lunedì, settembre 28, 2020

Il bello che è mancato


 


Autunno (era) tempo di saloni: il bello che è mancato. L'autunno, per il settore moto, inaugurava la stagione dei Saloni. Si partiva subito con Colonia, ad inizio Ottobre, poi EICMA a Novembre. Quest'anno, causa Covid, non ci sono state le tradizionali passerelle. Tutto dovrebbe ripartire da gennaio dove, per adesso, sembra reggere l'appuntamento con il Motor Bike Expo di Verona. I Saloni autunnali non sono solo l'occasione per scoprire le novità per quanto riguarda la produzione moto, abbigliamento e accessori, ma anche una splendida scusa per gustarsi un concentrato di bellezza davvero fuori dal comune. Date uno sguardo a questa gallery, con le più belle degli appuntamenti della stagione passata, e diteci se non è così... 


43 commenti:

  1. La prima parte del post è copiata da un prestigioso quotidiano sportivo che si occupa tanto di calcio, ma più che tessere le lodi dei calciatori si interessa della bellezza dirompente delle loro moglie, fidanzate e compagne. Anche i maschietti che pensano a Ronaldo e Messi si sono stancati di queste donnine scollacciate che non hanno niente in comune con lo sport. Molti nei commenti agli articoli dicono, basta!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto, basta con tutti quegli articoli sulle mogli, sulle influencer...va bene che anche l'informazione sportiva (vedi calciomercato) è diventato gossip :D

      Elimina
    2. E' da molto tempo che si parla di Nedved che vuol lasciare la moglie per una ragazzina di 23 anni. Il quotidiano insiste sulla notizia.
      Ecco, come commente un lettore:

      "Da più di un anno tenete questo pezzo di pessimo gossip spazzatura. Non vi vergognate?".

      E' un commento esemplare.

      Elimina
  2. Da una parte è vero che ancora si mercifica il corpo femminile per determinate cose (tipo l'esempio giustamente citato degli eventi dedicati al mondo dei motori..oramai donne e motori è binomio nel senso che alle donne, come agli uomini, piacciono le gare in moto, piace andare in moto ecc..), dall'altra oramai si censurano le pubblicità dell'intimo femminile perché, gli estremisti del politicamente corretto, non vogliono che si metta una bella donna in tali spot.
    Nel contempo però viviamo sempre nella società dell'apparenza.
    Le influencer su instagram proliferano e i siti condividono i loro post e le loro foto.
    Ma anche gli uomini puntano sull'apparenza, su fisici scolpiti, tatuaggi, orologi di valore e macchinoni. Quindi non è una società maschilista, è una società basata sui valori dell'apparire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero che non arriveremo a una pubblicità di qualche nuova automobile con il maschietto sdraiato sul cofano dell'auto😁

      Elimina
    2. ci siamo quasi invece 😁, quanto meno in America secondo me ci arriveremo a breve.

      Elimina
    3. Dato che noi copiamo il peggio degli States il percolo c'è.

      Elimina
  3. Alla donna piace mettersi in mostra per fare carriera.Che tristezza...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A volte per le ragazze è un gioco per pagarsi, per esempio, l'Università.
      Ciao OLga.

      Elimina
  4. Molte trasmissioni sportive hanno le loro belle annunciatrici in minigonna e sedute su trampoli in bella vista.
    Colpa loro? O colpa nostra che le paghiamo per esibirsi in queste vesti e queste scenografie?
    Occhio a colpevizzare solo loro..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. L'annunciatrice è un lavoro e chi lo fa deve avere una preparazione. E' un mettersi in mostra molto diverso.

      Elimina
    2. Esempio dalla Rosea:

      SPORT VARI

      Vonn, scatenata sul quad! Casco e curve mozzafiato.
      Per questo quotidiano contano poco le prestazioni sportive della donna e molto le curve mozzafiato.
      Franco, dici che è colpa dei lettori scemi?

      Elimina
    3. V.IDEO - Lady Cassano, super sexy: l'allenamento è devastante

      Elimina
    4. Secondo te scelgono loro di mettersi su un trespolo in minigonna mentre i colleghi uomini mezzibusti sono dietro una scrivania? Dai Gus!.. non essere ingenuo...

      Elimina
    5. Io seguo lo sport su Sky. I commentatori sono uomini+ una donna che veste con sobrietà. Di quale trasmissione parli?

      Elimina
    6. Anche su Sky la "commentatrice" è in piedi e gli omini seduti. Per non parlare di come veste la tipa di Dazn.. evidentemente per te è normale.. e questa è la cosa grave.. non trovare differenze su posture e abiti è già una sconfitta.

      Elimina
    7. La D'Amico si è licenziata. L'altra non ancora la vedo. Quelli dei commenti sono incompetenti. Caressa, Di Biagio, Bergomi, Del Piero e Barba Gill.
      Dazn la vedo solo quando ci capita la Juve. Tolgo l'audio per non incazzarmi.

      Elimina
  5. Come dire che gli uomini vanno a puttane perché ci sono le mignotte per strada, e non viceversa..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In Grecia sia le donne che i ragazzi potevano impegnarsi nell'arte della prostituzione. La parola greca per indicare la prostituta è "porné" (πόρνη), derivante dal verbo pernemi-vendere e con evidente evoluzione moderna: la parola pornografia è direttamente derivazione da porné.

      Le prostitute, uniche donne indipendenti di quella società, potevano anche essere notevolmente influenti (vedi ad esempio l'etera Aspasia, l'amante di Pericle). Erano tenute ad indossare abiti che le distinguessero da tutte le altre donne e dovevano pagare le tasse dei loro proventi; alcune somiglianze sono state ritrovate con la figura giapponese dell'oiran, che si ritrovava in una posizione intermedia tra la comune prostituta e la cortigiana più raffinata (si veda anche l'indiana tawaif).

      Alcune tra le prostitute greche, come ad esempio Lais, sono divenute celebri sia per la loro arte che per la notevole bellezza e fascino ch'emanavano; queste donne potevano addebitare somme enormi per i loro servizi. Fu Solone nel VI secolo a.C. ad istituire il primo bordello (oik'iskoi) dell'antica Atene, e con i guadagni derivanti da questo business riuscì a far costruire un grande tempio dedicato ad Afrodite Pandemos (corrispondente a Qadesh), epiteto che descrive la dea come patrona dei piaceri sensuali, in opposizione all'Afrodite Urania o celeste; era invece severamente proibita l'induzione alla prostituzione.


      Elimina
    2. Inoltre dovresti spiegarmi cosa c'entra la prostituzione con l'argomento di questo post.
      Io protesto che si usi il corpo della donna per pubblicizzare un prodotto da vendere.

      Elimina
    3. Era una metafora e calza a pennello. La donna seminuda sul cofano di una macchina è come quella seminuda sul ciglio della strada. Una vende la macchina e l'altra vende la patata. In entrambi i casi sfruttano l'idiozia maschile.

      Elimina
    4. Ecco, ci sei arrivato. Il problema è l'idiozia.

      Elimina
  6. Purtroppo il mondo di oggi considera sempre di più la donna come un oggetto e la cosa che mi rammarica moltissimo e che le nuove generazioni (femminili) vanno dietro a questa tendenza.
    Che cosa vuoi fare da grande?
    Risposta: LA VELINA.
    No, cavolo, la risposta dovrebbe essere: voglio essere come la CRISTOFORETTI.
    Quando impareremo che quello che conta e la testa e non il corpo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Avere un corpo bello non è una colpa. Serve anche per fare la modella, l'attrice e tante altre cose che non possono considerarsi come una vendita del corpo.
      Sdraiarsi su un cofano di un'automobile non è un'attività artistica.

      Elimina
    2. Ogni tanto mi sembri scendere dalla montagna del sapone... come se vivessi su un altro pianeta... ;)

      Elimina
    3. Che ne sai degli altri pianeti?

      Elimina
    4. E' pieno.. ;) Li trovi già sul blog a fianco.. ahah

      Elimina
  7. La cosa che più mi sconcerta è che tutte le battaglie delle femministe sono svanite, le donne sono le prime a non comprendere che devono piacere non solo per l'aspetto fisico - a chi non piace il bello? - ma anche, e soprattutto, per la loro personalità, intelligenza, per sapersi distinguere e invece! Invece si vedono copie su copie e l'atteggiamento femminista lo traducono nell'aver acquisito gli aspetti "più bassi" degli uomini.
    Ciò non significa che non vi diano giovani donne autentiche, intelligenti e di spessore come del resto uomini meravigliosi, rispettosi e capaci di amare fedelmente e sul serio.
    sinforosa

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "non vi siano", perdona l'errore di battitura.

      Elimina
    2. Il femminismo in Italia è scomparso compleramente.

      Elimina
  8. Boa tarde meu querido amigo Gus. As modelos são bonitas e as motos maravilhosas. Parabéns pela excelente matéria.

    RispondiElimina
  9. Domanda e offerta. E poi non si può fare di tutta l'erba un fascio. Ci sono donne che hanno successo senza mettersi in mostra, e tante, tantissime che condannano fortemente questa società dell'apparire. Ma purtroppo, come ho detto all'inizio, finché ci sarà una richiesta, e lì la colpa è di noi maschietti, purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista, come sempre) ci sarà anche l'offerta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è una differenza tra gente come te o come me. Non chiede alle ragazze di sdraiarsi sul cofano di una Fiat 500.
      Chi chiede è il potere, overo il capitalismo che non ha etica e deve vendere a ogni costo. Io mi tiro fuori dal maschilismo. Non mi appartiene.

      Elimina
    2. Ma figurati, non appartiene neanche a me. Il problema è che la Società non la facciamo soltanto io e te.

      Elimina
    3. Guido, cosa significa l'immagine di questo post?
      Perché sopra le motociclette fanno sedere due donne in costume?

      Elimina
    4. Tanti comprano perché ci sono quelle sedute sopra. Se sulla Salaria metti una zoccola seminuda e una vestita da suora, quanti si fermeranno dalla suora?

      Elimina
    5. Dipende da come sta messa la suora. Hai letto la Suora giovane di Arpino?

      Elimina
    6. Sto parlando di vestiario, non di atteggiamento, tipo la foto del tuo post, che infatti condanna un abbigliamento

      Elimina
    7. Gus... quale motocicletta?! :D
      A parte gli scherzi: strategie di marketing. Quell'immagine tira e attira, l'occhio va lì, laddove senza le due tizie la foto sarebbe passata inosservata a tanti.

      Elimina
  10. La mercificazione del corpo femminile in pubblicità ed anche in occasioni come quelli di un salone dell'auto o di moto risale alla notte dei tempi. Le donne, alcune di esse, non si ribellano perché se ne fregano: sono pagate, stanno in bella mostra di fatto a non fare nulla ed attirano i gonzi che sono attratti più da loro che dal prodotto su cui sono sedute sopra (auto o moto che sia in questo caso). Sono magari donne che poi sono anche più femministe di altre, che non si fanno affatto mettere il piede in testa da un uomo, ma scientemente scelgono di sfruttare l'imbecillità maschile a loro vantaggio. Tutto questo può essere eticamente giudicato negativamente, ma loro sfruttano a proprio vantaggio questa situazione. Certo sarebbe importante iniziare a scalfire questa realtà affinché i veri diritti delle donne fossero riconosciuti a più ampio spettro sconfiggendo questo tipo di mentalità: Sconfiggerla, ad esempio, per ottenere di essere pagate tanto quanto gli uomini a parità di qualifica nel settore privato, e di non subire ricatti e minacce di licenziamento se dovessero mai restare incinta.

    E tutto questo deve partire da tutti, sia donne che uomini, perché questa deve essere una sensibilizzazione globale senza distinzione di sesso e di ruoli.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bisogna cambiare il modo di vivere e di vendere. Un prodotto viene presentato illustrandone le caratteriristiche. Bisogna legiferare in materia e proibire di accostare il prodotto a richiami fraudolenti.

      Elimina