martedì, febbraio 06, 2024

È nel dare che riceviamo

 


Non a caso il solitario risolve (e male) il problema della solitudine come ultima spiaggia, mentre altri sono fin troppo esigenti (Anonimo).
In pochi però si presentano disponibili con tutti (o quasi) soprattutto quando le energie vitali non lo permettono.
Io non mi sono mai sentito solo, almeno per ora, perché ho sempre percepito la presenza delle persone a cui voglio bene intorno a me. D'altro canto, al contrario, soprattutto tra i miei amici, mi è capitato di percepire il loro sentirsi soli.
In questo caso penso che sia necessario chiedere ed ascoltare la risposta e far comprendere che, nonostante tutto, una presenza su cui contare c'è.
Tuttavia, penso che il più delle volte il sentirsi soli ha a che fare con sé stessi e che la soluzione, quindi, possiamo essere proprio noi.
I fatti negativi della vita spengono la capacità di amare. Qualche errore lo facciamo noi e cattiverie arrivano dagli altri.
Riflettere e aspettare che l'affettività si riprenda un po' alla volta. Il problema si risolve con un incontro, quello che il tuo cuore andava cercando. A me è successo così.
Tra l'essere solo e percepire la solitudine c'è una grande differenza. Quando sei solo ti manca una presenza, che può essere la moglie o il marito, una fidanzata o il fidanzato. Ne senti la mancanza e la sofferenza ti può schiacciare, ma passa con il cessare della causa che l'ha provocata.
Sentirsi isolati, invece, non dipende dell'assenza dell'altro, perché i tuoi affetti li hai accanto a te.
Il sentirsi isolato è una sensazione tremenda. Hai tante persone attorno, anche la moglie e i figli, eppure senti una grande solitudine. Significa che il tuo egoismo è incapace di percepire l'amore degli altri.
Questo sentirsi isolato, secondo Cesare Pavese, si cura in un solo modo, andando verso le persone e "donando" invece di "ricevere". Si tratta di un problema morale prima che sociale e bisogna imparare a lavorare, a esistere, non solo per sé ma anche per qualche altro, per gli altri, per le persone che credi di amare. Finché uno dice "sono solo", sono "estraneo e sconosciuto", "sento il gelo", starà sempre peggio. È solo chi vuole esserlo. Per vivere una vita piena e ricca bisogna andare verso gli altri, ascoltare le loro esigenze, i loro desideri e aiutarli a ottenere quello che cercano.
Però magari si sente solo perché circondato da persone che lo fanno sentire solo. Non sempre siamo circondati dalle persone giuste. Spesso succede negli ambienti di lavoro, nelle comitive e in alcuni casi, purtroppo in alcuni casi succede anche in famiglia. Poi ci si può sentire soli perché si hanno idee diverse del gruppo a cui si appartiene: a scuola, al lavoro, tra gli amici. E' complicato secondo me. Poi certo, bisogna donarsi agli altri, ma anche gli altri devono donarsi a noi. Dovrebbe essere una cosa reciproca, è vero che l'amore è essenzialmente dare, ma ciò non significa che non si debba ricevere, e con ricevere intendo il desiderio dell'altro di condividere qualcosa con noi che crede di amare. L'amore è uno scambio, tutti devono donare.
In un mondo come il nostro, spesso ammalato di individualismo e di egoismo, affascina incontrare persone capaci di amare e di donare senza riserve. Tutto questo è possibile perché Dio ha creato l’uomo per amore e lo chiama all’amore. La fondamentale vocazione di ogni uomo è quella di amare. È l’amore che dà significato alla vita. «L’uomo non può vivere senza l’amore. Egli rimane per sé stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso se non gli viene rivelato l’amore, se non si incontra con l’amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente» 
(Giovanni Paolo II, Redemptor hominis, n. 10).



56 commenti:

  1. Ricordavo che Faber aveva fatto un album e sono andata a cercarlo
    https://www.emergenzeweb.it/lelogio-della-solitudine-di-fabrizio-de-andre/
    Per quel che mi riguarda io sentii in gioventù la solitudine in famiglia. Genitori e fratello purtroppo non si possono scegliere, ho ovviato andando a vivere per conto mio. Idem sul lavoro, anche lì i colleghi non si possono scegliere, ho ovviato andando in pensione.
    Per fortuna nel frattempo mi sono creata una mia vita più che soddisfacente e la solitudine è solo un brutto ricordo. Buon pomeriggio 👋❤️

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  2. Purtroppo, nessuno può scegliersi la famiglia.
    Nel lavoro può accadere facilmente.
    Fortunatamente hai reagito fino a trovare buone compagnie.
    Buona giornata.

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  3. Su questo siamo d'accordo, l'amore è la forza motrice di tutto.
    Ma quando parlo di amore non intendo una relazione di coppia, un'amicizia o un legame di parentela.
    Parlo dell'amore universale, quello che conta davvero.
    Ti abbraccio.

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    1. L'amore è in crisi sconfitto dall'odio.
      Abbraccio Francesca.

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  4. Ho sperimentato la solitudine durante la pandemia, quando mi sono vista accerchiata da gente giudicante e allontanata per idee condivise solo da una minoranza. Ma le persone che mi conoscono mi sono state sempre vicine e io , alla fine, ho perdonato pure quelle che mi hanno fatto stare più male, perché credo nella vocazione di cui parli: l'amore è una salvezza. Pensa se in questo dare/avere fossimo tutti guidati dall'amore, che Eden sarebbe questa terra!

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    1. Il perdono è un aspetto dell'amore. Un sentimento che rende l'uomo capace di donare.

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  5. Questo tuo post mi è particolarmente gradito perché sono pensieri molto simili ai miei. Essere soli e sentirsi soli sono due condizioni differenti. Io sto sperimentando una solitudine diversa nel mio tempo vuoto, una mancanza di persone che un tempo erano maggiormente parte della mia vita e invece ognuna ha preso la propria strada. In particolare familiari. È durissimo constatarlo.

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    1. La vita ha anche momenti difficili che noi dobbiamo affrontare conservando la nostra identità.

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  6. Nasciamo e moriamo soli, si dice, ma nel mezzo ci sono anche gli altri... se sia un bene o un male, dipende da tanti fattori diversi per ciascuno di noi.

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    1. Non si tratta di una casualità perché ogni cosa che accade noi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità.

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  7. Il volontariato è una delle soluzioni migliori. L'ho testato in momenti cruciali della mia vita e - ovvio non è matematico - me l'ha risolta. Lo consiglio vivamente. Perché aiuti te stesso, inutile nasconderlo, ma impari ad aiutare gli altri. Come esattamente sottolinei, quel dare che ti fa ricevere. Rendi un favore che ti sarà ripagato di sorriso, serenità e consapevolezza. Un ricco scambio di solitudini.

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    1. È nel dare che riceviamo è una frase di San Francesco.

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    2. Si, è nel dare che riceviamo, ma tutto dipende da come "doniamo" , nemmeno il quanto può bastare.
      La persona in difficoltà sente quando davvero apri il cuore....sono estremamente sensibili.
      Inutile dire ad un disperato che cerca lavoro "vai in quella ditta che cercano personale quando capisci cosa potrebbe e non essere in grado di fare". Non si può umiliare ulteriormente queste persone.
      Altro esempio: una persona importante del mio volontariato conosceva bene il direttore di una casa albergo. Ricordo che eravamo andati insieme per una camera proprio per un nostro assistito indigente. Il direttore ci aveva offerto pure il caffè, ma non c' erano camere disponibili, nemmeno la " raccomandazione è stata sufficiente.
      La signora disse..
      grazie e arrivederci, scusi il disturbo....e buonanotte!!!
      Io, invece, ogni 15 giorni ho cominciato a telefonare al direttore e dopo 3 mesi circa, finalmente, la camera è saltata fuori.
      Poi io riesco troppo bene a immedesimarsi. Sono soddisfazioni..😔
      Buona serata



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    3. Bisogna aver pazienza e insistere fino a raggiungere il risultato sperato.
      Ciao Tilla.

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    4. Non hai compreso il senso del vero volontario: non è la pazienza ma l' impegno nel comprendere bene come agire.

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    5. Intendo che quando l'impegno anche se giusto potrebbe non bastare. A questo punto non scoraggiarsi ma insistere.

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  8. Donare fa sentire meglio, ma a volte stiamo soltanto facendo solo elemosina.
    *Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri.*

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  9. Il problema di nostri giorni è che la maggioranza delle persone pensa che gli è tutto dovuto. Sicuramente invecchiando si diventa più fragili e qualche volta considerando la frenesia della vita, che i nostri cari devono affrontare, il tempo si riduce. Comunque, la solitudine per molti anziani è un vero problema!

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  10. Un tema importante che può interessare e tediare persone di ogni età, persino i bambini piccoli, pur non essendone consapevoli, possono provare solitudine e lo manifestano in comportamenti che solo "occhi attenti" sanno decifrare.
    Per scacciare questo sentimento e le numerose emozioni che ne conseguono a volte basta una parola, un abbraccio, un gesto di attenzione.
    Grazie Gus. Serena giornata.
    sinforosa

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    1. Potrebbe bastare poco, ma anche il poco è una rarità.

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    2. Il sentirsi soli, non quindi l'esserlo davvero, può anche nascere da una insoddisfazione personale ed esistenziale. Il fatto di avere una moglie non vuol dire che magari uno sia felice e quindi si sia pentito e si trova ancora legato con chi non vorrebbe più vedere neanche in cartolina. Oppure avere spesso un lavoro che non si ama può essere la l'elemento scatenante di tensioni che poi si riverberano in famiglia.

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  11. Io non mi sono mai sentito solo, almeno per ora, perché ho sempre percepito la presenza delle persone a cui voglio bene intorno a me.
    Ecco perché dico sempre che bisogna fare sentire la vicinanza al prossimo, anche con piccoli gesti.
    Perché il prossimo, quando si sente solo, isolato..Ha bisogno di aiuto e può trovarlo nelle persone.
    E d'altro canto non bisogna aver paura di cercare le persone quando si ha questo tipo di bisogno.

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  12. "E' solo chi vuole esserlo". E questo mi sembra base indiscutibile. Possiamo essere soli tra mille persone, se vogliamo chiuderci, se vogliamo dannarci, se vogliamo fustigarci. Credo non basti mai avere vicino chi ti vuole dare, se non siamo in grado di ricevere, di aprirci, di comunicare.
    Deve esistere opportunità di scambio, uno sfregamento di emozioni, un mondo da esplorare. Bisogna essere disponibili al non rimanere soli.

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  13. A volte immergersi nella natura in solitudine, può portare a grande riflessioni. Spesso, anche si è circondati da tante persone, si può sentirsi soli.

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  14. Far bene al prossimo fa bene di riflesso anche a se stessi, vero, ma alla lunga non sconfigge la solitudine può solo temporaneamente alleviarla,secondo me

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  15. Caro Gus devi sapere che anni fa, fra fine anni '70 e inizio anni '80 (ma forse ti avevo già accennato) provenendo da studi tecnico nautici avevo passato 4 anni sulle navi, e uno degli aspetti da imparare a gestire era proprio la solitudine. Facevo orari di lavoro anche di 12 ore al giorno (incluse le guardie a timone sul ponte di comando la notte).

    Non dico questo per un vanto, ma ho fatto almeno una dozzina di traversate in oceano atlantico da Gibilterra all'America e dal sud america sino all'estremo nord della Scozia quasi al circolo polare artico...in media dai 12 ai 15 giorni di mare, sempre mare con il blu del cielo e il blu del mare. Ho viaggiato in nord America, sud America, nord Africa e in Europa.

    Tutto questo mi ha insegnato molto, appunto. Gestire la solitudine nella mia cabina quando ero da solo (leggere, ascoltare musica ma anche meditare), saper gestire la paura che ti prende quando in oceano ci sono onde alte come un palazzo e tante altre cose che sarebbe lungo (e forse noioso) da spiegare. Idem quando ho fatto 18 mesi di servizio di leva sulle navi della marina militare italiana.

    Ma, in definitiva, quello che volevo dire è questo. Ho una compagna con cui convivo da tempo ma ogni tanto sento il bisogno di solitudine, silenzio, pace e tranquillità che solo il mare riesce a darmi quando vado in Liguria dalle mie parti. Niente palazzi davanti a me e l'orizzonte libero del mare, silenzio, calma, niente chiacchere inutili.

    A volte serve ed è necessario un po' di solitudine...certo non sempre, ci mancherebbe, sono anche un tipo socievole e di compagnia.
    Non vorrei essere uscito fuori tema

    Un salutone Amico Gus e alla prossima

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    1. La solitudine come riposo aiuta la meditazione. È una scelta personale, un modo di vivere e non un qualcosa che ti fa soffrire.
      Anche io mi stanco quando ho attorno molte persone, specialmente se dicono sciocchezze.
      Un salutone.

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  16. "È solo chi vuole esserlo. Per vivere una vita piena e ricca bisogna andare verso gli altri, ascoltare le loro esigenze, i loro desideri e aiutarli a ottenere quello che cercano": riflessioni assai fondate. Grazie.

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    1. Durante lo sviluppo traumi infantili ti rovinano per sempre.
      Ciao.

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  17. Donare per ricevere è la scelta errata. Non donare più perché non si riceve è l'errore più grande, e si manifesta anche in tante piccole manchevolezze quotidiane, nel vivere di tutti i giorni. Continuiamo a donare, perché il piacere deve essere principalmente quello. Donare è un circuito che sa bastare a sé stesso: nel donare compiamo il gesto completo. Quello che torna, quando e se torna, è roba bellissima, ma già un di più.

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  18. Lungo la strada della vita ci sono momenti e situazioni che ci possono far sentire soli e altri in cui ci si sente in armonia con il mondo intero, sebbene magari l'unica compagnia siano solamente i muri di casa.
    Tutto nasce da come percepiamo ciò che ci circonda, le situazioni che viviamo, le persone che ci attorniano e per far sì che luoghi, persone o situazioni vengano percepite in modo da non farci sentire la solitudine è coltivare (ci vuole tutto il tempo di una vita, per questo) la certezza che qualcuno con la q maiuscola ci ama e non ci lascerà mai soli

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  19. Sono del tuo stesso pensiero, anche perche' con la solitudine ci sto bene da quando ero bambina. Giocavo spesso da sola, non mi dispiaceva e tutt'ora , se e quando posso mi piace stare con le mie idee, pensieri.

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    1. Tu non conosci la solitudine perché sei una creativa.
      Ciao Roberta.

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  20. Quel qualcuno con la q maiuscola di cui parli si riferisce a Dio?

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  21. Tutte le volte che qualcuno ha chiesto il mio aiuto sono sempre disponibile. Cerco di risolvere le problematiche altrui senza pensare a che cosa potrò avere in cambio. Questo comportamento mi ha sempre evitato le delusioni. LA GRATITUDINE E' ANDATA IN PENSIONE.

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    1. Effettivamente, le risposte agli aiuti ricevuti sono deludenti.

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  22. Per lo stesso Marquez la solitudine corrisponde all'incapacità di amare e offrire solidarietà ad altri. L'autore sottolinea come l'uomo venga affiancato da tale condizione per l'interezza della sua vita. Un sentimento di cui non ci si libera e per tale ragione è opportuno sviluppare con esso un rapporto onesto.

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  23. Io non mi sento amata e per questo motivo non so più amare

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    1. Per essere amata devi trovare persone disposte a farlo. Coniuge, figli, amicizie.

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  24. La mia vita è affollata (anche piacevolmente) da tante e cose e persone. A volte la solitudine la cerco per meditare e trovare quella parte di me che non sempre trova spazio.

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    1. Sono contento per te che sei soddisfatto della tua vita.

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  25. non siamo soli.
    questo l'ho sempre pensato.
    a prescindere dalle circostanze e da una presenza fisica accanto.
    grazie e ciao

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    1. Diventiamo soli quando non riusciamo a captare le tenerezze che ci arrivano.
      Lieto giorno.

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    2. piove tenerezza :)
      lieto gaio ridente dì

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  26. Beh, io ti dò il mio augurio di buon fine settimana, io che ricevo? ❤️👋

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    1. Leggo il tuo massaggio e dal mio cuore parte verso di te una riconoscenza per qualcosa che ho gradito.
      Grazie Farfalla.

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    2. Bene. È arrivato il mio ringraziamento.

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  27. Un bellissimo post .....c'è da trarre.
    Io non ricordo se ho dato, e non ricordo di aver ricevuto

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