venerdì, gennaio 08, 2016

E' possibile per chi ci crede

 
 
 
 




 


Bauman: "Le emozioni passano
i sentimenti vanno coltivati"


Non conosciamo più la gioia delle cose durevoli, frutto di lavoro. Il grande sociologo spiega come i legami siano stati sostituiti dalle "connessioni". E aggiunge: "Ogni relazione rimane unica: non si può imparare a voler bene". Disconnettersi è solo un gioco. Farsi amici offline richiede impegno

di RAFFAELLA DE SANTIS
                                           

Amarsi e rimanere insieme tutta la vita. Un tempo, qualche generazione fa, non solo era possibile, ma era la norma. Oggi, invece, è diventato una rarità, una scelta invidiabile o folle, a seconda dei punti di vista. Zygmunt Bauman sull'argomento è tornato più volte (lo fa anche nel suo ultimo libro Cose che abbiamo in comune, pubblicato da Laterza). I suoi lavori sono ricchi di considerazioni sul modo di vivere le relazioni: oggi siamo esposti a mille tentazioni e rimanere fedeli certo non è più scontato, ma diventa una maniera per sottrarre almeno i sentimenti al dissipamento rapido del consumo. Amore liquido, uscito nel 2003, partiva proprio da qui, dalla nostra lacerazione tra la voglia di provare nuove emozioni e il bisogno di un amore autentico.

Cos'è che ci spinge a cercare sempre nuove storie?

"Il bisogno di amare ed essere amati, in una continua ricerca di appagamento, senza essere mai sicuri di essere stati soddisfatti abbastanza. L'amore liquido è proprio questo: un amore diviso tra il desiderio di emozioni e la paura del legame".

Dunque siamo condannati a vivere relazioni brevi o all'infedeltà...

"Nessuno è "condannato". Di fronte a diverse possibilità sta a noi scegliere. Alcune scelte sono più facili e altre più rischiose. Quelle apparentemente meno impegnative sono più semplici rispetto a quelle che richiedono sforzo e sacrificio".

Eppure lei ha vissuto un amore duraturo, quello con sua moglie Janina, scomparsa due anni fa.

"L'amore non è un oggetto preconfezionato e pronto per l'uso. È affidato alle nostre cure, ha bisogno di un impegno costante, di essere ri-generato, ri-creato e resuscitato ogni giorno. Mi creda, l'amore ripaga quest'attenzione meravigliosamente. Per quanto mi riguarda (e spero sia stato così anche per Janina) posso dirle: come il vino, il sapore del nostro amore è migliorato negli anni".

Oggi viviamo più relazioni nell'arco di una vita. Siamo più liberi o solo più impauriti?

"Libertà e sicurezza sono valori entrambi necessari, ma sono in conflitto tra loro. Il prezzo da pagare per una maggiore sicurezza è una minore libertà e il prezzo di una maggiore libertà è una minore sicurezza. La maggior parte delle persone cerca di trovare un equilibrio, quasi sempre invano".

Lei però è invecchiato insieme a sua moglie: come avete affrontato la noia della quotidianità? Invecchiare insieme è diventato fuori moda?

"È la prospettiva dell'invecchiare ad essere ormai fuori moda, identificata con una diminuzione delle possibilità di scelta e con l'assenza di "novità". Quella "novità" che in una società di consumatori è stata elevata al più alto grado della gerarchia dei valori e considerata la chiave della felicità. Tendiamo a non tollerare la routine, perché fin dall'infanzia siamo stati abituati a rincorrere oggetti "usa e getta", da rimpiazzare velocemente. Non conosciamo più la gioia delle cose durevoli, frutto dello sforzo e di un lavoro scrupoloso".

Abbiamo finito per trasformare i sentimenti in merci. Come possiamo ridare all'altro la sua unicità?

"Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore l'opportunità di enormi profitti. E ci alletta con la promessa di poter avere tutto senza fatica: soddisfazione senza lavoro, guadagno senza sacrificio, risultati senza sforzo, conoscenza senza un processo di apprendimento. L'amore richiede tempo ed energia. Ma oggi ascoltare chi amiamo, dedicare il nostro tempo ad aiutare l'altro nei momenti difficili, andare incontro ai suoi bisogni e desideri più che ai nostri, è diventato superfluo: comprare regali in un negozio è più che sufficiente a ricompensare la nostra mancanza di compassione, amicizia e attenzione. Ma possiamo comprare tutto, non l'amore. Non troveremo l'amore in un negozio. L'amore è una fabbrica che lavora senza sosta, ventiquattro ore al giorno e sette giorni alla settimana".

Forse accumuliamo relazioni per evitare i rischi dell'amore, come se la "quantità" ci rendesse immuni dell'esclusività dolorosa dei rapporti.

"È così. Quando ciò che ci circonda diventa incerto, l'illusione di avere tante "seconde scelte", che ci ricompensino dalla sofferenza della precarietà, è invitante. Muoversi da un luogo all'altro (più promettente perché non ancora sperimentato) sembra più facile e allettante che impegnarsi in un lungo sforzo di riparazione delle imperfezioni della dimora attuale, per trasformarla in una vera e propria casa e non solo in un posto in cui vivere. "L'amore esclusivo" non è quasi mai esente da dolori e problemi  -  ma la gioia è nello sforzo comune per superarli".

In un mondo pieno di tentazioni, possiamo resistere? E perché?

"È richiesta una volontà molto forte per resistere. Emmanuel Lévinas ha parlato della "tentazione della tentazione". È lo stato dell'"essere tentati" ciò che in realtà desideriamo, non l'oggetto che la tentazione promette di consegnarci. Desideriamo quello stato, perché è un'apertura nella routine. Nel momento in cui siamo tentati ci sembra di essere liberi: stiamo già guardando oltre la routine, ma non abbiamo ancora ceduto alla tentazione, non abbiamo ancora raggiunto il punto di non ritorno. Un attimo più tardi, se cediamo, la libertà svanisce e viene sostituita da una nuova routine. La tentazione è un'imboscata nella quale tendiamo a cadere gioiosamente e volontariamente".

Lei però scrive: "Nessuno può sperimentare due volte lo stesso amore e la stessa morte ". Ci si innamora una sola volta nella vita?

"Non esiste una regola. Il punto è che ogni singolo amore, come ogni morte, è unico. Per questa ragione, nessuno può "imparare ad amare", come nessuno può "imparare a morire". Benché molti di noi sognino di farlo e non manca chi provi a insegnarlo a pagamento ".

Nel '68 si diceva: "Vogliamo tutto e subito". Il nostro desiderio di appagamento immediato è anche figlio di quella stagione?

"Il 1968 potrebbe essere stato un punto d'inizio, ma la nostra dedizione alla gratificazione istantanea e senza legami è il prodotto del mercato, che ha saputo capitalizzare la nostra attitudine a vivere il presente".

I "legami umani" in un mondo che consuma tutto sono un intralcio?

"Sono stati sostituiti dalle "connessioni". Mentre i legami richiedono impegno, "connettere" e "disconnettere" è un gioco da bambini. Su Facebook si possono avere centinaia di amici muovendo un dito. Farsi degli amici offline è più complicato. Ciò che si guadagna in quantità si perde in qualità. Ciò che si guadagna in facilità (scambiata per libertà) si perde in sicurezza".

Lei e Janina avete mai attraversato una crisi?

"Come potrebbe essere diversamente? Ma fin dall'inizio abbiamo deciso che lo stare insieme, anche se difficile, è incomparabilmente meglio della sua alternativa. Una volta presa questa decisione, si guarda anche alla più terribile crisi coniugale come a una sfida da affrontare. L'esatto contrario della dichiarazione meno rischiosa: "Viviamo insieme e vediamo come va...". In questo caso, anche un'incomprensione prende la dimensione di una catastrofe seguita dalla tentazione di porre termine alla storia, abbandonare l'oggetto difettoso, cercare soddisfazione da un'altra parte ".

Il vostro è stato un amore a prima vista?

"Sì, le feci una proposta di matrimonio e, nove giorni dopo il nostro primo incontro, lei accettò. Ma c'è voluto molto di più per far durare il nostro amore, e farlo crescere, per 62 anni".

© Riproduzione riservata (20 novembre 2012)      

 
 
 
 
 



12 commenti:

  1. Io personalmente non limiterei il tuo post solo all'amore ma anche all'amicizia. Oggi, e non solo nel mondo reale, ascoltare l'altro, capirlo, aiutarlo è diventato marginale. Non si va oltre la superficialità, purtroppo per tutti noi, aggiungo io.
    Caro amico diventa sempre più benefico leggerti. Dolce notte Gus

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Amore e amicizia hanno le stesse problematiche. Per caso ci si incontra e può nascere l'amicizia o l'amore, ma sia l'amicizia che l'amore non vivono o si sviluppano per caso.
      Buona notte.

      Elimina
  2. Ciao Gus, io ho dato tutta me stessa per avere un matrimonio che durasse tutta la vita, ma se volevo salvare e salvarmi, ho dovuto rompere questa unione.
    Non rimpiango niente, anzi, ho fatto la cosa migliore che potessi fare...
    Non sono invidiosa dei matrimoni, che durano una vita, anzi son felice per loro.
    E non sono malinconica, per quello che non ho piu', e' stato meglio cosi.
    E nella vita, mi hanno insegnato, che nulla mi e' dovuto, ma e' sempre sudato, andavo a lavorare a 10/12 anni, nei campi, ad aiutare mio padre quando finiva la scuola e nei fine settimana, quando lui chiudeva l'officina e io non andavo a scuola.
    E di lavoretti ne ho sempre fatti, quando andavo al liceo artistico facevo i disegni per altri ragazzi, che non avevano voglia di farli.
    E poi avanti cosi, tanto lavoro sia quando ero sposata e ancor di piu' quando son rimasta da sola a provvedere per me e mio figlio.
    Perciò, niente, paura, le mie mani hanno i "calli" ma possono disegnare con leggerezza.
    Felicita'?! No, serenità!
    Un abbraccio Gus, lo sai che scrivo solo, per mia vita vissuta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un matrimonio per sempre c'è se sono in due a volerlo.
      Sei una bella persona, una delle migliori che vengono qui a commentare.
      Abbraccio Fiorella.

      Elimina
    2. "una delle migliori" e le altre chi sono??? Fuori i nomi! Ihihihihih ;-)
      Riabbraccio ad entrambi

      Elimina
    3. E' una donna sincera, si attiene all'argomento e non critica o sparla degli altri utenti.
      Quelli come lei rientrano nella cerchia di "una delle migliori"
      Ciao.

      Elimina
  3. Avevamo io 22 anni e mio marito 23, quando ci siamo detti “sì”
    Quarantacinque anni di vita insieme, sono tanti, e questi sono gli anni ad oggi del mio matrimonio. Il segreto? Abbiamo costruito la nostra “casa” sulla roccia, soffiarono venti, arrivarono tempeste, ma la solidità ha retto a tutte le avversità, anni di sofferenza,grande, ma il nostro amore ha retto , anzi si è rafforzato, quando guardavamo i nostri tre figli negli occhi ci davano tanto coraggio per proseguire la nostra unione benedetta dal Signore. Il signore è sempre stato con noi. Siamo sempre stati generosi l’uno verso l’altro, l’egoismo non ha mai abitato con noi, Perché difatto è l’egoismo che acceca la mente e anche il cuore, il matrimonio diventa un contratto d’affari, io faccio questo , questo e quell’altro , lui fa solo questo, allora non va bene : separiamoci, Forse quello non era amore, perlomeno non aveva radici, arrivano nuove emozioni e le si seguono e così via. La superficialità dei sentimenti non lasciano allargare il cuore.
    Ciao August, buongiorno!
    Dani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Una storia d'amore bella per chi la vive e anche per chi l'ascolta.
      Ciao Dani.

      Elimina
  4. Pensare e agire per far gioire l'altro , questo a mio parere, il segreto per andare avanti assieme .Gira e rigira il trucco sta nel non essere egoisti, ma con naturalezza esoddisfazione.
    Da più d 40 anni noi ci siamo riusciti.
    Cristiana
    Cristiana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, muoversi sempre verso l'altro, ascoltarlo e farlo felice.
      Ciao Cri.

      Elimina
  5. Ciao August, tutto bene? Spero sì!
    Serena serata!
    Dani

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì. Grazie per l'interessamento.
      Ciao Dani.

      Elimina