italo Calvino, Beppe Fenoglio, Carlo Cassola, Primo Levi, Vasco Pratolini.
EliminaHai praticamente elencato i miei scrittori del cuore!
EliminaHai letto qualcosa di Giovanni Arpino?
EliminaNo, di suo non ho letto nulla! Qualche consiglio?
EliminaUn delitto d'onore. È formidabile.
EliminaLa suora giovane.
Grazie mille! Mi metto alla ricerca!
EliminaCiao Miryam.
EliminaMi piace molto stare in posti dove si stimoli un interesse. quest'ultimo non ti annoia.
RispondiEliminaLa mia mente è sempre in ebollizione. È difficile che possa annoiarmi.
EliminaScelta indovinata.
EliminaLa Noia di Alberto Moravia, la Notte di Michelangelo Antonioni e Teorema di P.P. Pasolini raccontano la crisi dell'uomo borghese negli anni Sessanta.
RispondiEliminaL'Unione di un uomo e una donna solo per il sesso finiscono tragicamente come accade nell'Ultimo tango a Parigi con Marlon Brando e la regia di Bernardo Bertolucci.
RispondiEliminaSarebbe interessante conoscere quanti ragazzi hanno scelto Moravia e come hanno valutato le sue opere.
RispondiEliminaE' una domanda che mi faccio anch'io. Poi mi auto-rispondo:
Eliminanon lo sapremo mai perché ciò che interessa sapere oggigiorno è il numero. Certo che il mercato dei giovani, tira. Ma poi si sa, chi di questi sacrificherebbe un buon 'aperitivo' per una 'Noia', seppur di Moravia?
Qual è la traccia più scelta nella prima prova?
EliminaNon vi era alcun dubbio che la traccia più scelta dagli studenti alla prima prova di Maturità 2023 fosse proprio la tipologia C, ovvero il tema di attualità e in particolare quello relativo all'Elogio dell'attesa nell'era di Whatsapp, un articolo di Marco Belpoliti pubblicato nel 2018 sul quotidiano La Repubblica.
Pare che il 48% dei ragazzi abbia scelto questa traccia, focalizzando l'attenzione sulla lentezza nella comunicazione contemporanea.
Comunque, di Moravia è stato proposto gli *Indifferenti* che l'autore ha cominciato a scrivere quando aveva 18 anni.
EliminaGli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso la storia di una famiglia, la decadenza morale della classe borghese sotto il fascismo.
Cédric Kahn e Damiani hanno portato sullo schermo la Noia.
RispondiEliminaUna bella scelta di un uomo e scrittore senza dubbio controcorrente e anticipatore di varie problematiche del nostro paese e del suo tempo. Oltre ai suoi libri (ne letti alcuni come "Gli Indifferenti" ma non tutti) mi è rimasto sempre impresso il discorso che aveva fatto il giorno del funerale di P. P. Pasolini. Un discorso che scuoteva l'anima della gente.
RispondiEliminaE poi è stato un uomo che ha veramente "vissuto" la vita, se stesso, le sue idee...
Un salutone amico Gus, il mio blog va in ferie con un po' di anticipo
e ti auguro di passare una bella estate!
Grazie,
EliminaBuone ferie.
Moravia ha anticipato il degrado dell'uomo.
Salutone.
Sicuramente i tuoi incontri sono stati tutti d'amore.
RispondiEliminaLa noia in realtà avrebbe pure un valore se non fosse sempre identificata con qualcosa di spiacevole. Nel vuoto del tuo tempo, in quella noia, ci si sta rigenerando. Ne scrivo proprio oggi nel blog. :)
RispondiEliminaLa noia costruttiva.
EliminaComplimenti, bel post. Hai descritto perfettamente la differenza fra la noia e l'ozio.
RispondiEliminaPenso che pochi ragazzi abbiano scelto Moravia perché di solito non si arriva a completare il programma oltre Pirandello. Poi dipende dalle scelte degli insegnanti
Scrivere un tema su *Gli indifferenti* porta allo scoperto un'idea politica e mi sembra rischioso.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNon ho ancora avuto il piacere di leggere nulla di Moravia
RispondiEliminaGli indifferenti, pubblicato nel 1929, è l'esordio letterario di Alberto Moravia e anche il suo indiscusso capolavoro.
EliminaGrazie Gus, vedo di recuperarlo
EliminaCiao Stefania.
Elimina«Soprattutto quando ero bambino, la noia assumeva forme del tutto oscure a me stesso e agli altri, che io ero incapace di spiegare e che gli altri, nel caso di mia madre, attribuivano a disturbi della salute o altre simili cause.»
RispondiElimina(Alberto Moravia, La noia, 1960)
Brava Eva.
RispondiEliminaBuona notte🙏
RispondiEliminaCiao.
EliminaL'ozio latino è a mio avviso un "annoiarsi positivo" o un "finto annoiarsi" Non fai nulla, apparentemente, ma in realtà rifletti, immagini, insomma non è un bighellonare è un modo più orientale di pensare alle cose, nonostante tutto nasca dal termine latino "otium". La noia in senso stretto nasce da uno svuotamento interiore anche perché la maggior parte delle volte chi la vive finisce ben presto per accettarla e subirla passivamente, cosa che non faccio io. Nel mio caso la noia se mi colpisce in realtà è più irrequietezza ossia nasce più che dal non saper cosa fare, dal voler fare qualcosa di nuovo e differente da quello che sto facendo o posso aver fatto in quel momento. E poi, infine, esiste la noia temporanea e passeggera che non dipende da te o almeno non direttamente. Esempio classico vai con amici a vedere un film pallosissimo, o super - stupido ed allora per 90 minuti (se non sei sfortunato e magari ti capita un film più lungo del "The nel Deserto di Bertolucci o de "Il Paziente Inglese" ma diversamente interessante) ed allora la noia diventa insopportabile.
RispondiEliminaRiesci a trovare spunti impensabili per le tue poesie. Non hai sicuramente problemi di noia.
RispondiEliminaComplimenti per il post.
RispondiEliminaSereno pomeriggio
Ciao Vincenzo.
EliminaArrivo in punta di piedi per non fare troppo rumore, mentre ascolto musica...
RispondiEliminaMoravia Sì mi dirai che sono.....bhè non lo so, ma per me è eccessivo... capisci cosa intendo?
Alla scuola di comunità quest'anno abbiamo ripreso a leggere il Senso religioso....
Fa molto caldo. Invecchiamo (ringraziando Iddio) e avrei bisogno di una giornata con più ore per poter scrivere un post come vorrei.
Giussani ci ha lasciato con le istruzioni per vivere abbracciati all'Arte. Vedi musica (Spirto Gentil, I libri dello spirito, E altro ancora....buona serata a presto
Luigi Giussani è un teologo. Bravo, ma mischia politica e affari con la fede. La Compagnia delle opere è l'ossatura della destra affarista e fascista. Nel mio blog i label Teologia e Spiritualità sono dedicati a lui.
Eliminascusami debbo mettere le gocce negli occhi a Paolo e sono in ritardo acc....
RispondiEliminaMoravia ha scritto *Gli Indifferenti*. Una testimonianza forte del fascismo e dell'uomo senza valori. Parla anche dello sfascio della famiglia.
EliminaBacio
Purtroppo ho letto (e anche poche pagine) di "Lui" mi è bastato. Ora è il tempo di letture che mi aiutano ad accettare le difficoltà della vita che si avvicina ad un traguardo. Ma guarda che sono positiva anche se vedo che Paolo vive un lento declino. Un nuovo dolore abbracciato. Sento che non sono sola; la notte prendo la sua mano; ascolto il suo respiro e aspetto il giorno nuovo in pienezza di amore. 59 anni di matrimonio: che te ne pare? Ci saremo certamente alla festa dei sessanta. Buonanotte e bacio caro amico di parole.
RispondiEliminaMoravia ha parlato dello sfascio della famiglia. È qualcosa che ha capito, ma non desiderava.
EliminaC'è chi si è salvato e può aiutarci a ricostruire.
Bacio.
Io mi annoio raramente, ho diversi interessi e trovo sempre qualche cosa da fare. Quando lavoravo, non avevo certo il tempo di annoiarmi, anche a casa avevo ancora il lavoro della scuola da preparare, i compiti da correggere, ecc...Nei momenti nei quali ero libera, mi consideravo in pausa, ozio, in riposo ma non mi annoiavo. Forse mi annoiavo quando ero.molto giovane ma questa noia era sintomo di.insoddisfazione. Buon sabato.
RispondiEliminaLa noia trattata da Moravia è esistenziale. È la noia di vivere.
EliminaCiao Mirtillo.
Noia o Gioia (è un classico gioco di parole che hanno anche usato in una famosa canzone) certo purtroppo la Noia è lì quando meno te la aspetti. La noia di Moravia sicuramente era una noia di vivere a livello esistenziale ma ci sono noie di svariati tipi. Spesso la noia può venire confusa o mischiarsi proprio con l'insoddisfazione (che però è una cosa diversa) un saluto e buona estate Gus
RispondiEliminaQuesta sera su sky dovrei vedere il film *Gli Indifferenti* do Moravia.
EliminaL'indifferenza è un sentimento o stato affettivo neutro che spesso si associa a un'assenza di emozioni e vissuti e a una freddezza emotiva. La persona indifferente mostra apparentemente disinteresse verso altri, le relazioni e le realtà circostanti, non curandosi delle conseguenze e della sofferenza altrui.
EliminaLa noia subentra quando hai in mente dei progetti e non hai la forza fisica di farli ..e quando dormi tanto per riposarti ti svegli più stanca di prima.
RispondiEliminaBuona notte
Non puoi commentare gus? 🤣😂...
EliminaAvevo commentato, ora non vedo il mio scritto.
EliminaNon sempre dopo il riposo uno guarisce di una malattia.
Hai ragione, purtroppo.
EliminaOggi pero' sono riuscita ad andare a camminare. Se tutto va bene tra dieci giorni parto per il Trentino. Questo caldo è insopportabile.
Caldo e zanzare. Il Trentino ci vuole.
Eliminanon posso commentare: non sono mai annoiato :)
RispondiEliminaciao
buona domenica.
EliminaPoe ...allora non dovevi proprio commentare.
Elimina... ... ...
buon lunedì
Eliminalol@ perché no?
Eliminagus apprezza il dialogo e la partecipazione
Buon lunedi
RispondiEliminabuon lunedì
Eliminabuon lunedì
Eliminae lieto giorno di marte
Eliminaciao antonypoe.
EliminaHo letto Gli indifferenti e Il disprezzo di Moravia, mi sono piaciuti molto entrambi e nella lista di classici da recuperare ho La noia, che leggerò.
RispondiEliminaSono certa che, alla maturità di quest'anno, in pochi abbiano scelto il tema su Moravia (o Quasimodo), però è solo un pregiudizio: l'attualità ha un altro appeal sui giovani.
Quanto al tema che sollevi, direi che la noia è la sensazione di chi snobba gli stimoli: io e non lo dico per spocchia non mi annoio mai: quando perdo interesse verso un'attività ho subito pronta l'alternativa che la sostituisce. L'ozio è diverso: è una scelta, è un volere mettere in pausa tutto, il che vuol dire, per me, che è più facile che l'ozio scivoli verso la noia, ma non che la noia sia causa di ozio.
Quando Moravia ha cominciato a scrivere *Gli Indifferenti* aveva 18 anni e già aveva compreso che la famiglia sarebbe diventata come una stazione dove la gente arriva e altra se ne va senza curarsi di problemi e della sofferenza di chi ti sta vicino. Questa è l'indifferenza e la stiamo vivendo senza saperlo.
RispondiEliminaCarla e Mariagrazia che si recano a un ballo in maschera, con la figlia che ancora deve comunicare alla madre la sua decisione di sposare Leo, l'amante della madre.
Anche la noia anticipa una società dove l'amore è stato sostituito da sesso e quindi non prospettive di felicità.