domenica, aprile 26, 2020

Amicizia Amore









Come si arriva all'amicizia?

Ho trovato due frasi folgoranti: la prima di Proust " L'amicizia è la negazione di quella solitudine senza rimedio alla quale è condannato ogni essere umano". La seconda: " L'amicizia è un espediente sociale, come la tappezzeria o la distribuzione di bidoni di immondizie!" ( Beckett).

Parto dalla prima frase: Ci sono stati momenti, nella mia vita in cui mi sono sentito condannato ad una solitudine senza rimedio. L'amicizia non è affatto una solitudine senza rimedio: il rimedio è proprio la possibilità di condividere con altri il cammino verso il proprio compimento. Questa per me è l'amicizia.

La seconda frase rappresenta una critica di Beckett a Proust . Certo ogni rapporto può essere vissuto con superficialità oppure con una comunione di destino così profonda che fa sentire la compagna, o il compagno, di cammino, veramente come un sostegno indispensabile: proprio un amico/a.

Sempre cercando qui e là ho trovato che un certo Aelredo di Rievaulx (1110-1167) ha scritto uno splendido trattato intitolato L'amicizia spirituale.

Aelredo è un realista, sa che "l'amicizia può essere carnale, mondana, spirituale. Quella carnale nasce dalla sintonia del vizio; quella mondana si accende per la speranza di un guadagno; quella spirituale si cementa tra coloro che sono buoni, in base a una uguaglianza di vita, abitudini, gusti, aspirazioni."

Considero quest'ultima la più realista. E aggiungo che nell'amicizia spirituale c'è un desiderio, un gusto di tenerezza di dolcezza che si potrebbe chiamare sentimento interiore, o più profondamente potremmo chiamarlo amore.

Ci sono esempi di persone che pensano che l'ideale sia vivere senza dover consolare nessuno, senza essere di peso o causa di dolore per chi hanno vicino, senza trarre gioia dal bene degli altri, stando bene attenti a non amare nessuno e a non curarsi di essere amati da qualcuno.

Questo è l'errore che impedisce la vera amicizia.