martedì, aprile 14, 2020

Mancano le attrattive






Ho l'impressione che l'umanità stia correndo verso
qualcosa di sconosciuto e forse la causa è la paura di vivere.
Sta scomparendo la cultura della sostanza a favore
dell'apparenza, sia in campo professionale che umano.
Non conta più quello che si sa fare davvero o come ci si comporta,
ma solo come e quanto si appare, a qualsiasi costo,
con qualunque mezzo lecito o illecito.
Si è prodotta una cultura dell'Io a danno di quella del collettivo.
E' chiaro che nell'io tutto annega nella solitudine esistenziale,
compresi i valori effimeri che ne derivano.
I ragazzi seguono la strada che noi percorriamo davanti a loro:
deserte autostrade e cattedrali tra le dune.
Si sta diffondendo una distorsione per cui sembra
più interessante fingere ciò che non si è piuttosto che vivere
ciò che si è.
C'è una disaffezione nei confronti di noi stessi che credo
sia una conseguenza del fatto che oggi vengono
offerte milioni di sollecitazioni sulla realtà,
ma è molto difficile imbattersi nella proposta di un
significato della stessa. E senza significato la
realtà diventa arida, povera,
non provoca più alcuna attrattiva.
La ricerca dell'effimero avviene perché ai giovani abbiamo
dato tutto e non conoscono il sacrificio della conquista,
ma ciò è il risultato del boom economico periodo in
cui sono cresciuti genitori ed insegnanti che hanno
anticipato i loro desideri senza alcuna richiesta.
Così facendo si spegne il desiderio. Sì, anche della vita.

37 commenti:

  1. Il potere, nella sua realtà storico-politica, mostra una radicale inimicizia verso il senso religioso. E' questa inimicizia che dobbiamo contestare. D'altra parte il potere, attraverso gli strumenti d'invasione della coscienza, non può non cercare di omologare valori e atteggiamenti che gli consentano di mantenere lo statu quo e perpetuare il suo dominio. Gli intendimenti del potere non hanno senso religioso e forse nemmeno etico, né un principio di autolimitazione del potere stesso, né l'apertura all'aiuto di un fattore più grande, cioè la fede. Ma lo stato ateo non esiste. Se non fa riferimento ad un principio che lo trascende e che quindi pone ad esso dei limiti, lo stato tende per sua natura ad attribuirsi una dimensione divina.

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  2. Immagine:

    Possible ricerca correlata: vacation

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  3. Ecco, rileggiamo queste parole nell'ottica attuale.
    Ora non abbiamo la paura di vivere, perché abbiamo la paura di morire, o comunque la paura per la nostra salute e per quella dei nostri cari.
    Quindi il lento ritorno alla normalità ci aprirà le porte a un bivio.
    Uno positivo: daremo valore alle cose che contano, dall'abbraccio al rivedere una persona cara dopo tanto tempo. Daremo meno valore alle cose più materiali.
    Uno negativo: il post epidemia potrebbe accentuare l'individualismo che abbia lasciato nel pre-epidemia potrebbe tornare in forma più spinta.
    Perché gli effetti della crisi economica potrebbero trasformarci in maniera negativa e qui possiamo citare il noto motto di Hobbes: "homo homini lupus".
    Vedremo quale bivio si prenderà.

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  4. In questo mondo del tutto è subito ogni cosa sembra scontata. Non dovrebbe essere così. Occorrerebbe rivalutare il senso della conquista e della scoperta.solo così si può rinfocolare l'entusiasmo e la soddisfazione personale. Il commento che hai inserito è stato pubblicato. Un abbraccio a te.

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    1. Ti ringrazio. Senza il desiderio tutto si appiattisce. Scompare la creatività e si azzera la fantasia.
      Un abbraccio.

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  5. Sono d'accordo con te, è vero, tutti vogliono apparire ricchi, colti, importanti e intelligenti, ma pochi accettano il duro sacrificio necessario per raggiungere lo scopo.
    Ho riassunto in breve, certo di essere capito.
    Ciao, fulvio

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    1. L'apparenza è un Covid-19 della personalità.
      Grazie Fulvio.
      Ciao.

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    2. L'apparenza è diventato lo scopo da perseguire. Non per tutti chiaramente, ma per buona parte delle persone. I giovanissimi, principalmente...ma spesso anche i loro genitori.

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  6. "Senza significato la realtà diventa arida, povera, non provoca più alcuna attrattiva".
    È proprio questo il punto, quando il significato non lo si intravvede più la vita stessa non ha più alcun significato.

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  7. Quando si perde il senso di ciò che si fa non ha più senso fare. Ma chi o cosa ci dà il senso delle cose? Finché rimane il desiderio di scoprirlo si è vivi, quando questo desiderio si affievolisce o scompare pur essendo in vita si è peggio che morti.
    sinforosa

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  8. Eh? L'uomo è infelice perché non sa di essere felice. Se qualcuno lo scoprisse diventerebbe immediatamente felice. Chi può naturalmente.
    Fëdor Dostoevskij

    La felicità sorride a molti e ride di altri... Come la fortuna.

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    1. Un concetto complesso che scava nel profondo dell'uomo scuotendo il suo groviglio di sentimenti a volte nobili e altre torbidi.

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    2. "Chi può naturalmente" è pieno di insidie.
      Fëdor Dostoevskij lo sa: "Se da una parte fosse la verità e dall'altra Cristo, io sceglierei Cristo". E non sbaglia perché l'uomo non conosce la verità, a volte la sfiora, ma poi l'ego gliela nasconde.

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    3. Hai perfettamente ragione, ma la fede è un dono. Io mi impegno tutti i giorni. È già tanto che seguo il rosario "Maria dei nodi" su TV 2000. Io non sento nulla, alla mia amica (ma sta meglio di me) da molto conforto
      Non so sinceramente quale conforto può dare a lei che apparentemente sta bene. Ma la fede è incondizionata. La vera fede.
      Lei già da bambina voleva diventare suora poi ha avuto un marito e tre figli.

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    4. La salvezza è un dono di Dio perché noi siamo peccatori e solo la sua Misericordia ci conduce alla vita eterna. La fede è una conseguenza del Credere e il nostro comportamento che si ispira alla Parola e ai Vangeli. E' una sequela. Credere significa amare Dio, amare Dio significa osservare i suoi comandamenti.
      Solo i santi percepiscono compiutamente l'amore verso Dio.

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  9. Sai, io penso che questa crisi che stiamo attraversando abbia messo tanta gente di fronte alla consapevolezza di non aver mai cercato nulla che andasse oltre la superficialità.
    Nessuna spiritualità, nessuna filosofia, niente di niente.
    Ma senza qualcosa di vero in cui credere cos'è l'uomo?
    Ti abbraccio.

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  10. Ci sono domande che non hanno risposte in grado di essere generalizzate e rimangono soggettive.
    Una di queste è: "Cos'è l'uomo?".
    Abbraccio Francesca.

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  11. Non credo che questa situazione nasca dal fatto che i giovani hanno tutto e lo hanno ottenuto senza lottare, ma più dalla superficialità ed ignoranza dei loro genitori i quali sono più bambini di loro: le mamme si fanno i selfie in pose ammiccanti, i padri sono magari provetti hater, insomma credo che l'assenza di una educazione ai valori della serietà e della sensibilità oltre che del ragionamento, sia la ragione dominante per la realtà che descrivi perfettamente nel tuo post. Credo che più che un rifiuto di chi si è ci sia la voglia di essere qualcuno in funzione degli altri o meglio della reazione che si vuole ingenerare nel prossimo, reazione spesso di invidia che si elabora in una patetica forma di piaggeria. Si desidera essere "qualcuno" a qualunque costo, senza esserlo davvero ed ecco che la rete ed i social in particolare sono il mezzo perfetto per riuscirci. Sta a noi cambiare per isolare soggetti come questi e pensare ad educare i figli in modo migliore per dare loro una formazione diversa da quella superficiale che,salvo importanti eccezioni, vediamo adesso.

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  12. molto giusto, purtroppo molto reale, abbiamo voluto si il boom economico, abbiamo dato ai ragazzi tutto quello che desideravano senza possibilità di richiederlo, le nostre scelte sono state smorzate, il nostro io è stato disintegrato, l'apparenza , l'effimera cosa che colpisce lo sguardo dei più, ci assale e noi purtroppo continiuamo a seguirla , sforzando qualsiasi forma di personalità
    Un abbraccio forte Gus mio

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    1. Bisogna contrastare la tecnologia che cerca di sostituire i cervelli con l'intelligenza artificiale.
      Quando si combatte una battaglia è possibile che ci siano sconfitte, ma qualcosa resta. L'esempio positivo.
      Abbraccio Nella.

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  13. Però dovresti sapere, tu più di altri, che la mente crea e gestisce le illusioni, filtra i fatti e li modifica. C’è un distinguo importante da fare: l’illusione è un fenomeno della percezione sensoriale, mentre l’errore è il frutto di un giudizio. L’illusione influenza comunque la valutazione e il giudizio sugli eventi, in particolare quando certe aspettative e desideri sono al centro della nostra esistenza. Va bene solo se ci rende felici o quantomeno sereni. Va bene quando consola.
    "Notte.

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  14. Una volta l'uomo camminava come la scimmia. Quattro gambe e niente mani. Poi si è alzato e con le mani ha fatto tante cose buone e tantissime sbagliate.
    Buona notte.

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  15. Cosa penserebbe oggi un laureando se leggesse che la Madonna partorì vergine, che la donna è nata dalla costola di Adamo, che un Dio (stanco) il settimo giorno si riposo'. Miracoli pane, pesci e resurrezioni (Lazzaro) e la prostituta divento'santa poi? Non ricordo.
    A Città del Messico io ho visitato il miglior museo antropologico del mondo dove si vede chiaramente l'evoluzione della scimmia all'uomo quasi normale. Uomo scimmia forse? Forse in quel tempo l'uomo era considerato una scimmia o forse l'uomo oggi non sa che è una "scimmia". Comprendi vero?
    Mi fa specie che la tua mente quando filtra così bene la ragione non pensi che, forse, qualcosa non va...qualvosa non torna. Almeno per raccontarci.

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  16. O meglio:qualcuno non è mai tornato per raccontare

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    1. Una volta provata l'esistenza di Dio finisce l'esperienza dell'uomo sulla terra. L'uomo è diventato dio.

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    2. E pensandoci bene, molti anni fa un uomo nato sulla terra, dopo averci vissuto 33 anni, venne ucciso e la sua anima si riunì al Padre che era nei Cieli. La sua anima dopo tre giorni, battuta la morte, rientrò nel corpo che gli apparteneva. Ecco, lui è l'uomo che cercavi, ma non ti è bastato per eliminare le tue incertezze. Quell'uomo tornerà alla fine del mondo e tutte le anime riprenderanno i loro corpi.

      https://www.amicidomenicani.it/una-volta-compiuta-la-risurrezione-ed-il-giudizio-universale-come-sara-il-nostro-corpo-sara-giovane/

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    3. Padre perché mi hai abbandonato...
      ... La sua anima si riunì al Padre che era nei cieli...(ma Dio non sta tra noi)? E quindi solo due persone (o spiriti) distinti e separati. Troppo mistero o troppa ignoranza gus. Il mistero è ignoranza. Noi, in verità, non sappiamo. Speriamo e basta. Ma va bene così.

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    4. Dopo la morte il giudizio divino è immediato e riguarda l'anima. La collocazione è una conseguenza del giudizio. Non c'è il "frattempo".
      Il Giudizio finale è solo una presa d'atto.
      Questi discorsi fatti da noi ci fanno cadere nel ridicolo.

      Questo post parla di educazione. E' meglio chiudere qui.

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  17. I tuoi figli sono cresciuti bene perché i genitori non si sono limitati a far conoscere i Valori che contano ma li hanno applicati nella realtà. L'esempio è il modo migliore per convincere le persone della bontà dei loro insegnamenti.
    Buona giornata Valeria.

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  18. Ciao Gus, è vero quello che dici nel post ma per fortuna ci sono sempre delle eccezioni :)
    A me non piace per niente sembrare quella che non sono o snaturarmi. Io, per dire, sono una di quelle che se fa una cosa sbagliata non la nasconde, perché una volta che hai sbagliato sei anche quello che hai fatto e nasconderlo agli altri non è che ti salvi da te stesso....
    Purtroppo in molti credono di dover inseguire chissà quale ideale di essere umano; che se non sei o non fai certe cose non sei meritevole di attenzioni, non sei in linea con la società che ti circonda. Tutti fanno la stessa cosa, tutti vestiti allo stesso modo...e sarebbe bello se fosse solo perché tutti hanno gli stessi gusti, gli stessi valori ma non è spesso per niente questo il motivo...

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    1. Leggendo i tuoi post e commenti credo di conoscere saggezza, onestà e semplicità che ti contraddistinguono.
      Ciao Paola.

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  19. Dio è in ciò che ci manca.
    Ciao Gus.

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    1. «Tutta la vita chiede l’eternità».
      Questo è quello che ci manca.
      Abbraccio Antonietta.

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  20. L'anonimato non è per i post, ma per farti scrivere più comoda.

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