sabato, dicembre 09, 2023

L'esistenza è un'illusione

 




Gorgia, filosofo dei filosofi, fu il primo a sapere che non si deve credere nemmeno a ciò che si vede.
Ed espone i tre capisaldi che orienteranno lo spirito che deve animare la filosofia, fino ai nostri giorni. Il cui scopo è infatti imparare a vedere dietro le apparenze, e chiedersi cosa è come si può conoscere, spiegare e comunicare. Spesso dimentichiamo che la psicologia è figlia della filosofia, di cui conserva alcuni concetti base, ma i termini non vi corrispondono molto.
Escluderei comunque le capziosità sofistiche.
I postulati sono: nulla esiste; se qualcosa esiste non è comprensibile all'uomo; se pure è comprensibile, è certo incomunicabile e inspiegabile agli altri. Includerei nell'ultimo postulato anche l’inspiegabilità per quelli che non vogliono capire, se non ciò che fa loro comodo e che corrisponde alla loro visione della vita. Sono più numerosi di quanto si creda.
A tanti secoli di distanza, Severino affermava che, se le certezze appartengono alla mente, mentre la verità è appannaggio di uno stato che appartiene alle cose.
Ma prima di affermare che nulla esiste si dovrebbe dare una definizione dell'esistenza.
Ammesso che essa sia il modo d'essere di ciò che è reale, in opposizione a ciò che è ideale o fantastico, poiché noi viviamo nell'immaginario delle nostre certezze, l'esistenza stessa è un'illusione. Malgrado tutto, poiché è la nostra illusione, essa esiste insieme a noi, nel nostro sogno.
Quindi il sogno esiste, quello che non esiste è il reale.
D'altra parte, siamo strutturati, come specie, per comunicare e i neuroni a specchio fanno in modo che i nostri comportamenti si adeguino a quelli degli altri, cioè alle illusioni altrui.
È importante capire la realtà per evitare di rimanere impantanati in qualcosa che non esiste credendo di realizzare un ideale, mentre si tratta solo di un sogno.
Ci realizziamo solo liberandoci dai preconcetti e dal terribile luogo comune che violenta il reale.
Il luogo comune è insomma una falsità che, ripetuta pedissequamente dai c.d. opinion leaders, ingenera nell’opinione pubblica la convinzione (incolpevole) che quella menzogna costituisca invero una verità.




42 commenti:

  1. Immagine:

    René Fulop-Miller - Il bisogno d'illusione è una funzione biologica dell'uomo.

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  2. Condivido con questo Renè Che l'uomo ha bisogno della propia illusione è una spinta per andare avanti per portare avanti è materializzare il suo progetto.

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    1. Tradotto dall'inglese-René Fülöp-Miller, nato Philip René Maria Müller è stato uno storico culturale e scrittore austriaco. Nacque da un immigrato alsaziano e da madre serba a Karánsebes, nell'Austria-Ungheria e morì ad Hanover, nel New Hampshire. Wikipedia (inglese)

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  3. Dopo la pandemia, ho capito una cosa fondamentale, di cui ormai ho più che la certezza che sia così: su questa terra siamo solo di passaggio, quindi nulla è certo neanche la nostra stessa esistenza, le nostre percezioni, le nostre emozioni, tutto è effimero. Bukowski aveva ragione, tutto poggia su fondamenta di sabbia. Buona giornata

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    1. Bukowski ha scritto sei romanzi, centinaia di racconti e migliaia di poesie, per un totale di oltre sessanta libri. Il contenuto di questi tratta della sua vita, caratterizzata da un rapporto morboso con l'alcol, da frequenti esperienze sessuali (descritte in maniera realistica e senza troppi eufemismi) e da rapporti tempestosi con le persone. La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del realismo sporco.
      Troppo alcol.

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    2. Farfalla, lieto giorno.

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    3. Alcool o meno, però non aveva tutti i torti. Le nostre certezze, le nostre verità o almeno quelle che crediamo tali, i nostri sogni, la nostra realtà, il nostro denaro ecc ecc ecc, non li portiamo nella tomba. Tutto è illusione. Lieto giorno anche a te.

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    4. L'argomento di questo post parla dell'illusione. Molti filosofi hanno affrontato questa realtà. Preferisco Severino all'alcolista.

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    5. Infatti mi sono attenuta all'illusione. Io non ho preferenze. Per me tutto è illusione. Bye bye

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    6. La realtà ci sfugge.
      Un bastone regolarmente diritto, immerso in acqua, allo sguardo sembra piegato.

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    7. Certo. Per capire che era la Terra a girare intono al Sole, il nostro piccolo cervello quanto tempo ha impiegato?

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    8. Ah questo non lo so, non ero presente :D
      Notte

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    9. Buongiorno per tutto il giorno. Se ricordo bene furono i greci antichi, poi colombo con la scoperta della America. Anche qui esiste però una corrente di pensiero che a me personalmente fa ridere, ossia che la terra sia piatta. Corrente venuta fuori durante il periodo pandemico. 🤣

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    10. La Terra è tonda. Gli uomini sono piatti.

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    11. 👍👍👍 Ma tanto piatti... 🤣

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  4. Ho capito in tenera età che la vita è un viaggio senza ritorno. L'importante è non comportarsi lungo il cammino come le zecche. Il mio modo di vivere non si adegua mai a quello degli altri, che ultimamente è veramente orribile. Anche se sono vecchia, fino alla fine saprò di aver lottato per cose giuste e per mantenere la mia unicità.

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  5. Sembrerebbe strana ammissione per un cristiano dalle salde credenze.

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    1. Ci realizziamo solo liberandoci dai preconcetti e dal terribile luogo comune che violenta il reale.

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  6. Dal libro "I doni della morte" di J. K. Rowling
    - Harry: "Professore, un'ultima cosa. È vero tutto questo? O sta succedendo dentro la mia testa?"
    - Silente: "Certo che sta succedendo dentro la tua testa, Harry. Dovrebbe voler dire che non è vero?"

    Ciao Gus.
    sinforosa

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    1. Nella trama del libro sono presenti due citazioni bibliche. Nella copertina dell'edizione italiana si può leggere: "L'ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte", presente sulla tomba di James e Lily Potter (pagina 304), frase contenuta nella Prima lettera ai Corinzi. (1 Cor 15, 26). Un'altra citazione biblica è presente a pagina 301: "Dove si trova il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore", incisa sulla tomba di Kendra Silente, frase contenuta anche nel Discorso della Montagna (Mt 6, 19–21).
      Ciao Sinforosa.

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    2. "Harry: "Professore, un'ultima cosa. È vero tutto questo? O sta succedendo dentro la mia testa?"

      Grande!

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    3. Medito sulla locazione delle citazioni. E non mi sembrano menzionati per gioco nemmeno i contenuti. La morte infatti era ed è stata già sconfitta, semmai sia mai esistita (Einstein direbbe oggi coerentemente alle sue intuizioni: diversamente vivo. La materia si trasforma continuamente non la si può eliminare del tutto e in assoluto. Mai. Fino a prova contraria, per lo meno. E così anche i popperiani sono contenti. ). Una cosa è che lo riporti in chiave esortativa la lettera paolina a una platea di inconsapevoli scettici, una cosa è l'estrapolazione da un contesto favolistico di dubbia natura filosofica.

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    4. Io ho parlato delle ipotesi di Gorgia.
      Diversamente vivo è una presa per i fondelli.

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  7. Concordo: il luogo comune spesso è una falsità fuorviante. Per il resto noi umani ci impegniamo sempre tanto nell'esistenza e ci diamo sempre molto da fare. Ma come a volte dicevo c'è sempre il rischio di perdere se stessi in questo mondo rutilante...chi ti tira da un lato, chi dall'altro.

    Ormai da tempo faccio un lavoro essenziale per spogliare del superfluo i giorni e le cose della vita in modo che, se c'è, rimane l'essenza più vera delle cose e dei fatti della vita.

    Salutone amici Gus
    e buon fine settimana

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    1. Vivere in modo semplice aiuta a stare meglio. Bisogna spogliarsi del superfluo e difendere la propria identità.
      Salutone.

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  8. Vivo in modo semplicissimo, mi è sempre bastato l' essenziale anche se potrei permettermi molto di più.

    Ps Compleanno (59 anni) sulla neve ❄️
    Speriamo di vederla presto anche da noi.

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    1. La neve? Bella a vedersi e con i soldi in tasca anche sci.
      Ma quelli che non hanno riscaldamento in casa muoiono per il freddo.

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  9. Io sto donando tutta me stessa ai più sfortunati. Ufficialmente da più di 25 anni. Aiuto molto anche economicamente. Qualche mese fa ero sulla provincia della mia città proprio per il mio volontariato.
    Hai sbagliato persona ,gus.
    Buona notte
    .

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  10. La Verità non é di questo mondo, purtroppo. So benissimo quanto sia frustrante dover riscontrare che anche nelle questioni semplici, che noti a occhio e fondate solo sulla logica, e sull’esperienza comune esistano ancora persone che sostengono che, di un fatto, es. di una notizia, debbano necessariamente esistere sempre due o tre verità.
    'Notte

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  11. Ci sono diverse verità perché ogni descrizione di un evento è distorta per dimostrare di avere ragione.
    Ciao.

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  12. Nell'inserto domenicale del Sole 24 Ore, lo scrittore G. Carofiglio dedica un articolo alla difficile arte, secondo lui creativa, di porre le domande giuste, e solo essenziali, durante gli interrogatori. Tra l'altro esamina il problema del rapporto tra comunicazione e realtà. Non sotto aspetti filosofici o metafisici, scientifici o fantascientifici, spesso oziosi, ma più significativamente comunicativi.
    La traduzione in parole condiziona la struttura stessa dei fatti, della conoscenza, di quella che per tradizione convenzionale – e illudendoci – chiamiamo “realtà?” Ci s'inganna specialmente sulla fiducia che ne esista una sola, quando ne possiamo mettere a confronto molte versioni, di cui alcune contraddittorie. Tutte risultano dalla comunicazione, spesso distorcente, e non da impossibili riflessi di verità oggettive ed eterne.
    Il film Rashomon è un classico sempre citato quale esempio. La trama è nota: un samurai viene assassinato e le tre testimonianze appaiono al tempo stesso vere e false. Perché ognuna è dominata dagli interessi di chi le racconta. Gli angoli visuali incidono in modo determinante sulla rappresentazione, sulle derivate narrazioni e conseguente stessa costruzione, o creazione, della “realtà”. Vista come appare a soggetti diversi. Ciò che si riporta con le parole, pure da conoscenze approfondite e da testimonianze davanti a realtà in apparenza non ambigue, è solo interpretazione.
    Cos'è la verità? La verità è un meccanismo di simbiosi con il reale che ti permette di avere una tua idea simile se non uguale a ciò che accade o è accaduto realmente. Naturalmente, di persona in persona, la verità cambia, poiché questa è soggettiva per cui, ognuno, di un episodio accaduto ha una sua versione, che può essere considerata falsa da alcuni e accettata come vera da altri. In Rashomon, capolavoro assoluto, senza età e senza censure del grandissimo autore giapponese Akira Kurosawa, la verità è il tema centrale, da cui partono i numerosi rami cinematografici che innesca l’autore in un interessante e difficile meccanismo a catena.

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  13. di Alessandro Prato

    In molti casi i protagonisti della comunicazione politica hanno sentito l’esigenza di elaborare strategie per piacere al proprio pubblico, influendo sia sulla formazione delle opinioni, sia sulla diffusione di abitudini e stili di vita, avendo come unico obiettivo solo il puro convincimento ideologico, senza tenere conto della verità fattuale. In quest’ottica per influenzare i comportamenti del pubblico si è fatto uso di strategie discutibili e razionalmente infondate, con lo scopo di manipolarlo e condurlo a posizioni che andavano a vantaggio di chi detiene il potere, escludendo qualsiasi altra finalità che esuli dalla persuasione fine a se stessa. Questo modo di intendere la comunicazione persuasiva – e sul quale si basa oggi gran parte del discorso pubblico – viene considerato da Meyer (1993: 29) un esempio di “retorica-manipolazione”.

    L’efficacia delle tecniche di manipolazione dipende dal fatto che il rapporto tra verità e politica è spesso di tipo conflittuale: secondo l’autorevole punto di vista di Hannah Arendt, la verità spesso si configura come un elemento antipolitico, al punto che tutti coloro che dimostrano di essere in grado di accollarsi il peso della verità e della coerenza con il dato di fatto reale si collocano generalmente al di fuori della sfera politica, o comunque in forte tensione con essa: «Nessuno ha mai dubitato del fatto che verità e politica siano in rapporti piuttosto cattivi l’una con l’altra e nessuno, che io sappia, ha mai annoverato la sincerità tra le virtù politiche» (Arendt 1968: 92).

    In molti casi la politica tende a ignorare e a emarginare la verità perché la considera un ostacolo agli interessi di potere e ai particolarismi che essa rappresenta; interessi che spesso sono consolidati facendo sì che l’opinione pubblica creda vero ciò che invece non è comprovato o non resiste alla prova di falsificazione (D’Agostini 2012: 54). Gli apparati politici cercano poi in ogni modo di appiattire qualsiasi verità fattuale al livello dell’opinione, in modo che i cittadini non siano in grado di cogliere alcuna differenza tra di loro.
    Pazzesco.

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  14. i luoghi comuni e gli stereotipi sono il male del mondo.

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    1. Sì. Ammazzano la verità e tutto diventa indecifrabile.

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  15. A quest'ora sono veramente stanca e forse, forse, ho le idee confuse tanto che nn so a quale argomento rispondere....
    Mi piacciono i films. Scelgo tra i titoli e gli interpreti- Poi lo riguardo per la musica o la sceneggiatura. In casa mi prendono in giro li lascio fare.
    "Il lago dorato", Il vento del perdono e magari riascoltare quel dialogo tra lo psicologo e Will Anting...genio ribelle. Indubbiamente sono stanca perchè si stanno mescolando nomi, interpreti ecc. Ciao a tutti a te caro amico di sempre un bel baciotto. Lucia

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  16. La stanchezza va bene prima di andare a dormire.
    Durante il giorno è deleteria.
    Bacio Lucia.

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