martedì, luglio 13, 2021

Quando il futuro si accorcia

 


John Suterland, professore di Letteratura Inglese all' Università di Londra, ha sfidato i suoi studenti a ridurre l' Ulisse di Joyce a 160 battute, che è la capacità di un sms. E' la sua minima lunghezza, vale a dire la parte lunga ridotta al minimo; o, se preferite, la sua massima brevità, vale a dire la cortezza contratta all' eccesso. Inaspettatamente ne è nato su Internet un avventuroso gioco alla moda: il gioco del pensiero corto. Meravigliando per primo lo stesso Suterland, gli internauti di tutto il mondo hanno infatti accettato la succulenta gara e hanno messo a dieta il pensiero, da Conrad a Dante, dai Promessi Sposi a Moby Dick. Il pensiero narrante, l' affabulazione è stata così consegnata ai digitantes (digito ergo sum) che scrivono "xché" e non perché, "nn" invece di non, "ki" per chi, "dm" per domani, "pm" per pomeriggio, "sn" per sono, "cmq" per comunque, "cs" per cosa~ Nel pensiero corto, tutte le particelle pronominali di Petrarca hanno perso la i, e la poesia cosmico-intimista di Leopardi è diventata una sequela di suoni consonantici, un' implosione fonica: «E l nfrgre m dlc n qst mre». L' idea è che le vocali siano il grasso della comunicazione. E, in una visione anoressica del mondo, anche le belle frasi, come le belle ragazze, dovrebbero perdere l'adipe a favore del pensiero palestrato.

27 commenti:

  1. Immagine:

    Don O’Neill (Buffalo, NY, USA, 1924 – Riverside, California, 2007) - Old Man Dreaming, Mykonos, Greece.

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  2. Dopo il pensiero debole di Vattimo, dopo il secolo breve di Hobsbwam, ci tocca , essendo passati non indenni per la modernità liquida, il pensiero breve, quello dal respiro corto. L'eterno presente, dicono. L'atto del vivere involgarito dall'assenza di progetto, pensano. Tolto l'afflato del progetto di grandi dimensioni l'uomo è diventato l'animale dal pensiero corto. Le ragioni del pensiero corto sono sempre le stesse sulle bocche dei commentatori, pare che la perdita ci abbia costretto al risparmio. la perdita di cosa mi chiedo? a me pare che la storia e gli uomini abbiamo sempre attraversato tempi diversi dallo scorrere del tempo, tempi estensibili e restringibili a seconda della percezione collettiva .Circolare per i greci, tempo ultimativo per i millenaristi, a spirale per i vichiani. Il pensiero ha bisogno del protendersi nel tempo, necessita del suo svolgersi, del suo allungarsi, del suo riprodursi. Il tempo sempre uguale fa fermare gli orologi, sembrano dire. Tale fermata riduce il pensiero, lo taglia, lo accorcia, lo sospinge nello spazio ridotto del probabile e del certamente possibile. Il pensiero senza il tempo che scorre sembra annichilito.

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  3. Questo post offre, senza dubbio, uno spunto per fare una profonda riflessione. Il pensiero sta diventando sempre più corto, sempre più labile. È vero che bisogna vivere nel qui ed ora, che il presente non si deve sprecare, però è anche vero che siamo diventando una specie senza progetti, senza sogni, una specie che non è più in grado di proiettarsi nel futuro. Proiettarsi nel futuro significa anche vivere il presente. Il presente si riveste di nuova importanza se si ha un obiettivo da raggiungere. Il presente acquista un senso. Purtroppo in una società consumistica in maniera estrema, anche il pensiero diventa usa e getta. Ciò lascia spazio a un grande senso di vuoto.

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    1. Bella risposta Caterina.
      Il nichilismo è la morte dell'uomo provo del desiderio e del trascendente.
      Ciao.

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    2. Il presente è trampolino di lancio. Da fermi si resta dove si è.

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    3. Fino a qualche anno fa la nostra società era proiettata costantemente nel futuro, adesso è così, un eterno presente. Anche perché abbiamo perso la capacità di programmare. E l'italiano è un popolo di risparmiatori. E di accumulatori.
      Relativamente alle categorie, l'uomo ha sempre cercato semplificazioni attraverso le categorie. Non sono d'accordo con questo tipo di ragionamento: non tutte le persone sono facilmente inquadrate in una categoria.
      E poi sì, dovrebbe avere valore la persona singola (di valore), non dovrebbe essere il gruppo a esprimere indistintamente un valore o un disvalore.

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    4. I fautori del nichilismo parlano di nuovi valori, ma non si accorgono che dopo aver smontato la sveglia in tante parti non sono in grado di ricostruirla.
      Dove sono questi nuovi valori? Il razzismo, l'omofobia, il sovranismo?

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    1. Anche la dottrina greca si basa sull'immortalità dell'anima.
      Ciao Francesco.

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  5. Esempio di pensiero corto: perché Nietzsche avrebbe dovuto sempre passeggiare di pomeriggio e scrivere di sera? Sintetizzare e ridurre a minimi termini comuni un personaggio superiore, è un esempio di pensiero corto. Entrare nel suo quotidiano sembra quasi rendercelo umano della nostra umanità. Il genio non si cataloga. Mai.

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    1. Nietzsche è un filosofo con idee personali, ma non geniali.
      Il precursore del pensiero corto si chiama Friedrich Wilhelm Nietzsche. Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate in poi) e un appassionato appello al futuro, alla creazione di un uomo nuovo capace di affrontare la tragicità della vita senza bisogno di certezze filosofiche o religiose. Le sue idee antidemocratiche e l'esaltazione della volontà di potenza ne favorirono la strumentalizzazione da parte del nazismo.

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    2. Nell'epoca del dominio del sapere tecnico-scientifico, si tende ad attribuire, per di più, valore di conoscenza solo al sapere di tipo strumentale, cioè al sapere utile, finalizzato ad un obbiettivo raggiungibile. La filosofia, che un tempo sembrava capace di offrire ancora un indirizzo morale oggi sembra delegittimata anche in questo ruolo. Non c'è bisogno di comprendere o di rifarsi a dei principi. La crisi dello speculativo è forse approdata ad un punto di non ritorno.

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    3. Ti sarà sembrata domanda banale, ma era il dito che indicava la luna, e non hai risposto. ;)

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    4. p.s. pensa che ancora oggi qualcuno pensa che il Futurismo sia il padre del Fascismo..

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    5. Se la prima fase del Futurismo fu caratterizzata da un'ideologia guerrafondaia e fanatica (in pieno contrasto con altre avanguardie) ma spesso anche anarchica, la seconda stagione ebbe un effettivo legame con il regime fascista, nel senso che abbracciò gli stilemi della comunicazione governativa dell'epoca e si valse di speciali favori.

      I futuristi di sinistra, generalmente meno noti nel panorama culturale italiano dell'epoca, comunque, costituirono quella parte del Futurismo collocata politicamente su posizioni vicine all'anarchismo e al bolscevismo anche quando il movimento con i suoi fondatori e personaggi ritenuti principali fu fagocitato dal fascismo.

      Anche se la gerarchia fascista riservò ai futuristi coevi una sottovalutazione talvolta sprezzante, l'osservazione dei principi autoritaristici e la poetica interventista del Futurismo furono quasi sempre presenti negli artisti del gruppo, fino a che alcuni di questi non abbracciarono altri movimenti e presero le distanze dall'ideologia fascista (Carlo Carrà, ad esempio, abbracciò la metafisica).

      Wiki.

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    6. Franco, su Nietzsche non hai fatto domande, ma solo un'affermazione sbagliata.
      Secondo Nietzsche, Dio è stato ucciso nell’indifferenza e nella disattenzione con la furbizia e il compiacimento dell’uomo mediocre. Dio è morto tra uomini addomesticati e vili, senza la tragedia che l’enormità del fatto avrebbe dovuto comportare.
      L'uomo non fa quello che chiedi. E' incapace di superare gli egoismi e il tornaconto personale.
      Dio è morto è una celebre frase del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, riportata nelle sue opere, *La gaia scienza e Così parlò Zarathustra*.

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    7. Ripeto: Perché Nietzsche avrebbe dovuto sempre passeggiare di pomeriggio e scrivere di sera? A me sembra una domanda, e pure strettamente correlata al tuo post. ;)

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  6. Desconocía estos datos, sin duda Nietzche es una figura de la que aun queda mucho que aprender. Gracias por invitarnos a la reflexión. Saludos.

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    1. Il merito di Nietzsche è di aver compreso la natura umana alla ricerca della libertà senza confini e quindi incompatibile con Dio che impone delle regole, regole che lo stesso filosofo intuisce che saranno abbattute, non perché sbagliate, ma per il fatto che sono in contrasto con la parte cattiva dell'uomo.
      Questa è la morte di dio.

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  7. NEL MONDO ATTUALE, FATTO DI SLOGAN, DI TWITTER, IL PENSIERO CORTO LA FA DA PADRONE(scusa il formato gigante).Un genere di pensiero corto che apprzzo è quello degli aforismi che contengono in poche parole, pensieri lunghi e approfonditi

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  8. Curioso come la società attuale piega le parole ad un significato differente e distorto da quello che hanno e le utilizzano per simulare una realtà che non è: "pensiero corto". Anch'io se penso a queste due parole e cerco di associarle a qualcosa di breve ma significativo le collego subito agli aforismi (su tutti quelli di Oscar Wilde) od a massime importanti o agli haiku in poesia. Invece oggi per pensiero corto si intendono slogan (come dice bene Cristiana) vuoti, privi di veri concetti, utili solo per creare sterili fazioni che non sanno confrontarsi. Più che pensiero corto direi "Cervelli corti" quelli che si nutrono di essi e più che pensieri corti io direi "sintesi inesatte per obnubilare le menti". Siccome però in effetti la mia definizione è "lunga" per farla accettare dal consesso mondiale del pensiero corto la definirei S.I.P.O.L.M.

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  9. Buongiorno Gus! I tuoi post sono sempre spunto di riflessioni per questa vita colma di perfezione e imperfezione....spetta a noi coglierne l'essenza e camminare lungo il tragitto a noi designato....
    Buona giornata!

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    1. Ciao Simona.
      Sì, siamo noi a fare le scelte in base alla nostra coscinza.

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