venerdì, marzo 08, 2024

Superare il problema della scelta

 


La libertà è una continua ricerca della qualità del tuo modo di vivere. Si deve scoprire ogni atteggiamento, azione e pensieri che costituiscono errori. Il problema è la nostra incapacità di non comprendere la complessa struttura dell'errore e commetterlo, senza capire che stiamo sbagliando.
Molti pensano che la libertà sia la possibilità di scegliere; invece, è libero chi non deve scegliere perché la sua coscienza sa dove si trova il giusto.
È un uomo libero il samaritano che non si pone il problema di aiutare un uomo ferito perché sa che è quello che deve fare, mentre il levita e il sacerdote pensano alla scelta: dovrei aiutare quella persona che giace sul ciglio della strada, ma se sta solo fingendo e mi aggredisce, che ne sarà di me? Ha scelto la liberà imperfetta, quella che ti fa scegliere e poi sbagliare.
Sofocle disse: Non si può conoscere veramente la natura e il carattere di un uomo fino a che non lo si vede gestire il potere.
Il potere e il desiderio di grandezza, assorbono il cuore dell’uomo avido, lo ubriacano e gli causano una specie di delirio di onnipotenza, calpestando tutti i valori. Quanto più grande è il potere, tanto più cresce l’abuso degli altri uomini dimenticando che esso è il nulla, se non riconosce di essere creatura.
Non dimentichiamoci che ci sono altri abusi di potere anche nel nostro piccolo mondo domestico, causando danni irreparabili, togliendo la vita a chi si ribella alle vessazioni, e stravolgendo la vita alle piccole vittime, che vengono private dei loro diritti primari: Amore e serenità.
Quando una cultura diventa dominante il suo contenuto è così sistematicamente veicolato dai media che si innesca una veloce osmosi che riesce ad informare inconsapevolmente la mentalità di tutti.
Così che a un certo punto la fisionomia stessa del muoversi della società e dei singoli diventa totalmente riconducibile alle immagini e ai parametri mentali degli strumenti di comunicazione.
È molto raccapricciante vedere un individuo totalmente determinato nei suoi giudizi e nelle sue movenze dal dettato comune.
L’uomo non può vivere al di là della coscienza riducendola ad un apparato anonimo come la legge o lo stato. L'irriducibilità della coscienza è minacciata dai mezzi di comunicazione di massa e dalla generale computerizzazione della società.
È molto facile per noi riuscire a immaginare istituzioni organizzate così perfettamente da imporre come legittima ogni loro azione. Basta disporre di una efficiente organizzazione per consentire qualunque cosa. Così potremmo sintetizzare l'essenza di ciò che ci minaccia: gli stati programmano i cittadini, le industrie, i consumatori, le case editrici e i lettori. Tutta la società un po' alla volta diviene qualcosa che lo stato produce. Nell'appiattimento del desiderio ha origine lo smarrimento dei giovani e il cinismo degli adulti. E nell'astenia generale l'alternativa qual è? Un volontarismo senza respiro e senza orizzonte, senza genialità e senza spazio e un moralismo d'appoggio allo stato come ultima fonte per il flusso umano.
In Italia non esiste più autorità, esiste, invece, uno sterminato potere. Tutti ne hanno. Il ministro, l'industriale, l'impiegato della posta, il ladro, il giudice e il banchiere. L'immagine televisiva, il libro che finge di non avere scopo, la musica ripetuta fino all'ossessione, il disco o il vestito amato dai ragazzi di quindici anni.
Il Potere non ha un volto riconoscibile: è anonimo, vuoto, gelatinoso, vischioso, e aderisce a coloro che lo desiderano e anche a coloro che non lo amano.
Se tutti hanno potere, nessuno lo afferra. Così è lui che ci possiede, senza che noi lo sappiamo.
Poche epoche come la nostra sono state così schiave della soggezione e del fascino del potere.


67 commenti:

  1. Immagine:

    Il dubbio della scelta.

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  2. "Molti pensano che la libertà sia la possibilità di scegliere; invece, è libero chi non deve scegliere perché la sua coscienza sa dove si trova il giusto." Osservazione interessante e molto acuta sulla quale rilancio dicendo che la libertà si ha quando siamo noi a decidere per la nostra vita e quindi decidendo senza pressione o repressione alcuna, cosa fare e se procedere ad una scelta tra due strade o decidere di volerle entrambe sempre che non siano tra loro in evidejtecantitesi.

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    1. Giustissimo Daniele. Non dobbiamo essere schiavi di quello che hanno tentato di imporci, oppure perché siamo schiacciati delle nostre paure, perché è nella nostra conoscenza è già scritto quello che dobbiamo fare.

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  3. Sembra un paradosso, ma solo chi non problemi di scelta vive nella libertà perfetta, mentre quello che su ogni problematica è costretto a scegliere vive una libertà imperfetta perché chi sceglie corre il rischio di sbagliare.

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  4. Quando si affronta questo argomento mi viene in mente una persona , femmina, che se avesse soldi e potere farebbe dei gran danni a molte persone, ed ora che è una comune persona fa solo del male a me e a chi ha attorno...

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    1. È difficile generalizzare basandosi su esperienze personali.

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  5. Il problema della scelta deriva dalla eccessiva razionalità per cui si vogliono trovare i pro e contro di ogni situazione e soppesare quella che conviene di più perché presenta meno rischi per sè e per gli altri.
    Diventa più facile quando non si hanno responsabilità e quindi si può scegliere facilmente quello che ti va di fare in quel momento.
    Questo succede quando si è completamente soli e ogni scelta riguarda solo se stessi. Oppure quando si è talmente sottomessi al potere da non aver bisogno di pensare per sapere quel che devi fare o meglio quello che gli altri vogliono che tu faccia.

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    1. La fortuna è avere una coscienza che si è formata con la capacità di scegliere il buono e il giusto.

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  6. Il potere ha diverse forme e spesso si spaccia per finta libertà…la soluzione credo che sia nelle righe iniziali del tuo post: non scegliere, essere al di sopra di questa fasulla libertà che in realtà ti imprigiona e ti obbliga … ma per arrivare a non scegliere perché si sa già cosa fare, quella è una cosa che appartiene solo ai saggi, credo.

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    1. Il Potere non si può evitare. Sarebbe auspicabile se prendesse la strada che porta a scegliere le persone oneste e giuste, difficilmente corruttibili.

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  8. A sorpresa il Rapporto Censis 2010 ha individuato la natura della crisi in un «calo del desiderio» che si manifesta in ogni aspetto della vita. Abbiamo meno voglia di costruire, di crescere, di cercare la felicità. A questo fatto andrebbe attribuita la responsabilità delle «evidenti manifestazioni di fragilità sia personali sia di massa, comportamenti e atteggiamenti spaesati, indifferenti, cinici, passivamente adattivi, prigionieri delle influenze mediatiche, condannati al presente senza profondità di memoria e di futuro». Come mai, se siamo stati in grado di raggiungere importanti obiettivi nel passato (casa, lavoro, sviluppo...), adesso «siamo una società pericolosamente segnata dal vuoto» e a un ciclo storico pieno di interesse e voglia di fare ne segue un altro segnato dal suo annullamento?

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    1. Oggi tutto è precario e l'unico obiettivo è il Potere fine a sé stesso per schiacciare gli altri.

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    1. La Festa della Donna è una presa per i fondelli quando questa creatura non può scegliere nemmeno l'abito da indossare.

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    2. Viola, non posso farti gli auguri per il rispetto che ho per te.

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  10. Sarebbe proprio il contrario, ho capito quello che voi dire, ma non essere geloso Gus.😏
    Io ho sempre fatto quello che ho voluto. Anche per questo non mi sono mai sposata e nemmeno ci penso a convivere con qualcuno. Nemmeno con la badante. 😅
    Questa frase mi convince ancora di più che quello che ho sempre pensato di te non è sbagliato.


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  11. In teoria la scelta è superflua perché la misura e la giustezza sono universali. Poi subentrano millemila sottocategorie. E bisogna tenerne conto. Perché ogni situazione è anche millimetricamente differente e non si può applicare lo stesso metro per tutto. Come rispondi a LaTEI non puoi generalizzare partendo da esperienze personali, quelle legate ad ognuno di noi. Quindi la scelta c'è ed è legata a infiniti fattori, non solo all'egoismo, al potere, alla cattiveria. Bisogna semmai discernere per il meglio, venire incontro a tutto e tutti facendo meno male possibile, è la vita mio caro. E non stiamo parlando di chi deve scegliere di fare una guerra o meno, ma anche di chi deve scegliere una badante o meno.

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  12. In generale guardiamo come la donna vive in Iran, Afghanistan e in tutte le nazioni governate secondo l'ideologia del fondamentalismo islamico.
    E cosa pensare delle donne, a milioni, infibulate, ammazzate dai compagni gelosi, il genocidio di 500,000 donne in Ruanda. Non si contano più gli stupri che in diverse nazioni non sono nemmeno puniti.
    Sottopagate, obbligate per sopravvivere ai lavori più umili, costrette alla prostituzione a partire dai 13/14 anni.
    Senza pudore continuano con questa Festa delle Donne che è nella realtà un Olocausto.

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  13. Sofocle la sapeva lunga. Quel poco che ho imparato nella mia vita è che bisogna dare potere a chi non lo vuole: farà di tutto per svolgere il suo compito e poi si scanserà con gioia tornando alla propria routine. Ci sono persone così? Sì, ci sono e sono quelle che amano la propria libertà e, per questo, proteggono quella di tutti. Ah! non hanno bandiera i giusti, non hanno tessere e colori, sanno che l'uomo è fragile e si giudica dai fatti, direi meglio "dalle opere".

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  14. La libertà è qualcosa che abbiamo dentro di noi, e che dobbiamo difendere a tutti i costi, è il nostro esserci, autodeterminarci, scegliere e anche poter cambiare idea se lo riteniamo giusto.
    Quando cominciamo a delegare a terzi queste cose, allora iniziamo a diventare schiavi.

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  15. 9 marzo 2020 data da ricordare
    Buon fine settimana

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    1. Grazie per la data che parla di libertà tolta o grazie per il buon fine settimana?

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    2. Non angustiamoci su su, arriverà il Karma, 🤣🤣🤣🤣

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  16. E pensare che se il potere lo si mettesse al servizio dei più deboli, fragili, bisognosi il mondo sarebbe un paradiso in terra, invece!
    Buona domenica Gus e grazie.
    sinforosa

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    1. Il Potere e abusarne è il difetto più grande dei politici.
      Ciao Sinforosa.

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  17. Se si guarda la foto che anticipa il tuo post, vi è un uomo con una cartella si presume da lavoro, ed ad un tratto deve scegliere .......... vado a lavoro o me ne vado a passeggio ...... la non conoscenza ti porta ad una scelta, è non si è schiavi di nessuno.

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    1. Personalmente credo che il tuo amico volesse dire il contrario nel corsivo. 🫤

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    2. Giovanni, il problema è che se tu conosci già la strada giusta sei nella condizione di uno che non può sbagliare.
      Invece, dovendo fare la scelta, c'è la possibilità dell'errore.

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    3. Farfalla, forse Giovanni non ha compreso la differenza tra libertà perfetta e libertà imperfetta.

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    4. La libertà perfetta è quando il potere ti mette in condizione di non scegliere, perché è un potere "buono".
      Imperfetta è quando il potere ti obbliga ad una scelta che puoi rifiutare con la conoscenza, vedi il 9 marzo 2020 quando è stato istituito il lockdown.
      Sono troppo intelligente 🤣🤣🤣

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  18. Brutta bestia la voglia di potere... L'antidoto è chiaramente indicato nel Vangelo di Gesù, che indica nel servizio il massimo della realizzazione autentica dell'umanità: "Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve." Buon fine settimana.

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    1. Il vangelo porta sempre chiarezza. Cristo ha parlato agli uomini duemila anni fa, ma il suo insegnamento è attuale oggi e lo sarà anche per il futuro.
      Nel cristianesimo non si parla di guerre come nelle religioni islamiche e nell'ebraismo.
      Grazie.
      Ciao.

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  19. Perdonami ma l' inquisizione durata oltre due secoli è stata peggio di una guerra.
    Meglio che non aggiungo altro. Ora vedono diavoli ovunque. Poveri noi

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    1. L'inquisizione non l'ha ordinata Cristo.
      La Chiesa veicola il divino servendosi dell'umano che sbaglia.
      Succede che la Chiesa è la comunità dei credenti, ma i credenti non partecipano come dovrebbero fare. Si limitano di andare in parrocchia ogni domenica, anche se ora non lo fanno più.

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    2. Nessuna guerra ha ordinato un dio, semmai nel nome di un dio.
      Smettila Gus, tutti sanno cos'è stata l' inquisizione, sprofondi nel ridicolo se cerchi di fare l' avvocato delle cause perse.
      Buona notte

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    3. @Gus - chissà se la chiesa si domanda il perché *ora non lo fanno più*
      Sarebbe interessante saperlo.

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    4. Hanno capito che la fede non può imporsi.

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    5. Allora speriamo che continuino a svuotarsi, così forse capirà che deve farsi un po' di autocritica. E ne ha parecchia da farsi per fare in modo che la gente riacquisti fiducia e torni a popolare.

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    6. Quello che accade è colpa della Chiesa?

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    7. Accade dove? Nella chiesa o fuori della chiesa?
      Ah già ho dimenticato che siamo umani quindi portato all'errore. Allora gridiamo tutti in coro: "W l'errore! W le giusitficazioni"
      Non lamentarti poi se tutto va a pu..... Buon proseguimento di errori

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    8. Hanno capito gli errori della Chiesa San Francesco e Santa Caterina. Senza la Chiesa sarebbe peggio.

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  20. E sulle Crociate e Inquisizioni leggete queste notizie per fare chiarezza.

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  21. https://www.bluedragon.it/medioevo/crociate_e_inquisizione.htm

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  22. Per non perdere tempo cliccate su QUI

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  23. Quante donne sono state bruciate dall Inquisizione?
    Levack ha valutato le esecuzioni capitali al 55% dei processi, giungendo pertanto a un totale di giustiziati pari a circa 60.000 persone in tre secoli. In questi processi l'80% degli accusati era di sesso femminile, mentre in Estonia (60%), Russia (68%) e Islanda (90%) vi fu una predominanza maschile.

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    1. Le Inquisizioni non sono state eseguite né da Dio, né nel nome di Dio.
      Non stravolgere la realtà solo per la libidine di affermare il contrario di quello che scrivo.
      E parliamo di mille anni fa.

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    2. E le guerre sante cosa sono secondo te?
      Nel cristianesimo non si parla di guerre come nelle religioni islamiche e nell'ebraismo.
      Segui l' esempio dei bravi cristiani: non giudicare! Anche la chiesa ha passato momenti bui e ne sta passando ancora ma ben nascosti, gli abusi sui minori di Boston non sono tanto lontani Nessuna libidine, ancora dimostri che non hai capito nulla.

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  24. Il tribunale dell’Inquisizione, degno parto della truce anima del Secondo Filippo di Spagna, che che ne dicano gli storiografi di esso, non potea sopravvivere al progresso della civiltà. Due secoli e più di vita erano stati più che mai sufficienti non già, ma superflui per una istituzione, che partorita in un tempo in cui la barbarie era in fiore, si credé atta al mantenimento ed alla illibatezza della cattolica fede; la quale pè suoi santi dettami, e pe’ precetti suoi allo spargimento dell’umano sangue avversa è; sendo religion d’amore, tutta pura, tutta bella, tutta verginale; non religione di carnefici, non religione di roghi. Dunque fra le molte demenze dell’umano spirito e piuttosto fra le umane pernizie porre l’inquisizione è mestiere.»

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  25. Questa è una degna risposta.

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  26. Il concetto di base è che gli assassini erano uomini di Chiesa.
    Nei Vangeli è scritto che a chi ti dà uno schiaffo devi porgere l'altra guancia.
    Io parlo di questo cristianesimo.
    Hai letto la ricostruzione dei fatti del mio link?

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  27. Credo che possiamo dirci liberi quando facciamo delle scelte conformi alle nostre convinzioni, prendendoci anche il rischio di commettere degli errori . Ciò perché gli errori stessi possono sottendere quell' opportunità che chiamiamo esperienza e, grazie ad essa, possiamo porre le basi per scelte nuove, diverse e, magari, anche migliori.

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  28. Io prendo esempio dal samaritano. Quando vede un uomo allungato nel ciglio della strada non commette l'errore del sacerdote e del levita. I due optano per la scelta: "Quell'uomo è ferito, oppure finge e come vado a soccorrerlo mi ammazza e prende i miei soldi."
    Decidono che l'uomo stia fingendo e proseguono per la loro strada.
    Questa è la libertà imperfetta perché è possibile sbagliare.
    Il samaritano non si pone nessun problema e pensa: "C'è un uomo ferito e io devo aiutarlo".
    Questa è la libertà perfetta perché quello che deve fare è già scritto nella sua coscienza.

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  29. Sono sulla linea di Fabio Melis: fare delle scelte personali prendendoci il rischio dell'errore. "Errare Humanum Est", è il perseverare che diventa diabolico. Conosci qualcuno, anche nella storia, che non abbia mai commesso errori? Se fossimo perfetti vivremmo in un mondo diverso da quello di oggi.

    Il guaio è che certi errori continuano a ripetersi. A volte non impariamo niente dalla storia, o impariamo solo ciò che ci garba. Questo è il dramma...forse l'uomo non conosce la guerra? Il sangue e la strage di innocenti?

    Ciao Amico Gus buona domenica
    e alla prossima

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    1. È importante non avere una vita sbagliata.

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  30. La libertà è una delle più grandi conquiste dell' uomo.
    Essere liberi vuol dire anche fare delle scelte, è ovvio non sempre sono quelle giuste, ma gli errori servono proprio per imparare

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    1. Le scelte sbagliate possono rovinare la vita di una persona.

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  31. Buona notte Gus!
    Non è vero che io voglio sempre contraddirti.
    Io non credo più a nulla.

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    1. La mia vita cerca l'aderenza ai Comandamenti e a Cristo.
      Nessuno può contestare la mia scelta. L'inquisizione non mi appartiene. È un'entrata a gamba tesa contro il mio essere cristiano.

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  32. Non contesto la tua scelta... che non dovrebbe essere una scelta. Se ti fa stare bene concordo, ma la chiesa di oggi appartiene all' uomo, con pregi e difetti.
    Ciao

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  33. La smania di potere ha sempre logorato.Che poi più sei potente più aumentano le responsabilità e le luci dei riflettori sotto cui è posta la tua azione. Ma il senso del giusto secondo me è innato: nessun potere può dartelo nessun potere può togliertelo. Come il buon samaritano, sì: non è stato istruito per aiutare il prossimo, lo ha fatto e basta. Interrogarsi per capire cosa sia più giusto fare significa dare spazio alle possibilità, che sono tante, mentre la scelta coscienziosa va dritta per la sua strada, è una sola e non sbaglia mai.

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    1. Il samaritano era ateo, ma la sua coscienza che si è formata viene da esperienze della vita che ha affrontato con onestà.
      Sì, il ferito sul ciglio della strada stava male e spettava a lui aiutarlo.
      Il sacerdote e il levita pur essendo cristiani a causa della mancanza di coraggio hanno scelto e sbagliato.
      Il prossimo, che i discepoli non capivano, viene svelato da Cristo e va oltre ogni tesi religiosa.
      Ebraismo e islamismo non sanno cosa sia il prossimo e scadono in inutili e dannose ideologie.

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  34. Il commento di Marina, senza fronzoli, dà chiarezza al mio post.

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