Io credo che l'intelligenza si fermi dove non può arrivare. Ad esempio, guardando il cielo e cercando di capire tra quei gorghi di stelle e buio dove si possa mai andare a finire. Ecco, lì l'intelligenza si ferma. Almeno per ora. Oltre quel limite noi ci andiamo col cuore, con la fede, con la speranza... sospiri, percezioni e presentimenti sono di altra sostanza, siamo su "un altro campo di gioco, e pure giocando un altro sport".
Certamente c'è altro, per carità, solo uno sciocco potrebbe negarlo.
Ma in base a cosa rinunciamo, vagando per le stelle e quel buio profondo, a figurarci altri mondi e altre costellazioni? In base a cosa, se non all'intelligenza?
Il culmine dell’intelligenza umana consiste nello sfondare, proiettandosi verso l’infinito mistero, anche gli spazi ristretti nei quali spesso l’uomo è costretto a vivere.
Solo così la ragione “culmina nel sospiro e nel presentimento che l’infinito si riveli”.
Nel sospiro e nel presentimento che il mistero si riveli, l’intelligenza umana valica il proprio limite. Il sospiro è un modo di sentire le cose piene di attesa, di desiderio e di commozione.
Ma il sospiro non può che essere un desiderio velato di malinconia.
Il sospiro è trafitto da “gemiti inesprimibili”. Il presentimento è la facoltà positiva e liberamente impegnata di percepire che la realtà è un insieme di segni che rimandano ad altro; talvolta siamo in grado di scioglierli, ma spesso non ci è dato di farlo. Non per questo la ragione viene a soffrirne, purché si adatti a riconoscere che oltre la realtà “c’è altro”, di cui la realtà è il segno visibile.
lunedì, giugno 26, 2023
Certezza esistenziale
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RispondiEliminaPaolo Uccello: Natività.
Prato: Cattedrale.
RispondiEliminaNella vita credo non ci sia nessuna certezza tranne la consapevolezza che tutto è un mistero tutto da vivere...nel bene o nel male, nella gioia o nel dolore
RispondiEliminaSì. Il nostro desiderio è che il Mistero si manifesti.
EliminaBello il passaggio di quel buio dove l'intelligenza si ferma. Ma aggiungo io subentra la fantasia che nasce dalla nostra mente, diciamo che potrebbe essere un ragionamento illogico., come potrebbe essere un sogno a occhi aperti, ma non privo di senso.
RispondiEliminaLa logica fa pensare a qualcosa che è più probabile di un sogno.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaL'intelligenza vera non è convinzione assoluta ma avere dubbi tranne sui valori di giustizia e libertà
RispondiEliminaIo ai valori di giustizia e libertà aggiungerei l'amore.
EliminaCerto è che lo considero un sentimento e come tale penso sempre ingenuamente che sia insito in ognuno di noi anche se poi la vita è sempre pronta a darmi uno schiaffo e riportarmi alla realtà
EliminaLe delusioni non devono intaccare le nostre convinzioni.
EliminaMi dispiace contraddirti ma per me, oltre la realtà non c'è altro e difatti la realtà di cui tu parli continua ad essere esplorata da secoli, se non da millenni. Ma solo ora abbiamo capito che la luce di certe stelle che vediamo non esiste più, perché, anche se si sono spente, solo ora la loro luce arriva a noi.
RispondiElimina@ "Oltre la realtà non c'è altro".
EliminaIntendi dire ' oltre la materia' , perché il reale è ben altra cosa. e perfino un tantinello complessa. Il trascendente, anche come semplice percezione di un essere vivente e pensante, diventa parte integrante della realtà in quanto modifica e condiziona azioni e condotte assai reali e dalle quali si generano continuamente nuove realtà fisiche.
Per il giudaismo, fin da quello arcaico, il dio creatore era denominato Verbo, quindi attraverso il parola, diretta conseguenza del pensiero (o non esiste neanche quello perché non è misurabile?), Yahwèh creava a tutte le cose. Si tratta ovviamente, di una efficace rappresentazione mistica non necessariamente della Verità assoluta, che ogni buon ateo può condividere tranquillamente, mantenendo le proprie convinzioni. Tuttavia molti scienziati sono ebrei credenti, e se non lo sono tutti, tutti conoscono bene la religione di appartenenza. Qualche studioso è diventato pure celebre* mettendo in pratica questo fondamentale assunto della religione ebraica.
*celebre non come teologo, ma come scienziato
@Fabio, in effetti forse non mi sono espressa bene ma credo che anche il pensiero di cui tu parli abbia un'origine materiale, infatti esso origina dai neuroni e si esprime attraverso la parola. O esiste un pensiero che origina dal nulla?
EliminaIl concetto della mistica ebraica ( non mio) afferma esattamente il contrario, dalla parola ha origine la materia. E' un invito alla meditazione , evidentemente non-materialistica.
EliminaScientificamente il pensiero non si origina dai neuroni che son solo uno strumento per esprimerlo. L'origine del pensiero (umano) è materia di studio. Partiamo insomma da posizioni diverse.
L'Universo esiste è reale ed è stato esaminato dalla scienza.
RispondiElimina"Non si può iniziare un discorso su Dio, se prima non vengono soffiate via le ceneri che soffocano la brace ardente delle domande fondamentali".
Jorge Mario Bergoglio
*Ed ii
che sono? *
Scusa la mia scarsa acutezza ma io non ho capito la tua risposta al mio commento
EliminaTu non hai commentato, ma hai espresso una tua opinione.
EliminaPer questo io non ho commentato, ma introdotto considerazioni.
Se uno inizia a "porsi domande" non si ferma più fino a che si trova faccia a faccia con Dio, a quel punto o prosegue a indagare il mistero di Dio o si ferma e si accontenta.
RispondiEliminasinforosa
Francesco ha incontrato Dio.
RispondiEliminaNella teologia e mistica cristiana il soggetto riceve le stimmate quando entra (per grazia divina, indipendente dalla sua volontà) in uno stato di perfetta unione con Gesù sofferente, fino a identificarsi fisicamente con lui.
Le stimmate sono un grande segno di autosuggestione.
EliminaCi sono fonti autorevoli che certificano le stimmate di San Francesco?
EliminaCi sono fonti autorevoli che certificano le stimmate di San Francesco? La risposta è positiva, come ha fatto notare lo studioso di storia della Chiesa dell’Università di Trieste, Giovanni Miccoli, ripreso nel volume "Anime vittima" di Don Marcello Stanzione.
Paola, potrebbe essere valida anche la tua tesi.
Non ho scritto questo post per discutere sulle stimmate.
L'idea del Mistero è la percezione di un esistente ignoto cui tutto il movimento dell'uomo è destinato perché anche ne dipende. Se si spacca il rapporto uomo-Mistero si precipita nell'alienazione.
RispondiEliminaLa realtà è proprio lo stupore dell'uomo che si domanda perché vive, perché è nato, perché tutto quello che osserva è più grande di lui.
Il mistero è anche un'ape che costruisce il suo nido con la saliva che è un collante che resiste all'acqua, al freddo e al caldo.
Occorre un'intelligenza della bellezza, non un'intelligenza del nostro progetto. La bellezza è il fascino del vero. L'intelligenza della bellezza è per sua natura aperta, tutta protesa ad affermare qualcosa più grande di noi, che ci strappa continuamente alle nostre farneticazioni. Del resto, non c'è niente di più terribilmente deludente e disfacente di un proprio progetto che si riesca accanitamente a realizzare. La vocazione della vita è allora una sola: essere a disposizione, non sistemarsi o possedere.
Concordo con Daniele, il dubbio è la prova dell'intelligenza. Il dubbio apre all'infinito. Vero è che abbiamo un limite, in quanto umani siamo finti, ma non dobbiamo smettere di varcare sempre nuove soglie di conoscenza.
RispondiEliminaRiguardo alla relazione tra scienza e religione, Einstein ebbe a dire: "La scienza senza la religione è zoppa, la religione senza la scienza è cieca. La scienza contrariamente a un'opinione diffusa non elimina Dio. La convinzione appassionante della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela nell'incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio». Rifiutava l'etichetta di panteista e conservava una concezione trascendente di Dio, oltre a una concezione puramente immanente del divino in quanto presenza misteriosa nella natura stessa.
RispondiEliminaSarebbe bello mantenerla trascendente questa convinzione.. misteriosa, discreta e delicata, non arrogante e saputella.
EliminaA me è successo un miracolo: ascolto il rosario tutte le sere.
RispondiEliminaTrova un'amica e recitatelo insieme.
EliminaUn amico noo?
RispondiEliminaIl lassù inizia da quaggiù
RispondiEliminaL’intelligenza è un dono e come tale va coltivata e posta al servizio degli altri altrimenti non svolge appieno la sua funzione.
RispondiEliminaL’intelligenza ha infinite sfaccettature, come un diamante e come un diamante ha immenso valore e bellezza.
Purtroppo, nonostante questo prezioso dono sia stato donato a molti, non tutti coloro che lo possiedono lo mettono a frutto come dovrebbero e i danni che se ne ricavano sono tanto più gravi quanto più l’intelligenza è, per usare un eufemismo, mortificata.
Lentamente Cristo colloca la sua persona al centro dell'affettività e della libertà dell'uomo.
E' commovente la questione, è l'aspetto più commovente di tutto quanto il fatto cristiano, cioè la storia cristiana.
La vocazione in cui Cristo ci ha bloccati, in questo essere bloccati ha già dentro tutto.
Dove sei, dove uno vive queste cose, entrano flotti di umanità diversa. Altrimenti le cose restano immutate, in tutti i sensi, e sembrano dar vigore e ragione alla superbia, alla pretesa, alla presunzione, al fariseismo.
La vocazione è un grido di battaglia, non come un posteggio, un posteggio in cantina.
Se si va a insegnare, se si va a lavorare in banca e si stabiliscono rapporti con gli altri compagni di lavoro, qualsiasi cosa si faccia, per quanti rapporti si tessano, questa battaglia è lo scopo.
E' la battaglia del nuovo contro il vecchio.
Per questo è la vera rivoluzione.
Anche ai tempi di Stalin tutti gridavano: "Rivoluzione!", e tutto sembrava rivoluzionario, animato da imperiosa volontà di rivoluzione.
Son finiti negli accusati schemi dei propri avversari, identificandosi con essi.
Nell'antico Israele Dio aveva dato al suo popolo una legge.
La legge mosaica decadde (ma non negli insegnamenti)con l'avvento e il sacrificio di Cristo Gesù.
Ora il vero credente ha una nuova legge da seguire nella propria vita: quella del Cristo, che se imitata porta al Padre, di cui siamo fatti a immagine. Secondo me non andrebbe intesa come religione ma proprio come un modo di vivere.
Questo è il passaggio che i non credenti non comprendono e perdono tempo negando Cristo inutilmente.
Inutilmente, perché Cristo è storicamente esistito.
RispondiEliminaPerché non negate l'esistenza di Platone o Aristotele?
Mo' non t'allarga'.. non ti basta più la fede?
EliminaNessuno nega nulla Gus.. sono gli integralisti semmai, a negare addiritura la possibile venuta di un altro Cristo.. ti rendi conto di quanto sia sciocca questa pretesa? Alla medesima stregua di negare la venuta del primo.. ;)
EliminaNessuno nega la venuta di Cristo, perché è storia, e nessuno nega che i suoi insegnamenti siano stati buoni, infatti hanno condizionato tutta la storia dell'occidente. Perfino gli atei illuministi seguivano gli insegnamenti di Cristo
EliminaBeautiful blog
RispondiEliminaGrazie.
EliminaPlease read my post
RispondiEliminaVengo da te.
EliminaIn effetti in quell'oltre andiamo molto di fantasia.. del resto - quando si parla di Dio come nel mio post - riesci solo a fare battutine, rendendoti conto che il silenzio di fronte a questi argomenti sarebbe il solo comportamento sensato.. e invece daje di dogmi e numero preciso di angeli che svolazzano..
RispondiEliminaRispondo a reti unificate : stesso commento su tre post differenti
EliminaGuspensiero; arte e ordine anarchico; Retroblog
“Non esistono dogmi. “
Pensare che non esistano dogmi è uno dei maggiori slogan sdoganato dalla rete, e poi da una certa filosofia che fa le sue comparsate nei programmini di attualità, nei giochi a quiz , e immancabilmente sugli editoriali dei maggiori quotidiani del paese. E' diventato in pratica un luogo comune apripista di un popperismo che non ha ragion d'essere visto che i 'dogmi' sono soltanto punti fermi che esistono e debbono persistere nel pensiero scientifico, come in quello filosofico-teologico; ma esistono, come direbbero Sneed e Stegmuller , ovunque un pensiero debba e possa evolvere in qualcosa di innovativo.
- E chi sarebbero questi due? Popper sì che lo conosciamo!
'Dogma' insomma é diventata una parola brutta , e lì la lasciamo, perché associata e contrapposta al significato di ricerca libera, tanto spirituale quanto materiale. Certo, i dogmi sarebbero i responsabili di orrendi delitti contro l'umanità, quindi – qui la faciloneria – chi è contro tali delitti deve necessariamente rifiutare il principio del 'dogma' , cioè deve rifiutare il carattere di indiscutibilità e assolutezza di qualsiasi assunto. Eppure di 'dogmi' ci cibiamo abitualmente. Solo che non li chiamiamo più così. In realtà il termine è diventato qualcosa di 'sbagliato nell'atteggiamento' perché sinonimo di accettazione passiva', e questo significato lo possiamo tranqlmnt abbracciare. Ma ogni legge fisica ha dei fondamenti immutabili e riconducibili alla matematica (Per Heisenberg, anche l'arte li ha ) che non si possono semplicemente eliminare dalla mente e dai libri. Pensare però che ogni evoluzione di pensiero (spirituale o materiale) non parta da punti fissi, che rimangono tali , mi sembra un tantino pregiudiziale.
continua su arte e ordine anarchico (completo) -
Continua nei commenti di:
arte e ordine anarchico >
https://arteeordineanarchico.blogspot.com/2023/06/banale-inconcludente-consueto.html
Retro blog (Darius Tred)
https://retroblog.dariustred.it/il-cuore-pulsante-del-pensiero-scientifico/
L'Immacolata Concezione è un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata dal peccato originale.
EliminaSulla bontà di questa verità basta un pizzico di onestà per accertarlo.
Cristo è morto per permettere il perdono del peccato originale commesso dall'uomo.
Dio si incarna nel corpo di una ragazza ebrea di 14 anni.
Mi sembra evidente che Gesù non poteva nascere da una donna gravata dal peccato originale. Sarebbe stato un controsenso.
Come si può criticare la Chiesa per un atto logico e dovuto?
Fabio, ti ringrazio per i tuoi commenti a questo post.
EliminaGrazie, per me un piacere. Ovviamente parlavo dell'accezione comunemente accettata (viene così intesa in tutti i campi) del termine.
EliminaLo disegni ogni giorno Valeria.. coi toni più delicati al mondo..
RispondiEliminaBravo Franco. Non esistono dogmi
RispondiEliminaIo scrivo quello che vivo.
RispondiEliminaDiversi autori cristiani sostengono che la vera sposa di Cristo sia la Chiesa. Tale immagine è stata sviluppata in primo luogo da san Paolo negli scritti che entrarono a far parte del Nuovo Testamento e fu poi sviluppata dai Padri della Chiesa, tra cui Sant'Ireneo di Lione e altri.
Non sono abituato a fare braccio di ferro con chi la pensa diversamente di me. Ascolto le critiche con tranquillità. Ognuno di noi faccia seriamente un esame di coscienza per verificare la sincerità di certe affermazioni.
Non c'è da fare braccio di ferro.. scrivi post in cui ammetti realtà incontrovertibili e poi ti perdi nei mille particolari che la Chiesa decreta e beatifica.. umiltà davanti a Dio. Ci vorrebbe solo umiltà, rispetto, silenzio. Come davanti un cielo stellato impossibile da contenere.
EliminaAnche i Bantu credono tradizionalmente in un dio supremo, ma questo non significa essere cattolici.
EliminaI Sacramenti non sono stati inventati dalla Chiesa ma sono stati istituiti da Cristo.
Battesimo.
Confermazione.
Eucarestia.
Penitenza.
Unzione degli infermi.
L'Ordine.
Il Matrimonio.
I sacramenti toccano tutte le tappe della vita del cristiano.
Il Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana perché apre l'accesso agli altri sacramenti.
Nei Vangeli è scritto che Gesù stesso che era immune dal peccato originale volle farsi battezzare dal Battista.
La prima origine del sacramento della Confermazione risale agli Apostoli che attraverso l'imposizione delle mani comunicavano il dono dello Spirito a completare la grazia del Battesimo.
L'Eucaristia fu istituita nell'ultima cena da Cristo:
Matteo:
Ora, mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: "Prendete e mangiate; questo è il mio corpo".
Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: "Bevetene tutti,
perché questo è il mio sangue dell'alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati.
Io vi dico che da ora non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio".
Il sacramento della Penitenza:
E detto questo, soffiò su loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo. A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi; a chi li riterrete, saranno ritenuti" (Gv 20:22-23).
L'Unzione degli infermi:
Gesù chiede ai malati di credere. Si serve di segni per guarire: saliva e imposizione delle mani, fango e abluzione.
Il sacramento dell'Ordine è quello grazie al quale la missione affidata da Cristo ai suoi Apostoli continua ad essere esercitata nella Chiesa. E' dunque il sacramento del ministero apostolico.
Il Matrimonio:
Alle soglie della sua vita pubblica, Gesù compie il suo primo segno, su richiesta di sua Madre, durante una festa nuziale, le nozze di Cana.
Vi riconosce la conferma della bontà del matrimonio e l'annuncio che ormai esso sarà un segno efficace della presenza di Cristo.
Non ci sono certezze e verità assolute, ma tanti dubbi e interrogativi.
RispondiEliminaLa vita è fatta e comunicata per riconoscere il nome di Dio in tutte le cose, e per riconoscere lo Spirito creatore che opera in essa.
EliminaSi chiama fede e dubbi non ce ne sono.
Vivere comporta scelte, a volte difficili. Attraverso la preghiera Cristo aiuta a risolvere ogni cosa che ti fa tentennare.
Gus, hai ragione, la fede può aiutare molto. È un po' tardi per comprendere. Grazie.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Grazie Lola. Io cerco di vivere la mia fede nel modo più aderente ai Comandamenti e ai Vangeli.
EliminaQuesta contestazione non riesco a comprenderla.
A volte la vita è troppo ingiusta e diamo la colpa a Lui. È solo uno sfogo...
RispondiEliminaSono momenti di debolezza.
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