giovedì, dicembre 07, 2023

L'attività comunicativa

 



Semplificando molto, il cervello nasce come organo di regolazione e controllo del corpo. Nel corso dell’evoluzione, sviluppandosi e diventando sempre più complesso, acquisisce funzioni e competenze che esulano dalla pura e semplice coordinazione di percezioni e movimenti e dalle strategie di nutrimento, attacco e fuga. La comparsa della mano e del linguaggio verbale innesca una forte interazione col cervello e porta allo sviluppo parallelo di queste tre componenti essenziali, che si sostengono a vicenda. Nascono e si sviluppano l’attività comunicativa, la tecnica strumentale e il pensiero astratto e simbolico.
Queste funzioni estendono, ma non annullano, quelle basilari precedenti, sicché le attività cerebrali superiori, di tipo cognitivo, sono inestricabilmente intessute di funzioni più arcaiche, come le emozioni, le quali cominciano a specchiarsi nella coscienza di sé. Le emozioni, radicate nel complesso mente-corpo, provvedono all’instaurarsi rapidissimo di strategie di attacco o di fuga e sono essenziali per la sopravvivenza. Ne risulta che, nell’uomo, cervello e corpo sono inseparabili e soltanto con un’operazione mentale possiamo distinguere l’intelligenza razionale e computante dall’intelligenza affettiva e corporea.

L'uomo può costruire un mostro per poi venirne ammazzato.

Papageorgiou, C.C. et al. (2011) hanno rilevato, in presenza di Wi-Fi6, ridotta attività elettrica e livello di attenzione nei giovani.

Maganioti, A.E. et al. (2010) hanno osservato che l’attività dell’EEG in giovani donne esposte a radiazioni Wi-Fi si è modificata nel corso di test sulla abilità cognitiva.

Avendano, C. et al. (2010) hanno dimostrato danni allo sperma quando è stato posto un portatile abilitato alla connessione Wi-Fi vicino ad un soggetto.

Grigoriev, Y. (2011): dichiarazione generale sugli effetti dei dispositivi di comunicazione senza fili su bambini: in uno studio condotto su bambini di età compresa tra 7 e 12 anni si è osservata una diminuzione di segnali importanti delle loro prestazioni cerebrali.

Stephen Hawking soffriva fin da quando era giovane di sclerosi laterale e riuscì a comunicare solo grazie a un sensore a infrarossi collegato agli occhiali, che lo scienziato riusciva a controllare tramite un muscolo della guancia.

Questo è l'esempio più eclatante di intelligenza artificiale al servizio dell'uomo.



34 commenti:

  1. Immagine

    La comunicazione efficace.

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  2. Non concordo con Hawkins e non credo che una macchina o un algoritmo possano mai eguagliare la complessità dell'organismo o della mente umana.

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  3. Come tutti gli strumenti dovrebbero avere la funzione di servirci, semplificarci la vita, diventano pericolosi quando siamo noi ad asservirci a loro, auguriamoci che l’uomo del futuro abbia la lucidità e la capacità necessarie per non farsi sopraffare.

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  4. Buongiorno Gus. Mi permetto di aggiungere, sperando che tu non ne abbia a male, ma io ci tengo molto a questa cosa. Cervello, corpo sono inseparabili nell'uomo...io aggiungerei anche lo spirito.
    Dopo vengo a leggere più dettatagliatamente il post. Ho letto in fretta. Scusami. Adesso vado a preparare lu magnà 🤣
    Buon pranzo a te.

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  5. Soprattutto c'è collaborazione tra ragione ed affettività.
    L'affettività è istintiva, un'emozione forte che arriva al cervello che fa aumentare i battiti del cuore.
    Lo spirito, penso che ci sia un riferimento all'anima, non sappiamo cosa sia. La scienza non ne parla.

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    1. Io per spirito intendo una parte dell'anima che porta a Cristo.

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    2. Un ragionamento deve basarsi su qualcosa che la scienza ha sperimentato.
      L'OT non esiste.

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  6. Che cos'è il pensiero astratto e a cosa serve? Secondo lo Psychology Dictionary, il pensiero astratto è la capacità di cogliere l'essenziale e le caratteristiche comuni. Serve a portare alla mente i diversi aspetti di una situazione, a prevedere e pianificare il futuro, a pensare in modo simbolico e trarre conclusioni.

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  7. >b>Gus io sono per il discorso di una evoluzione naturale del cervello. Rimango con un punto interrogativo sugli studi sul cervello, l'IA non ha nulla a che vedere con una intelligenza naturale di un cervello. Poi concordo che ci possano essere delle cose che fanno male al cervello. Porto un esempio banale: un campo coltivato, ad un certo punto il contadino che conosce la propia terra stabilisce di farlo riposare, il nostro cervello apparentemente riposa mentre noi dormiamo.

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    1. L'I.A: permette interventi chirurgici con una programmazione e articolazione impossibile al cervello umano.

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    2. Un modello di intelligenza artificiale si è già dimostrato capace di rilevare il rischio futuro di cancro ai polmoni. Il software, sviluppato dai ricercatori del MIT, si chiama Sibyl ed è in grado di vedere un tumore su una lastra con molti anni di anticipo. Si tratta di un modello di deep learning che adotta un approccio personalizzato per valutare il rischio di cancro ai polmoni di ciascun paziente, sulla base delle scansioni TC.

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    3. Uno straordinario regalo di Natale per Angela, ventitreenne napoletana affetta dall’adolescenza da una grave e invalidante forma di scoliosi, e uno straordinario risultato portato a casa dall’eccellenza del Policlinico Universitario Luigi Vanvitelli. Nei giorni scorsi, infatti, l’equipe guidata dal professor Enrico Pola, direttore della Clinica Ortopedica dell’A.O.U. Luigi Vanvitelli, ha eseguito con successo un intervento chirurgico senza precedenti in Italia che ha guarito Angela consentendole di riprendersi la sua vita dopo anni di sofferenze.

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    4. Una scoliosi invalidante e una vita a metà
      Angela, la giovane paziente, racconta di aver passato gran parte della sua vita a combattere contro “le pene dell’inferno” e di aver dovuto rinunciare a tantissime cose che per i suoi coetanei costituiscono la normalità. Ma è solo a novembre, quando l’aver assistito ad un concerto la costringe a letto nei giorni successivi a causa dei dolori lancinanti alla schiena, che realizza l’urgenza di trovare una soluzione al problema che l’affligge. L’obiettivo dei chirurghi di risolvere definitivamente la scoliosi di Angela è stato supportato da un innovativo software di intelligenza artificiale, che ha consentito sia di prevedere ogni passo dell’operazione, sia di produrre in anticipo gli strumenti chirurgici con i quali eseguire l’intervento.

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  8. Anche l'intelligenza artificiale (A.I. Artificial Intelligence) a proposito ricordi l'omonimo film del 2001? è uno strumento che può servire all'uomo in molte situazioni, sempre che rimanga "un buon servitore" e non il contrario.
    In fondo anche il "denaro", il potere e quant'altro sono e dovrebbero essere "strumenti" al nostro servizio e al servizio degli altri. Purtroppo molti uomini e molti Paesi hanno invertito e invertono questo ordine mettendo sé stessi e gli altri al servizio di questi "strumenti" e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Ciao Gus.
    sinforosa

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    1. Certo. L'intelligenza artificiale deve essere al servizio dell'uomo.
      Ciao Sinforosa.

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    2. Serve un Ente statale che dia l'approvazione a qualsiasi innovazione prodotta usando l'intelligenza artificiale.

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  9. Come per tutto, deve essere un aiuto per l'uomo, non sostituirlo. Se gestita bene, può portare anche a nuove scoperte.

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    1. La sequenza dei movimenti può essere programmata a velocità superiore a quella dell'uomo.
      Ne ho già parlato nell'intervento a Angela.

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  10. Se gli esseri umani avessero usato tutto ciò che hanno inventato, in modo intelligente, forse vivremmo meglio. Faccio un esempio, hanno scoperto che dalla nitroglicerina si poteva produrre la dinamite, esplosivo...Meno male che con il tempo hanno creato con la stessa anche prodotti farmaceutici.
    Speriamo che la stessa cosa succeda anche con IA.
    Abbraccio siempre

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  11. Come ogni cosa sarà buona e allo stesso tempo cattiva.
    Non esistono né il bene assoluto e nemmeno il male assoluto.

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  12. Che cos'è il pensiero astratto e a cosa serve? Secondo lo Psychology Dictionary, il pensiero astratto è la capacità di cogliere l'essenziale e le caratteristiche comuni. Serve a portare alla mente i diversi aspetti di una situazione, a prevedere e pianificare il futuro, a pensare in modo simbolico e trarre conclusioni.

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  13. SOCIALE
    Definizione di Pensiero astratto

    Questa voce è composta da due concetti, pensiero e astratto. Per capire il loro significato comune, dobbiamo partire da ciò che ciascuno di essi significa.
    Il pensiero è l'attività mentale da cui sviluppiamo idee. Le idee ci consentono di risolvere problemi, prendere decisioni o esprimere la nostra opinione. Non esiste un modo per creare pensieri. In questo senso, esiste un pensiero induttivo, deduttivo, analitico o creativo.

    D'altra parte, l'abstract deriva dal verbo abstraer, che significa estrarre qualcosa da qualcosa, separare qualcosa da qualcosa. Ciò significa che nell'atto di astrarre la nostra mente distingue qualcosa. In questo modo, da vari oggetti blu astraggiamo o deriviamo l'idea del blu, da varie cose circolari astraggiamo il concetto di un cerchio e da comportamenti gentili otteniamo l'idea di bontà.

    L'idea fondamentale del pensiero astratto da filosofia e psicologia
    Il processo mentale attraverso il quale abbiamo idee da cose concrete è l'idea fondamentale del pensiero astratto. Questo processo è stato analizzato da due punti di vista, quello filosofico e quello psicologico.

    Filosofi come Platone e Aristotele riflettono sul pensiero astratto. Platone ha dimostrato che la matematica si basa su questo tipo di pensiero, poiché i concetti matematici sono elaborazioni dell'intelletto ottenuto dalla mente stessa senza la necessità di esperienza (le verità matematiche non richiedono prove empiriche).

    Per Aristotele il pensiero astratto si basa sull'operazione mentale mediante la quale la ragione cattura l'essenza di qualcosa

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  14. Guarda, lo stavo giusto scrivendo a un altro blogger: è come la storia del coltello. Non è il coltello in sé ma come si usa che fa la differenza.
    Anche per la tecnologia è la stessa cosa.
    Ti abbraccio.

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    1. La scienza è asettica. L'uso che ne fa l'uomo deve essere controllato.
      Ti abbraccio.

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  15. Ci sono più di 100 zone del cervello umano sconosciute. Personalmente l'intelligenza artificiale mi fa paura perché l'uomo non ha più limiti e l'etica non è più di moda.

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    1. Non si può demonizzare la scienza.
      L'I.A. deve essere controllato da una struttura governativa per evitare un uso pericoloso.

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  16. infatti io distinguo l'emotività dalle emozioni.
    e la passio dal diligere.
    ciao

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  17. Risposte
    1. giusto forse no.
      possibilità interpretative, preferenze.
      lieto giorno

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    2. L'emotività è la capacità di provare emozioni.
      Lieta domenica.

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    3. anche di fraintenderle :)
      lieto giorno lunare

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