lunedì, giugno 12, 2023

Contro l'omologazione

 


La ricchezza non è una colpa, ma il problema è che non è nemmeno un merito. Se fossi capo del Governo farei una bella tosatura con un'imposta di successione corposa con il 50% in favore della disoccupazione. Io penso che la politica debba riprendere la direzione del Paese e disciplinare l'economia in senso democratico. Cioè tornare alle origini: la prima definizione di "politica" risale ad Aristotele ed è legata all'etimologia del termine; secondo il filosofo, "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano. Dalla metà degli anni 50 alla metà degli anni 60 avviene un passaggio velocissimo da un mondo tradizionale fondato su una concezione umanistica e solidale a un altro in cui trionfano egoismo, apparenza, vuoto morale. È il mondo del Nuovo Potere che nella sua ingannevole tolleranza persegue un'omologazione generalizzata. Negli anni ci siamo abituati a considerare "normale" e "dovuto" avere più di una casa, più di una automobile, fare fine settimana fuori casa, ci siamo abituati al ristorante almeno una volta la settimana o al mese, ci siamo abituati al teatro, al cinema, al divertimento, all'aperitivo prima di cena, ai viaggi, alla cura esagerata del corpo, al telefono di ultima generazione, allo shopping a ogni cambio di stagione e via discorrendo e quando non si possono più avere soldi per questo ci si reputa poveri e indigenti, si ricorre ai prestiti, ai debiti pur di ottenerli, ci si dispera. Questo non per dire che non esiste disuguaglianza, purtroppo c'è e ci sarà sempre, piuttosto per affermare che molti, forse la maggioranza, ha investito in queste cose futili e non magari in una istruzione migliore, in una università piuttosto che un'altra, insomma per molti "quella" e solo "quella" è vita e investire sul futuro della famiglia, dei figli è superfluo. Il male del capitalismo è soprattutto la perdita dei valori culturali e dell'appartenenza a una società. Tutte le spese elencate sono il cinico frutto dei media che ci insegnano un certo modo di vivere con il solo scopo di incrementare i guadagni delle aziende industriali, commerciali e dello svago. Le coppie per una automobile rinunciano a un figlio. Si desidera la donna d'altri, la roba d'altri, si ammazza per raccattare anche 100 euro. Chi ha insegnato la qualità della vita viene considerato un personaggio inventato dalla Chiesa, mai esistito con una credibilità inferiore a quella che ha babbo natale. È proprio il futile che muove l'ingranaggio del capitalismo che trasforma l'uomo da soggetto a oggetto di consumo. I paesi più poveri sono paesi per lo più agricoli. Purtroppo, anche quelli che hanno buone produzioni restano poveri per le difficoltà di commerciare e sfruttare davvero tali produzioni. Mi spiego: lo zucchero europeo è prodotto in quantità eccessive e non solo non importiamo zucchero da altri, ma ne esportiamo abbondantemente nei paesi poveri, anche in quelli che sono produttori di zucchero. Il nostro costa meno del loro, perché i nostri governi offrono ai coltivatori degli aiuti di stato, che, naturalmente, i paesi poveri non possono permettersi. Così gli stronchiamo le gambe. Il capitalismo è competizione disumana. Non può sopravvivere se aiuta concretamente i paesi poveri. La politica dei produttori di zucchero è un esempio chiaro. Il capitalismo fa solo elemosina. Non può e non vuole aiutare la concorrenza. Nel frattempo, distrugge valori e ambiente. Il capitalismo teorizza il primato dell'economia sulla politica e va avanti con lo sfruttamento dell'uomo, il massiccio ricorso al lavoro minorile. Causa lo sviluppo degli integralismi religiosi e quindi intolleranza. Crea sacche di povertà anche nei paesi ricchi. In Europa i disoccupati superano i diciotto milioni. I governi sono corrotti, le città non sono vivibili e le periferie centri di raccolta degli emarginati. L'uomo è ridotto ad un animale di consumo. Il problema è politico. Riprendersi il primato sull'economia. Produrre di meno, ma qualitativamente meglio, nel rispetto rigoroso dell'ambiente. Non siamo in una società meritocratica che offre le stesse opportunità a tutti. Vanno avanti i ricchi, i figli di, gli amici di... i soliti raccomandati, a scapito di chi magari potrebbe operare sul serio per migliorare il nostro Paese. La distribuzione della ricchezza trovo che non ci sia mai stata: il ricco sarà sempre più ricco, alle spalle del povero.
Perché?
Perché chi sta ai vertici non vuole perdere il suo status, per cui l'evasore continuerà a evadere le tasse, il politico continuerà a guadagnare cifre esorbitanti senza fare niente, c'è chi continuerà a intascare bustarelle per chiudere tutti e due gli occhi...E intanto la disoccupazione aumenta, i poveri sono sempre più poveri, aumentano i poveri che vengono qui per cercare una vita dignitosa e cosa trovano? Niente, solo altri poveri.


92 commenti:

  1. Immagine

    Le pecore da Francois-Xavier Lalanne

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  2. Credo che il problema principale sia dato dal fatto che chi nasce ricco o comunque in una famiglia benestante non riesca a capire fino in fondo le difficoltà di chi a fatica arriva a fine mese.
    Credo che debba esse obbligatorio per chi prende in mano delle ricchezze enormi prima farsi un po' di "gavetta" in fabbrica e cercare di pagarsi l'affitto ...

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  3. Chi nasce ricco, vive da ricco e quando non è più possibile si ammazza.
    Non pensa sicuramente ai poveri.

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  4. .E vero , ci sono ancora certi meccanismi infausti e negativi direi atavici e sicuramente da prima repubblica, come il clientelismo ossia la raccomandazione, e forse anche altri meccanismi di sperpero in attività futili più attuali, ma la povertà maggiore in questo terzo millennio nonché l'aumento sempre più deciso della forbice tra chi ha tutto e chi nulla, sono figlie anche del precariato, dello sfruttamento sul luogo di lavoro, di come si invitino i soliti poveri a per esempio cambiare auto per averla green o andrà a piedi, ed ancora a vedere la propria casa magari comprata con un mutuo importante e col sudore della fronte, deprezzarsi enormemente perchè non è supergreen. Ed allora il punto non è più quello di desiderare la roba d'altri perchè questo peccato presuppone che tu abbia un minimo sindacale di "roba tua" e che per sfizio tu voglia quella altrui proprio quella lì, ma quello di desiderare della roba, quella roba per te per sopravvivere e non perchè quella stessa roba ce l'ha anche il suo vicino di casa.

    "LA ROBA D'ALTRI"

    Io non desidero la roba d'altri
    Io non desidero niente.

    In questo modo sono un perfetto cristiano
    Perchè avendo " Niente" non desiderando "niente"
    Nè altro da altre persone, non posso peccare
    Almeno limitatamente a questo comandamento.

    Sì, perché,
    Magari su altri sono meno ligio
    Ad esempio sul "Santificare le feste"
    Anche perchè se voglio far mangiare
    Mia moglie ed i miei due figli
    Io, spesso, in quei giorni devo lavorare...

    Io non desidero la roba d'altri
    Io vorrei avere della roba per me
    E per la mia famiglia

    Non è che pretenda
    Proprio quello che ha il mio vicino di casa
    Ma magari un qualcosa di simile sì

    Non voglio quei vestiti firmati
    O quei jeans all'ultimo grido
    Ma vorrei che mia moglie ed i miei figli
    Avessero almeno dei vestiti decenti
    Qualcosa di più alla moda
    Non per forza Armani, Versace o CK
    Ma nemmeno i pantaloni dell'Oviesse di due anni fa
    È una questione di dignità
    Non di sfarzosa eleganza.

    Io non desidero la roba d'altri
    Io non mi sento come Mazzarò
    Anche perchè non possiedo nulla
    Ed il confronto con lui è improbo
    Anzi, improprio ed impossibile.

    Io desidero
    Un tenore di vita tranquillo
    Senza la preoccupazione costante
    Di poter finire in mezzo alla strada

    Ma Dio può stare sereno
    Perfino in quell'eventualità
    Non desidererò la roba d'altri:
    Farò la mia lista,
    Stilerò una serie di beni di cui necessitiamo
    E non desidererò di avere roba altrui
    Non desidererò più di avere alcunché
    Ma prenderò quello che mi spetta
    Quello che serve per la mia famiglia
    E lo farò a qualunque costo e con ogni mezzo

    E se qualcuno dovesse mettersi sul mio passaggio
    Lo ucciderei senza pietà
    E poi andrei a confessarmi dal nostro prete
    Sapendo di aver peccato
    Ma avendo la consapevolezza
    Che ha peccato anche quel commesso
    A cui ho dovuto sparare

    Non è colpa mia
    Se voleva impedirmi di prendere la mia roba
    Non è colpa mia
    Se lui desiderava le mie cose
    Se lui desiderava la roba d'altri

    DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

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  5. Un commento straordinario.
    Grazie.

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  6. Un detto dice: Chi si veste di roba altri, quanto prima si spoglia anche della sua. ........Antico è vero detto.

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  7. Giovanni, metti in ordine il tuo blog.

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  8. Gus
    Si che lo farò. ma in questo momento non mi va di farlo.

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  9. Il divario tra ricchi e poveri esiste da sempre e purtroppo credo che nella nostra società non ci sarà mai un’equa distribuzione della ricchezza. Le lotte passate avevano almeno fatto sì che le classi non privilegiate avessero una vita più dignitosa. Oggi siamo tornati come un tempo, dove il divario tra ricchi e poveri è un abisso e questo abisso è figlio del consumismo. Una società che mira solo a spendere ha fatto sparire una marea di mestieri, tipo quello dell’intarsiatore. Sorrento era rinomata per la tarsia del legno ma oggi come oggi, dove bisogna solo consumare e spendere, l’arte che dura nel tempo non interessa quasi più a nessuno. Oggi va Ikea, il mobile dura sei mesi, si butta e se ne compra un altro. Una volta c’erano 700 intarsiatori a Sorrento, oggi ce ne sono solo 15, e non fanno più mobili, ma oggettini da vendere ai turisti. Questo è solo un esempio, ne potremmo fare altri mille.

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  10. Tra lavori che non esistono più, e quelli che ci sono, ma nessuno vuol farli, la povertà fa vittime.
    Inoltre, anche chi ha un'occupazione riceve una retribuzione insufficiente a portare avanti una vita dignitosa. Proprio questa mattina è morto un signore che possedeva otto vile e un patrimonio di 7,1 miliardi di dollari.

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    1. L'onorificenza di Berlusconi resta nei fatti: oggi dà lavoro a 60mila persone a differenza di altri politici che hanno solo rubato. Lui ha costruito un impero e tu non sei riuscito. La mafia ovviamente l' ha portato con sé, pure le donne.
      Tu odi berlusconi perché avresti voluto essere lui.

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    2. Lola, la storia giudicherà il berlusconismo.
      Ho rispetto per i morti e per il dolore che proveranno i familiari.

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  11. Solo tre paesi europei dell'OCSE applicano un'imposta sul patrimonio netto, vale a dire Norvegia, Spagna e Svizzera.

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  12. Dalla nascita di Canale 5 (inaugurata ufficialmente nel 1980) e le reti sorelle Rete 4 e Italia 1 si è creato un modello alternativo di televisione. Un modello commerciale, finanziato dalla pubblicità e ispirato a certa tv americana, che non si scandalizza davanti al trash e anzi a volte lo incentiva: l’audience innanzi tutto. Uno stravolgimento rispetto al rigore estetico, culturale e morale di Mamma Rai. Quattro decenni di trasmissioni che hanno accompagnato (e forse stimolato, nel bene e nel male) i cambiamenti civili, sociali e politici del nostro Paese attraverso volti, idee e format.

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  13. "Deus chi es sapiente e bonu mastru
    Sende un babbu giustu e imparziale,
    Ha dadu a tottu dirittu uguale,
    No ha fattu unu fizu unu fizastru:
    No est pro naschere in bonus o mal'astru
    S'instamos chie bene chie male:
    Totu dipende da sa faccenda
    De no esser comune sa sienda"
    Trad.: Dio che è sapiente e buon maestro, essendo un padre giusto e imparziale, ha dato a tutti uguali diritti, non ha fatto figli e figliastri: non è dovuto al nascere sotto buona o cattiva stella se stiamo chi bene e chi male: tutto dipende dal fatto che i beni non sono in comune.
    Da Sa Mundana Commedia, istrutiones in versos dialettales a sa sarda giuventude di Salvatore Poddighe.

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  14. Capire che Dio non ha fatto figli e figliastri è molto importante.
    Grazie Fabio.

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    1. Dillo a uno nato nella striscia di Gaza..

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    2. Sei sicuro che dio avrà un trattamento di favore per Silvio e farà bruciare nelle fiamme l'uomo nato nella striscia di Gaza?
      Sei tu che mi costringi a parlare sempre di dio perché del Creatore non hai capito un cazzo.

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  15. Il genere umano ha subìto molti cambiamenti, sia positivamente sia negativamente, e senza alcun dubbio l’avvento della modernità ha fatto da sfondo a queste mutazioni. Come già espresso precedentemente, la società è frutto delle azioni degli individui che la plasmano e modificano a loro piacimento e che si adattano, oltretutto, alle situazioni che si verificano. Ma quanto la società ha impatto sugli individui? Come spiegare il fenomeno del voler essere uguale agli altri a tutti i costi pur di evitare di essere esclusi?
    Bella domanda ma a me non interessa.
    Ciao

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    1. Era da parecchio tempo che non scrivevi. Ero preoccupato per la tua salute.

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    2. Ma non hai risposto al mio commento.

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    3. Ho l'impressione che i mutamenti siano negativi. L'esempio è la TV
      che fa vedere quello che la pubblicità impone.

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  16. Ciao amico Gus, ma l'ultimo commento che hai scritto sul mio post ("Ladri!") a chi era rivolto? Ai proprietari di case che speculano sugli affitti per le case agli studenti? O almeno così immagino...

    Un salutone e alla prossima

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  17. Chi sfrutta l'emergenza per guadagnare di più è un ladro.
    Lo sai, perché vuoi la conferma?
    Salutone.

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    1. Ma certo, scusa.
      Un salutone e alla prossima

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    2. Ma no. Ho scritto così per rileggerti.
      Salutone grosso.

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  18. Purtroppo è un tema complesso che include la responsabilità di tutti e di ciascuno, include le scelte che si fanno, con i mezzi che si hanno a disposizione o meno, il voler stare al passo con le immagini che i social ci rimandano e che fanno apparire la vita come una eterna vacanza… il risultato è che i ricchi possono permettersi di vivere una vita “in vacanza”, permettersi di avere famiglie allargate dove tutto funziona a meraviglia, coloro che non sono ricchi si ritrovano indebitati, magari anche senza lavoro, frustrati, incattiviti e delusi e da lì tutte le tragedie che ne conseguono.
    sinforosa

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    1. È un imbroglio istituzionalizzato. Solo le imposte di successione e sul patrimonio possono cambiare la realtà punitiva per i non ricchi.

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  19. Gus non ho niente da eccepire.
    Il problema che tu evidenzi è a livello mondiale, purtroppo, il divario aumenta.
    È tutto tristissimo.
    Ti abbraccio.

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    1. Ai poveri spetta solo l'elemosina.
      Ti abbraccio.

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  20. Il divario è aumentato negli anni, i ricchi aumentano il loro capitale, mentre le altri classi sociali, pagano le varie crisi.

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    1. Questo a causa dell'ingordigia degli uomini ricchi.

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    2. Buona l'omelia di Mario Delpini, specialmete la frase finale,ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi.
      Quando un uomo è un uomo d’affari, allora cerca di fare affari. Ha quindi clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri, forse si dimentica dei criteri. Deve fare affari. È un uomo d’affari e deve fare affari. Quando un uomo è un uomo politico, allora cerca di vincere. Ha sostenitori e oppositori. C’è chi lo esalta e chi non può sopportarlo. Un uomo politico, è sempre un uomo di parte. Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi applaude e chi lo detesta. Silvio Berlusconi è stato un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi: *È un uomo e ora incontra Dio*

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    3. Vedi il fatto che l'omelia ti sia piaciuta significa che chi ne ha parlato ha saputo toccare le corde giuste e darne un quadro umano tutto sommato positivo, come fosse uno di noi. In parte avrà avuto ragione ed in parte no e concordo con te che se esiste Dio è con lui che ora se la dovrà vedere. Però tieni conto che se si è sensibili come te e me, è facile sul momento essere colpiti da quanto uno dice di un'altra persona non proprio "perfetta" (soprattutto se è morta) e magari per alcune cose ha ragione, ma poi pensi alle altre cose che ha fatto e riprendi il tuo pensiero iniziale, magari mitigato da alcuni aspetti positivi ma che non incidono nel giudizio complessivo abbastanza da cambiarlo in positivo.

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    4. Daniele, Delpini ha parlato di un uomo politico, quindi di parte e per questo il lutto nazionale è una forzatura del governo.
      Delpini ha spiegato che un uomo d'affari deve fare affari.
      Ora tutto è compiuto e la sua vita terrena sarà giudicata da Dio.
      La prima moglie e la Pascale l'hanno descritto come uomo generoso e che uno come lui non nascerà più. La Fascina è stata vicina a Berlusconi.
      Dovranno spiegare il significato di generosità.
      Dal punto di vista etico penso che il berlusconismo abbia fatto del male all'Italia, ma il contesto storico dove ha operato era pessimo. Il sistema era corrotto e lui non ha cercato di cambiarlo, ma di batterlo e diventarne il padrone.

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    5. "Dal punto di vista etico penso che il berlusconismo abbia fatto del male all'Italia, ma il contesto storico dove ha operato era pessimo. Il sistema era corrotto e lui non ha cercato di cambiarlo, ma di batterlo e diventarne il padrone."

      Concordo con te in toto

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    6. Berlusconi, invece di combattere la mafia temendo rapimenti ha cercato la protezione.
      l legame che Silvio Berlusconi - deceduto oggi a 86 anni - ha avuto con Palermo, soprattutto per via della lunghissima e solida amicizia con l'ex senatore Marcello Dell'Utri, è stato centrale nella sua vita e in particolare nella sua ascesa imprenditoriale. Ed è un legame molto fosco, torbido, perché parla la lingua di Cosa nostra e nasce - come accertato da sentenze ormai definitive da tempo - nel 1974 quando il futuro presidente del Consiglio incontra a Milano nientemeno che il boss Stefano Bontate, il "principe" di Villagrazia. Per parlare di affari, ma anche per chiedere protezione. Che gli sarà garantita attraverso lo "stalliere" di Arcore, ovvero il mafioso di Porta Nuova, Vittorio Mangano, e che pagherà con elargizioni costanti di denaro ai clan palermitani per almeno un ventennio.
      QUI

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    7. Ora però è morto. Fino a quando una certa giustizia non smetterà di inseguire il terrapiattismo giudiziario, rimarrà l’imputato ombra anche dall’oltretomba e tanti altri come lui che però qualcosa di buono nella loro vita non hanno mai fatto.
      Se dovessero dirti fai questo ,quello è altro o ti ammazziamo tua figlia. Tu cosa faresti?
      Sia chiaro non voglio difendere berlusconi, ma se ogni cittadino, tu compreso, provasse a lottare contro ogni forma di mafia forse l' italia e il mondo sarebbe migliore.
      Io posso dire che l' ho fatto e l' ho pagata anche un po'...mi stanno avvelenano giorno dopo giorno.
      Quelli che parlano contro la mafia sono i primi mafiosi.

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    8. Penso che tutti dovremmo porci una domanda: "Chi è il segretario di Forza Italia che detta la politica del partito?"
      Ancora: "Chi gestirà la Fininvest dopo la morte di Berlusconi?"

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    9. Tu non rispondi mai direttamente ai miei commento, precisamente alle mie domande.

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    10. Lola, credo che chi combatte seriamente la delinquenza organizzata viene ammazzato.
      Non l'ha fatto la DC e nemmeno il centro destra e il centrosinistra.
      Messina Denaro ha fatto il comodo suo indisturbato per 30 anni,

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    11. Ottimo commento purtroppo, ma c'e anche chi muore lentamente.

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  21. Incontra Dio nel senso che ha già deciso o deciderà?

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  22. Forse il senso è che tutto quello che facciamo verrà valutato poiché con la morte tutto è compiuto. La modalità è un mistero.

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  23. Il tuo post è molto complesso ma il ragionamento non fa una piega. Purtroppo credo che la nostra società abbia aumentato il divario tra chi sta bene e chi sta male, chi può permettersi tanto e chi tira a fine mese , con fatica. Questo è molto triste e i governi si dovrebbero adoperare per colmare queste distanze e permettere a tutti una vita decorosa. Buona serata.

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  24. Sono governi votati dal 50% delle persone che hanno privilegi da difendere, mentre l'altro 50% non comprende lo sfascio etico e nemmeno prova a raggiungere un seggio elettorale.

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  25. Ma è normale che una finanziaria mantenga in vita un partito politico?

    La prima notizia è che Forza Italia va avanti. Non implode, non si scioglie, né formalmente, il che sarebbe impossibile a pochi giorni dalla morte del leader, ma nemmeno sostanzialmente. Nei giorni in cui ad Arcore hanno reso omaggio all’ex premier nella camera ardente, i big del partito, infatti, hanno avuto l’assicurazione dalla famiglia Berlusconi che l’avventura può proseguire, con il loro appoggio sentimentale e anche economico. Per il momento, senza la presenza diretta di qualcuno dei familiari, ma in futuro chissà. In ogni caso, il mondo berlusconiano più stretto resta a cavallo. E manterrà un ruolo cruciale.

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  26. C'è la tendenza del governo di sostituire la Magistratura. Invece di attuare la Costituzione vogliono eliminarla.
    Olio di ricino a volontà.

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    1. Ma quale magistratura? Quella dove dice che la legge è uguale per tutti? I più corrotti sono i giudici.

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  27. In una sorta di contrappasso dantesco la terna partito-coalizione-impresa dominata fino ad ora da figure maschili e segnata anche da un certo maschilismo, ora è guidata ed egemonizzata da due donne: Marina e Giorgia.

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  28. Non è un problema di politica ma di senso comunitario e di dimensione delle comunità. Capitalismo e marxismo sono due facce della stemma medaglia, ovvero la hybris e tecnoteistica e infatuata delle dimensioni in grande.
    Non per nulla Engels insultava, menzognero, Malthus.
    Nelle comunità piccole e coese non ci può essere nè capitalismo né marxismo ma una comunità coi suoi equilibri,
    Non si può calare una morale dall'alto perché la morale, la cultura, sono definite da usi, conoscenza, abitudini, tradizioni collettive.
    Ancora con 'sta menata marxistoide della redistribuzione.
    Assolutamente no! Se siete così bravi a gestire la ricchezza, iniziate a produrla oppure a non alimentarla. Il mondo è pieno di poveri comunistoidi del cazzo che appena hanno due quattrini diventano riccastri radical chic. Abbiamo i nuovi predicatori alla Lerner col rolex al polso, i Saviano dai loft a Nuova York che sprediconano i loro progressismi inconcludenti, ugualisti, razzisti, classisti,
    Non vi sono bastati i disastri del comunismo? Gus, eppure voi dovreste avere qualche strumento per resistere a questa sorta di oppio.
    Errare è umano, perseverare diabolico.

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    1. La storia ha sconfitto il comunismo che è solo un'utopia distopica.
      L'esperienza del socialismo reale ha accolto le spoglie del comunismo.

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  29. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla semplicità di Tajani e ho pensato che Forza Italia sta passando dal pescecane al tonno.
    È anche ingenuo perché si avventura su un terreno minato
    Questa sua dichiarazione mi ha lasciato di stucco.
    *Antonio Tajani, durante la conferenza stampa nella sede del partito, ha letto un messaggio di Marina Berlusconi: "Stamattina - dice il coordinatore - mi ha scritto. Ha ringraziato per il grande affetto riservato a suo padre e ribadito, nel rispetto dei ruoli, stima, affetto vicinanza della famiglia a una delle sue maggiori realizzazioni, cioè Forza Italia". Parole che testimoniano la volontà della famiglia di continuare a investire su un partito gravato da quasi cento milioni di debito verso Silvio Berlusconi.
    In percentuale, nel solo 2023 i contributi della famiglia Berlusconi hanno rappresentato il 56 per cento dei versamenti totali ottenuti da Forza Italia
    Il governo Meloni senza l'appoggio di Forza Italia non avrebbe una maggioranza parlamentare.
    Da qui nasce una mia perplessità.
    Come può un governo che dipende da Forza Italia emanare provvedimenti non graditi a Marina Berlusconi?
    Ecco cosa significa conflitto di interessi. *

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  30. Evito di commentare lo sviluppo dle post e mi fermo al succo iniziale. Nel mondo si coltivano una quantità pazzesca di alimenti per allevamenti animali che basterebbero a sfamare l'intera umanità. Intera. Eppure in questa epoca di progresso e "illuminazione" si muore ancora di fame e di sete. Bambini affogano a due passi da qua e noi ci divertiamo a seguire su youtube le Lamborghini che ammazzano altri bambini. Siamo allo sbando.

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    1. Gli alimenti per gli animali sono destinati ai paesi ricchi e vengono venduti dietro pagamento. Anche gli alimenti per le persone vengono prodotti e venduti a chi ha soldi per pagarli. Nei paesi poveri, dove i bambini bevono l'acqua delle pozzanghere per poi morire a causa di una banale diarrea la gente non ha denaro per acquistare alimenti. Come vedi il problema non è nella produzione, ma nella vendita. Il mondo ricco aiuta quello povero solo con l'elemosina e seguita a sfruttarlo.

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  31. hai considerato che per la stragrande maggioranza si tratta di introiti e investimento di risparmi che sono già stati tassati alla fonte?
    occorrerebbero controlli specifici e oculati.
    ciao

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    1. La tassazione patrimoniale ha scopi diversi.
      ciao.

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    2. me li dovresti spiegare :)
      ciao

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    3. Se uno è ricco e lascia agli eredi 10 ville stupende, chi le riceve non ha fatto nulla per possederle. È un lusso. Bene. Tassazione una tantum altissima per la successione e una patrimoniale annua.
      Cosa c'è da capire, cosa c'è da spiegare.

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    4. era domanda retorica :)
      vivo lussuosamente :)))
      ciao

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    5. Questo mi tranquillizza.
      Lieto giorno.

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    6. a me no :)
      però sono sereno.
      gioioso dì

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    7. giorno tranquillizzante.

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    8. grazie.
      lussuoso lussureggiante lieto giorno

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  32. Ciao Gus. Post intenso e commentario che non gli è da meno. In alcuni passaggi sembri affermare che ricchezza e povertà procedono in autonomia. Poi, in uno degli ultimi commenti il tuo pensiero sembra più equilibrato -. il mondo ricco sfrutta la povertà. Qualcun altro ha scritto che povertà e ricchezza sono facce della stessa medaglia. Quoto, e rilancio: il mondo ricco non potrebbe esser tale senza la povertà di cui necessita; la povertà non mi sembra un 'accidentale' effetto collaterale, di determinate politiche, bensì la conditio sine qua non vitale per l'accumulo. La miseria più nera è dunque un irrinunciabile serbatoio da cui attingere sistematicamente profitto. Che Dio ce la preservi nei secoli dei secoli. Amen. .
    Concludo ricordando l'intramontabile paradosso di Rothschild
    https://arteeordineanarchico.blogspot.com/2022/08/il-paradosso-di-rothschild.html

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    1. Una volta che il mondo ricco ha conquistato una posizione di privilegio diventa difficile cambiare la situazione dei poveri.

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  33. La notte di venerdì 10 Luglio 1992 il Governo Amato sconvolse gli italiani annunciando un prelievo forzoso dello 0,6% da tutti i conti correnti: la misura, smentita solo fino a pochi giorni prima, si rese necessaria per salvare i conti pubblici in un contesto di debito pubblico fuori controllo e Lira sotto pressione.

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  34. Misura illiberale imposta da un direttivo iper-liberista, ovvero il liberismo che sconfessa se stesso.

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    1. E' solo un esempio di un'imposta straordinaria per tappare un buco pericoloso. Sicuramente è illiberale, mentre non lo è l'imposta patrimoniale.

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  35. Chiedo per farmi un'idea: tassare maggiormente i beni di lusso è una disposizione liberale?

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  36. “Ogni cosa che andasse al di là della semplice sopravvivenza deve essere tassata.

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  37. Ah, bé . . . Volevo ben dire. Agli antipodi del liberismo, quindi. Che sia buon senso, non si discute, anche se uno stato tanto forte da poter controllare fiscalmente ogni bene che esubera dalle necessità primarie di ogni cittadino, ha ancora da venire sul nostro pianeta.

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  38. Lo sviluppo equilibrato può aiutare. Produrre di meno, produrre meglio.

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  39. Gentile Gus, devi esser molto giovane per nutrire speranze verso la possibilità di un equilibrio, o un'auto-regolamentazione dello sviluppo delle attività umane. Oggigiorno l'espressione da te così familiarmente usata è diventata un'ossimoro, ma già in tempi non sospetti un poeta italiano col dono della profezia parlò di 'sviluppo senza progresso'; coniò insomma una categoria che fece storcere il naso a parecchi benpensanti, ma che oggi tutti capiscono. E pensare che questa sfiducia nella possibilità di un equilibrio umanizzante nell'esercizio delle attività produttive è stata manifestata ben prima degli anni Ottanta, quando cioè i modelli industriali nel nostro paese toccavano vette di primato assoluto; ciò ha dato più spessore alla profezia : in tempi non sospetti , per l'appunto. Ecco perché invito alla meditazione su questi punti e sui termini a 'largo consumo' che siamo soliti adoperare con troppa disinvoltura. In breve: lo sviluppo non può essere equilibrato, per natura è famelico. E' un rullo compressore nel nome del quale devono genuflettersi, uno dietro l'altro una serie di sacrosanti diritti: salariali, sicurezza, diritto alla famiglia, alle cure. Se i paesi occidentali hanno prosperato fino ad oggi è grazie alle sacche, a quei serbatoi di necessaria povertà terzomondista da spremere per i nostri consumi (leggi anche sprechi, come facevi notare poco prima). Serbatoi umani e specialmente disumani che però stanno anche a disposizione della controparte, che li arma. Chiediamoci allora da chi, veramente è finanziata e promossa sotto il gonfalone della bontà, la deportazione di massa che oggi chiamiamo immigrazione. In conclusione: lo 'sviluppo equilibrato' non esiste e non è mai esistito!

    mi scuso per la prolissità.

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  40. Tempo fa Berlinguer, dopo il fallimento del socialismo reale, affermò che il comunismo aveva esaurito la sua spinta propulsiva. In effetti la sua affermazione era la pietra tombale calata sul marxismo. Non l'ha detto chiaramente, anzi coniò una soluzione per liquidare anche il capitalismo. La chiamò la *terza via*Purtroppo la sua strana morte gli impedì di teorizzare la terza via.
    Nel mondo sono caduti imperi immensi, da Roma a New York, ormai scalzata dalla Cina.
    Perché pensare e vedere il capitalismo come un dio immortale?
    Non si tratta di un ossimoro.

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  41. Non stiamo trattando l'immortalità del capitalismo, ma piuttosto la persistenza dei fattori che l'hanno generato. Come ogni fenomeno fisico, anche quelli sociali ed economici cambiano, benché vi siano invarianze che poi si ripresentano puntualmente nei nuovi capisaldi ideologici. Il capitalismo a me sembra la deriva del criterio liberista, che a sentire gli economisti, pare ancora impeccabile. Dall'altro lato il comunismo - escludendo le sue declinazioni più o meno degenerate - rappresenta il criterio di sviluppo economico e sociale pensato da Marx e, fino alla sua deriva bolscevica, ancora sotto il profilo teorico estremamente valido (come rimarcavi anche tu con la tassazione del superfluo).
    Lo sviluppo reale, tuttavia, ( quindi, industriale, tecnologico, mercantile) a prescindere dai parametri ideologici si è mostrato veramente incompatibile con qualsivoglia idea di equilibrio. sociale. E' questo il paradosso !
    In quanto alla 'terza via' di Berlinguer, parliamo di un mito, dato che già la sua interpretazione di compromesso (storico) era un' alternativa a tutti gli effetti, avendo messo a margine, fra le altre cose, l'opzione rivoluzionaria tanto cara a qualcuno (e da cui egli aveva risolutamente preso le distanze) - Io penso che marxismo ortodosso e comunismo all'italiana siano cose ben distinte. Secondo Marx, invece - in virtù del detrminismo scientifico in cui credeva ciecamente (oggi morto e sepolto con lui), il capitalismo sarebbe imploso sotto la spinta delle masse oppresse le quali, a causa di quell'incompatibilità fra sviluppo industriale ed equilibrio sociale, da lui giustamente intuita, avrebbero finito per sollevarsi drammaticamente. Per lui, dunque, era un fenomeno inevitabile di natura causale che sarebbe sicuramente accaduto negli USA; era dunque una determinazione storica perfettamente concepita in seno al meccanicismo newtoniano. Poi è arrivata la fisica dei quanta a ribadire che il determinismo/positivismo settecentesco non era una buon metodo per indagare le condotte sociali (e biologiche in generale.) Se lui e i suoi successori l'avessero studiata, o se non altro, capita un pochino, non si sarebbero sbilanciati in proclami tanto precisi. Lo stalinismo (di natura atea), confinò e perseguitò tutti gli scienziati quantistici, per via di quella loro fastidiosa relazione col trascendente. Ma questa è un'altra storia.

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  42. *Lo sviluppo reale, tuttavia, (quindi, industriale, tecnologico, mercantile) a prescindere dai parametri ideologici si è mostrato veramente incompatibile con qualsivoglia idea di equilibrio. sociale. È questo il paradosso! *
    Lo sviluppo reale segue la logica capitalista. Non è un paradosso, direi che è sbagliato.

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  43. Puntualizzo il mio pensiero sul concetto di 'sviluppo equilibrato' .
    La logica capitalista, dal suo pdv, prevede che lo sviluppo secondo i suoi metodi, porti ad equilibrio sociale (e che quindi lo sviluppo possa essere 'equilibrato' entro una dimensione umana). Cosa sconfessata dalla realtà dei fatti, visto che lo sviluppo (in senso capitalista) non è mai stato equilibrato perché ha generato soltanto squilibri sociali. E' il principio di sviluppo senza progresso, che va per la maggiore al giorno d'oggi, a renderlo impraticabile, non-equilibrato e a rendere l'espressione 'sviluppo equilibrato' contraddittoria. Mi sembra adesso che nel complesso le cose siano abbastanza chiare.

    ringrazio per l'opportunità di chiarimento

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  44. Fabio, il capitalismo non si ispira all'etica, ma guarda solo all'utile che un'azienda ottiene producendo beni anche inutili e dannosi. Il capitalismo è competizione tra uomo contro uomo. Servirebbe un sistema economico dedicato a un equilibrio sociale. L'alternativa comunista sconfina puntualmente nelle dittature a causa dell'utopia marxista, ottenibile solo con la violenza.
    Io dico che un giorno saremo costretti a emarginare il capitalismo per evitare che il pianeta Terra venga distrutto.
    L'eccessivo sfruttamento delle acque sotterranee avrebbe causato tra il 1993 ed il 2010 un cambiamento dell'inclinazione dell'asse terrestre di 31,5 pollici, circa 80 centimetri. Una notizia che lascia sgomenti e che certamente risulta anche di difficile valutazione, sia da un punto scientifico, sia informativo.
    Intanto mi sembra logico mettere un freno alla logica terrificante del capitalismo. Per questo ho pensato all'introduzione di imposte patrimoniali e carcere agli evasori fiscali che rubano al proprio stato.

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  45. Sì, questo è sacrosanto. E' il famoso homo homini lupus.
    Apri molti canali di confronto, Gus. Una faticaccia starti dietro.
    Dico solo che sono d'accordo nel mettere fine al capitalismo, come postuli tu, ma mentre noi prendiamo la mira quello si sposta, cambia faccia continuamente, e risorge sotto mentite spoglie in qualcos'altro.

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  46. Solo dopo milioni di anni un astronomo polacco, pose le basi della teoria eliocentrica, dove il Sole è al centro dell'universo e la Terra ruota intorno ad esso. Niccolò Copernico nacque in Polonia nel 1473 e studiò arti liberali, medicina e giurisprudenza a Cracovia e successivamente in Italia (a Bologna e Padova).
    Sarà così anche per il capitalismo. Aspettiamo un Copernico dell'economia.

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  47. Bè , 'milioni di anni' è un po' esagerato. Diciamo che circa 2300 anni fa già qualcuno (Aristarco di Samo) ci aveva visto giusto. Forse anche adesso qualcuno ci vede benissimo, ma è difficile che oltre agli occhi gli facciano usare pure la lingua.

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