sabato, settembre 12, 2020

Il fallimento generazionale


 

Un genitore fallisce, più o meno, come fallisce un imprenditore: faciloneria, calcoli sbagliati, eccesso di fiducia nelle proprie idee, sfiga. Definirei "sfiga" l'insieme dei fattori ambientali e umani che sfuggono al nostro controllo. Le "cattive compagnie" sono un esempio di sfiga. L'insegnante balordo è un altro esempio. Se consideriamo le malattie, gli incidenti, i traumi psichici eccetera, facciamo una casistica che non finisce più. Fare l'imprenditore, però, è molto più facile che fare il genitore. L'impresa opera in un ambiente amorale (non immorale: attenzione!), regolato dalle norme impersonali del mercato. L'impresa segue l'andamento dell'economia e, se la congiuntura è buona, bisogna essere proprio degli idioti per fallire. Il genitore, invece, deve misurarsi con l'etica. Che cosa è Bene e che cosa è Male? Boh. Cinquant'anni fa, tutti sapevano distinguere il Bene dal Male. Dio, Patria e Famiglia erano il Bene; Satana, l'Anarchia e l'Adulterio erano il Male. Poi c'è stata l'atomica della rivoluzione culturale che ha fatto esplodere la nostra cultura polverizzando i valori. Chi dice che non ci sono più valori sbaglia di grosso. I valori ci sono ancora, solo che ce ne sono a miliardi perché ogni individuo ha i suoi. La frammentazione dei valori è il vero problema, non la loro assenza. Di tutte le sfighe che contribuiscono al fallimento di un genitore, la frammentazione dei valori è quella più tremenda. Potremo mai "ricompattare" la nostra cultura attorno a un nucleo forte di valori condivisi? Secondo me, no. Siamo dunque condannati a fallire come genitori, come coniugi, come insegnanti, come predicatori.. Ecco, se posso mi sento di dire che secondo me a un certo punto della Storia contemporanea (forse negli anni 80?) c'è stato un punto in cui tutti i valori sono crollati e i figli di allora, quelli che oggi dovrebbero essere genitori ma non sanno farlo, non sono cresciuti. O meglio, all'anagrafe sì, ma dentro sono rimasti figli, inseguono falsi miti come l'eterna giovinezza e l'essere sempre sulla cresta dell'onda. Hanno preso ma non sanno più dare. Per questo i ragazzi di oggi hanno sempre più problemi.

22 commenti:

  1. Caro Gus, il compito di genitore è molto difficile, non esiste un manuale capace di prepararci a questo ruolo importante. Navighiamo a vista nell'educazione dei figli, cerchiamo di trasmettergli quei valori che sono stati trasmessi a noi dai nostri genitori, gli insegniamo cosa è giusto e cosa è sbagliato, sperando che i "semi" che abbiamo piantato attecchiscano facendoli diventare adulti consapevoli.
    Buon fine settimana!

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    1. I genitori educano con l'esempio. Il problema è che non lo comprendono. Alla complessità del rischio educativo si sommano errori banali.
      Ciao Joanna.

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    2. L'uomo è un essere strutturalmente aperto, definito dal compito inesauribile di "divenire ciò che è", come diceva Nietzsche.
      Rispetto a tutti gli altri essere viventi ha una caratteristica del tutto particolare: ha bisogno per la propria formazione di una "educazione" eccezionalmente lunga. Mentre gli animali, in tempo breve, sono in grado di attuare automamente tutti i comportamenti di cui geneticamente dispongono, per l'uomo vi è la necessità di una lunga traiettoria educativa.
      La stabilità rella relazione generativo-educativa è richiesta dalle caratteristiche stesse dell'itinerario di sviluppo della vita umana personale.
      Tale processo non implica solo la diade madre-bambino, bensì anche la figura maschile-paterna.
      L'emergenza dell'identità del soggetto umano ha un essenziale bisogno di avvalersi di differenza, complementarietà e chiarezza delle figure e dei ruoli rappresentati dall'uomo e dalla donna.

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  2. Non ho figli, ma mi rendo conto guardandomi intorno che i giovani di oggi viaggiano alquanto a briglia sciolta.
    Che poi questo sia da imputare ai genitori o alla società o all'insieme delle due cose, non saprei.
    Probabilmente tutti noi sbagliamo ogni giorni, noi dovremmo essere l'esempio, ma lo siamo veramente?

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  3. I genitori falliscono solo quando non sono capaci di amare i propri figli. Se c'è l'amore, tutto viene da sé e anche se si sbaglia, perché tutti sbagliano, i figli diventano lo stesso adulti consapevoli e responsabili.
    Quando manca l'amore, la voglia di crescere insieme, ecco che crolla tutto.
    Ti abbraccio.

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    1. Sinforosa, la rimodulazione della famiglia causata dai fallimenti dei rapporti tra genitori certamente non aiuta i ragazzi a crescere bene. Le liti non favoriscono, come hai commentato, l’attitudine all’ascolto, al dialogo, al saper prendere decisioni a cui rimanere fedeli. Lo scetticismo, più o meno larvato crea le condizioni della bufera dispersiva nei ragazzi svuotando ogni capacità di slancio, di crescita umana e culturale.

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  4. Hai ragione quando dici che i valori ci sono, ma non sono sempre gli stessi perché il credere condiviso che li caratterizza varia da generazione a generazione.
    Ciao Gus, abbraccio!

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    1. I valori variano quando nascono dall'etica e restano immutabili quando sono morali.
      Un abbraccio Sciarada.

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  5. Il guaio della nostra società è che spesso confonde fra valori etici e interessi materiali invertendo inopinatamente ogni gerarchia di principi, Quando interessi matereriali e opportunismo prevalgono su quei valori morali (oggi troppo spesso disconosciuti) l'azione educativa fallisce proprio come quelle imprese imprenditoriali eccessivamente votate al profitto, a dispetto di una moralità che dovrebbe riguardare anche il mondo imprenditoriale.

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    1. L'ambiente cinico vanifica ogni sforzo degli educatori verso valori etici.

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  6. Errata corrige: Volevo scrivere attività imprenditoriali

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  7. Io sono madre,un'avventura meravigliosa.
    Ciao Gus

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    1. Congratulazioni Elisa.

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    2. Se io fossi un' altra mi farei gli auguri...

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    3. Non sapevo che dirti.
      Una realtà si comprende solo vivendola.
      So che stai bene ,ma la tua felicità posso immaginarla non sentirla.

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    4. Cetto, io mi sono fatta e ti ho fatto una battuta.
      😘

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  8. Sono d'accordo che oggi i tempi siano cambiati, e spesso i nuovi genitori commettono errori grossolani nell'educazione, ma non possiamo sempre dire che in passato tutto era meglio. In passato abbiamo avuto dei periodi in cui non mi pare che si distinguesse con chiarezza tra bene e male, o che ci fosse un'esplosione di bei valori: basti pensare al Nazismo e al razzismo. A ben pensarci, in fatto di valori, direi quasi che siamo messi meglio oggi.
    Un saluto Gus ;)

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    1. Le guerre non sono causate dalla cattiva educazione dei giovani.

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  9. Hai fatto centro, i genitori di oggi sono ancora bambini o bamboccioni e non sono cresciuti. Quanto ai valori , in realtà ce ne sarebbero alcuni da condividere tutti quanti ma tenendo anche conto della realtà economica e sociale diventa purtroppo più difficile persuadere molto a condividerli. Questa non vuole essere una giustificazione e nemmeno un alibi ma solo una triste constatazione. Questi valori sono il rispetto, l'amore, l'uguaglianza la libertà. Dio e patria... entrambi manipolati hanno fatto danni enormi. Credo cmq che il credere sia soggettivo e amare il proprio Paese sia positivo se non si cade nel fanatismo. I valori cmq vi sono manca chi ha la voglia di recepirli ed è questo secondo me il problema più grande oggi.

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  10. Il nazionalismo toglie l'onestà di giudizio sulla propria patria.
    Nella nostra società c'è la tendenza a considerare l'altro quasi sempre un nemico. La causa è i cinismo del capitalismo.

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