martedì, gennaio 02, 2018

Galileo Galilei è un rivoluzionario






Il merito maggiore che va riconosciuto a Galilei nella storia del pensiero scientifico è quello di aver attribuito alla matematica il ruolo di linguaggio specifico della filosofia della natura.
La fisica sperimentale è tale non semplicemente perché procede per mezzo di esperimenti, ma perché fornisce quegli strumenti concettuali che sono a fondamento delle dimostrazioni certe; e può farlo nella misura in cui secondo Galilei è la stessa natura ad essere strutturata secondo un ordine matematico-geometrico.
L'esigenza primaria del metodo galileiano è quella di non porre distinzioni tra l'approccio scientifico alle questioni naturali e la riflessione filosofica sulla natura: le due vie con cui si conosce la realtà non possono mai contraddirsi, sebbene procedano secondo modalità diverse. La Bibbia, infatti, essendo dettatura dello Spirito Santo necessita di essere continuamente interpretata e chiarita, mentre la natura, essendo osservatissima esecutrice degli ordini di Dio non esige ulteriori spiegazioni, poiché il suo corso è inesorabile e immutabile.
Galilei non era uno stinco di santo. Non legge la Bibbia, non va a Messa, se non di rado. Si considerava un cattolico, anche se si sarebbe messo nella classe dei peccatori, perché non aveva una vita morale irreprensibile.
Non parla mai di Cristo e il suo è più un Dio della natura.
Assodiamo che il compito della fisica era etimologicamente, per lui, la conoscenza della natura.
Ma certo non in modo aristotelico, a Galileo poco interessava la conoscenza dell’essenza dei fenomeni, quanto la determinazione delle leggi che regolavano il corso dei fenomeni stessi.
In questo Galileo è stato rivoluzionario.
Nei discorsi sui massimi sistemi ad un certo punto, lui fa pronunciare a Salviati queste parole che cito testualmente: " Non mi pare tempo opportuno di investigare al presente della causa dell'accelerazione del moto naturale, intorno alle quali da vari filosofi varie sentenze sono state approfondite".
Il rapporto causale diviene fisico con Galilei la concezione diviene scientifica e non più metafisica.

79 commenti:

  1. Sul Sole 24ore del 22 gennaio 2012 è comparsa, a firma di Massimo Bucciantini, una recensione al libro di Antonio Beltràn Marì Talento e potere. Storia delle relazioni tra Galileo e la Chiesa cattolica (Tropea), dal titolo «Galileo né devoto né pio.» Per ironia della sorte, proprio nello stesso anno in cui a Roma si riabilitava solennemente Galileo e lo si consacrava uomo di scienza e di fede, a Padova un insigne studioso francescano, padre Antonino Pioppi, pubblicava alcuni documenti dell’Archivio di Stato di Venezia relativi a una denuncia contro Galileo e l’eterodosso filosofo aristotelico Cesare Cremonini.
    Si veniva così a sapere che la prima denuncia contro lo scienziato non era quella rilasciata al Sant’Uffizio romano dal domenicano Tommaso Caccini il 20 marzo 1615, da cui prese l’avvio la vicenda destinata a condurre al decreto anticopernicano del 5 marzo 1616; ne esisteva invece una che risaliva a ben undici anni prima, al 21 aprile 1604.
    Quel giorno Silvestro Pagnoni, che abitò per diciotto mesi nella casa di Galileo e fu al suo servizio con il compito di copiare le dispense da distribuire ai numerosi studenti che frequentavano le lezioni private, si presentò spontaneamente ai giudici dell’Inquisizione di Padova per accusare il suo padrone di esercitare l’astrologia divinatrice e di “vivere hereticalmente”. Pagnoni riferiva di averlo più volte “osservato”, cioè spiato, e di averlo visto andare a messa una sola volta, e pure quella volta allo scopo di incontrare un amico.
    Non solo: da sua madre aveva anche saputo che “mai si confessa et si communica”, e avuto l’incarico di seguirlo nei giorni di festa, dichiarava sotto giuramento che “in cambio di andare alla messa andava da quella sua putana Marina veneziana”. Il procedimento non ebbe nessun seguito. L’intervento del governo veneziano mise tutto a tacere, considerando “leggierissime et di nessun momento” le accuse contro i due illustri professori.
    Resta però il fatto che simili accuse mal si conciliano con l’immagine dell’uomo profondamente religioso restituita da tanta stampa cattolica. Forse è più corretto sostenere che Galileo non era incline a certe pratiche devozionali: o si dovrà concludere, come fa Beltràn Marì (…), che il problema religioso gli era estraneo».
    In effetti, è probabile che la religiosità di Galileo sia stata sopravvalutata. Sappiamo che morì con i sacramenti e la speciale benedizione del papa, e che «Gesù» fu la sua ultima parola. Tuttavia, che considerasse la religione come un semplice elemento del panorama del suo tempo non ci stupisce. Le sue figlie le monacò perché, avendole avute con la sua concubina Marina Gamba, non avrebbe potuto maritarle convenientemente. Né lui si sognò mai di regolarizzare la sua posizione, perché sposare una lavandaia gli avrebbe ostacolato la carriera nelle corti dei suoi nobili protettori. Dietro compenso, maritò la donna a un calzolaio. Il terzo figlio avuto da lei lo fece adottare da un prete compiacente.
    Insomma, Galileo non era uno stinco di santo e non c’è nulla di male ad ammetterlo. Non fu, né rimase, il solo grande scienziato afflitto da debolezze umanissime. Semmai, è da rimarcare il fatto che nessun ecclesiastico gli rinfacciò mai la sua vita privata. Galileo ebbe favori, onori e prebende dalla corte pontificia e dallo stesso papa, e i potenti gesuiti della Specola Vaticana fecero sempre quadrato attorno alle sue scoperte. La Chiesa, anche quella della Controriforma, era la Chiesa di sempre: ferma sui princìpi, indulgentissima con gli uomini concreti. Particolarmente con lui.

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    1. La Chiesa, anche quella della Controriforma, era la Chiesa di sempre: ferma sui princìpi, indulgentissima con gli uomini concreti. Particolarmente con lui.
      E di rentino cosa ne pensi? Bellissimo post gus, scopiazzato qua e là ma fatto bene.
      Poi scrivo altro.
      Bravo.
      Abbraccio.
      La madama è in mancanza. L'ultima password è a Bolzano. Oggi consulenza, a breve si procede. Un consiglio: nascondetevi fuori dall' Italia. Che il mio,i miei account sono più che controllati è certezza.
      Manca solo una perizia da presentare. Tanto chi ha sbagliato è già e sarà per sempre ricattato a vita. Grazie a me.

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    2. Larissa, non so di cosa parli.

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    3. La Chiesa, anche quella della Controriforma, era la Chiesa di sempre: ferma sui princìpi, indulgentissima con gli uomini concreti. Particolarmente con lui?
      E di Rentino cosa ne pensi? Bellissimo post gus, scopiazzato qua e là ma fatto bene. Rende il tutto.

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    4. Ricattati sicuramente da chi è più furbo di me perché, più o meno, con una intuizione grazie a qualche... immagine sono risalita a...lei
      Molte delle... esposizioni erano pubblicate in un blog conosciutissimo. La ricerca mi ha fatto capire... il personaggio... e altri.
      E pensa che la vanagloriosa aveva chiesto, in un commento, proprio al blogger di dire il nome dell'autrice delle immagini.
      Da li sono risalita a tutto. Sai la pubblicità gratis, quasi gratis. Da quello che è stato detto... tutto bello, bellissimo ma nessuno compra. Forse era un parente(stesso cognome), l'ha scritto su fb.
      È più scema della luna che tanto decanta.
      E comunque già conosciuta, pure...altri.
      Notte gus.

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    5. Io sto sempre qui e non conosco F.B.
      Perché girando incontri sicuramente qualche idiota.
      'notte Larissa.

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    6. Eh... Se la genetica da certezze, sicuramente. Gli imbecilli, uomini e donne le provi anche nella blogsfera. Su fb è un po' pochino più difficile che riescano a copiarti l'account se gegiurti giorno e notte. Oggi, il sistema permette. Ieri ho fatte leggere a un professionista le tue risposte in merito ai miei problemi... tecnici. Si è fatto una risata, ma non solo qui. I blog dubbi li abbiamo valutati tutti. Ora perizia e poi... Costa 800 euro. Pazienza. Salvati, se puoi. Mi spiace per te. 😁

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    7. Larissa, io ho un account e controllo spesso.
      Trovo scritto:

      Hai autorizzato i seguenti servizi o app ad accedere al tuo account Google. Ulteriori informazioni

      Non hai autorizzato alcuna app o alcun servizio ad accedere al tuo account Google.


      Il mio blog è una realtà, nessun dubbio e non scocciarmi con la storia delle tue password. Non sono un esperto ma sicuramente non vengo a copiarle.

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    8. E renatino oggi riposa vicinissimo al sonno dei giusti. Dimmi cosa ho fatto io per non meritarmi questo. Un giorno, prima o dopo, vorrei andare anch'io vicino a Papa Francesco.
      Ps chissà quanti soldi sporchi avrà cacciato fuori? Ci è dato di sapere?
      🍒

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  2. ... Sono persone che hanno contribuito ad arricchire l’umanità intera. Buona giornata.
    sinforosa

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    1. Effettivamente Galilei è il padre della scienza moderna.
      Grazie.
      Ciao Sinforosa.

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  3. Post decisamente interessante che dovrò approfondire, come tutti i tuoi di filo. Complimenti! Abbraccio

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  4. "VITA DI GALILEO" di Bertolt Brecht :
    1. Quale il senso dell'opera?
    Il fatto stesso che l'opera abbia subito diverse redazioni prima di arrivare alla stesura finale, dimostra che il messaggio che l'autore voleva trasmettere non fosse ben definibile nemmeno allo stesso. Brecht usa il contesto storico e la vita di Galileo come metafora del proprio tempo ed esperienze , quindi l'opera si può considerare autobiografica. E' principalmente incentrata sulla figura dell scienziato (o dell'artista) non libero di esprimere il proprio pensiero perché oppresso da un potere superiore, sia esso politico o religioso. Per poter continuare a sostenere le proprie teorie deve necessariamente scendere a compromessi e questo comporta il rischio di essere frainteso. Da ciò deduciamo il messaggio che Brecht vuole far arrivare e cioè che la scienza deve risultare libera da ogni cappio ideologico e politico e deve essere strumento di progresso degli uomini e non fonte della loro distruzione.
    1. In sintesi il contenuto dell'opera :
    Drammatizzazione della vita, ma principalmente delle scoperte, dello scienziato Galileo: le macchie solari , l'invenzione del telescopio, grazie al quale è il primo a poter dar prova di verità dell'intuizione già avuta da scienziati precedenti riguardo alla teoria eliocentrica, ma con queste sue rivoluzionarie innovazioni rischia di mettere a repentaglio gli equilibri teologici e sociali del suo tempo e perciò si piega alla ritrattazione per timore della tortura e come viene interpretato dai suoi discepoli: per mancanza di vocazione eroica.
    1. L'autore B. Brecht , chi era , la collocazione politica, la fortuna :
    Eugen Berthold Friedrich Brecht nasce il 10 Febbraio del 1898 ad Augusta . Viene considerato il più influente drammaturgo, poeta e regista tetarale tedesco del XX secolo, visse durante il periodo della seconda guerra mondiale, quindi essendo tedesco sentì molto l'influenza nazzista. Nel 1913 cominciò a scrivere le prime poesie piene di patriottismo ed entusiasmo per la guerra , nel 1924 si trasferì a Berlino e lavorò come drammaturgo presso il "Deutsches Theater" . Dopo il suo esilio si trasferì in america dove cercò di entrare nel mondo del cinema , ma non ebbe successo perciò si limitò ad organizzare alcune rappresentazioni teatrali. Morì a Berlino nel 1956.

    https://doc.studenti.it/scheda-libro/filosofia/galileo-bertolt-brecht.html

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  5. Mi ha sempre fatto simpatia Galileo. Me lo conferma anche questo tuo post.
    "Non era uno stinco di santo" : e meno male :D

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    1. La Chiesa, sulla base della Sacra Scrittura, considerava la teoria eliocentrica e le altre contrarie all'Aristotelismo, come eresie.
      Galilei puntualizzò che la Bibbia essendo dettatura dello Spirito Santo necessita di essere continuamente interpretata e chiarita, mentre la natura, essendo osservatissima esecutrice degli ordini di Dio non esige ulteriori spiegazioni, poiché il suo corso è inesorabile e immutabile.

      Insomma, Nel Vecchio testamento è scritto che è il Sole a girare attorno alla Terra. Affermando, invece, la verità per la cultura di quei tempi nessuno avrebbe creduto al contrario.
      Tra l'altro Aristotele dichiarava che la donna era un uomo mutilato per via del "pennacchio" che non aveva.
      Il fatto che Galilei faceva figli senza riconoscerli aiutò la Chiesa a condannare lo scienziato.

      Dama, ti piacciono gli uomini che fanno i figli e non li riconoscono? Non posso crederci.

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    2. In effetti ho letto su Wikipedia che le due figlie illegittime le ha costrette a diventare suore per non sobbarcarsi la dote in un eventuale loro matrimonio, il maschio riconosciuto dopo una decina d'anni per garantirsi la progenie. Ha avuto decisamente una vita movimentata in tutti i sensi.

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    3. C'è sempre il problema che il personaggio riesca a diventare una persona.

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    4. Non è che mi piacciano gli uomini che sfornano figli senza poi riconoscerli.
      Di Galileo mi fa simpatia questa figura, magari prettamente immaginaria, di scienziato un po' scavezzacollo. Ma del resto non conosco la sua biografia a menadito.

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    5. Lo so Sara. Scherzavo.

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  6. « La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo), ma non si può intendere se prima non s'impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne' quali è scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. »

    (Galileo Galilei, Il Saggiatore, Cap. VI)

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  7. Mi pare evidente che ai personaggi di chiesa piacevano, piacciono, anche, e soprattutto le persone estremamente intelligenti...Fede a parte. Chissà un povero cristo, pane e mortadella e via. Così avviene senza arte ne parte.
    Bene, giusto.
    Non dimentichiamoci (e ringraziamo) che siamo stati salvati dalla grazia divina, ossia corrispondere all'amore di Dio col nostro impegno quotidiano.
    Grande Galileo ma... sappiamo bene che quando ci sarà una "fine" non saremo giudicati solo sul bene che abbiamo fatto, non solo giudicati sui nostri atti religiosi ma soprattutto per il bene che abbiamo fatto. Cito come esempio Galileo e pure .. Renatino se oggi sta dov'è sarà cosa buona e giusta? Aggiungo il mio adorat Agostino ecc ecc,ecc tanto differenti, quanto più fortunati o meno, oggi come allora hanno fanno la differenza.
    Poi ci sarà inferno e paradiso, ma pure un Purgatorio.Almeno uno, ma basterà? Tu credi al purgatorio, gus? Secondo la dottrina cattolica chi muore nella grazia di Dio, ma non perfettamente purificato, sebbene sia certo della salvezza, viene sottoposto a una certa purificazione,(non chiedermi come e quale ), forse differenziata, così perfetta da ottenere la "santità" necessaria per entrare in cielo.
    E quindi, gus, sia tu, Galileo, Agostino, p.p.p sarete (tutti saremo) , salvi grazie a Cristo e questo è il punto centrale della fede.
    La dottrina del... Purgatorio non si oppone alla Bibbia, ma sarebbe comunque un approfondimento della fede. Insomma si verificherà qualcosa di strampalato, non troppo coerente se non al mistero di Cristo, che non starà né il cielo, né in terra.
    Sfido chiunque a non passare dal purgatorio. Documentiamoci dunque...
    Con fede.
    Ps ho letto in fretta. Non ho capito se Galileo l'ha fatto. pare di si, pare di no. Affidiamoci

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    1. Mistero e Misericordia. Sapremo solo dopo.

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    2. Il concetto del purgatorio nasce parecchio dopo Cristo, interpretando a piacimento (come tutto del resto) le Scritture per venire incontro ad una emergente classe borghese. I ricchi, gli aristocratici insomma "avevano" il Paradiso da comprarsi, i plebei potevano sperare in una rivalsa dopo la morte ma i borghesi non avevano un loro "spazio". Ed ecco che si inventa il purgatorio, una sorta di anticamera per i piani alti che li accontenti.

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    3. Il brano più viene da San Paolo. L'Apostolo delle Genti scrive nella sua Prima Lettera ai Corinzi: « Secondo la grazia di Dio che mi e stata data, come un sapiente architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che gia vi si trova, che e Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l'opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e il fuoco proverà la qualità dell'opera di ciascuno. Se l'opera che uno costruì sul fondamento resisterà, costui ne riceverà una ricompensa, ma se l'opera finirà bruciata, sarà punito, tuttavia egli si salverà, però come attraverso il fuoco » (1 Cor 3, 10-17).
      Per san Paolo l'opera di quelli che hanno costruito la loro vita sul fondamento Gesù Cristo verrà provata, giudicata. Se l'opera sarà trovata imperfetta, costoro verranno puniti, ma non per sempre: si salveranno, tuttavia dopo essere passati per il fuoco purificatore.
      Bene: questo è il Purgatorio. Come si vede, la credenza nell'esistenza del Purgatorio e fondata biblicamente. Credere alla necessità di pregare per le anime del Purgatorio ha fondamento biblico. Noi cattolici possiamo stare tranquilli. La nostra fede e conforme all'insegnamento biblico.
      .

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    4. Certamente la Madonna non è passata per il Purgatorio e nemmeno San Francesco.
      In sostanza io penso che pe abbracciare la Grande Luce sia necessario un certo tempo di meditazione e pentimento. Più che una punizione io vedo una necessità.
      Quello che afferma Alahambra mi sembra illogico.
      C'è un brano del Vangelo in cui Gesù afferma che Giovanni Battista è il più grande profeta che sia mai esistito, eppure l'ultimo del Paradiso viene prima di lui. Praticamente non crea una gerarchia ma chi avrà vissuto la fede con maggiore intensità avrà una felicità diversa di chi ha peccato molto ma sarà perdonato attraverso quello che noi chiamiamo Purgatorio.

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  8. Puoi trovarlo illogico quanto vuoi ma è un dato storico, non una mia supposizione. Ti rifiuti di ammettere una serie di verità oggettive (come la questione del motivo originario del celibato dei sacerdoti) come se questo squalificasse il credere. Mah. Cosa mai ti cambia vorrei sapere... o forse lo so.

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    1. San Paolo è un dato storico. Il celibato dei preti cattolici ha motivazioni semplici e chiare. Si tratta di una scelta della Chiesa. La motivazione ricchi e poveri è una tua supposizione. Questa è una discussione teorica. Per me non cambia niente l'esistenza o meno del Purgatorio e dei preti che si sposano. Ne ho parlato ampiamente. Nelle scritture si parla del Regno dei Cieli e il resto è Mistero.
      Il credere è solo un'astrazione mentale e non ha nessun peso. Conta invece osservare i Comandamenti e gli insegnamenti di Cristo riportati nei Vangeli. Lo sai che La Chiesa è stata istituita da Cristo e il credere senza osservare Sacramenti che si celebrano nella Chiesa ti impedisce di essere un cattolico.
      Questo non significa affatto che un non cattolico non possa essere una brava persona. Io non sono un integralista.
      Ciao.

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    2. "Il purgatorio venne introdotto verso la fine del XII secolo mentre la relativa dottrina venne definita dal secondo Concilio di Lione del 1274, da quello di Firenze del 1438 e infine ribadita nel Concilio di Trento, nel 1563"
      Ora, io sono scema ma a me pare che il concilio di Trento sia successivo di secoli e secoli a San Paolo. Poi vedi tu eh...

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    3. Risponde don Gianni Cioli, docente di Teologia morale
      Alla domanda della lettrice: «esiste il purgatorio?», si deve senz’altro rispondere: «sì esiste». La dottrina circa il purgatorio non è un retaggio obsoleto della teologia medievale ma fa parte del patrimonio della fede cattolica e rappresenta, se ben compresa, un consolante motivo di speranza: la salvezza non è riservata soltanto ai perfetti, ma dopo la morte è possibile una purificazione per chi non fosse ancora pronto ad entrare nella pienezza della vita eterna.
      Il Catechismo della Chiesa cattolica sintetizza questa dottrina e la documenta con l’indicazione di relativi testi magisteriali: «Coloro che muoiono nella grazia e nell’amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo. La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt’altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concilii di Firenze (Cf Denz. -Schönm. 1304) e di Trento (Cf ibid. 1820; 1580). La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, (Cf ad esempio 1Cor 3,15; 1Pt 1,7) parla di un fuoco purificatore» (Catechismo della Chiesa Cattolica 1030-1031).



      Come vedi si parla della lettera di Paolo ai Corinzi.

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    4. Non riesco a capire in che modo questa cosa contesti quel che ho scritto nel primo commento. Mi cito "Il concetto del purgatorio nasce parecchio dopo Cristo, interpretando a piacimento (come tutto del resto) le Scritture per venire incontro ad una emergente classe borghese", che è precisamente quello che è, ovvero nei secoli dal 1200 al 1600 hanno concretizzato la dottrina relativa.
      Ora, che il Catechismo dica che esista la dottrina grazie tante lo so pure io. È altrettanto evidente che da qualche parte nelle Scritture i riferimenti interpretabili ci sono. Le due cose NON sono in contraddizione. Rimane il fatto che il concetto di Purgatorio nasca per le ragioni che ho indicato e non a parer mio come cerchi di dire tu.

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    5. "Il credere è solo un'astrazione mentale e non ha nessun peso. Conta invece osservare i Comandamenti e gli insegnamenti di Cristo riportati nei Vangeli."
      Poi c'è questa cosa che non so come definire se non aberrazione. Che diamine li segui a fare i Comandamenti se non c'è il credere di fondo? Dove sta il fondamento delle tue azioni, in cosa consiste se è solo pedissequo seguire delle regole?

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    6. C'è una sequela di Giovanni. Credere significa amare Dio, amare Dio significa osservare i suoi Comandamenti. Solo osservando i Comandamenti un uomo può dire di credere. Se dice di credere ma non osserva i Comandamenti il credere diventa un'astrazione mentale. Non esistono regole. La morale cristiana è solo Cristo. Le regole disgiunte dall'amore verso Cristo fanno dell'uomo un bigotto.

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    7. Il Purgatorio nasce grazie alle Scritture, ha una sua logica, mentre quello che scrivi tu è solo calunnia.

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    8. Come no! Calunnia! Oltraggio! Diffamazione!
      Ma dai Gus. Si può esser cattolici anche senza avere gli occhi foderati di prosciutto e senza rinnegare la storia della chiesa che è costellata di episodi spiacevoli e di mero interesse economico. Eh su.

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    9. "L’affermazione del Purgatorio rientra infatti all’interno di un mutamento sociale che passa da uno schema binario a ternario: così come non si può più dividere il mondo tra ricchi e poveri, tra servi e padroni, non si può più dividere nemmeno tra buoni e cattivi, santi e peccatori.
      Il Purgatorio diventa quindi un oltretomba squisitamente borghese. E secondo Le Goff permettendo la salvezza dell’usuraio, contribuisce alla nascita del capitalismo". E ancora "D’altra parte, se la borghesia è fatta in gran parte di mercanti, notai e avvocati, anche il Purgatorio finisce per seguire logiche e schemi mercantili e giurisprudenziali". Fino ad arrivare al punto nodale "Nel XIII secolo il Purgatorio trionfa nella teologia e sul piano dogmatico, diventando una verità di fede e si trova ovunque: nella predicazione, nei testamenti, nella letteratura in lingua volgare, per arrivare al culmine con il Giubileo del 1300, con il quale il Papa accorda ai pellegrini che giungono a Roma l’indulgenza plenaria e la remissione completa dei peccati, fino ad allora concessa solo ai crociati, ed estende il beneficio di tale indulgenza anche alle anime del Purgatorio.
      Nel Natale del 1300 Bonifacio VIII accorda poi l’indulgenza plenaria anche a tutti i pellegrini morti durante il viaggio verso Roma e a quelli che avrebbero voluto andare ma non hanno potuto.

      Insomma, è il papa a decidere chi va in Purgatorio e chi in Paradiso: il potere della Chiesa sull’aldilà giunge così ai suoi vertici massimi, portando al famigerato commercio delle indulgenze."
      Tutto questo non lo dico io ma Jacques Le Goff.

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    10. Jacques Le Golf è stato un grande storico. Non si è mai professato come credente.
      Io seguo la teologia che spiega l'essere del Purgatorio. Lo storico non è illuminato dallo Spirito Santo e dà una versione arbitraria sull'essenza del Purgatorio. Io so che la Chiesa veicola il divino servendosi dell'umano, che sbaglia. Tanti sono i fatti, i misfatti e i delitti della Chiesa. So anche che la Chiesa ha la capacità di rivisitare gli errori e correggerli. La Chiesa è il Corpo Mistico di Cristo dove si svolge attraverso i Sacramenti la vita del credente cattolico. Riguardo al Purgatorio credo alla Chiesa e non allo storico laico.

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    11. Bravo Gus. Poi dici che commento il contrario di quello che scrivi. Come stai? 🥀

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  9. Non stimo abbastanza chi non riconosce i figli.Noi siamo figli di Dio perchè Egli ci ha riconosciuto.
    Dobbiamo vivere al meglio perchè c'è stato Qualcuno che è morto per noi.Qualcuno che per noi è vissuto.bacio.

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    1. Si sta parlando di scienziati. Einstein non era un credente.
      La volontà di Dio è un Mistero.
      Giovanni, riferendosi a Cristo, dice che a quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio.
      E' materia difficile.
      Bacio Lucia.

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    2. È stato pure detto che reso formale omaggio all'ortodossia cattolica, nella sua risposta Galileo dovrà confutare le argomentazioni anticopernicane dell'Ingoli senza proporre quel modello astronomico, né rispondere alle argomentazioni teologiche:[68] così, all'argomento che il centro dell'universo è il luogo «più inferiore» e dev'essere occupato dalla Terra perché questa è il corpo «più crasso» di ogni altro corpo celeste, Galileo obietta che non esiste nell'universo un unico luogo inferiore, ma tanti quanti sono i centri di ogni singolo corpo: «noi aremo nell'università del mondo tanti centri e tanti luoghi inferiori e superiori, quanti sono i globi mondani e gli orbi che intorno a diversi punti si raggiano».[69] Quanto poi all'idea che la Terra sia il più «crasso» dei corpi celesti, «né io né voi sappiamo, né possiamo sicuramente sapere»,[70] poiché nessuna esperienza lo dimostra.

      Hanno fatto dibattere gli studiosi le affermazioni sulla molteplicità dei centri e il noto passo: «è ancora indeciso (e credo che sarà sempre tra le scienze umane) se l'universo sia finito o pure infinito [...] la mente mia non si sa accomodare a concepirlo né finito né infinito»,[71] sulla reale opinione avuta da Galileo. È possibile che Galileo sia stato spinto «a praticare la virtù della prudenza», ben conoscendo la sorte subita da altri.
      In quei tempi se non avevi fede dovevi fartela venire.

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  10. Mi sembra estenuante questo spaccare il capello in quattro, di alcuni commentatori. La fede è Mistero, se non apri il cuore a chi sta bussando, è inutile. Se non incontri quella Persona, non puoi dire che non esiste, ma che tu non la vuoi incontrare.
    Grazie August, di tutta la tua "buona volontà" . Pace in terra agli uomini di buona volontà!
    Buona giornata!
    Dani

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    1. Io come credente amo il mio prossimo e non offendo quelli che non credono ma l'insistenza e la presunta spiegazione del Mistero sono snervanti.
      Grazie.
      Abbraccio Dani.

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  11. No Daniela, il dubbio deve sempre alimentare la fede così come il nostro cammino. Almeno per come io la sento. Non abbiamo una fede tascabile. Sarebbe troppo semplice.
    La natura della fede non è tale per cui a partire da un certo momento si possa dire: io la possiedo, altri no. È qualcosa di vivo che coinvolge l’intera persona – ragione, volontà, sentimenti – in tutte le sue dimensioni esistenziali. Può radicarsi sempre più in profondità nell’esistenza tanto che vita e fede si identificano sempre più strettamente, ma ciò nonostante non è semplicemente qualcosa che si possieda. L’uomo ha sempre la possibilità di cedere a quest’altra tendenza che vive dentro di sé e di soccombere dai dubbi.

    La fede rimane un cammino. Durante tutto il corso della nostra vita siamo in cammino, e perciò la fede è sempre minacciata e in pericolo. Ed è anche salutare che si sottragga in questo modo al rischio di trasformarsi in ideologia manipolabile. Di indurirsi e di renderci incapaci di condividere riflessione e sofferenza con il fratello che dubita e che s’interroga. La fede può maturare solo nella misura in cui sopporti e si faccia carico, in ogni fase dell'esistenza, dell’angoscia e della forza dell’incredulità e l’attraversi infine fino a farsi di nuovo percorribile in una nuova epoca.
    Naturalmente si tenta di credere nella situazione spirituale di questo nostro secolo, bisogna lasciarsi interrogare dalle questioni che mettono in discussione la fede. E allora ci misuriamo naturalmente anche con quei modelli esistenziali che si ripromettono di sostituire la fede o di renderla superflua. Da questo punto di vista accogliere, accettare di essere attraversati dall’angoscia di ciò [30] che oggi parla contro la fede e perseverare interiormente nella fede è una componente essenziale del mio compito.
    Lo scritto appartiene al papa che e andato in pensione.
    Sono convinta che quando non ci inquietiamo con i nostri dubbi, paradossalmente, non può esistere una vera fede, che non vive nella speranza della consolazione e misericordia.
    Il cammino è lungo e faticoso. Ognuno può esprimere come crede e come può.

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  12. Noto che non è cambiato nulla se non qualche maschi era, ma nella sostanza ho apprezzato solo qualcosa tua sull'esistenza o no di dimensioni che si possono vivere anche durante la vita.
    Che conversioni repentine avvengono quando una parte di noi cancella il peccato e questo avviene anche per merito di chi non è dentro di noi, ma noi rimaniamo dentro di chi fa di tutto per estrarci fuori di lì.
    Buon ano

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    1. Eccoloooo. Felice di risentirti Angelo. Buon anno e buona aurora. ❤️

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    2. Ma al pozzo di Giacobbe Gesù incontrò Lazzaro, oppure la samaritana?
      Hai sempre le visioni che ti spiegano le Scritture?
      L'ano è fatto per espellere e non per far entrare. Oppure sei come il protagonista del romanzo Cent'anni di solitudine? Lo sai che Gabriel García Márquez è morto.

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    3. Può essere, ma sono io dietro di lui. Le minchiata che spara tu nemmeno immagini, gus e che sicuramente fa. L'amico dei tanti l'ha mandato da me. L'ho capito subito. Purtroppo la situazione è fuori controllo. Non riconoscono più le... Forme.
      Caxxi suoi. Caxxi loro.

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    4. Gus se non sei pronto a conoscere la VERITA' come posso sPIEGARTI la VERGINITA' di una bambina stuprata da un romano? Tu sai che la via RETTA è molto vicina a quella stretta da dove vengono al mondo i deMONI inCARNATI.
      Poi ai tempi di Roma vigeva già il C'E'sARIO.
      Il PRObLEMMA è superato!
      Ora il Mister O è c'OME può aver concepito un UOMO!

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    5. Esatto. Non sono pronto e tu come una vescica parlando ti sgonfi.

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    6. Ti consiglio villa San BENEDETTO, OTTIMA CLINICA PSICHIATRICA (frazione Albese con Cassano ) . Qualcuno ne è uscito, sta meglio. Nel tuo caso specifico guarire non si può. Rallenta il tuo male. Ti farà soffrire comunque. Ma... diversamente a te piacerebbe comunque. Pensa al male che fai agli altri. L:altra non ti ama è solo malata di te.

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    7. E' colpa della mia PROSTATA!
      ATEe tutto come ai tempi della cabina con la maTUsal'M?
      Non vedi che la RISSA si a.C.cENDe quando VIENE chi la TORMENTA?

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  13. Caro gus per certi versi io sono molto più cristiana e cattolica di te.
    Ogni giorno io vedo e sento la croce vicino. Ogni giorno. Credo che basti. Mi permetto di dire che tu, probabilmente, la croce nemmeno sai cos'è. Vedi solo due legni:uno in verticale e uno orizzontale. Non so se davvero ami il tuo prossimo. E come lo ami. Intanto abbi almeno l'educazione di rispondere e non di fare l'offeso. Io non ho offeso nessuno. Il problema è tuo.

    Potrei dire la stessa cosa di te e altri:danno tanto, tanto fastidio quelli che, ossessivamente, credono di avere la verità in tasca e ripetono le stesse cose da anni. Sono logoranti.

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    1. Mi ricordi quando ero ragazzino e facevamo la sfida a chi lo aveva più lungo. Tu puoi essere più credente di me e sarebbe una fortuna perché mi faresti capire meglio.
      Non hai scritto niente di stressante. Mi ha stancato la persona che scrive mostrando solo il profilo e l'insistere sulla Natura dell'Uomo.
      Questo era un post dove hai dato tanto e bene, ma poi con questo commento hai sciupato tutto.

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    2. Ti contesto spesso perché so che posso permettermi di dare consigli sani. Ti sei offeso e io so bene il perché.
      Spesso mi chiedono consigli. Da tempo mi succedono delle cose strane, poi mi pongo il problema se io, essendo diventata diffidente, interpreto,o intuisco male e aspetto, anche per diverso tempo... osservo e quasi tutto torna. A volte mi bastano tre cinque secondi per... Comprendere. Credimi.

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    3. Mi ha stancato la persona che scrive mostrando solo il profilo e l'insistere sulla Natura dell'Uomo.
      ???
      Con questo commento hai sciupato tutto. Cioè?
      Quale frase esattamente? Sarei io che mostra il profilo e l'insistere sulla Natura dell'Uomo?

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    4. Ah ecco...è arrivato il casinista. Hai bevuto un bicchierino di troppo. Ti annuncio che io sono diventata intollerante allo stato puro.

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  14. Insistere sulla Natura dell'Uomo....e qui si va direttamente al cuore della domanda proprio sulla Natura dell’Uomo, sembrerebbe ambigua se non si fossero le maiuscole. Viceversa è stato, per certi versi il tema centrale di due relatori definiti “colleghi, maestri ed amici”. Eh.
    “Si può ancora dare per scontato il concetto di natura umana? Come si è evoluto e si sta evolvendo?” senza tralasciare riferimenti particolari alle origini (Aristotele), giunge al problema del riduzionismo fisicista, che pretende di spiegare la natura umana partendo da basi fisiologiche. Qui, con esposizione ricca e precisa, spiega come questo modello mostri i suoi limiti nello spiegare la relazione tra fisicità e interiorità e nel descrivere i concetti di dovere e di coscienza. Si sofferma quindi sul concetto di artificialità, cioè l’azione di costruire e manipolare la realtà, spiegando che “l’artificialità umana è diversa da quella del castoro, poiché essa è consapevole, non istintiva”. Chiaro Angelo?? Pure a te Gus?
    Il tuo amico mi ha registrato oggi? 😁 lo immagino, ha fatto bene. Sono cose che, comunque, sai, sapete già. Io non mando a dire nulla. Ripigliati.
    Ps provo un senso di schifo.... Mi ha... Tirato fuori la storia del suo cellulare... Dice di sentirsi osservato... Gli ho detto, considerato che l'ha sempre in mano, di non portarlo anche al cesso.

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    1. GUS CIELO ha più LUNGO il C'E'ululare.

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    2. So bene che mi guarda. E curioso quanto basta. E guai se non lo si considera un protagonista. Almeno qui.

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    3. Larissa, poi pulisco tutto. Ace.

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    4. Ace gentile mi raccomando.

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    5. Ma cribbio Gus se tu davvero mi spiassi dal cellulare lo diresti a me? E comunque so per certo che succedere, sentono anche le t e legò are e sanno dove sono. È per tutelarmi che devo procedere. Lo capirai presto anche tu, anche se fai lo gnorri. quando collaboravi con Castelli, sembravi interessato e abbastanza preparato sui problemi.. tecnici degli utenti blogger. Non mi interessa sapere chi è o chi sono gli intrusi, lo so già. A ragione chi ha detto che io gli ho rovinato la vita.
      Par condicio.

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    6. Fabrizio mi boicottava. Alla fine lo hanno cacciato. I problemi erano sul fare i blog, i bottoni social, il ccs e i template. Con i cellulari non scriveva nessuno.
      La domanda che mi sono posto è che solo un matto può avere interesse a spiare la tua password. E poi? Il blog non c'è, conti in banca nemmeno. Sentire le telefonate che fai all'ospedale o al droghiere?

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    7. Non la password ma me. Eppure, eppure piaccio. Tu sai il perché? Sono ricercata, sono oggetto di gelosie... Che dire ma è così. Gingilla l'aveva detto che perdeva tempo con me. Appunto, ma cazzo dico io non aveva di meglio da fare?
      È che voi davvero non avevate un cazzo da fare tutto il giorno, le vostre donne sono estremamente gelose, invidiose, pettegole. Da fastidio soprattutto il mio modo di essere indipendente. Loro non lo saranno mai.
      Evidentemente attiro solo i folli.
      Ps però non ascoltano gli ospedali, ma i dottori che mi corteggiano... E altro... Non ho ancora 65 anni gus.
      Notte

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    8. A me pare che hanno cacciato prima te. Lui aveva un nome e cognome vero, ci ha messo pure la faccia. Tu no. Quindi più onesto di te. Ovviamente chi è onesto in questo mondo virtuale non va bene. Infatti il forum ha chiuso. Troppe pressioni...Ho scritto abbastanza a Fabrizio. Altro che ti boicottava.

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    9. Lui era un top contributor e apriva siti per le informazioni con AdSense, cioè guadagnava con quel lavoro.
      Io ero solo uno con le stelle e mi sono dimesso dall'incarico.

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    10. Non l'ha mai negato che lavorare per blogger. Perché volevi essere pagati pure tu? Le stelle vere sono solo in cielo. 😘

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  15. Ciao Gus,
    Una frase che per me significa tanto per tutto quello che cerchiamo e':
    Il buio piu' grande e' quando non ci sforziamo ad aprire gli occhi.
    Bacio.

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    1. E' grave, ma c'è di peggio in due casi: aprono gli occhi e fanno finta di non vedere, guardano e vedono il contrario.
      Bacio Fiorella.

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    2. Il buio più grande è quando non vediamo la luce. Nemmeno un lumicino.

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  16. CAN CELLA TUTTO!
    Mi RA comando!
    CIAO AMICO MIO.

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  17. Anche Newton era così ... Ma a differenza di Galilei non abiurò in ciò che credeva perché la chiesa cattolica lo aveva minacciato pesantemente.

    Newton è più quello che mi rapresenta.

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    1. Galilei viveva in una villa che in pratica era un carcere.
      Leggo su Wiki:
      Newton temeva che le sue idee poco ortodosse sulla religione potessero causargli problemi e tenne segreti i suoi scritti filosofici. Non solo, egli non pubblicò nemmeno, o pubblicò molto tardi, gran parte dei suoi scritti scientifici: probabilmente fece ciò per paura delle critiche, ma alcuni ritengono che fosse guidato da convinzioni molto vicine al pitagorismo e al neoplatonismo, oltre che al neostoricismo, e che considerasse il sapere come bene da condividere solo tra pochi eletti.

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  18. Proprio per questo non mi piace come dovrebbe...

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