Le tappe di trasformazione della coscienza sono simili in tutti gli individui, indipendentemente dal tipo di società, dal periodo storico, dalla cultura e dal grado di sviluppo della coscienza etica, morale e spirituale del gruppo di appartenenza. Le fasi salienti della trasformazione della coscienza individuale sono: il limbo dell'infanzia, le passioni della giovinezza e l'introversione contemplativa della maturità.
Jung distingue tre forme naturali di sviluppo della coscienza che prende avvio con l'adolescenza: "La prima forma di coscienza, quella del semplice riconoscere, rappresenta una condizione anarchica o caotica. Il secondo stadio, cioè quello del complesso dell'Io, è una fase monarchica o monistica. Il terzo stadio rappresenta un progresso della coscienza e cioè la coscienza della dualità, di uno stato dualistico". Jung era ateo.
Nel saggio Die Psychologie der unbewussten Prozesse, "La psicologia dei processi inconsci", del 1917, Jung aveva definito il problema dell’esistenza di Dio addirittura come uno dei problemi più stupidi che ci si possa porre". La psicologia analitica può solo dimostrare la presenza di un’immagine archetipica della divinità nell’inconscio.
Scrive Jung. "Noi giungiamo alla metà della vita con la più completa impreparazione, e , quel che è peggio, vi giungiamo provvisti di preconcetti, di ideali, di verità buoni sino a quel momento. Non è possibile vivere la sera della vita seguendo lo stesso programma del mattino, poiché ciò che sino ad allora aveva grande importanza ne avrà ora ben poca, e la verità del mattino costituisce l'errore della sera.
Dalle immagini della risonanza magnetica di 233 bambini, gli scienziati del Cedars-Sinai di Los Angeles e dell’University of North Carolina Chapel Hill hanno scoperto che il livello di crescita dei circuiti cerebrali associati alle emozioni nella primissima infanzia può predire ansia e anomalie comportamentali nei bambini più grandi e negli adulti. L’attenzione degli scienziati si è concentrata sull’amigdala l’area cerebrale cruciale per il controllo delle emozioni.
«Attraverso le immagini della risonanza magnetica - ha dichiarato Wei Gao, principale autore dello studio - lo studio dimostra che i circuiti del cervello essenziali per la regolazione emotiva negli adulti sono assenti nei neonati ma emergono intorno a uno o due anni di vita fornendo le basi per un corretto sviluppo emotivo». Bisogna uscire bene da quel limbo di vita che in effetti è sicuramente un caos ordinato.
giovedì, luglio 08, 2021
La coscienza dell'uomo
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RispondiEliminaPossible ricerca correlata: religion.
Maurizio Rebuzzini
RispondiEliminaEditore e direttore di FOTOgraphia,
mensile di riflessione fotografica.
Docente a contratto di Storia della Fotografia
alla Facoltà di Lettere e Filosofia
dell’Università Cattolica del Sacro Cuore
(sede di Brescia).
Curatore della sezione
di storia degli apparecchi fotografici
al Museo Nazionale Alinari della Fotografia,
di Firenze (Mnaf).
Jung va alla ricerca della felicità che secondo le sue teorizzazioni non potrà essere trovata al di fuori di noi. Quindi dobbiamo rafforzare il nostro carattere.
RispondiEliminaPenso che questa idea sia rivoluzionaria, considerato che l'uomo di oggi pensa esattamente il contrario e sceglie nel consumo la formula della felicità.
Non so precisamente quando si sviluppa la coscienza in un individuo, però quel che è determinante nella crescita dello sviluppo emotivo, è ciò che avviene nell’inconscio. Dipendiamo da quel che di noi non sappiamo. Buona serata, Gus.
RispondiEliminaSia Freud che Jung erano costantemente in contatto col materiale inconscio che veniva dai racconti o dai deliri dei pazienti più gravi, materiale costituito da emozioni, ricordi di eventi infantili e di eventi traumatici e immagini archetipiche della psiche collettiva che si manifestavano attraverso i sogni o i sintomi.
EliminaOggi operano arroganti psicologi che aggravano le depressioni, invece che curarle.
RispondiEliminaA domani Caterina.
Ciao Gus...come stai? Un blog che si distingue dagli altri il tuo e sempre interessante da visitare. Ti lascio un sorriso e un saluto. Buona giornata!
RispondiEliminaGrazie Vivì. Stare bene aiuta molto.
EliminaCiao.
Post interessante e riflessivo
RispondiEliminaBuona giornata!
Ciao Roberta.
EliminaPenso che l'uomo utilizzi solo una bassa percentuale delle potenzialità della mente.
Giulio Maira: “Il cervello è più grande del cielo”.
Si riferisce alla “materia grigia” che è composta da quasi cento miliardi di neuroni a loro volta in grado di creare ulteriori miliardi di connessioni possibili.
La coscienza?...ma nella nostra realtà quotidiana la coscienza sembra essere svanita ed è anche per questo che il mondo va sempre peggio
RispondiEliminaLa coscienza è un contenitore che deve essere riempito.
EliminaNon è che è svanita, è che non è mai esistita.
Assolutamente, sono fondamentali i primi tre anni di vita è lì che si forma praticamente tutto il carattere del bambino, dopo non c'è quasi più modo di poterne "modellare" il carattere, la personalità, la coscienza.
RispondiEliminaIl primo impatto alla vita del bambino deve essere seguito con molta attenzione.
EliminaMolto interessante la concezione di Jung su dio che viene visto non come "assoluto" e cioè staccato dal soggetto umano. L'immagine di Dio sarebbe un'espressione meramente simbolica dell'inconscio, cioè la manifestazione di una quantità di libido divenuta autonoma, la quale ha attivato la presenza della divinità.
RispondiEliminaL'importanza di quel primissimo periodo di vita è da tempo risaputa. Spero di fare un buon lavoro anch'io, a breve ;)
RispondiEliminaCerto. Io non ho dubbio alcuno.
EliminaGuido dipende molto da che cinema gli propini, al bimbo.. ;)
EliminaStudi approfonditi hanno stabilito che nella striscia di Gaza ansia e disturbi comportamentali si rivelano già dal secondo mese di vita.
RispondiEliminaCredo ci si arrivi senza nessun cervellone a sentenziare..
Si sta parlando di fasi di sviluppo in ambienti sociali. L'elemento guerra è un aggravante al di fuori del sistema.
EliminaGli ambienti sociali devianti sono infiniti. E un bimbo di Gaza potrebbe non sentirlo neanche mai l'eco di una bomba, ma crescere in un clima così elettrico e rovente da goderne ripercussioni per dieci delle nostre vite.
EliminaHo riportato il pensiero di Jung.
EliminaCi sono altre teorizzazioni.
Le fasi di sviluppo non sono in rapporto con quello che accade fuori.
Non capisco cosa stai contestando.
Davvero interessante.
RispondiEliminaMentre ti leggevo, pensavo a Fellini. Al suo mondo onirico e al suo rapporto con Jung. Al fatto che lo contrapponesse a Freud: mentre Freud ti obbliga a pensare, Jung ti prende per mano e ti spinge con umiltà a immaginare, sognare e cercare dentro di te ciò che ti sfugge.
Questo passaggio lo condivido appieno: "Noi giungiamo alla metà della vita con la più completa impreparazione, e , quel che è peggio, vi giungiamo provvisti di preconcetti, di ideali, di verità buoni sino a quel momento. Non è possibile vivere la sera della vita seguendo lo stesso programma del mattino, poiché ciò che sino ad allora aveva grande importanza ne avrà ora ben poca, e la verità del mattino costituisce l'errore della sera."
Buon fine settimana, caro Gus: a presto.
Grazie Massimiliano.
EliminaVedo che apprezzi Jung.
Ciao.
Sì, ma non sono ateo: tutt'altro.
EliminaBuona domenica, caro Gus.
Grazie per la precisazione.
EliminaBuona domenica.
concordo con jung. anche se io sono agnostico.
RispondiEliminabuon giorno
Jung Sarà felice del tuo concordare.
EliminaCiao.
L'uomo e la sua coscienza sono sempre in continuo cambiamento.
RispondiEliminaI percorsi della vita, le esperienze, le persone che incontriamo ci cambiano, un pochino ogni giorno.
C'è un nucleo centrale che resta per tutta la vita.
EliminaCiao Stefania.