domenica, dicembre 03, 2023

P.P.P. Il Corsaro vero

 


Per arrivare all'eremo di Sant'Alberto di Butrio occorre lasciare l'automobile qualche chilometro prima ed incamminarsi tra i monti dell'Oltrepò pavese. È la primavera del 1963 quando Pier Paolo Pasolini intraprende anch'egli la lunga passeggiata per l'eremo Sta lavorando al "Vangelo secondo Matteo", e non è la prima volta che cerca ispirazioni in colloqui con uomini di fede o visitando luoghi di preghiera. Pasolini parla in particolare con Cesare Pisano e rimane stupito per l'attenzione che gli dedica il frate. Era un colloquio straordinario, diceva Pasolini, perché quel frate dialogava con naturalezza, pur nel suo linguaggio religioso, da risultare non solo rispettoso, ma affascinante. Non si stupiva dello scetticismo dell'intellettuale e aveva parole di conforto consapevole che Gesù ama i più lontani che i vicini, che non si scandalizza di niente, e che solo Lui conosce il cuore umano. Pier Paolo, di fronte al frate, un originale come lui e creativo, si sentiva a casa sua. Definiva Cesare Pisano un figlio d'arte perché riusciva a trasformare in bella e straordinaria una vita che, analizzata razionalmente, è la morte civile. Quasi una follia. Di quell'incontro restano questi versi: " E questa fu la via per cui da uomo senza umanità, da inconscio succube, o spia, o torbido cacciatore di benevolenza, ebbi tentazione di santità".


Questo era il vero Pasolini.



Però ciò che mi dicesti su Gesù Cristo e su San Francesco, mentre Maria sonnecchiava dinanzi al mare di Copacabana, mi è rimasto come una cicatrice. Perché era un inno all’amore cantato da un uomo che non crede alla vita. Non a caso l’ho usato nel mio libro che non hai voluto leggere. L’ho messo in bocca al bambino quando interviene al processo contro la sua mamma: «Non è vero che non credi all’amore, mamma. Ci credi tanto da straziarti perché ne vedi così poco, e perché quello che vedi non è mai perfetto. Tu sei fatta d’amore. Ma è sufficiente credere all’amore se non si crede alla vita?»
Anche tu eri fatto d’amore. La tua virtù più spontanea era la generosità. Non sapevi mai dire no. Regalavi a piene mani a chiunque chiedesse: sia che si trattasse di soldi, sia che si trattasse di lavoro, sia che si trattasse di amicizia. A Panagulis, per esempio, regalasti la prefazione ai suoi due libri di poesie. E, verso per verso, col testo greco accanto, volesti controllare perfino se fossero tradotte bene.
Ci ritrovammo per questo, rammenti. Riprendemmo a vederci quando lui fu scarcerato e venne in esilio in Italia. Andavamo spesso a cena, tutti e tre. E mangiare con te era sempre una festa, perché a mangiare con te non ci si annoiava mai. Una sera, in quel ristorante che ti piaceva per le mozzarelle, venne anche Ninetto. Ti chiamava "babbo". E tu lo trattavi proprio come un babbo tratta suo figlio, partorito dal suo ventre e non dal suo seme.
Lasciarti dopo cena, invece, era uno strazio. Perché sapevamo dove andavi, ogni volta. E, ogni volta, era come vederti correre a un appuntamento con la morte. Ogni volta io avrei voluto agguantarti per il giubbotto, trattenerti, implorarti, ripeterti ciò che ti avevo detto a New York: «Ti farai tagliare la gola, Pier Paolo!». Avrei voluto gridarti che non ne avevi il diritto perché la tua vita non apparteneva a te e basta, alla tua sete di salvezza e basta. Apparteneva a tutti noi. E noi ne avevamo bisogno. Non esisteva nessun altro in Italia capace di svelare la verità come la svelavi tu, capace di farci pensare come ci facevi pensare tu, di educarci alla coscienza civile come ci educavi tu. E ti odiavo quando ti allontanavi su quella automobile con cui i tre teppisti t’avrebbero schiacciato il cuore. Ti maledicevo. Ma poi l’odio si spingeva in un’ammirazione pazza, ed esclamavo: «Che uomo coraggioso!» Non parlo del tuo coraggio morale, ora, cioè di quello che ti faceva scrivere in cambio di contumelie, incomprensioni, offese, vendette. Parlo del tuo coraggio fisico. Bisognava avere un gran fegato per frequentare la melma che frequentavi tu, di notte.

Così lo vedeva Oriana Fallaci.



                                         Sant'Alberto di Butrio


68 commenti:

  1. Immagine:

    Un secolo fa nasceva Pier Paolo Pasolini. Poeta, scrittore, pittore, regista, giornalista, Pasolini è stato soprattutto un intellettuale, eretico e controcorrente ma sempre acuto e profetico nell'osservare la realtà con il coraggio della ragione e delle idee. Brutalmente assassinato a 53 anni, l'autore degli "Scritti Corsari" ha detto molto, ma molto avrebbe avuto ancora da dire. La testimonianza di Dacia Maraini.
    Di Claudia Fayenz

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  2. I partigiani della Garibaldi, la feccia criminale della guerra civile alla fine del fascismo, gli massacrarono il fratello partigiano.

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    1. Era una feccia più operativa di certi soldati di oggi.
      Non sapevo del fratello partigiano.

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  3. Di nuovo un commento sparito nello spam, temo.

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  4. No, solo la moderazione con l'avviso che sparisce troppo presto.

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  5. Molto bello come post .......le tre P sono sempre a portata di riicordi detti e fatti. Panagulis figura greca di un combattente paragonato ai nostri partigiani italiani ........ da qui nasce il libro "Un Uomo" di Oriana Fallaci a Lei molto legato.

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  6. Pasolini era un ambiguo intellettuale. Ha dato più bene che male ai tanti che lo ammirarono.
    Conosceva bene il male del mondo, quanto il suo e ne soffriva.
    Comprendo benissimo che per distruggere il male, spesso bisogna abbassarsi al suo livello contaminandosi. A volte per combatterlo si deve andare a fondo. Lui non l'ha permesso, o meglio non ha voluto, che il suo malessere entrasse completamente dentro di lui per cambiarlo. Se peggio di così non poteva andare e davvero non poteva, dietro di lui c' era solo il meglio.. contraddittorio ma lui ci credeva.
    Il coraggio non si mostra... al mondo ma con sé stessi.

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    1. Pasolini?
      Poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano; considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento.

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    2. L'intellettuale è colui che, in un corpo a corpo tra esistenza e idealità, rischia un giudizio storico calato nella vita del proprio Paese.
      Un giudizio che quando è autentico confina l'intellettuale in una scomoda solitudine.
      Intellettuali sono stati Gobetti, Gramsci, Testori e Pasolini.
      Pasolini è il grande diagnostico della rivoluzione antropologica in Italia, quella rivoluzione per cui dalla metà degli anni 50 alla metà degli anni 60 avviene un passaggio velocissimo da un mondo tradizionale fondato su una concezione umanistica e solidale a un altro in cui trionfano egoismo, apparenza, vuoto morale.
      È il mondo del Nuovo Potere che nella sua ingannevole tolleranza persegue un'omologazione generalizzata.

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  7. Sai che guarda aempre prima l' uomo.
    Certo l' intellettuale che ha fatto la fine del topo, come tanti altri che non avevano le grandi capacità intellettuali che aveva lui.
    Ma a volte anche la troppa cultura fa partire... l' embolo.
    Buongiorno

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  8. Qualcosa non tornava. Pasolini era morto perché l’Alfa Romeo gli era passata sopra, schiacciando la cassa toracica e facendogli scoppiare il cuore; prima, però, era stato massacrato con dei corpi contundenti molto pesanti, mai rinvenuti. La storia di Pelosi non sembrava reggere: l’anello che portava alla mano era molto stretto, difficile da perdere, mentre il bastone e la tavoletta utilizzati per colpire erano fradici e, quindi, non adatti a lasciare segni così evidenti. Pelosi non era ferito, l’escoriazione alla testa era stata provocata dal volante. Sul suo corpo non vi era sangue, sarebbe arduo pensare che non avesse avuto alcun contatto o colluttazione con il poeta. Il maglione verde ritrovato nell’auto, infine, non apparteneva a nessuno dei due, così come il plantare.

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  9. Non mi interessa da chi è come è stato ucciso. Non cambia l' uomo che era. Per tutto il resto era un grande.
    Che riposino in pace, anche Pelosi poveretto.

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    1. Una intensa, intensissima emozione, e una straordinaria rivelazione: questo fu nell’Italia del 1964 Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Il più bel film mai girato su Gesù scrive ora l’”Osservatore romano” ricordando sia l’efficacia di quel Cristo e di quella Madonna – impersonati da un sindacalista antifranchista e dalla amatissima madre di Pasolini – sia lo scabro sfondo dei Sassi di Matera. Non c’è dubbio, un grandissimo film sulla religiosità e sull’uomo, sulla povertà e sulla speranza, sul dolore e sull’amore

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  10. La gloria dei cieli è molto vicino all' uomo umile, come è stato Gesù, sino alla fine.
    Ancora oggi mi preoccupa più la " difesa" di Moravia e dei tanti altri che proteggevano più il poeta che l' uomo. Quanti scheletri negli armadi non vedremo mai???
    Chissà loro dove saranno ora. Grazie per libri e poesie ...per tanto altro.
    Ma difendere l' uomo pasolini mai!!!

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  11. Pasolini non mi è stato molto simpatico però lo portai alla maturità con il suo "ragazzi di vita".
    Ce l'aveva con noi sessantottini, e non ho mai capito il perché, visto che era anche lui contro il potere. Però a ben pensare oggi, dopo tanti anni, anche noi sessantottini abbiamo fatto la stessa fine di Riccetto. Tutti integrati nel sistema...
    Abbraccio siempre ❤️👋

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    1. Il mancato incontro fra il grande scrittore, poeta e regista e “i sovversivi” rappresenta una grande occasione persa sia per Pasolini sia per gli studenti che in quegli anni scrissero una nuova pagina nelle università e nella società italiana. Su ogni questione fondamentale è possibile trovare una comunanza di idee, di cultura, persino di orientamento politico fra il grande scrittore e il movimento del ‘68.
      In ogni caso il ''68 è paragonabile a chi sfascia una sveglia, ma non riesce a dar vita a un nuovo orologio funzionale.

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  12. Se leggiamo "Petrolio" c'è da definirlo un veggente ed è vero che il suo "Vangelo secondo Matteo" è qualcosa di grande in un periodo storico come gli anni '60.

    Per me Pasolini è sostanziale una vittima dell'Italia piccolo borghese che non osa e non vuole guardare i tanti difetti alcuni di questi difetti c'è li portiamo ancora oggi.

    Belli questo post mi piace molto
    Un salutone e alla prossima

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    1. Si possono prendere gli innumerevoli pregi dell'Italia piccolo borghese.
      Scelta un po' più intelligente.

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    2. conformismo, mentalità ristretta e gretta.

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    3. Meglio degli arzigogoli mentaloidi di certi sinistranti colla loro ostilità alla realtà.
      Non è un caso che I piccoli borghesi risolvano i problemi e creino le soluzioni e i sinistri tendano a parassitarli.
      Il conformismo dei borghesi è superato di molto, a sinistra. Molto spesso ci sono delle gran supercazzole dell'aria fritta, ideologia artefatta e grande disonestà intellettuale (Sartre che conosceva bene il pollaio fu caustico su questo).
      Gus, la natura umana è la stessa, solo che è maggiormente artefatta a sx. Questo è una problema notevole in più. Le etichette devono essere chiare, precise su contenuti e quantità.
      Gli anni che ho passato nella sx radicale come indipendente mi hanno permesso di conoscerla bene: in essa l'antagonismo spicca rispetto al resto che non sparisce: appena si va anche solo un po' verso il centro la ipocrisia torna padrona.

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    4. Sono una persona molto concreta. Niente arzigogoli.
      La destra è quasi sempre fascista. Molto lontana dai conservatori tipo Churchill.
      La classe operaia merita un sindacato con le palle.

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    5. Gus, ma nooo! Avete tirato di nuovo fuori il fascismo.
      Ohssignur!
      Ma possibile che voi che avete qualche strumento ricadute in questi schemi - scusate la franchezza - per idioti?
      Non è che tutto ciò che non è marxistico (ora arcobalengo) è fasciofassista, di destra.
      La classe operaia ora è leghista, dopo alcuni decenni non si è fatta più abbindolare dalla metafisica e dalle manipolazioni.
      Sebbene sicuri aspetti rimangano demagogico è tutto meno adulterato.
      Il male minore.
      Non voglio abusare della Vs. pazienza.
      Osservate i Vs. schemi ideologici e meditate.

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    6. Chi fa fermare un treno è un fascista.

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    7. Ma che slogan sono Gus!?
      Vi ricordate il treno della vergogna? I comunisti erano fascisti?
      In Francia i nordafricani di generazione enne fermano i TGV in linea per rapinare i passeggeri. Saranno fascisti?

      Non mi è chiara la correlazione tra "destra quasi sempre fascista" e ideologia del traffico ferroviario.
      Non si può dialogare per sparate o credenze.

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    8. Aggiungo che il Frecciarossa su cui viaggiava il tal parlamentare era già fermo in stazione per questioni di traffico e fu chiesto di aprirne solo le porte.

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    9. Accortosi che il treno su cui era appena salito a Roma Termini aveva accumulato oltre due ore di ritardo, il ministro Lollobrigida ha girato un video con il suo cellulare: «Cari amici di Caivano, mi dispiace di non poter arrivare in tempo per l’inaugurazione del vostro parco, ma a causa degli immancabili “problemi lungo la linea”, il Frecciarossa su cui viaggio sta arrancando alla velocità di un carretto trascinato da buoi sintetici. Non vi nasconderò che mi hanno proposto di far fermare il treno alla stazione di Ciampino per permettermi di raggiungere Caivano con l’auto ministeriale. Ovviamente mi sono rifiutato. Qualcuno malignerà sulla mia assenza alla cerimonia? Pazienza. Ritengo che un ministro, quando usa un mezzo di trasporto collettivo, debba condividere i disagi degli altri utenti senza infliggergliene di ulteriori, imponendo loro una fermata non prevista. Anch’essi hanno impegni inderogabili, in qualche caso persino più urgenti e più importanti. Perciò, appena avrò finito di registrare questo video, telefonerò al collega delle Infrastrutture per rinfacciargli che una volta i treni arrivavano in orario… Scherzo, ma non troppo: gli rappresenterò lo sdegno, mio e degli altri passeggeri, per l’intollerabile inadeguatezza in cui versano le linee ferroviarie che collegano la Nazione e…».

      Stavo ancora sognando quando una brusca frenata del treno mi ha svegliato. Ho guardato fuori dal finestrino e ho capito che il FrecciaLollo si era fermato a Ciampino.

      Gramellini del Corsera

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    10. Giorgia Meloni nel 1996 a 19 anni disse: "Mussolini buon politico, il migliore degli ultimi 50 anni".

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    11. Voi preferite Tito, Stalin o Pol Pot?

      Mi son stufato di codesto livello di "intellighentsia".
      A sx non riuscite a mantenere un livello logico, fattuale, oggettivo.
      Dopo un salto sulle ideologie degli arresti fassiofassisti dei treni ora quello alla Meloni.
      Ma infatti...

      Però quello che son i fasci che fermano i treni è proprio grande.

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    12. L'uomo di sinistra detesta le dittature, quello di destra le ama.
      La differenza è enorme. In Italia la destra amava Mussolini, quelli di sinistra erano i partigiani che odiavano il fascismo.

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  13. Certo, un veggente.
    Tutti schierati contro Pasolini, dalla borghesia e dal partito comunista.
    Un personaggio scomodo.
    Grazie per l'apprezzamento.
    Un salutone.

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  14. Hai ragione Gus, tutti contro di lui. Purtroppo succede sempre cosi: i veri uomini si riconoscono solo dopo la loro morte.
    Buona serata dal nostro lake 🙂

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    1. Non era facile la vita di un omosessuale.

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  15. Me gusta la historia de Pasolini. A veces una persona se encuentra a otra que me inspira enormemente como este caso.

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    1. Mi piace la storia di Pasolini. A volte una persona ne incontra un'altra che mi ispira enormemente, come questo caso.

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  16. Si diventa omosessuale nell'utero della madre. Un gene dà un comando sbagliato e uno con il corpo di un maschio ha dentro ormoni femminili.
    L'omosessualità non è una malattia, non è un vizio. Si diventa *frocio* e scacciato, odiato dalla gente cattiva senza il minimo di ragione e di umanità.
    Bestie orrende.

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    1. La ricerca non ha fornito una risposta unica (che non esiste) sulle cause della omosessualità.
      La psicologia può dice: assenza del genitore di sesso opposto. La sociologia dice mancanza di partner ideali . La chimica mette in luce l'effetto pesante sul sistema endocrino di varie sostanze.
      Quasi tutti gli omofobi sono omosessuali latenti.
      Come tutti i fascisti anti hanno metodi e comportamento oppressivo tendenti all'eliminazione del disadeguante (sono ciò che dicono di combattere).

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    2. L’orientamento sessuale è programmato nel cervello prima della nascita da un insieme di condizioni prenatali, genetiche ed epigenetiche, nessuna delle quali viene scelta dal feto.

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    3. No.
      Esistono adulti che cambiano identità aessuale i giorni dispari.
      Questo è proprio il martellamento della robaxLGBTxqKLM_123.

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  17. Diventammo subito amici, noi amici impossibili. Cioè io donna normale e tu uomo anormale, almeno secondo i canoni ipocriti della cosiddetta civiltà, io innamorata della vita e tu innamorato della morte. Io così dura e tu così dolce.
    V’era una dolcezza femminea in te, una gentilezza femminea. Anche la tua voce del resto aveva un che di femmineo, e ciò era strano perché i tuoi lineamenti erano i lineamenti di un uomo: secchi, feroci.
    Sì esisteva una nascosta ferocia sui tuoi zigomi forti, sul tuo naso da pugile, sulle tue labbra sottili, una crudeltà clandestina. Ed essa si trasmetteva al tuo corpo piccolo e magro, alla tua andatura maschia, scattante, da belva che salta addosso e morde. Però quando parlavi o sorridevi o muovevi le mani diventavi gentile come una donna, soave come una donna.
    Ed io mi sentivo quasi imbarazzata a provare quel misterioso trasporto per te. Pensavo: in fondo è lo stesso che sentirsi attratta da una donna.

    Oriana Fallaci.

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  18. Avevo letto questo scritto della Fallaci. Ogni volta mi commuove. È stato un uomo di straordinaria grandezza, purtroppo non capito come veramente meritava e come merita. C’è ancora chi non lo capisce.

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    1. Il problema non è la scarsa conoscenza dell'omosessualità, ma la cattiveria che riversano su un uomo per le diverse scelte sessuali.

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  19. Pasolini è stato un grandissimo e la sua omosessualità non ha nessun motivo di essere un elemento che lo renda nè più in gamba nè meno coraggioso

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    1. Daniele, per molti l'omosessualità squalifica un essere umano.

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  20. Decisamente un personaggio che ancora oggi fa parlare di sé, nel bene e nel male.
    sinforosa

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    1. Non vedo cosa abbia fatto di male Pasolini.

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    2. Come Dario Bellezza, poeta dimenticato. Che hanno fatto di male? Mah...

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    3. Bellezza era amico di Pasolini.

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    4. 👍 Due esseri umani poeti discriminati che, a mio avviso non facevano male a nessuno ❤️👋👋👋

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    5. Il male l'hanno ricevuto.

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  21. Una vita complicata. Non doveva esser facile esser Pier Paolo Pasolini. Intellettuale straordinario, coraggioso e profondamente umano. Dilaniato certo dal suo essere ma anche dal moralismo di una società che, non essendo senza peccato, non poteva di certo permettersi di scagliare la prima pietra.

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  22. Grazie.
    Parole appropriate di chi comprende la realtà.

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  23. Pasolini era un visionario, tante cose stanno avvenendo sotto gli occhi di tutti.

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    1. Pasolini ha letto tutti momenti del nostro futuro distopico.

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  24. Una fine terribile quella di Pasolini e una vita non facile la sua. Però un grande personaggio che ancora oggi viene ricordato e fa parlare di sè, sempre attuale. Saluti

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  25. Pasolini è stato barbaramente assassinato perché chi dice la verità ha tanti nemici.

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  26. Ho conosciuto Pasolini solo di recente, cominciando dal suo "Ragazzi di vita", poi ho letto anche "Una vita violenta" e visto due film. Come artista, poeta, scrittore, regista mi sono fatta un'idea che non mi dispiace, ne riconosco il talento e un certo valore, ma in veste di uomo non so dare un giudizio: certo conduceva una vita che non era il massimo, da questo punto di vista non ne ho una grande stima. Comunque sono stata contenta di averlo approcciato.

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    1. Succede che muore Berlusconi e viene omaggiato da tutta l'Italia da Mattarella a Marta Fascina. Era uno *scopatore* di razza e questo è un merito.
      P.P.P. intellettuale e artista è da biasimare a causa della sua omosessualità.

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    2. No, più che la sua omosessualità, mi lascia perplessa il suo stile di vita, la sua predilezione per i giovanissimi, i rapporti discutibili che intratteneva con essi...Non so, nella sua morte si nascondono tanti misteri che nessuno ormai sarà più in grado di risolvere

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    3. Rapporti con giovanissimi? Un solo caso. Per il resto tipico comportamento dell'omosessuale.

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  27. Papa Francesco Ha convocato un summit con i presidenti di tutte le Conferenze episcopali, riflettere sull’atteggiamento pastorale nei confronti delle persone omosessuali, va direttamente a uno dei cuori del problema. Si tratta di una riflessione importante per una serie di motivi, ciascuno rilevante per le varie implicazioni a cui rimanda. A cominciare dal rimbalzare del dubbio secondo cui si considera omosessualità e pedofilia comportamenti devianti frutto della stessa radice. Ecco perché distinguere non è solo opportuno. È doveroso per il rispetto della dignità delle persone.
    Buona notte

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  28. Mi sai dire la differenza tra pedofili e omosessuali?
    Se un "pasolini" ,per intenderci, considerato che siamo il tema, al posto di...masturbare?
    un ragazzino avesse... masturbato una ragazzina sarebbe un pedofilo? Mentre con il ragazzino solo omosessuale?
    Sarebbe peggio omosessuale pedofilo??
    Buona serata

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  29. L'omosessuale è attratto da persone dello stesso sesso svolgendo una funzione passiva, mentre il pedofilo ama sedurre i bambini attraverso una funzione attiva.

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