mercoledì, febbraio 21, 2024

Sapere non basta. Desiderare nemmeno.

 


Non sempre individuare quel che va male corrisponde ad avere un'altra idea di “bene”. Ma quand'anche lo si sapesse o intuisse, per contrapporsi non bastano gli uomini di buona volontà allertati. 
Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti difficili. Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi, orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione, senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del bene, traditori, sfrontati, accecati dall’orgoglio, attaccati ai piaceri più che al prossimo, con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata la forza interiore.
Guardati bene da costoro o
 allertati dall'idea benefit di comunanza. Il sistema e la sua modalità liquida ci ha corroso, intorpidito, asservito, addomesticato. E seguiterà per generazioni anche se dovessimo ripartire dalla clava da domani mattina. Identificare ciò che non va non sempre equivale ad avere chiarezza sulla cosa giusta. E soprattutto comunicarselo in modo da trasformarlo in azione sovversiva.
Tante anime di buona volontà non fanno in automatico un “pensiero” da cui una dottrina, da cui un'azione. E, conciati come siamo c'è un'unica speranza (che speranza non è) che scenda in campo (meglio in terra) un portatore sano di alternativa. Ma la logica vorrebbe che sorgesse dal basso mentre ormai siamo solo in condizione di sentire dall'alto. Perché il basso siamo noi. Che, muti e rassegnati, indignati solo a metà, continuiamo a digerire fino a farci scoppiare la bile.
Sapere non basta. Desiderare nemmeno.


                                       Rassegnazione per principianti 

Tu non cercare nulla. Non c'è niente da trovare,
Niente da capire. Accontentati.
Quando verrà il loro tempo fioriranno i tigli
Sopra la tomba scavata di fresco.
Quando verrà il suo tempo si dissiperà il buio,
Scintillerà la luce rinata.
Niente è concluso, tutto continua.
E tu sarai allegro. O forse no.
Tra sparire e ricominciare
L'impossibile accade.
Come e perché non è stato svelato.
Suona nuova al principiante l'antichissima melodia.
Per cercare il senso profondo, non sprofondare.
Tu non cercare. Così lo troverai.

                                                      Mascha Kaléko 

72 commenti:

  1. Immagine

    Margherita Manzelli - Artworks for Sale & More

    RispondiElimina
  2. Si deve volere con volontà e impegno costante, con qualche pausa...
    come Sinner, più o meno 😏

    RispondiElimina
  3. È il problema di sempre. Non basta individuare il male, ma se vuoi il bene devi insistere nella ricerca. Difficile con la società attuale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vero Gus, però potremo dire davanti a Dio che ci abbiamo provato con tutte le forze. Il problema è che spesso soprattutto ultimamente, non si individua nemmeno il male minore. Nulla è semplice: siamo nati per soffrire! Alleluia... seguiamo la croce che , se mi permetti, a Lui non è durata tanto, oltretutto poi compensato da un infinito amore universale che nessuno avrà mai e che forse ha sofferto più di Lui. Concordo che Lui è salito sulla croce per noi, ma io (forse) non ero ancora nata...che male ho fatto??
      Oggi brutta giornata...si capisce vero? chiamalo pure libero arbitrio e quando va bene "miracolo"
      Notte!

      Elimina
    2. Cristo libera dalla morte i figli di Dio nati, che vivono il presente e quelli che nasceranno.
      Questo è il concetto rivoluzionario del cristianesimo.
      Bona notte.

      Elimina
    3. il male minore? :)
      buon risveglio, nor@

      Elimina
    4. perdona l'intromissione, gus

      Elimina
    5. Hannah Arendt insegna che il male minore è sempre un male.
      Per questo io accetto il male originario.

      Elimina
    6. Intromissione?
      Intervento attivo, molto gradito diverso da una fastidiosa ingerenza.

      Elimina
    7. Non sai Poe che dal male minore parte quello maggiore?
      Insegnamenti di Gus.
      Fastidiosa ingerenza Gus? Io dono tutti i giorni la mia sofferenza a Dio. So che Lui mi ama e mi vuole assolutamente in vita. L' ha dimostrato molte volte solo per non peggiorare le situazioni
      È un dono, sono soddisfazioni!

      Elimina
    8. Giorgia, ho risposto a antonypoe. Non c'è nessun riferimento alla tua persona.

      Elimina
    9. *Non sai Poe che dal male minore parte quello maggiore?
      Insegnamenti di Gus*
      Giorgia, la mia affermazione è molto diversa dalla tua interpretazione.
      Ciao.

      Elimina
    10. Avevi scritto in negativo tempo fa, che dalle piccole "cose" nascono le grandi, forse come tentazioni

      Elimina
    11. "chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti".
      forse giorgia-chiara si riferisce a questo.
      ciao

      Elimina
    12. Bravo! Poe tu comprendi di più.
      Buona domenica a voi tutti

      Elimina
    13. buon martedì a entrambi

      Elimina
  4. Al sapere e ed al desiderare va aggiunta la voglia di perseverare nella lotta per un vero cambiamento

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il concetto è quello che hai espresso.
      Il problema è che accade un cambiamento che è l'esatto contrario di quello che noi desideriamo.

      Elimina
  5. Ciao Gus. è il 28 febbraio. Ti penso e ricordo la storia che hai raccontato.
    Sperare. Continuare a sperare nelle vite che ci sono state donate e che continuiamo ad amare. Leggo: Ci sono molte piccole persone, in luoghi piccoli, facendo piccole cose possono cambiare il mondo. Credici. Una rosa per Bruna. Bacio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non spero e non dispero. Mi piacerebbe toccare con mano e vivere in un mondo diverso.
      È quasi l'ora di trascinarsi verso un letto paurosamente vuoto e sulle spalle un sacco di cose brutte che i media ci hanno raccontato.

      Elimina
  6. Oggi, 21 febbraio, è il compleanno di mio fratello!...66 anni ovunque lui sia

    RispondiElimina
  7. L'incipit di questo tuo post esprime molto bene i nostri tempi: in tanti sentono che "qualcosa non va", ma pochi sembrano avere soluzioni; e spesso è bene guardarsi da chi dice di averne.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Probabilmente le soluzioni non esistono come realtà, ma come sogni.

      Elimina
  8. cerco per puro il piacere di farlo.
    e sono allegro quasi sempre.
    lieto giorno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bene.
      Io ho motivi per essere allegro e altri per essere triste. Per ora prevalgono i secondi.
      Gaio giorno.

      Elimina
    2. tempo scaduto? :)
      ciao

      Elimina
  9. IL GIORNO DOPO

    Ci svegliammo. Il sole appariva sporadico
    attraverso le strette fessure di grigie persiane.
    Facesti un gran sbadiglio. Ammetto francamente:
    non era un bel rumore. E mi era chiaro:
    i coniugi non ardono d’amore.

    Io ero coricata. Tu ti guardavi allo specchio.
    Con discrezione eri assorto nel farti la barba.
    Stendevi la mano verso la spazzola e la pomata.
    Ti guardavo muta. Portavi il sigillo
    del marito perfetto.

    Come all’istante molte cose mi disturbarono!
    – La stanza, tu, i fiori quasi appassiti,
    i bicchieri, che ieri sera avevamo vuotato,
    gli avanzi della confettura che si era gustata.
    … Tutto ciò si vede al mattino con altri occhi.

    Durante la colazione non hai parlato. (Occupato con le michette.)
    – È igienico, ma non molto bello.
    Ho visto la gelatina di frutta sulle tue labbra,
    ti ho visto inzuppare nel caffè il pane imburrato –
    una cosa che odio con tutte le mie forze!

    Mi sono vestita. Hai scrutato le mie gambe.
    C’era ancora l’odore del caffè bevuto tempo prima.
    Andai alla porta. Il mio lavoro cominciava alle nove.
    Avevo un forte presentimento – Ma dissi solo:
    “È ormai ora! Devo andare…”.






    Mascha Kaléko

    RispondiElimina
  10. Ho smesso di fare volontariato anche perché cominciavo a bearmi del quanto ero bravo. Davo soprattutto per prendere. La "parvenza della pietà" a proprio uso consumo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non eri nei lavori socialmente utili? :) Hanno una durata.
      Scrivi molto bene Franco

      Elimina
  11. Forse è giusta la tua decisione, ma chi riceveva il tuo aiuto, ora lo ha perso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è sbagliato quello che dici. Ho preso una decisione che comunque ha penalizzato il sistema, ma conto sul fatto che nessuno sia indispensabile e che nell'ambito del volontariato romano si trovi sempre nuova disponibilità. Importante è continuare a vivere con uno spirito aperto, facendo fronte - quando possibile - a tante incomprensioni..

      Elimina
    2. E' vero che nessuno è indispensabile, ma è anche vero che il sostituto sia meno bravo.

      Elimina
  12. La tentazione ci allena, il dubbio è un tormento. Lui, però, non era tormentato dalla tentazione. Tra le prove e il suo grido: non credo più! c'era la differenza che distingue l'assenza dal nulla. Il suo posto non è vuoto; non vi è nulla.
    In questi giorni mi è capitata tra le mani la prima versione italiana del romanzo, L'impostura, che lo scrittore cattolico francese Georges Bernanos aveva pubblicato nel 1927.
    Lo sto rileggendo e mi impressiona la figura di questo sacerdote, l'abbé Cénabre, che precipita nel gorgo dell'incredulità divenendo in pratica un prete ateo, un ministro di Cristo che non crede in Cristo. Ho scelto poche righe che invito a scandire lentamente, soprattutto nella sottile ma acuta distinzione tra «assenza» e «nulla»: sì, l'assenza non è identica al nulla. E questo sacerdote è ormai andato oltre la tentazione: essa è per certi versi preziosa, perché ci allena (Cristo stesso vi si sottopone). È andato oltre il dubbio lacerante che tormenta e quindi tiene vigile la coscienza. Egli è andato oltre anche l'assenza di Dio, ossia il suo silenzio.
    Il posto vuoto in casa è pur sempre il segno che manca qualcuno che si rimpiange o si attende di nuovo. No, nell'anima dell'abbé Cénabre non c'è più uno spazio vuoto da colmare, c'è semplicemente il nulla. Perciò, non si può neppure dire che sia ateo nel senso nobile del termine, cioè che viva con un'assenza con la quale si confronta.
    Per lui ormai è il nulla il grembo che lo sta risucchiando, un atteggiamento che non permette nemmeno di sentire la mancanza della fede e dell'amore, della realtà e della ricerca. Per questo, egli già da giovane seminarista «non sapeva voler bene… neppure a sé stesso». Può essere in agguato per tutti questo rischio, questo vuoto.
    L'assenza è la mancanza di comunicazione. Un distacco definitivo.
    Non è casuale. Ha un significato che a volte è difficile da comprendere perché la lontananza non scoppia all'improvviso ma matura lentamente giorno dopo giorno fino all'esplosione manifesta.
    Mi piace la valenza cangiante dell'assenza.
    Il camaleonte si acquatta tra le foglie e, nascondendosi, diventa foglia...ed è ancora più presente perché si immedesima nella natura che lo circonda...immobile per non farsi catturare resta fermo in attesa di riprendere a camminare e di diventare un altro...un colore nuovo.

    RispondiElimina
  13. OT

    Su sky trovi un ottimo film tratto dal romanzo di Cesare Pavese, *La bella estate* La Bella Estate di Laura Luchetti. Actors: Deva Cassel Anno:2023

    RispondiElimina
  14. Molto bella.
    "Rassegnazione per principianti

    Tu non cercare nulla. Non c'è niente da trovare,
    Niente da capire. Accontentati.
    Quando verrà il loro tempo fioriranno i tigli
    Sopra la tomba scavata di fresco.
    Quando verrà il suo tempo si dissiperà il buio,
    Scintillerà la luce rinata.
    Niente è concluso, tutto continua.
    E tu sarai allegro. O forse no.
    Tra sparire e ricominciare
    L'impossibile accade.
    Come e perché non è stato svelato.
    Suona nuova al principiante l'antichissima melodia.
    Per cercare il senso profondo, non sprofondare.
    Tu non cercare. Così lo troverai.
    Mascha Kaléko"
    Bello il finale del tuo post.

    RispondiElimina
  15. A me non consola nulla, NULLA! Sono alla frutta.
    Buona giornata

    RispondiElimina
  16. Buongiorno. Grazie per le tue riflessioni, che in parte condivido, e soprattutto per la splendida poesia di Mascha Kaléko.

    RispondiElimina
  17. Scusami Gus ma non ho capito a chi ti riferisci quando scrivi: "conciati come siamo c'è un'unica speranza (che speranza non è) che scenda in campo (meglio in terra) un portatore sano di alternativa."
    Forse a Cristo?
    Se così fosse, io lo accetterei volentieri però dobbiamo anche noi, dal basso, dargli una mano. Anche se onnipotente non può fare tutto Lui.
    Ci ha forniti di intelligenza, di parole, di capacità perché non usarle, invece di sperare?
    Buona serata a te ❤️👋

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Nel nostro libero arbitrio si scontrano il bene e il male. La mia impressione è che attualmente stia vincendo il secondo. Solo un leader con principi sani potrebbe ribaltare la situazione.
      Ciao.

      Elimina
  18. "Guardati bene da costoro o allertati dall'idea benefit di comunanza."
    Su questo pensiero sono d'accordissimo e l'ho messo in pratica, sia nel virtuale che nel reale. Riabbraccio siempre ❤️👋

    RispondiElimina
  19. 🫂 Ho scoperto che significa abbraccio 😄😄😄

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un abbraccio grande che partendo da ogni famiglia coinvolga tutti gli uomini che desiderano l'amore e la pace.

      Elimina
  20. Capisco benissimo che con i tempi di oggi è dura avere prospettive che aiutino a guardare il futuro con fiducia. È dura oggi come oggi vedere oltre ciò che vediamo. Ovunque ti giri guerra, morte, persecuzioni, disgrazie di vario genere, gente che soffre...c'è di che essere travolti.

    A volte penso ad alcuni versetti del terzo capitolo dell'Ecclesiaste e cioè "Per ogni cosa c'è una stagione": una stagione per ridere e una per morire, una per giocare e una stagione (ahimè) per uccidere.

    Ciò che mi preoccupa (e a volte mi spaventa, ma credo di averlo già scritto qui sul tuo blog) è questo clima da "Resa dei Conti" dove nessuno demorde dalle proprie posizioni anche a costo di distruggere tutto e tutti. Mancano le mediazioni, manca quel pensiero che diceva: "In medio stat virtus"...e potrei continuare.

    Molto belle le parole che hai postato di Mascha Kaléko e che non conoscevo affatto.
    Un salutone e alla prossima Amico Gus

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Solo l'intervento di una voce forte potrebbe ribaltare la resa dei conti in una vittoria del bene.
      Salutone.

      Elimina
  21. < Quando si è disperati si è portati a credere che prima o poi debba finire, che la luce arriverà.
    E' istinto di auto-conservazione. Per questo apprezzo la poesia nonostante non ne condivida totalmente il contenuto >




    "Nel nostro libero arbitrio si scontrano il bene e il male. La mia impressione è che attualmente stia vincendo il secondo. Solo un leader con principi sani potrebbe ribaltare la situazione."

    Intanto ribaltiamo la frase,solo il leader con principi sani e rappresentativo di vero amore potrebbe ribaltare la situazione:)

    Notte Gus

    RispondiElimina
  22. Non cercare nulla ed accontentarsi è come dire di aspettare gli eventi restando inerti. La vita è un viaggio, non si può sempre rimanere sotto un bell'albero ad aspettare che arrivi sera.

    RispondiElimina
  23. Guarda sul non "accontentarsi" invece io la vedo come causa scatenante di tutte le forme di conflitti che sfociano in guerra,nel piccolo e nel grande.

    Accontentarsi sta a quell ' apprezzare ciò che si ha e non a quello che ha il vicino o l' altro Stato ,godersi la vita per la sua semplicità...

    < La poca fede non fa vedere la Bellezza della vita che è un miracolo che si ripete ogni giorno. Conosciamo solo l'egoismo e consideriamo Dio come un nostro avvocato non conoscendo il progetto del Mistero>.

    Unisco tasselli dove percepisco verità,comprendi Gus?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È da vili accontentarsi quando vengono e si prendono molto di quello che hai. Non è egoismo ma dignità.

      Elimina
    2. < Identificare ciò che non va non sempre equivale ad avere chiarezza sulla cosa giusta. E soprattutto comunicarselo in modo da trasformarlo in azione >

      Bisogna prendere atto di quella forma di individualismo che scatena l'egoismo...anche questo può assumere dignità collettiva!

      Elimina
    3. L'individualismo c'è sempre. Meglio quello che serve agli altri che quello totalmente fine a sé stesso.

      Elimina
  24. Questa nostra società è alla deriva totale, ci vuole un forte cambiamento, ma non vedo volontà.

    RispondiElimina
  25. Il fatto è che ci siamo assuefatti tutti al male imperante, siamo arrivati in molti casi anche a giustificarlo, dunque non abbiamo più il reale interesse di trovare l'alternativa buona. O siamo scoraggiati dalla netta predominanza del male o pensiamo non ne valga la pena (e non so cosa sia peggio)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non spero e non dispero. Mi piacerebbe toccare con mano e vivere in un mondo diverso.
      Sul tardi, anche dopo mezzanotte, mi trascino verso un letto paurosamente vuoto e sulle spalle un sacco di cose brutte che i media ci hanno raccontato.

      Elimina
    2. Io ho uno zaino sulle spalle che non mi permette di dormire supina. Sempre soddisfazioni
      Notte

      Elimina
  26. OT
    Grande Jasmine.
    È in finale di un *mille*🧡🧡😏

    RispondiElimina
  27. La finalissima a Dubai contro la temibile russa Anna Kalinskaya che ha sconfitto nell'altra semifinale la numero uno del ranking WTA.

    RispondiElimina
  28. Ha già 28 anni. Di Nole ne esiste uno. Non abbiamo giovani brave tenniste

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non c'è un Sinner al femminile e per questo la vittoria di Paolini mi ha fatto piacere. Jasmine è forse la più piccola (altezza) del circuito. Ora l'allena Furlan e dal 60° posto si trova al 16° del ranking.

      Elimina
  29. Volere è potere.
    Desiderare senza fare nulla per ottenere ciò che si desidera vuol dire fallire in partenza

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Newton seduto sotto un albero in meditazione è colpito dalla caduta di una mela. Quindi ipotizzò l'esistenza di una “forza invisibile” che attraeva la mela al centro della Terra. Questa forza la chiama “gravità”, dal latino “gravitas”, letteralmente “pesantezza” o “peso”.

      Elimina
  30. Non devo farti l'elenco delle associazioni che ho seguito e seguo come volontaria già penso sai, non bastava ora ne ho aggiunta un altra assai più particolare...ma io ho bisogno dei loro sorrisi loro danno a me non io a loro da sempre. Ciao

    RispondiElimina
  31. Ti sarà dato quello che meriti.
    Ciao.

    RispondiElimina